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Editoriale

Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....


lunedì 18 luglio 2016
    

Gabbiani che planano sui panini dei turisti (Trieste), cornacchie che si scagliano sui passanti, piccioni che invadono di guano marciapiedi e monumenti; storni che oscurano il cielo e strepitano superando di gran lunga il rumore del traffico, sono scene ormai ordinarie nel nostro paese.
 
Gli “uccellacci” di casa nostra, che un tempo ricoprivano il loro ruolo marginale nella schiera delle decine, centinaia di specie che popolavano le nostre campagne, spostandosi in città, mano a mano diventano più numerosi, scaltri e agguerriti. Si trasformano in predatori e fanno razzie di uova e piccoli uccellini. Sono riusciti ad averla vinta, nonostante campagne di sterilizzazione (per i piccioni), strumenti di dissuasione, contenimenti e deroghe alla legge sulla caccia. Hanno cambiato presto le loro abitudini, talvolta hanno smesso di migrare, e si sono adattati al sudiciume delle città, dove campano a meraviglia tra un tozzo di pane buttato per terra e un cassonetto da perlustrare. A Roma, la capitale, cronaca di questi giorni, in competizione con i ratti.

Paradossalmente la cementificazione selvaggia ha agevolato queste specie, mentre ha indebolito sempre di più quelle tipiche di campagna. Insieme alle tonnellate di veleni, usati per un'agricoltura sempre più volta a una redditività mordi e fuggi, l'urbanizzazione è una delle cause di una progressiva  defezione nei nostri cieli di molti passeriformi che popolavano lo stivale.
 
Se da un lato si è deciso di proteggere gli habitat dei migratori tramite l'istituzione di un numero sempre maggiore di oasi protette e Zps, e purtroppo per noi riducendo ignobilmente l'elenco delle specie cacciabili, tanto per additare un colpevole (noi), al pubblico ludibrio, dall'altra non si è fatto nulla per mettere a sistema un livello di protezione davvero efficace ed equilibrato, che tutelasse a macchia d'olio anche gli abitanti alati delle campagne. Qualcosa, insomma, che non si limitasse a massacrare i cacciatori (che, noi lo sappiamo,  non incidono  sulle consistenze delle specie) ma che mirasse a a garantire le condizioni per la vita e la sosta dei volatili in tutto il territorio agro-silvo pastorale, utilizzando per esempio colture a perdere, mantenendo salubri i terreni, proteggendo la biodiversità insettivora, mantenendo le siepi e curando la manutenzione delle zone umide. Come non bastasse il fattore cambiamenti climatici sta diventando sempre più pressante per la vita avicola, non solo spostando l'inizio e la fine delle migrazioni, ma determinando condizioni difficili per la riproduzione e la nidificazione.

Partiamo da un dato di fatto. L'habitat abituale di molte (per non dire tutte) specie nidificanti in sofferenza, sono proprio i campi coltivati. Dalle informazioni raccolte dall'European Bird Census Council, che stima le evoluzioni delle specie avicole europee a partire dai vari progetti di monitoraggio sul territorio (citate su Il Cacciatore Italiano da Michele Sorrenti), emerge che sono proprio queste specie in particolare ad essere in declino. Gli uccelli italiani infatti sono diminuiti nelle aree agricole (del 18,1% dal 2000 al 2014), ma aumentati considerevolmente negli habitat forestali (del 21,49%).

Il passero d'Italia, per esempio, è in picchiata verso il declino. La sua diminuzione in soli quindici anni arriva a toccare il tetto del 55 per cento. Abbiamo perso più della metà dei passeri che si contavano solo una manciata di anni fa! E senza che nemmeno un cacciatore abbia sparato un colpo! Stessa sorte sta toccando alla rondine. Se bastasse la caccia a fare la differenza, non si spiegherebbe l'ottimo stato di salute di cui gode il tordo bottaccio. Pur essendo cacciato in tutta Europa, il suo numero continua a crescere (addirittura quasi del 70%).

