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Editoriale

CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA


lunedì 5 ottobre 2009
    
Marco CastellaniL’attuale situazione della caccia in Italia, sia sul fronte organizzativo del mondo venatorio, sia su quello delle sue principali problematiche tecniche, giuridiche e legislative, necessiterebbe, a mio avviso, dell’impegno di tutti coloro che ne hanno veramente a cuore le sorti per superare, una volta per tutte, le difficoltà in cui da troppi anni vanamente ci dibattiamo.

Per raggiungere questo obiettivo bisogna partire avendo il coraggio di riconoscere che tali difficoltà non derivano solo dai problemi – per quanto significativi – posti da chi, in forma politica o associativa più o meno organizzata, è da sempre avverso all’attività venatoria, ma anche e soprattutto da ben più pericolosi fattori di colpa e debolezza che, invece, trovano origine e responsabilità proprio all’interno del nostro mondo, del mondo venatorio.

Basti evidenziare come, proprio da quando il mondo venatorio è stato chiamato a condividere responsabilità decisionali e gestionali in materia di caccia, invece di migliorare le cose si siano invece aggravate in modo esponenziale.

Il mondo venatorio, infatti, invece che “sfruttare” le opportunità legate ad una compartecipazione attiva alla gestione del territorio e della caccia, ha tirato fuori il peggio di sé e dimostrato tutta la sua immaturità dando spazio e sfogo, esasperandoli ulteriormente rispetto al passato,  ad immondi egoismi, a divisioni ed anche ad “interessi” che con la caccia nulla hanno a che fare.

Questo comportamento, purtroppo, è riscontrabile a livello di associazioni venatorie ma anche e soprattutto a livello dei singoli cacciatori.

Le leggi regionali

Anzi le due cose sono strettamente correlate in un perverso circolo vizioso: cacciatori contro altri cacciatori,  ognuno caparbiamente arroccato nella convinzione di dover “sbarrare il passo allo straniero” o di dover inventare nuove ed autolesionistiche limitazioni per le forme di caccia non direttamente praticate; associazioni contro altre associazioni  per cercare di “farsi le scarpe a vicenda”, dando luogo a vergognose “guerre per le tessere” e poi ad altrettanto vergognose “guerre per i posti negli ATC e CA” ove portare i rappresentanti degli egoismi locali espressi dalla base dei cacciatori.

Così si spiegano le aberranti leggi regionali approvate in questi anni, molti calendari venatori regionali e provinciali, nonchè la molteplicità di regolamenti di ATC e CA che sembrano scritti da anticaccia e non da cacciatori: leggi, calendari e regolamenti assurdamente restrittivi voluti e proposti proprio dai cacciatori e dai loro rappresentanti e che alle competenti Istituzioni non è parso vero di poter approvare senza colpo ferire.

Quante risorse di tempo e denaro si sono buttate via in assurde lotte intestine invece che messe a frutto per la difesa della caccia dai suoi veri problemi, per la sua promozione nella società, per la ricerca tecnico-scientifica o per la gestione del territorio insieme al mondo agricolo?

Rapporto con il mondo agricolo che è veramente strategico per il nostro futuro ed è per questo che il mio auspicio è che possa sempre migliorare sul piano della reale concretezza operativa costruendo percorsi comuni, nell’interesse reciproco, affrontando problemi comuni, come la gestione del territorio ai fini faunistici e la prevenzione ed il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica ed inselvatichita.

La “questione caccia”, poi, va ben oltre alle sole leggi di settore (basti pensare alla legislazione ambientale, al tema dei parchi, delle zps, dell’urbanistica, della PAC e dello Sviluppo Rurale) che originano questioni, problemi, ma anche opportunità, che devono vedere sempre più collegati soprattutto agricoltori e cacciatori.

E’ tempo di riuscire a dimostrare con fatti sempre più concreti all’Opinione pubblica che non solo agricoltura e caccia non sono affatto incompatibili tra loro o con la difesa e la tutela dell’ambiente ma, anzi, che proprio dal mondo agricolo e venatorio derivano le migliori risorse umane, le professionalità ed anche importanti risorse finanziarie per questi scopi di interesse pubblico.

