“Il vecchio cane dorme nel sole pomeridiano, contento nel caldo della giornata d’estate.
Chi sa che cosa starà sognando. Forse delle memorie dei suoi grandi trionfi nei ring, o delle sue vicende amorose del passato, o di un giorno a caccia insieme al suo padrone, o forse tutte queste cose sono dimenticate, e la sola cosa che desideri è una buona cena alla fine della giornata. Ma una cosa è certa: non può immaginare nessun cambiamento, nessuna rottura nelle sue relazioni con il compagno umano, vicino al quale ha passato una così grande parte della sua vita.
Chi potrebbe anche lontanamente pensare a quale sarebbe la tortura per lui, nella sua vecchiaia, di metterlo in altro ambiente, in altre mani, di dargli un nuovo padrone, anche se pieno di affetto e di considerazione per lui? ...
... Il vecchio cane dorme al sole pomeridiano.
Possa ancora rimanere lungamente con noi, per ricordarci l’epopea della sua carriera e della sua gioventù, quando eravamo così fieri di lui, e quando ci donò con tutto il cuore la sua devozione".
Da “Dog world”
Traduzione M.L. Bourbon del Monte
Non lo dobbiamo ricordare certo ai cacciatori che per la stragrande maggioranza riconoscono nel proprio ausiliare un degno compagno d'avventura, un amico più che fidato e per questo mai si sognerebbero di disfarsene, anche quando è troppo vecchio per uscire con loro a caccia.
Al contrario crediamo che tutti noi, soprattutto in quest'epoca difficile solcata dai segni più o meno tangibili della crisi economica, abbiamo il dovere di farci carico della responsabilità di vigilare sul fenomeno dell'abbandono, che pare non accenni a diminuire ma che al contrario, raggiunga ogni anno dimensioni sempre più allarmanti.
Da qui ad altri drammatici fenomeni collaterali legati all'inselvatichimento dei randagi e alla loro pericolosità pubblica, il passo è breve, soprattuto per le troppe mancanze delle amministrazioni governative locali e statali, incapaci spesso di assicurare la sicurezza dei cittadini.
Lo abbiamo visto questa primavera in Sicilia, lo vediamo tuttora con gli attacchi agli allevamenti di branchi fuori controllo.
Occorre perciò che tutti si facciano promotori di una campagna contro gli abbandoni per una società più civile e responsabile. E che ognuno si ricordi, come monito, di quanto ha ricevuto da questi meravigliosi compagni di vita e d'avventura.