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Editoriale

Scelta di campo e arie partenopee


lunedì 17 dicembre 2018
    

 
E' ormai chiaro che certe cose fanno male. Fanno male soprattutto quando si capisce che i nostri governanti arrancano, trovano scuse, si nascondono, mentre altrove, in Francia per esempio, ministro dell'ambiente, capo del governo, presidente della repubblica fanno a gara a farsi vedere insieme ai cacciatori, sostenere le loro (dei cacciatori francesi) legittime richieste, non traccheggiare rispetto a prese di posizione a volte anche sofferte. Fino a raccomandare ai propri rappresentanti a Bruxelles di insistere sulle loro consolidate posizioni, che confermano la solida impostazione dei dati di ricerca. Dati che dimostrano che le fumose elucubrazioni algoritmiche dei nostri "scienziati" da salotto fanno acqua da tutte le parti.

In questi giorni, però, sembra si sia alzato un venticello che aldilà di quello che potrà portare come risultati, a mio parere comunque importanti, segna il superamento di quel punto di confine annunciato da tempo dai leghisti, adesso anche suggellato da una firma importante, quella del ministro dell'agricoltura Gian Marco Centinaio. (Vedi notizia BH).

E' d'obbligo, dunque,  l'avrete capito, ritornare sulla farsa della produzione degli aggiornamenti dei KC, consumata anche stavolta di fronte alla platea allibita dei rappresentanti delle nostre associazioni, dei funzionari e degli amministratori della praticamente totalità delle regioni, del  ministero dell'agricoltura che aveva  fatto conoscere il suo sostegno alla doviziosa documentazione presentata al tavolo di d iscussione, e che finalmente ha reagito platealmente, in conseguenza dell'atteggiamento dell'Ispra, ormai  - dicono - sotto l'influenza dell'ex ministro Pecoraro Scanio, probabilmente mai sceso da quel seggiolone. Ex ministro che - altrettanto probabilmente in sintonia con il plenipotenziario grillino dalle stesse origini partenopee - si è ritrovato  in un colpo solo al Ministero dell'Ambiente due dei più pregiati cammei del suo evidentemente mai disciolto cerchio magico.


I nostri critici, in punta di..."diritto" (?),  dicono che l'unico latore del verbo ornitoscientifico italiano è l'Ispra, per cui quello che dice 'st'oracolo è vangelo. Malgrado che i dati più puntuali e aggiornati, ad avviso diffuso, li abbiano forniti proprio quei ricercatori considerati da 'sta gente non titolati a fornirli. Ignorando, sembra, anche dati e risultati  espressi ex cattedra da loro medesimi (quelli autotitolatisi), come testimoniano appunto le associazioni venatorie e le regioni.
Ma vediamo allora, in chiusura di stagione, anche per aiutare chi - a Bruxelles - dovrà proseguire il cammino intrapreso da Centinaio, se riusciamo a capire cosa succede Oltralpe, anche alle stesse nostre latitudini. Non è la prima volta che questa situazione viene rilevata, ma poichè si ripropone anno dopo anno, molto probabilmente vuol dire che gli addetti francesi sono più bravi dei nostri e comunque  in grado di confermare quanto in precedenza asserito. Loro si, noi no. Chissà perchè.

Dunque, il calendario nazionale francese è preso a riferimento per la migratoria dal decreto del 19 gennaio 2009 (e aggiornamenti) che stabilisce le date di chiusura dell'attività venatoria agli uccelli migratori (Arrêté du 19 janvier 2009 relatif aux dates de fermeture de la chasse aux oiseaux de passage et au gibier d'eau).   Che per gli acquatici (oche, anatre, rallidi e limicoli) e l'allodola prevede la chiusura al 31 gennaio. Che si prolunga   al 10 febbraio per Edredone, Moretta grigia,  Moretta codona, Orco e Orchetto marino. Come del resto  fino al 10 febbraio è possibile cacciare  Colombaccio, Piccione selvatico, Colombella, e tutti  i turdidi. Stagione, infine, che addirittura si estende al 20 febbraio per  Quaglia, Tortora, Tortora dal collare e Beccaccia.
E: BECCACCIA.