Se non facciamo tutto questo, che è veramente basilare anche per rilegittimare la caccia agli occhi della società, se non si pone un freno a stupide divisioni tra associazioni e tra cacciatori, questa realtà viene meno anche il senso di qualsiasi più alto impegno che cerchiamo di profondere a ben più alti livelli (Europa: Commissione Europea, Consiglio d’Europa; FACE: Federazione delle Associazioni per la Caccia e la Conservazione della Fauna Selvatica dell’Unione Europea; CIC: Consiglio Internazionale della Caccia; AECT: Associazione Europea delle Cacce Tradizionali, ecc.) perchè ogni nuova opportunità teoricamente conquistata a tali livelli poi non si traduce in realtà a livello pratico.
 
Le modifiche necessarie

Ciò vale anche per le auspicate modifiche alla Legge 157/92: vi è, in pratica, il concreto rischio che, pur se si dovesse riuscire ad ottenere una legge nazionale veramente innovativa e rispettosa delle norme europee in materia di specie cacciabili, stagione di caccia, mobilità per la migratoria, ecc., in molte parti d’Italia non si potrà tradurre in pratica proprio per le “barriere” che saranno erette da quanti a livello locale vorranno continuare a discriminare tra diverse forme di caccia o ad erigere barriere per ostacolare una pur razionale mobilità del cacciatore che invece è condizione necessaria.

La vera sfida per il futuro, quindi, non sta solo nella ricerca di una nuova e vera unità organizzativa tra tutte le Associazioni, ma soprattutto nel raggiungere la capacità reale di incidere a livello locale sulle scelte di politica venatoria che dovranno riguardare le leggi regionali di recepimento, i calendari regionali, i calendari integrativi provinciali ed infine le norme regolamentari a livello di singoli ATC.

Noi cacciatori dovremo avere la capacità di applicare bene la nuova legge che verrà, ma la politica deve fare la sua parte per garantirne l’approvazione senza perdere ulteriore tempo prezioso.

Io voglio ribadire, anche a nome dell’ANUUMigratoristi, che occorrono alcune modifiche urgenti alla L. n. 157/92 per adeguarla alle reali esigenze dei cacciatori italiani nel pieno rispetto di tutte le direttive europee.

Ormai la quasi totalità del mondo venatorio italiano ha raggiunto un esplicito accordo sui contenuti della riforma della L. 157/92 tant’è che tutte le Associazioni aderenti a FACE Italia (Federcaccia, ANUUMigratoristi, Libera Caccia e Enalcaccia) ed anche Confavi, hanno sottoscritto e presentato un documento unitario in proposito ed addirittura FACE Italia ha anche tramutato tale documento unitario in una vera e propria completa proposta di legge.

Una proposta per la caccia e la biodiversità

Questa proposta si basa sull’importante lavoro svolto dal Sen. Franco Orsi e fornisce allo stesso relatore tutti gli spunti integrativi necessari per arrivare ad una nuova legge pienamente rispettosa delle direttive europee, confacente alle legittime aspettative dei cacciatori italiani e nello stesso tempo pienamente condivisibile anche dal mondo agricolo in quanto, recependo proprio le istanze espresse dalle Organizzazioni agricole e già fatte proprie dal relatore Sen. Orsi,  risulta in grado di valorizzare appieno il ruolo multifunzionale delle imprese agricole e di risolvere, una volta per tutte, con i più opportuni interventi di prevenzione e risarcimento, la grave situazione relativa ai danni prodotti dalla fauna selvatica ed inselvatichita alle attività agro-silvo-pastorali.

E tutto ciò senza per nulla stravolgere le linee guida della Carta europea della caccia sostenibile approvata dal Consiglio d’Europa nel 2008 e nel contempo recependo e dando piena valorizzazione giuridica anche alla Guida Interpretativa sulla caccia per la corretta applicazione della Direttiva Uccelli.

Basta, quindi, con le strumentalizzazioni, soprattutto da parte di chi fa la predica agli altri per poi esserne il primo campione: oggi ci sono già tutte le condizioni affinché la politica imprima l’accelerazione necessaria all’iter di modifica della L. n. 157/92 recependo le precise istanze, posizioni e proposte avanzate praticamente dalla quasi totalità del mondo venatorio italiano ed esplicitamente già condivise anche dal mondo agricolo, con la piena tutela dell’ambiente e della ruralità nelle sue varie componenti.
I cacciatori italiani non ammettono ulteriori ritardi e si sapranno comportare di conseguenza.