Una gran fetta di responsabilità della poca attenzione dei nostri politici su questi temi ce l'hanno gli ambientalisti. Un vero movimento interessato alla difesa e all'educazione ambientale proprio non c'è. Mentre Wwf, Lipu, Lav ed Enpa (per citare le associazioni più grandi), sprecano tempo e risorse nel chiedere finanziamenti pubblici, pretendere spiagge per i cani,  fare ricorsi contro il contenimento di specie considerate invasive e distruttive, l'Italia a mano a mano perde pezzi di ruralità. La caccia ha fatto per troppo tempo da capro espiatorio alla loro inadeguatezza. E' tempo di reagire, non vi pare?

Perchè dovremmo assistere inermi a quest'altalena che vede - altri esempi - ulteriori aumenti consistenti di oche selvatiche e di colombacci, due specie intensamente cacciate in tutta Europa (ma per l'oca in Italia non se ne parla nemmeno) e cali inspiegabili per specie soprattutto insettivore, da sempre escluse dal prelievo venatorio? Perchè dovremmo occuparci solamente di specie in elenco in calendario, e trascurare quell'ipotetico forapaglie boscarino (specie di fantasia) che nel tempo ha drenato fondi e tempo di persone, sedicenti scienziati, pagati da pantalone, cioè anche e in alcuni casi soprattutto dai cacciatori?

Come dice il mitico Marzullo, fatevi una domanda e datevi una risposta. Noi ce la siamo già data.

Cinzia Funcis

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35 commenti finora...

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

sono sempre più convinto che per la caccia in italia dobbiamo cambiare modello: sasso nello stagno, aboliamo l'art 842 del cc. Pensateci bene prima di lapidarmi, ma questo risolverebbe molte cose!

da vecchio cedro 25/07/2016 8.35

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

E la gente si muore di fame!E alla rai stipendi da 600milioni di euro e ai cacciatori rompono le p...e!!!Mariuoli

da sparate meno cavolate 24/07/2016 11.49

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Sono anni che la Tunisia è gonfia, gli uliveti sono pieni come formicai e qui stanno a rompe il cazz....... per 10 giorni a gennaio mentre li massacrano Caro ministro vattela a pia' nder .......

da Da questo anno sparo pure alle farfalle 23/07/2016 19.03

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

+70% del tordo, si riferisce alle coppie nidificanti. le popolazioni invernali e la loro sosta dipende dalle pasture. e lo sappiamo, in inverno i tordi frequentano gli oliveti. probabilmente non si fermano ma proseguono. da una decina d'anni i territori olivetati in produzioni hanno registrato aumenti impressionanti in spagna ma soprattutto sulle coste sud del mediterraneo. da noi non c'è stato aumento, semmai diminuzione. du8e anni fa, addirittura, la proliferazione della mosca olearia ha ridotto del 70% la produzione di olio. qualcosa vorrà dire. qualcuno lo spieghi anche a galletti e a martina, che pensano a tutt'altro, pare.

da gesmundi 22/07/2016 12.00

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

x La caccia e' dignità. Senza offesa ma nun c'hai capito una mazza. Dopo che la federarci ci ha venduto alla politica (1992) è la politica che fa la caccia e di questa bisogna parlare per scegliere i meno peggio.Se pure è vero il contrario che nel 2016/17 ancora si parla, si spera e si fa affidamento sulle aaw specialmente su quelle che l'hanno svenduta e ridotta a brandelli. E chi ancora caccia e sfoggia là bandiere ho ci guadagna oppure è ....... !!!!!

da Salutiamo 22/07/2016 3.53

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Come si dimostra che il tordo bottaccio sia aumentato del 70%. Nel sud Italia la presenza invernale del tordo è ogni anno in diminuzione. Spiegatemelo.

