Da “moderno” padre 40enne di un nanerottolo di 3 anni e mezzo, la sera, invece di guardarmi in santa pace un bel film alla tv spaparanzato sul divano, come il Credo dei nostri Padri e Nonni comanderebbe passo delle ore a leggergli delle storie. L'altra sera ho acquistato in libreria una versione parzialmente illustrata, estremamente ridotta e "liberamente adattata per i più piccoli" di "20.000 leghe sotto i mari", storia che ricordavo di aver letto da bambino e che mi era piaciuta moltissimo! Mentre stavo leggendo la suddetta storia al suddetto figlio mi sono imbattuto (con mio profondo sgomento!!) nelle seguenti frasi:
"Di li a poco il Nautilus si arenò sulla barriera corallina di un' isola lussureggiante." Ci siamo incagliati per via della bassa marea. Ripartiremo con l'arrivo dell'alta marea" ci rassicurò Nemo.
"Potremmo visitare l'isola ?" osai chiedere al capitano Nemo.
"Corpo di mille palme, che ne dite di andare a caccia? " propose Ned.
"Cacciare? uccidere poveri animali indifesi?" intervenni inorridito.
"con i fucili scarichi, ovviamente!" si corresse Ned " Si tratta soltanto di una scusa per
scendere ......"
" Così va meglio" annui Consiglio che, come me, odiava la caccia. ........scendemmo a terra. L'isola era bellissima e selvaggia. " che alberi!" esclamai.
"che vegetazione!" fece eco Ned.
" E che splendidi pennuti " commentò Consiglio. Con il naso all'insù seguivamo il volo degli uccelli esotici. Certo non avremmo mai potuto sparare ad animali tanto belli e delicati!
Tenevamo il fucile ma solo per farci largo tra le fronde.
Inutile dire che tutto ciò è stato da me saltato a piè pari per passare alle pagine successive nelle quali i nostri eroi banchettavano allegramente con pesci di ogni tipo, prendevano a fiocinate gli squali e a colpi d'ascia i calamari giganti....il tutto senza ovviamente rimorsi da parte di nessuno dei personaggi. Perché ho saltato quei paragrafi? Mi scuso, ma ho scordato di dire che sono un cacciatore (probabilmente come uno di quelli "odiati" da Consiglio e dal Prof. Arronaux della versione "liberamente adattata") .....e proprio per questo nasce il problema!
Confesso che, svolgendo un’attività come quella venatoria, lecita, legale e pienamente riconosciuta dallo Stato Italiano e dalla Comunità Europea, mi sono sentito profondamente offeso dall’ “adattamento” fatto di questo capolavoro mondiale della narrativa.
La cosa sconvolgente è la gratuità dell'inserimento delle suddette frasi, operato dalla Sig.ra Clementina Coppini (la "libera adattatrice") nel contesto di una storia che, mi sono preso la briga di andare a rileggere a distanza di più di 30 anni, nell'edizione originale non parla minimamente di personaggi anti-caccia! Anzi, tutto al contrario!! La "battuta di caccia" viene descritta da Verne in un modo straordinario, entusiasmante e dettagliatissimo, tale da far bella figura su riviste come "Diana" o "Sentieri di caccia", con i protagonisti che si congratulano tra loro per la bellezza dei tiri effettuati ecc ecc.
Insomma...il racconto, in questa parte, è stata completamente alterato e trascritto secondo il "credo" della Sig.ra Clementina Coppini, la quale non si è solo limitata ad adattare la storia ma si è presa la briga di cambiare completamente le parti che non le erano gradite o che non riteneva in linea con il suo pensiero. Ritengo che, a meno che non si faccia chiaramente e incontrovertibilmente satira, i contenuti originali di una storia non possano essere falsati in questo modo. Mi piacerebbe, pertanto, che chi ha la responsabilità e la competenza della tutela della qualità delle opere dell'ingegno, si adoperasse per ripristinare la vera essenza del pensiero originale dell'autore, Jules Verne, ricordiamolo, e non uno scrittore qualsiasi, in merito alla caccia.
Credo sia molto più importante per le nuove (e vecchie!) generazioni sapere questo, piuttosto che quello che pensa la Sig.ra Coppini.
Fabrizio Arena