Io personalmente, ma credo di poterlo dire anche a nome della mia Associazione, l’ANUUMigratoristi, siamo da sempre disponibili a collaborare ed a trovare soluzioni anche coraggiose a partire dal metterci tutti in discussione e fondare una nuova, efficace ed efficiente organizzazione unitaria dei cacciatori italiani.

So che molti cacciatori lo chiedono da tempo. A loro però io chiedo di essere altrettanto disponibili a far tesoro degli errori del passato trovando la forza e la capacità di bandire ogni egoismo e trovare quell’indispensabile unità di intenti e quel rispetto reciproco che ci daranno la vera forza per contare di più ed essere rispettati dalla politica e dalla società.
 
 

dott. Marco Castellani
        Vice-Presidente Nazionale
   ANUUMigratoristi
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35 commenti finora...

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Quando e' il momento di votare si fanno tante promesse che poi vengono puntualmente disattese. Noi cacciatori romani siamo i piu' penalizzati,sempre meno territorio,sempre piu' case e aziende faunistico venatorie.Diteci chiaramente se dobbiamo appendere il fucile al chiodo o se volete fare qualche cosa per noi e per i caccitori italiani,ci siamo stufati di pagare solo tasse.

da Luciano 23/01/2010 11.17

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

noi cacciatori ogni anno per una staggione venatoria ridicola paghiamo moltissimi soldi e lo stato l'incassa volentieri ma nessuno modifica le leggi in vigore,noi cacciatori amiamo e proteggiamo la natura piu' di tanti ambientalisti e animalisti.io penso che con delle leggi piu' precise la caccia potrebbe durare di piu'(che è giusto che sia cosi)anche perche'la caccia è come la pesca ma a chi distrugge il mare non gli dicono niente e dura tutto l'anno tranne pochi giorni di fermo. allora dico cacciatori italiani uniamoci per i nostri diritti perche' ai nostri politici come gli piacciono i nostri voti e i nostri soldi ci devono anche aiutare

da fabrizio 10/11/2009 12.53

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Uno che si fa chiamare pum pom pim al coraggio di parlare...Comunque se noi non immettesimo selvaggina non ce ne sarebbe

da Asterione 21/10/2009 19.44

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

ops chiedo scusa credevo di srivere altrove

da alessio bitossi 14/10/2009 17.38

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

i soliti due o tre denigratori,capaci solo di sparlare contro chi non la pensa come loro sono serviti! via a cuccia??

da alessio bitossi 14/10/2009 15.30

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

E hi meglio di te può dirlo,pum pom pim(in nome nomen),come siamo messi?

da pietro 2 11/10/2009 11.55

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

oh mamma mia... nel 2009 ancora si permette che vengano immessi animali nel territorio per poi far fare pum pum a una manica di psicopatici?? siamo messi ancora piuttosto male...

da pum_pom_pim 10/10/2009 23.20

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

X SELVAGGINA LIBERA...La selvaggina che c'è in giro viene immessa dagli atc con i soldi dei cacciatori,non sicuramente dagli anticaccia...Quindi visto che la selvaggina comunque è di proprietà dello stato,noi abbiamo più diritti di voi perchè pagiamo tasse allo stato e alla regione per cacciarla,in più pagiamo l'iscrizione annualmente agli atc che usano i soldi anche per comprare selvaggina da immetere nel territorio...Alla fine dei conti se non ci fossero i cacciatori non so quanta selvaggina ci sarebbe in circolazione

da Asterione 10/10/2009 16.11

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

il problema finale non e di chi e' la selvaggina ma dell'incompetenza chi chi e contro di noi . se chiedete agli auto definiti ambientalisti la differenza tra un germano ed un cinghiale non sa darti una risposta. hehehe

da fabrez. 10/10/2009 13.30

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

X selvaggina libera: hai perso una buona occasione per stare zitto. Noi Cacciatori paghiamo fior di quattrini per le tante tasse che ci sono imposte, amiamo e salvaguardiamo la natura e l’avifauna da voi che accampate un diritto che non solo non é vostro, ma sperperate i soldi DA NOI VERSATI allo Stato, per distruggere la Natura e l'avifauna.

da [email protected] 09/10/2009 20.27

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

la selvaggina non è degli pseudo-ambientalisti italiani? tantomeno dei cacciatori

da selvaggina libera 09/10/2009 12.54

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

La direttiva 79/409 CEE concerne la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli STATI al quale si applica il trattato. La Selvaggina è dell'Europa non degli pseudo-ambientalisti Italiani.