da Tordaiolo puro. 21/07/2016 15.47

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

secondo me tutto serve. basterebbe che di informazioni come queste ne facessimo oggetto nelle nostre conversazioni quotidiane. il passa parola, insomma. con chi: con tutti. la goccia scava la pietra si diceva una volta. poi oggi c'è anche facebook, che vuoi di più.

da gutta s. 21/07/2016 14.22

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Bel articolo, peccato che come sempre lo leggiamo solo noi (che queste cose già le sappiamo a memoria)mi associo a chi prima di me ha scritto che dobbiamo usare gli stessi strumenti dei nemici dell'ambiente (gli anticaccia) e farci conoscere far conoscere cosa è ,cosa rappresenta, e cosa serve la caccia. Sono anni che lo sostengo e siccome è una cosa talmente ovvia ma le ns. associazioni (più occupate a farsi dispetti tra loro)non recepiscono.....che sia una strategia politica ?

da bughiu 21/07/2016 10.31

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Informatevi prima di parlare ditemi negli ultimi 20 anni chi è parlato per la caccia u nica lega

da Marco Toscana 20/07/2016 23.45

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

ma dico io,quanto vi ci vuole a capire che sia dx che sx non gli frega niente della caccia.Ma soprattutto del cittadino italiano onesto,ma al di la' dei colori cosa hanno fatto x voi negli ultimi anni?

da mb 20/07/2016 23.01

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Siamo nel 2016/17 ed ancora c'è chi mischia politica è caccia . Votiamo destra votiamo sinistra , ancora con ignoranza a non capire che tutte le fazioni politiche hanno la loro schiera di ambientalisti ben pensanti tra le poltrone . La caccia è stata rovinata dai colori e chi ancora caccia e sfoggia là bandiere ho ci guadagna oppure è ....... !!!!! Basta con far publicare commenti politici e uno schiaffo alla caccia e all etica le bandiere sventolatele x la gente che non arriva a fine mese e che non ha un tetto

da La caccia e' dignità i cacciatori ormai un ricordo 20/07/2016 16.17

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Continuate a votare per la sinistra siamo alla fine di luglio E In Toscana non si sa se uscirà il calendario COMPLIMENTI .UNICI LEGA SALVINI

da Marco Toscana 20/07/2016 15.51

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Brava bell' articolo sono pienamente d'accordo. Ma ora che si fa? Perché un articolo così non è su i media e giornali?????? Ass. ven. sveglia! Sensibilizzate l'opinione pubblica questa è la via!

da l.b. 20/07/2016 15.19

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

D. Rita, condivido. Votate pure a dx o a sx, tanto della Caccia non interessa né all'uno, né all'altro, gli interessa solo prendere per i fondelli i cacciatori!.

da vecchio cedro 20/07/2016 12.39

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

La Brambilla sicuramente era una cacacazz@ ma parlava solamente, questi pseudo cattocomunisti invece hanno fatto e stanno facendo danni, quindi voterò No al referendum

da VOTO NO 20/07/2016 8.02

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

ad ottobre votare NO al referendum

da emilio 19/07/2016 17.43

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

per VOTATE A DX: certo che quando c'era Berlusconi abbiamo ottenuto molto: la Brambilla e il povero sen. Orsi con le pive nel sacco.