Ovviamente, nel centinaio (minuscolo) di dipartimenti transalpini e d'oltremare si applicano disposizioni diverse, date diverse di apertura e di chiusura, e pure deroghe. Per esempio, nella dirimpettaia Corsica, anche lo Storno va al 20 febbraio, mentre i tordi possono essere incarnierati fino ai 40 capi giornalieri. Storno, per il quale, nel comprensorio delle Alpi Marittime, la caccia (caccia, non prelievo in deroga) prosegue fino al 28 febbraio.

E sembra non sia poi una rara eccezione. Tanto per dare una riprova dell'interesse per la caccia ai turdidi in Francia  - salvo errori o aggiornamenti: per una verifica più puntuale si può ricorrere al sito dell'ONCFS, Office Nationale del la Chasse e de la Faune Sauvage, alla voce "chasse-dans-le-regles..." -  il prolungamento della caccia a queste specie (merli e tordi vari) porta in effetti la chiusura al 20 febbraio (dal 10 al 20 febbraio praticata solo da appostamento) in molti dipartimenti e altrettanti comuni, come ad esempio :   Alpes-de-Haute-Provence, Hautes-Alpes, Alpes-Maritimes, Ardèche (communes de Balazuc, Banne, Berrias-et-Casteljau, Bessas, Bidon, Bourg-Saint-Andéol, Chambonas, Gras, Gravières, Labastide-de-Virac, Lagorce, Larnas, Les Assions, Les Salelles, Les Vans, Malarce-sur-la-Thines, Malbosc, Orgnac-l'Aven, Pradons, Ruoms, Saint-André-de-Cruzières, Sainte-Marguerite-Lafigère, Saint-Just-d'Ardèche, Saint-Marcel-d'Ardèche, Saint-Martin-d'Ardèche, Saint-Montan, Saint-Paul-le-Jeune, Saint-Pierre-Saint-Jean, Saint-Remèze, Saint-Sauveur-de-Cruzières, Salavas, Sampzon, Vagnas, Vallon-Pont-d'Arc), Aude, Aveyron, Bouches-du-Rhône, Haute-Corse, Corse-du-Sud, Drôme (communes d'Arnayon, Arpavon, Aubres, Aucelon, Aulan, Ballons, Barnave, Barret-de-Lioure, Beaumont-en-Diois, Beaurières, Beauvoisin, Bellecombe-Tarendol, Bellegarde-en-Diois, Bénivay-Ollon, Bésignan, Bouchet, Boulc, Brette, Buis-les-Baronnies, Chalancon, Chamaret, Chantemerle-lès-Grignan, Charens, Châteauneuf-de-Bordette, Châtillon-en-Diois, Chaudebonne, Chauvac-Laux-Montaux, Clansayes, Colonzelle, Condorcet, Cornillac, Cornillon-sur-l'Oule, Curnier, Donzère, Establet, Eygalayes, Eygaliers, Eyroles, Ferrassières, Glandage, Grignan, Gumiane, Izon-la-Bruisse, Jonchères, La Bâtie-des-Fonds, La Baume-de-Transit, La Charce, La Garde-Adhémar, La Motte-Chalancon, La Penne-sur-l'Ouvèze, La Roche-sur-le-Buis, La Rochette-du-Buis, Laborel, Lachau, Le Pègue, Le Poët-en-Percip, Le Poët-Sigillat, Lemps, Les Granges-Gontardes, Les Pilles, Les Prés, Lesches-en-Diois, Luc-en-Diois, Lus-la-Croix-Haute, Menglon, Mérindol-les-Oliviers, Mévouillon, Mirabel-aux-Baronnies, Miscon, Mollans-sur-Ouvèze, Montauban-sur-l'Ouvèze, Montaulieu, Montbrison-sur-Lez, Montbrun-les-Bains, Montferrand-la-Fare, Montfroc, Montguers, Montjoyer, Montlaur-en-Diois, Montréal-les-Sources, Montségur-sur-Lauzon, Nyons, Pelonne, Pennes-le-Sec, Piégon, Pierrelatte, Pierrelongue, Plaisians, Pommerol, Poyols, Pradelle, Propiac, Réauville, Recoubeau-Jansac, Reilhanette, Rémuzat, Rioms, Rochebrune, Rochefourchat, Rochegude, Rottier, Roussas, Rousset-les-Vignes, Roussieux, Sahune, Saint-Auban-sur-l'Ouvèze, Saint-Dizier-en-Diois, Sainte-Euphémie-sur-Ouvèze, Sainte-Jalle, Saint-Ferréol-Trente-Pas, Saint-Maurice-sur-Eygues, Saint-May, Saint-Nazaire-le-Désert, Saint-Pantaléon-les-Vignes, Saint-Paul-Trois-Châteaux, Saint-Restitut, Saint-Roman, Saint-Sauveur-Gouvernet, Salles-sous-Bois, Séderon, Solérieux, Suze-la-Rousse, Taulignan, Treschenu-Creyers, Tulette, Valaurie, Valdrôme, Val-Maravel, Valouse, Venterol, Verclause, Vercoiran, Vers-sur-Méouge, Villebois-les-Pins, Villefranche-le-Château, Villeperdrix, Vinsobres et Volvent), Gard, Hérault, Lozère, Pyrénées-Orientales, Tarn, Var et Vaucluse.