da Cavillo 08/10/2009 21.24

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

ma di quale futuro parlate?? la caccia non ha futuro!!

da futurista 08/10/2009 21.11

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

ora ho ripreso ad intervenire, il mio computer mi aveva abbandonato. un caloroso saluto a tutti. cosa mi sono PERSO???

da da paolo t fano pu 07/10/2009 21.31

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Ciao, carissimo ilgermano56 Amico mio. Grazie al tuo aiuto ho trovato il tuo post. Come ti ho detto, rispetto, anche se no condivido, le idee altrui e quindi credo non sia necessario, da parte tua, né chieder scusa né tanto meno essere d’accordo con le mie idee. Se e quando vuoi io sono sempre disponibile per qualsiasi dialogo, senza la pretesa, da parte mia, di voler avere ragione; bisogna solo essere conviti su quello che si crede e sostenerlo con fermezza e dignità, fino a quando, qualcosa faccia sì che ci posa essere un eventuale ripensamento e rifletterci, magari, mio caro Amico, anche parlandone insieme. Se lo ritieni opportuno, quindi, scrivimi una mail e parliamone così come si fa tra buoni amici: da cosa nasce cosa, si dice, ed io ci credo. Una fortissima stretta di mano. Nino

da [email protected] 07/10/2009 18.15

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

X minohunter,sul frontale di BIG HUNTER clicca su CACCIA,in seguito ARCHIVIO NEWS,poi alla pagina n.6 troverai"Modifica 157 ancora emandamenti....."Un saluto

da ilgermano56 07/10/2009 17.42

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

X ilgermano56 Caro amico, non riesco a trovare quanto da te segnalatomi in quanto è stato archiviato e non so dove cercarlo. Comunque: o dammi indicazioni più precise per trovarlo, oppure dimmi cosa avevi postato. In secondo luogo non scuso proprio niente, perché non ho niente da scusare. Tra amici, l’importante è chiarirsi e continuare a mantenere l’amicizia, altrimenti non è amicizia e finisce tutto solo per un banale equivoco od incomprensione. Quindi sono felice che siamo amici. Una forte stretta di mano. Nino - P.S. se credi, scrivimi così potremmo approfondire meglio la nostra amicizia.

da [email protected] 07/10/2009 11.02

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Completamente d'accordo con te, Ninohunter.

da lucas 07/10/2009 10.54

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Siamo e resteremo sempre a livello di proposte: promettere, diceva un politico del passato non costa niente. Già! Ormai siamo al punto in cui ogni mattina, qualcuno esprime il suo punto di vista, dicendo che è il toccasana per la caccia, ma guarda caso, ciò avviene sempre e soltanto in periodo pre elettorale, quando ognuno cerca voti promettendo…, tanto non costa niente! Poi, dopo le votazioni, ecco che tutti spariscono, se gli scrivi non ti rispondono e così via fino alla prossima, che sia provinciale, regionale o nazionale, poco importa. Resta però un fatto certo: la legge non verrà mai cambiata! e lo sappiamo bene tutti perché, non è vero caro dr. Marco Castellani. La prego: siamo stanchi dei essere presi per stupidi creduloni, ed inoltre certe affermazioni e contraddizioni offendono l’intelligenza di chi le legge (o ascolta), per cui, amico Cacciatore, un po’ più di rispetto almeno tra noi. Un ossequioso saluto. Nino