da Lucio Parodi 19/07/2016 15.45

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

La mia risposta? VOTATE A DX. I FACCENDIERI DI SX MANDIAMOLI A ZAPPARE CHE SI RISOLVONO TUTTI I PROBLEMI

da VOTATE A DX 19/07/2016 15.08

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Vero, siamo mediterranei, siamo migratoristi. Tuttavia ci scanniamo per un cinghiale e vendiamo la nonna per un cervo. Il che significa che non teniamo poi per quel che serve alle nostre radici, alla nostra cultura, alle nostre tradizioni. Fenomeni che si tengono in piedi se si storicizzano, se si contestualizzano se - con lo strumento del marketing imperante - non riusciamo a far si che anche chi non ci conosce riesca comunque a capirci. E se pensiamo di continuare a perseguire esclusivamente l'obiettivo primario (la caccia per la caccia) e non ci dedichiamo per almeno un po' di tempo a rappresentarne i valori positivi, che per l'opinione pubblica non sono certo le date del calendario venatorio, ci troveremo sempre a percorrere una strada in salita. O in discesa, come più vi aggrada. Prima, in una società contadina, tutti sapevano tutti capivano, oggi che più della metà degli italiani vivono in città,sempre più disumanizzate, i meccanismi di comunicazione della lieta novella (perchè anche nella caccia sta la lieta novella, che corrisponde alla vita vissuta con umanità) sono completamente diversi. Neanche tanto difficili, ma diversi. Ci sarà qualcuno dei nostri che prima o poi riuscirà a capirli e applicarli?

da D. Rita 19/07/2016 14.46

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Basta con queste deroghe, non le prende più nessuno, questi uccelli si devono inserire nel calendario venatorio, fanno troppi danni.

da Giovanni 19/07/2016 13.59

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Vecchio cedro siamo mediterranei se non ti ci senti ti concedo di essere europeo del sud, la stessa cosa, in quanto all' essere migratoristi invece che stanzialisti o selecontrollori tutto dipende da ciò che si ha, abbiamo la migratoria siamo un ponte verso lo svernamento in Africa, i migratori del nord europa ci attraversano, ogni popolo prende quello che ha a disposizione, non fartene un cruccio se non sei mitteleuropeo.

da giusva 19/07/2016 13.51

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Errata corrige sotto : L'hanno non ... chiedo venia.

da jamesin 19/07/2016 13.16

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Bella realtà teniamo al Sud per la caccia... L'anno già quasi chiusa con tutte le zone vietate che abbiamo oltre il 30%. Non bisogna guardare al Nord sicuramente, ma al Sud bisognerebbe guardare alla mano larga che prende tutto senza guardare in faccia a nessuno ! Ospedali, scuole, disoccupazione giovanile, pensionati che rovistano nella spazzatura, ma dove vogliamo andare ?

da jamesin 19/07/2016 13.11

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Vecchio Cedro ebbene sì siamo mediterranei e meridionali nonostante tutto. Io ns dramma arriva quando copiamo male i mitteleuropei......cerchiamo di fare bene i meridionali insieme agli altri popoli mediterranei.....basta guardare sempre a nord....copiamo il sud e godiamoci il sole.

da Ted 19/07/2016 11.09

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Mi associo a Stelio, i cacciatori fanno una battaglia di assoluta retroguardia, chi ci "rappresenta" pensa solo ai suoi interessi. Ho la fortuna di viaggiare/cacciare un po' per l'Europa, in molti paesi il cacciatore è molto rispettato, ma è là dove è anche attore economico. Mi riferisco a quasi tutta Europa, dove i proprietari dei fondi traggono utili dalla razionale gestione della fauna. Da noi invece la fauna proprietà dello stato ed il fatto che siamo molto legati alla piccola migratoria ci porta al modello di non gestione di tipo mediterraneo (stiamo diventando "mediterranei" in tutti i campi!) che è molto inviso (giustamente?) alla gran parte dei cittadini. La vedo dura!

da vecchio cedro 19/07/2016 9.12

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Presto o tardi, chi si ritira ha perso. Quello che ci manca è aria fresca. Forza, coraggio determinazione e competenza. Fino ad oggi abbiamo pensato di campare sugli allori. La nostra classe dirigente è sempre quella di trent'anni fa. Mentre il mondo è cambiato. Siamo tutti capaci di utilizzare uno smartphone, non abbiamo capito nè perchè lo usiamo nè la rivoluzione etico-antropologica e sociale che comporta. In questi giorni ogni cinque minuti si vede in televisione una pubblicità del dizionario Treccani, proposta da una giovane fanciulla acqua e sapone che fino a che non scopre la bellezza della diversità lessicale (sfogliando il Treccani) continua a ripetere la stessa parola ("Carino!") in diverse situazioni. Ecco, noi cacciatori (salvo eccezioni) siamo come quella fanciulla. In una realtà sconvolgente tanto è cambiata, continuiamo a insistere in comportamenti - seppur muniti di smartphone - che erano già vetusti nel secolo scorso. Ma un conto le tradizioni, un conto l'ignoranza o la sufficienza di fronte a fenomeni nuovi e complessi come la società globalizzata.