Anche la caccia al colombaccio (da appostamento fisso, dall' 11 al 20 febbraio) è consentita: - nel dipartimento di Gers, dove non è consentita la caccia vagante;  idem nei dipartimenti dell'Ariège, dell'Aveyron, della Dordogna, dell'Alta-Garonne, della Gironde, delle Landes, del Lot, del Lot-e-Garonne, dei Pirenei-atlantici, degli Alti-Pirenei, del Tarn e del Tarn-e-Garonne.

Nota a chiusura. Data per acquisita questa clamorosa presa di posizione ufficiale del Ministro Centinaio, di cui ci sarà sicuramente modo di riparlare,  a Bruxelles, fra le ampie vetrate del palazzo, sulle ali di un un altrettanto robusto venticello, pare corra un eco che rimbalzo dopo rimbalzo narri - carte alla mano -  di stagioni di caccia future in chiusura alla prima di febbraio per gli acquatici e alla terza per i turdidi.  Per i francesi,
 naturellement.  Se questa arietta franco-italiana si consoliderà in vento teso, cosa inventeranno i nostri eroi sempre più ascrivibili al rito vesuviano di quel Pecoraro Scanio di cui sopra? E gli altri?


Francesco Tommasi

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41 commenti finora...

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Allora. Il rapporto annuale sull'ambiente e sulla fauna dell'ISPRA, quella vera, è assolutamente impeccabile. E cozza quasi sempre con quello dell'ispra ex infs, che dipende totalmente dalle associazioni ambientaliste/animalare, soprattutto dalla Lipu, alla quale il mMinistero dell'Ambiente (Ispra/infs) ha affidato anche lucrose commesse. Che si basano sul volontariato. Volontariato che - se venisse utilizzato quello dei cacciatori, molto più esperti e molti di più anche in questo periodo di magra - potrebbe dare risultati molto più attinenti alla realtà. E fornire anche quelle competenze che a questi ornitologi della domenica (magari con laureetta) mancano quasi totalmente. mi riferisco alla profonda conoscenza sul campo, che i cacciatori hanno e che quelli targati upupa molto meno, e unidirezionale.