da [email protected] 07/10/2009 9.18

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

ma nemmeno nelle altre province della Puglia, salvo pagare altre tasse, perché quelle pagate per lo Stato, per la regione, per la provincia e per il comune, non bastano!!!). Per queste ragioni, che Lei certamente finge di ignorare, è assolutamente indispensabile che ci debba essere una legge venatoria nazionale che debba essere applicata in tutto lo Stato italiano nello stesso modo: unica possibile logica differenza ammessa è soltanto al distinzione di tipo di selvaggina e periodo in cui è possibile cacciare a seconda della regione : il gallo cedrone, ad esempio, non ha senso che abbia la stessa apertura e chiusura della quaglia, ma se è consentito cacciare il fringuello nel veneto, non vedo perché non debba essere cacciabile in tutta l’Italia. Che ne dice? Lei sostiene, inoltre,: “ La vera sfida per il futuro, quindi, non sta solo nella ricerca di una nuova e vera unità organizzativa tra tutte le Associazioni, ma soprattutto nel raggiungere la capacità reale di incidere a livello locale sulle scelte di politica venatoria che dovranno riguardare le leggi regionali di recepimento, i calendari regionali, i calendari integrativi provinciali ed infine le norme regolamentari a livello di singoli ATC.” Perché mai? Invece proprio il contrario: una sola AV, non il proliferare delle stesse, e per quanto riguarda il resto credo di aver già espresso il mio modesto pensiero: più si diluisce e più si sperde. “ …. Ormai la quasi totalità del mondo venatorio italiano ha raggiunto un esplicito accordo sui contenuti della riforma della L. 157/92 tant’è che tutte le Associazioni aderenti a FACE Italia (Federcaccia, ANUUMigratoristi, Libera Caccia e Enalcaccia) ed anche Confavi, hanno sottoscritto e presentato un documento unitario in proposito ed addirittura FACE Italia ha anche tramutato tale documento unitario in una vera e propria completa proposta di legge.” (Continua)

da [email protected] 07/10/2009 9.14

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

E Lei vuole addossare la colpa ai poveri cacciatori che subiscono leggi fatte da politici e AAV che per la difesa della rispettive poltrone accondiscendono alle prepotenze (forse minacce) dei seguaci del panda ( nuove svastiche in cerca di nuovi ebrei). Infine dice bene che le AAVV si fanno le scarpe a vicenda e per le tessere e per gestire i famigerati ATC e CA ( dove si sperperano ingenti quantità di denaro! e si sa bene che, andando al mulino, ci si sporca di farina!) che non è vero, come scrive, che sono espressi, (i posti di cui sopra) dalla base, ma la base, spesso disinformata o volutamente male informata, accetta le proposte delle AAVV. Pertanto, caro dr. Castellani, non accusi gli incolpevoli cacciatori e non menta sapendo di farlo: almeno in questo sia leale prima di tutto con se stesso. Altro argomento spinoso è quello che tratta: “Le modifiche necessarie”. Qui Lei conferma quanto da me sopra asserito, ma anche per questo argomento sa bene che è il cacciatore che subisce, perchè la legge è fatta, come soleva ripetere il povero Enzo Biagi: “ per essere applicata per i nemici, ed interpretata per gli amici” ed ecco che si sono create le sperequazioni, i favoritismi, ecc.- inoltre noi cacciatori, siamo stati relegati, come gli indiani d’america, in riserve dove la selvaggina stenta a vivere, dove è una rarità riuscire ad incarnierare qualche selvatico perché tutta la selvaggina è racchiusa negli innumerevoli ed esuberanti parchi a tutti i livelli, dove, solo in questo povero Paese al mondo non è consentito esercitare la caccia alla selvaggina migratoria; ma non basta, il cacciatore è legato al suo territorio e non può cacciare in altre zone al di fuori di quelle del proprio ATC ( è come se un automobilista che ha conseguito la patente di guida, ad esempio, presso la Prefettura di Bari, non può guidare non solo nelle altre Regioni d’Italia, (Continua)

da [email protected] 07/10/2009 9.12

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Soltanto quando finalmente la grande massa dei cacciatori capirà di non fidarsi più né delle AAVV né della politica, allora soltanto la caccia si potrà salvare, sempre che non sia troppo tardi. Poi nella parte dedicata a: “Le leggi regionali” lei afferma, tra l’altro: “ …. Anzi le due cose sono strettamente correlate in un perverso circolo vizioso: cacciatori contro altri cacciatori, ognuno caparbiamente arroccato nella convinzione di dover “sbarrare il passo allo straniero” o di dover inventare nuove ed autolesionistiche limitazioni per le forme di caccia non direttamente praticate; associazioni contro altre associazioni per cercare di “farsi le scarpe a vicenda”, dando luogo a vergognose “guerre per le tessere” e poi ad altrettanto vergognose “guerre per i posti negli ATC e CA” ove portare i rappresentanti degli egoismi locali espressi dalla base dei cacciatori.” Crede sia il caso di commentare? Allora vediamo: i cacciatori si guardano in cagnesco e cercano di difendere ognuno la propria passione per un certo tipo di caccia che praticano maggiormente, soltanto perché è questo che la legge statale 11 febbraio 1992, n°157 vuole, fatta non certamente dai cacciatori ma da politici con l’assenteismo o il tacito benestare delle AAVV, non solo, ma con l’aggravante di consentire alle Regioni di emanare calendari venatori a seconda della coalizione politica che regge il governo regionale, per cui, visto che ora più che mai, non vi è un solo partito (a qualsiasi livello) che non annoveri tra i suoi candidati gli ex “verdi” non rieletti con il loro vergognosi simboli (perché simboli non di difesa della Natura, ma di denigrazione della Caccia) se predomina la sinistra, il governo regionale applica la suddetta 157/92 in modo restrittivo. Proprio una bella cosa questa 157/92! Ha creato figli e figliastri, sperequando al massimo i cacciatori da regione a regione, e non parliamo, che è meglio, delle deroghe! … (continua)