da Stelio Giobatta 19/07/2016 8.29

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

non si vedono piu' passerotti cardellini lucherini ecc,solo stormi di cornacchie grige corvi storni e gazze che distruggono sistematicamente i nidi di merli e tortore,e a nessuno glienefrega niente,che tristezza ma presto sara' tardi.

da mb 18/07/2016 23.26

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

BLA BLA,BLA,BLABLA,parole,parole,parole soltanto parole,parole x chi? x sto cazzo........

da konfu panda 18/07/2016 19.30

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Perchè dovremmo assistere inermi quest'altalena<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Perchè ormai ci hanno pesato ! Sanno che chi ha in mano la caccia oltre a fare sondaggi non potrà fare più niente di sostanzioso che possa rivoltare la giacchetta, con la quale ci hanno ormai appesi dal bavero ! Tutte cose che fanno capire bene la situazione caccia e ambiente ma restano solo chiacchiere... Le solite che stiamo facendo da un decennio, 10 ANNI !! Non so come fate dopo tutto quello che si vede alla luce del sole ad essere ancora ottimisti che si possa salvare la caccia in Italia (solo in Italia,) solo perchè scrivete la verità. Con tutta la stima per Cinzia.

da jamesin 18/07/2016 18.11

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Forse Pietro, non sei stato abbastanza attento. Il sistema, non è quello del governante di turno. Il sistema è il sistema, magari piuttosto complicato, ma sempre al potere, probabilmente dalla notte dei tempi. Piccoli esempi, nel tempo recente: 1) Politici: in principio erano radicali, per poi diventare verdi, per poi venire fagocitati e esteriormente differenziati. 2) WWF, l'ha detto Pratesi di recente, fu fondato dal CAPITALE, con testimonial di re e regnanti, che guarda caso tenevano banco alle multinazionali (qualcuno ricorda Bernardo d'Olanda?,o anche Hoffman dell'Icmesa?). E in Italia, il presidente dell'Unione Petrolifera Teodoli, che sfoggiava cravatte col Panda? e Susanna Agnelli, che addirittura ottenne il marchio per una utilitaria che ancora oggi si vende? 3) Lega Ambiente: sponsorizzata da Gardini/Montedison? E Vendola che fonda SEL (Sinistra ECOLOGIA e Libertà) e tollera per anni il cancro ILVA? 4) Gli agricoltori che fanno l'occhiolino a LIPU (oggi in mano a discepoli di Pecoraro Scanio, verde e ministro dell'ambiente nel periodo in cui crescevano ecoballe come funghi)per nascondere peccatucci come le primavere silenziose? E in casa nostra, nella caccia? Dove alleandosi fra industriali e proprietari terrieri (che spesso sono la stessa cosa) fondano il WWF-Italia per contrastare la montante voglia di eliminare le riserve di caccia? Burano (Puri Negri/famiglia Pirelli)Bolgheri (Marchese Incisa della Rocchetta) furono costituite - dicono - in Oasi per evitare che vi potessero entrare i cacciatori, che grazie a scelte politiche (che maturavano nei Comitati Provinciali Caccia di allora)avrebbero voluto declassarle da Riserve di Caccia (ben frequentate da cacciatori ospiti dei proprietari) a terreno libero. Una storia lunga e complicata, caro Pietro. Ma per me è piuttosto chiara. Non voglio accusare nessuno, sia chiaro. Ognuno - se può, quando può - può fare tutto ciò che gli aggrada, nel rispetto della legge.Rifletto e aiuto a..