da Ranger 21/12/2018 10.56

Re:Scelta di campo e arie partenopee

...anzi ,sollevando ISPRA dai problemi connessi alla caccia forse avrebbe più tempo per occuparsi dell'uso di pesticidi in agricoltura , inquinamento industriale , discariche abusive eccetera che rendono l'Italia uno dei paesi più inquinati d'Europa. Certo che aumentando la quantità di idrocarburi nei fanghi industriali utilizzati in agricoltura non ha di certo migliorato la situazione....caro Ministro da cui ISPRA dipende!

da Pasquino 1 21/12/2018 8.17

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Infatti io non ho parlato di abolizione ma di togliere a ISPRA le competenze sulla caccia ed affidarle ad altro ente...

da Pasquino 1 20/12/2018 21.21

Re:Scelta di campo e arie partenopee

@Pasquino,credo che l'unico modo,invece,di uscirne sia quello di,oltre a togliere i compiti che oggi ha strettamente connessi alla stesura dei calendari venatori,affidare ad altro istituto il lavoro di ricomprensione di dati sulla fauna forniti da PIU' istituti,universitari ecc... anche di associazioni,venatorie e non(dimodochè siano più evidenti i numeri vaneggianti o la loro mancanza,forniti da queste ultime,lipu ecc...).L'abolizione servirebbe solo a chi poi interesserebbe il vittimismo politico;la pluralità otterrebbe lo stesso effetto ma,in più,dimostrerebbe quanto fino ad oggi erano partitiche e clientelari certe "soluzioni" e risposte

da anonimo 20/12/2018 8.47

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Se si vuole uscire da questo ginepraio bisogna togliere ad ISPRA le competenze sulla caccia ed affidarle ad altro istituto imparziale ove abbiano voce in capitolo tutti i soggetti portatori di interesse nella questione caccia. ISPRA potrà dedicarsi con più attenzione ai problemi di inquinamento ambientale visto che attualmente mi pare un po' latitante...

da Pasquino 1 19/12/2018 16.21

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Quello che abbiamo adesso politicamente secondo il mio modesto avviso non significa niente, se fino ad ora il Ministero all'Agricoltura è stato messo da parte dando via libera solo a quello dell'Ambiente non è detto che la cosa debba continuare senza rispettare la trafila, cioè prima il Ministro all'agricoltura e poi quello all'Ambiente la legge parla chiaro. Fino ad ora qualcuno si è riempito la bocca a dire che bisogna rispettare la legge. Non per niente il ministro Centinaio ha preso in mano il bandolo della matassa in modo che tutto fili bene ! Spero venga fuori dalla matassa un bel vestito nuovo per chi ha i panni sporchi. Pace e bene fratelli

da jamesin 19/12/2018 14.59

Re:Scelta di campo e arie partenopee

l'Atlante scritto da Spina, noto animavano che tra poco andando in pensione si sta scaldando la poltrona come consulente degli ambientalisti

da questa è ispra 19/12/2018 14.51

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Jamesin non si allarghi premiando con encomio certi commenti!Quale Tribunale!Le pulizie nei locali del giudice di pace.

da anonimo 19/12/2018 10.30

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Al momento le cose non stanno proprio così, anche se la legge 157 questo prevedeva. Misteri della politica italiana e dell'esecutivo che negli ultimi trent'anni l'ha rappresentata. Di destra e di sinistra. Purtroppo. Figuriamoci adesso che abbiamo in parlamento una preponderanza di grillini e al ministero dell'ambiente, in posto chiave, il presidente della Lipu, che ormai oltre che di uccelli si occupa anche di lupi (che evidentemente hanno messo le ali).

da Anche gli asini volano 19/12/2018 9.55

Re:Scelta di campo e arie partenopee

PER TUTTI QUELLI CHE LEGGONO E SCRIVONO SU QUESTO SITO: Dagli articoli citati da jamesin si deduce chiaramente che al ministero all'Agricoltura compete la gestione della caccia a livello CE e Italiana. Prego divulgare ! DIVULGARE ! Saluti

da Jonny SA 18/12/2018 20.44

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Hai cambiato Nik. Ah!ah!ah!ah! Leggi bene e assimila che non gliela fai a capire tutto, leggiti la legge 157 mentre fai le pulizie del tribunale con ramazza e straccio. Pace e bene povero fratello.