da [email protected] 07/10/2009 9.09

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Caro dott. Marco Castellani Vice-Presidente Nazionale ANUUMigratoristi il suo editoriale, a me sembra piuttosto un esame di coscienza a voce alta fatto d’avanti allo specchio . Infatti, dr. Castellani, tutto quello che dice è molto giusto e vero, peccato che venga proprio da un rappresentante di una delle tante, troppe e inutili AAVV. Infatti viene spontaneo chiedersi: “ma questo Signore, da dove salta fuori? Perché queste cose le dice adesso se fino ad ora ha fatto come padre gallina? (quello che predica bene e razzola male!). Analizziamo insieme le cose più significative da lei scritte: “ …. Il mondo venatorio, infatti, invece che “sfruttare” le opportunità legate ad una compartecipazione attiva alla gestione del territorio e della caccia, ha tirato fuori il peggio di sé e dimostrato tutta la sua immaturità dando spazio e sfogo, esasperandoli ulteriormente rispetto al passato, ad immondi egoismi, a divisioni ed anche ad “interessi” che con la caccia nulla hanno a che fare….” , ed ancora: “….. Questo comportamento, purtroppo, è riscontrabile a livello di associazioni venatorie ma anche e soprattutto a livello dei singoli cacciatori…”. Qual è, per Lei il “mondo venatorio”? e di chi sono “gli immondi egoismi ed interessi”? Credo di essere nel giusto se affermo che sono solo e soltanto le AAVV, come candidamente ammette; ma sbaglia quando cerca di addossare la colpa ai cacciatori: si l’unica colpa dei cacciatori è quella di aver sempre dato ascolto alle AAVV, il cui scopo è solo quello di fare più tessere e conseguentemente creare spaccature e dissidi tra i cacciatori che, creduloni ed ingenui (perché amano la caccia e da persone leali ed oneste quali sono, credono nelle istituzioni!!!), si sono fidati, si fidano e si fideranno di voi, il cui unico interesse non è la caccia, ma la poltrona. (Continua)

da [email protected] 07/10/2009 9.02

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Caro VINCE50, capisco la tua amarezza che è condivisa da tantissimi Cacciatori come noi, ma sono certo che si tratta di uno sfogo momentaneo. Due cose voglio dirti: quando sei in preda alla rabbia, non agire, siediti e aspetta che il demone dell’ira se ne sia andato, poi agisci; non credo occorra, come hai scritto, che sia necessario fare una nuova associazione, privata poi… a che ed a chi servirebbe? Piuttosto ti suggerisco, se vorrai, di dare uno sguardo ad Agorà Venandi (su questo sito) e, sempre se lo riterrai di farlo, puoi chiedermi informazioni e ragguagli sul Movimento di pensiero apolitico onlus NATURALMENTECACCIA. Un cordiale saluto. Nino

da [email protected] 07/10/2009 8.03

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Amara considerazione ma purtroppo molto realistica. Oramai per quest'anno è andata,ma giuro che per l'anno prossimo se non ci sarà la riforma,o farò un'assicurazione privata oppure alla prima occasione,voterò più verde!!!! possibile.MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISDEI.