da M. B. 18/07/2016 15.29

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Evvaicollissio,ma che dici?Se gli ambientalisti italiani fossero,come asserisci,"funzionali al sistema" cambierebbero partito quando quello che li ha portati in auge stesse affondando;se fossero "funzionali al sistema", non publicizzerebbero il sostegno alle loro associazioni di giganti bancari che sono uno dei bracci del potere di quelle multinazionali che,per ottenere guadagni,non guardano a niente,figuriamoci se pensano all'ambiente;se fossero "funzionali al sistema" annovererebbero ta le loro fila fior di indagati;se fossero "funzionali al sistema" lascerebbero che tutto cio' che riguarda la natura vada a remengo eccezion fatta per quei settori "producenti" tipo randagismo,canili e caccia;ma ti pare che non avrebbero segnalato un,dico UNO,caso di inquinamento comprovato da analisi a proprio economico carico,al gia' citato pubblico ludibrio e istituzionale denuncia?E suuuu dai!

da Pietro 2 18/07/2016 12.49

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Per il prosecco, chiedete a Zaia, che ne è stato in pratica il portavoce in questi ultimi vent'anni. E anche a quell'altro campione che grazie a Di Pietro ha scaldato la sedia a Bruxelles, mentre ora la scalda a Venezia, complice la Moretti. Per il resto, è la riprova che gli ambientalisti sono funzionali al sistema. Chissà se gli ambientalisti veneti campano sull'ombra de vin anche loro. Prima quasi sicuramente hanno consentito obbrobri come Mestre e Marghera. Mentre a Vicenza, è recente la denuncia di gravissimo inquinamento delle acque per cause industriali. Che sembra dati da decenni di mancanza di controlli e inosservanza della normativa.

da evvaicollissio 18/07/2016 11.33

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Tempo e parole sprecate. Contro questi terroristi ambientali non c'è discorso serio che possa fare breccia. Unica soluzione attuabile ... fuoco a volontà contro gli uccellacci.

da P.G. 18/07/2016 10.24

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

le associazioni animalarde sono impegnate nei tribunali e con i commercialisti che curano la loro "contabilità" , non hanno il tempo materiale per camminare nei campi , dove si praticano colture intensive dove i diserbanti sono indispensabili ; Se vi capita di passare per XXXXX, paesino dell’XXXXXXXXX, in Veneto, tra splendide colline subalpine in zona pedemontana, terra del prosecco tra XXXXXX e XXXXXXX, e, in bici o a piedi, inoltrarvi in uno dei percorsi storico-naturalistici che lì vi sono (come quello denominato “dal sacro al pro..secco”) incontrerete cartelli che vietano il transito tra aprile ed agosto a causa dei “trattamenti fitosanitari alle coltivazioni”… (percorsi naturalistici… !?!).......ditemi voi se un qualunque uccello si può salvare......ma le associazioni ambiental-animalarde chiudono gli occhi, per riaprirgli quandi si apre la caccia.Questo è il Paese dove viviamo, dove il consumo di suolo ha raggiunto i 4 mq. al secondo, dove la Terra dei Fuochi sta ancora bruciando, ma gli acefali di turno hanno già un colpevole: la caccia........

da CACCIATORE DELUSO 18/07/2016 9.55

Re:Uccellacci e uccellini, chi ce la fa e chi....

Cara Cinzia se la caccia fosse in mano a dei tecnici faunistici e non in mano a politici, ambietalisti ed animalisti travestiti da tecnici faunistici a spese nostre, si potrebbe gestire la fauna in modo appropriato, scrivendo dei calendari venatori a secondo di veri censimenti, nel senso di aumentare, diminuire, o fermare la caccia a determinate specie se in considerevole aumento o se a rischio diminuzione, purtroppo non è così, niente di tutto questo, nemmeno la lotta ai nocivi, ed agli alloctoni non trova successo, e prima o poi nelle nostre campagne non vedremo altro che gabbiani, storni, piccioni corvidi e pappagalli.

da giusva 18/07/2016 9.17