da jamesin 18/12/2018 20.37

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Jamesin mai sentito parlare di ecosistema??nemmeno l'agricoltura viene citata perché il soggetto è la fauna selvatica ,non le produzioni agricole.Veramente da sempre la sigla è Mipaaf e la caccia in quella sigla non è citata.di fatti si tratta del MINISTERO POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI,DELLE FORESTE E DEL TURISMO.Perche accanirsi dando sfoggio di insipienza con tesi sconclusionate e senza fondamento....

da Il Tasso 18/12/2018 19.05

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Legge 157, art. 1 comma 7. 7. Ai sensi dell'articolo 2 della legge 9 marzo 1989, n. 86, il Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie, di concerto con il Ministro dell'agricoltura e delle foreste e con il Ministro dell'ambiente, verifica, con la collaborazione delle regioni e delle province autonome e sentiti il Comitato tecnico faunistico- venatorio nazionale di cui all'articolo 8 e l'Istituto nazionale per la fauna selvatica, lo stato di conformità della presente legge e delle leggi regionali e provinciali in materia agli atti emanati dalle istituzioni delle Comunità europee volti alla conservazione della fauna selvatica. PRIMA CON IL MINISTERO ALL'AGRICOLTURA E POI ALL'AMBIENTE.Leggi, leggi che ti fa bene al fegato. Pace e bene fratello Lex

da jamesin 18/12/2018 19.03

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Legge 157, art. 1 comma comma 5 e 6 <<<<<<<<<<<<<<<<<<<< 5. Le regioni e le province autonome in attuazione delle citate direttive 70/409/CEE, 85/411/CEE e 91/244/CEE provvedono ad istituire lungo le rotte di migrazione dell'avifauna, segnalate dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica di cui all'articolo 7 entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, zone di protezione finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione, conforme alle esigenze ecologiche, degli habitat interni a tali zone e ad esse limitrofi; provvedono al ripristino dei biotopi distrutti e alla creazione di biotopi. Tali attività concernono particolarmente e prioritariamente le specie di cui all'elenco allegato alla citata direttiva 79/409/CEE, come sostituito dalle citate direttive 85/411/CEE e 91/244/CEE. In caso di inerzia delle regioni e delle province autonome per un anno dopo la segnalazione da parte dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica, provvedono con controllo sostitutivo, d'intesa, il Ministro dell'agricoltura e delle foreste e il Ministro dell'ambiente.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> 6. Le regioni e le province autonome trasmettono annualmente al Ministro dell'agricoltura e delle foreste e al Ministro dell'ambiente una relazione sulle misure adottate ai sensi del comma 5 e sui loro effetti rilevabili.<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< PRIMA AL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA E POI ALL'AAMBIENTE. Leggi, leggi che ti fa bene al fegato. Pace e bene fratello Lex

da jamesin 18/12/2018 18.59

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Legge 157, art. 1 comma 2; L'esercizio dell'attività venatoria è consentito purchè non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle produzioni agricole.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> L'ambiente non viene citato perchè è ovvio che l'ambiente deve essere non inquinato per legge per cui il ministero all'Ambiente niente ha a che vedere con la caccia, dove citando che essa non deve arrecare danno effettivo alle produzioni agricole chi ha a che vedere con la caccia è il ministro all'Agricoltura. La caccia deve andare nelle mani di chi una volta la gestiva e gli è stata non si sa per quale ragioni scippata. Ministero Agricoltura caccia e pesca senza se e senza ma, diamo a Cesare quello che è di Cesare. Pace e bene

da jamesin 18/12/2018 18.35

Re:Scelta di campo e arie partenopee

I mie complimenti. E auguri.