da VINCE50 06/10/2009 18.27

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

X pispolo. Vedi caro amico Cacciatore, come te siamo in tanti a pensarla, ma non su un incontro tra i dirigenti (penso che ti riferisci a quelli nazionali delle AAVV) perché non serve a nulla: ognuno comunque non vuole perdere la poltrona su cui si è saldamente e fieramente seduto! Così come non servirebbe un incontro per trovare un : “ … percorso che vada verso l'unificazione fra le associazioni…” per le stesse ragioni di cui sopra. Nessuno di quegli illustri signori presidenti nazionali intende rinunciare ai proventi dei tesseramenti, per vari motivi che esulano, comunque, da quelli che possano essere legati al bene della Caccia e quindi dei Cacciatori. Tantissimi di noi, come te, caro amico, vorrebbero la unificazione delle AAVV, una soltanto ma efficace, che si interessi dei reali ed annosi problemi che affliggono la Caccia nel nostro Paese, che facciano la voce grosse contro la politica che se ne disinteressa, che denuncino i tanti anticaccia che non perdono mai una occasione per delegittimare la nostra passione; insomma si, vorremmo una sola AV che sia tale, perché solo così potremmo avere una grande forza che potrebbe facilmente ostacolare chi legifera sotto il controllo e/o le minacce degli anticaccia, nascosti dietro uno stemma che è solo uno stemma anticaccia, altro che ambientalista o animalista! Purtroppo, questo, in Italia, dove vige il detto : chi è dritto campa la casa, dove la democrazia è concepita come anarchia, dove il rigore è inteso solamente come il calcio dagli undici metri, dove le leggi sono fatte intenzionalmente equivoche, dove è d’obbligo il caos, il paternalismo, dove si vogliono le acque torbide perché così non si vede cosa c’è nel fondo, nel nostro Paese, dicevo, è soltanto utopico pensare che si possano fare le cose giuste, semplici e leali. Un caro saluto da Nino

da [email protected] 06/10/2009 15.34

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

A MARZO DAREMO IL VOTO SOLAMENTE A CHI HA FATTO QUALCOSA PER LA CACCIA,E SE NESSUNO AVRA' ANCORA FATTO NULLA CE NE ANDREMO A FARE UNA SCAMPAGNATA INVECE DI ANDARE A VOTARE!

da MARIO 06/10/2009 9.50

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

perchè big hunter non promuove un incontro fra i dirigenti venatori per valutare quali sono i punti in comune, fra tutti, e come si può ipotizzare un percorso che vada verso l'unificazione fra le associazioni? C' qualcuno che la pensa come me? Perchè non sollecitiamo le nostre associazioni per favorire questo incontro?

da pispolo 06/10/2009 9.02

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

non ci fregate piu con le chiacchiere,ora guardiamo ai fatti,crederemo e voteremo solo per coloro che,prima,fà qualcosa!!!BASTA VOTI A PROMESSE!!!VOTO A FATTO COMPIUTO!!!

da JO 68 06/10/2009 0.24

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Faccio parte dell' ANUU e dico, GRIDO al mio vice presidente, che il cacciatore italiano è stufo di parole. Vogliamo i fatti. Punto.

da grifonenero 05/10/2009 22.04

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

A ragione Giacomo,tutte chiacchiere,se non cambia nulla,dall'anno prossimo tutte ass.private,costano meno,e non ci sentiremo presi per i fondelli,in più parecchi capiranno cosa vuol dire andare a lavorare.

da ilgermano56 05/10/2009 21.54

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Quasi tutto condivisibile,in primis un'unica associazione venatoria. Dottor Castellani perche'la sua proposta non la rende formale con un documento inviato a tutte,dico tutte le associazioni venatorie piccole e grandi che siano e pubblicizzare su i media nazionali tv e riviste la sua proposta per vedere chi si tira indietro? Sicuramente la sue sarebbe un'ottima iniziativa che fara'strada ad una unione forte e che avra'il suo peso politico.

da menefrego 05/10/2009 21.21

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

E' dagli anni 80 che sento e leggo questi discorsi. L'unico dato di fatto è che stiamo lentamente scomparendo....

da Giacomo 05/10/2009 19.22

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

Ok dimentichiamo gli errori del passato,ma facciamo una legge buona,subito e che duri nel tempo.Però non vogliamo che questi comunicati rimangano solo parole,come se ne sono fatte tante fino ad ora. La caccia italiana non può più attendere.....

da valentino88 05/10/2009 13.55

Re:CONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CACCIA IN ITALIA

ormai basta pensare, la maggioranza ci dica cosa vuol fare. Berlato pure.

da etrusco 05/10/2009 11.47