da Lino 18/12/2018 18.03

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Si si, tante belle cose e intanto qui ci fanno la mela. Ricorsi al TAR, ricorsi al Consiglio di Stato, ISPRA che conta quanto Dio in terra... I problemi stanno in Italia altro che in Europa. Se ci mandano a caccia ci devono mandare con delle certezze, calendari certi, date certe, specie certe, controlli fatti da persone preparate e super-partes, ecc. ecc. ecc. altrimenti la chiudessero e la facessero finita di prendere in giro cittadini onesti che pagano le tasse.

da Dateci certezze in Italia 18/12/2018 17.17

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Siamo in Italia e.... le regole vengono interpretate a convenienza.....

da Geronimo 18/12/2018 15.39

Re:Scelta di campo e arie partenopee

è tempo che le ass. ven. si diano una mossa e si uniscano per una grande manifestazione nazionale, dobbiamo approffitarne adesso che abbiamo la lega al governo e soprattutto per un solo motivo che si chiama ispra che è stata la rovina della caccia in italia

da angelo lega 18/12/2018 14.07

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Eu lex,sempre pronto a dimostrare la tua ignoranza,vero?Il bello è che te ne vanti con quella capacità intellettiva tipica dell'animalta che,facendo il portaborse maggiordomo di qualche studiuccio legale,crede di apparire un Cicerone.La caccia è chiusa il martedi?Studia studia eu lex...

da anonimo 18/12/2018 12.58

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Bravo norberto ...e chi te lo impedisce?? A parte il fatto che oggi è martedì e quindi la caccia è chiusa.Io me la spasserò domani,quando riesco a ritagliarmi tempo da studio o dalle udienze.

da Eu lex 18/12/2018 10.44

Re:Scelta di campo e arie partenopee

""Ignorando, sembra, anche dati e risultati espressi ex cattedra da loro medesimi (quelli autotitolatisi), come testimoniano appunto le associazioni venatorie e le regioni."" Infatti Ispra non tiene conto del suo "Atlante della Migrazione degli uccelli in Italia" del 2008 Volumi I e II di 795 pag. cadauno scritti dai suoi ricercatori più titolati, che sono Ferdinando Spina & Stefano Volponi dove ribadiscono che il periodo prenuziale dei turdidi inizia dopo il 20 febbraio, ma non solo anche alcune specie di anatre hanno questi KC, allora di che stiamo parlando? Come fanno a smentire le proprie ricerche e quelle di tutte le Università Italiane ed Europee dopo appena 10 anni. Ispra è pagata dal contribuente fra cui i cacciatori.

da giusva 18/12/2018 10.11

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Buongiorno EU LEX, mentre continui ad inviarci pillole di saggezza e di legalita'.......il sottoscritto se la spassa a caccia.

da Norberto 18/12/2018 9.45

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Eraldo pensoche la lettura non sia il suo forte.Di fatti non ho dato del meschino proprio a nessuno ,ma ho scritto che il ministro centinaio ha fatto una figura meschina,trascinatoci tirato per la giacca da qualcuno che aveva bisogno di un po' di visibilità.Le ricordo che qui ognuno si sceglie un nickname lei compreso,ed Eraldo come nel suo caso ,non mi sembra un nome e cognome ...Si riguardi,sembra averne estremo bisogno.La caccia non andra' all'agricoltura,perché non lo è mai stata dell'agricoltura.La fauna è un bene indisponibile dello stato non certo dei proprietari agricoli,visto che addirittura storicamente era considerata cosa di nessuno.Il miipaf sta alla legge venatoria,per certificare il numero degli iscritti delle Ass venatorie,decretandone il riconoscimento nazionale,per il resto ben poco altro in legge gli compete sulla caccia.E' evidente jamesin che conosce poco ,ma inventi molto su ciò che sia la legislazione.Se mi posso permettere le consiglio di studiare di più e meglio ed illudersi meno ,si riguardi.

da Eu Lex 18/12/2018 9.04

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Per Eu Lex. Dai del meschino al Ministro Centinaio e non hai il coraggio come al solito di firmarti con nome e cognome. Al contrario di te il titolare del Ministero dell'Agricoltura quando ha inviato la famosa lettera a cui tu fai riferimento si è firmato con il proprio nome e cognome.

da Eraldo 17/12/2018 21.12

Re:Scelta di campo e arie partenopee

La tutela dell’ambiente prevale sulla caccia che è una ECCEZIONE alla protezione della fauna. Art 1 legge 157/92.

da Jamesin studia! 17/12/2018 20.53

Re:Scelta di campo e arie partenopee

A me sembra proprio che quello che ha fatto il ministro Centinaio fa rosicare te e tutti quelli come te per questo ogni qualvolta si parla di KC vieni a postare contro. La caccia andrà all'Agricoltura, fossi io il ministro Centinaio mi dovrebbero spiegare perchè la caccia dal Ministero All'Agricoltura è andata nelle mani di quello all'Ambiente. Pace e bene

da jamesin 17/12/2018 20.32

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Ci si fa un bel calendario ad personam con deroghe e deroghucce

da e fancul l'animalari 17/12/2018 20.17

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Esatto Lisandro è la fine che si avvicina al galoppo. D’altra parte dopo 45 anni di guerra totale e di silenzio da parte del mondo venatorio (associazioni, armerie, industrie) è un miracolo che sia durata così tanto...

da Renzo 17/12/2018 18.03

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Nel frattempo il CS ha cassato in parte il calendario toscano ,rivedendo la chiusura di molte specie............c’è n’e’ Per tutti quest’anno e ,nn e ‘ finita mi sa ........

da Lisandro 17/12/2018 18.00

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Se non cambiano ISPRA BRUZZONE CENTINAIO CARETTA E COMPAGNIA BELLA HANNO FALLITO. Punto.

da Ecco i fatti 17/12/2018 16.47

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Intanto questa è fatta. Poi, se il ministro ha le palle si darà da fare per recuperare competenze sulla caccia, l'ispra a funzioni più attinenti alla caccia (come l'ufficio della caccia francese) un indirizzo politico positivo e non punitivo della caccia, che ovunque è una risorsa e solo qua grazie a pseudoambientalisti distratti da centri di orientamento ben orchestrati

da Zubin M. 17/12/2018 15.56

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Chiacchere &fatti e claudio e alcuni altri hanno descritto limpidamente la situazione.Centinaio si è fatto tirare per la giacca da qualche senatore scalpitante ,rimediando come detto una figura meschina,perché la sua letterina in europacome quelle di predecessori leghista è fuori bersaglio,e il punto Rimane in Italia con la sua legge è le competenze di ispra,che nessuno sembra intenzionato a modificare minimamente.insomma qui sopra i soliti fiumi di lettere in congetture e supposizioni,che nulla ci obbligano verso i francesi è ciò che fanno,altrimenti potremmo pretendere che il riferimento sia l'Italia è ispra cosa che evidentemente non accadrà mai.Rimane evidente che le pretese di qualche pancia vuota ,siano irrealizzabili e fuori da contesti normativi che nemmeno conoscono.Non rosicate troppo

da Eu Lex 17/12/2018 15.18

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Sulle concessioni come la caccia che si da ai cacciatori tassandoli profumatamente, la legge deve essere uguale per tutti quando con ricerche scientifiche riconosciute a livelli Internazionale come tra gli altri gli studi per esempio della FIDC Italiana, dove si attesta che su alcuni selvatici in stato di abbondanza numerica della specie non vi possono essere differenze di prelievo tra una Nazione e l'altra per il semplice motivo che la gestione è su tutto il territorio vitale di una specie di selvatico. Questo deve essere fatto al più presto come al più presto deve iniziare la depurazione dello stato ambientale unico responsabile della morte di milioni di uccelli secondo gli ultimi studi scientifici riconosciuti a livello internazionale, questo è quello di cui deve interessarsi un ambientalista serio. E' stato appurato da cacciatori con trenta anni di esperienza di vita vissuta nelle natura come il sottoscritto che in Italia i selvatici non trovano più ambienti adatti alla loro sopravvivenza e di questo è sicuramente responsabile qualcuno. Ringrazio di cuore tutti quelli che si stanno impegnando per dare equità alla caccia Italiana. Saluti

da LeoSA 17/12/2018 14.32

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Un Istituto anche essendo Statale deve comunque dar conto ai cittadini ed essere trasparente e non di parte. Per quanto riguarda la caccia nel nostro caso per i nuovi KC secondo il mio modesto avviso L'Ispra dovrebbe presentare studi recenti sul passo con sistemi e metodi moderni altrimenti il Ministero che fa la proposta alla CE la deve fare tenendo conto di studi fatti dai vari studiosi universitari delle Regioni e delle varie associazioni caccia. Adesso tutto sta al Ministro Centinaio che non può essere sicuramente messo da parte ne vale della sua credibilità e della credibilità degli addetti esperti ministeriali dell'Agricoltura che benissimo hanno diritto di essere ascoltati, non dimentichiamo che la caccia tempo fa è sempre stata competenza del Ministero All'Agricoltura. Non si sa e lo vorremmo sapere come mai è passata al ministero all'Ambiente che dovrebbe occuparsi dei problemi ambientali che niente hanno a che vedere con la caccia. Sono gli agricoltori che in pratica sul territorio hanno diretto contatto con i selvatici e li possono gestire di conseguenza gestendo le loro colture. Pace e bene.

da jamesin 17/12/2018 14.17

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Vivè la France.

da Fucino Cane 17/12/2018 12.55

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Per Roby. Fidati che la caccia in Francia non è migliore della nostra. Li si caccia per comune e non per ATC. Poi dai un'occhiata al costo della caccia. Bisogna vedere come viene gestita la caccia nei Balcani e in Nordafrica...non in Francia!

da Cicciuzzo90 17/12/2018 11.24

Re:Scelta di campo e arie partenopee

la letterina di Centinaio è solo un contentino che si doveva dare al mondo venatorio, probabilmente neanche viene letta.-

da claudio 17/12/2018 11.13

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Finché ISPRA giocherà un ruolo essenziale con i suoi pareri, farà da vincolo su qualunque iniziativa. Perché i pareri che fornisce non sono affidabili in quanto ideologici. Bisogna intervenire a livello nazionale accreditando altre competenze che già ci sono, tipo osservatori regionali, centri di competenza, ecc. che vadano a integrare ISPRA laddove necessario. Quindi, ribadisco, nel governo ci dovrebbe essere una spinta in questo senso prima di tutto... e poi si potrà ragionare in Europa. L'Europa è pronta a rivedere i KC di chiunque ma non interverrà mai come soggetto mediatore di una questione che è prettamente italiana... Il chiedere di rivedere i KC senza essersi prima occupati di questo aspetto è stato un grandissimo errore!

da Il problema è ISPRA non l'Europa 17/12/2018 10.27

Re:Scelta di campo e arie partenopee

in Francia sparano a tutto , cormorani, beccacce di mare, trampolieri, oche , solo da noi è tutto vietato! paese del caz!

da Roby 17/12/2018 10.26

Re:Scelta di campo e arie partenopee

Confrontarsi Co altre nazioni europee è esercizio inutile. Perché se noi guardiamo alla Francia altri possono guardare allaOLANDA e alle 6 sole specie cacciabili. Il nostro problema è ISPRA. Inutile scrivere letterine a Bruxelles chiedendo allo straniero di risolvere problemi nazionali (vecchio e drammatico vizio italiano storicamente sempre pagato carissimo). Se ISPRA non è affidabile IL GOVERNO ITALIANO INTERVENGA E LO RIFORMI. O LO CHIUDA. Il resto è FUFFA.

da Chiacchiere & Fatti 17/12/2018 9.59