Benvenuti 2004, Collezione privata BigHunter
Mentre il sesso forte denuncia negli ultimi vent'anni una netta flessione delle “vocazioni”: il numero dei cacciatori è più che dimezzato (colpa solo della 157? Mah!), sale invece vertiginosamente l'attenzione per l'attività venatoria da parte dell'altra metà del cielo. La donna. Tanto che su Facebook, fra i diversi gruppi di amici della caccia, ce n'è uno che si chiama “Le Dianare”, ovvero le “devote a Diana”.
Appannaggio da sempre delle più libere e emancipate componenti dell'alta borghesia e dell'aristocrazia, in questi ultimi tempi ampi ceti della popolazione femminile si è avvicinata alla caccia. Basta vedere quante e con quale interesse sono presenti alle grandi kermess, come l'Exa e il Game Fair, che di per sé stesse, in quanto feste di popolo, hanno contribuito non poco a farle avvicinare alla passione di mariti e fidanzati.
In un epoca in cui l'uomo ci dicono manifesta la sua fragilità sotto il profilo psicologico, sembra davvero che la caccia possa avere un futuro anche grazie al gentil sesso. Se sarà così, potremo forse contare anche su un'educazione hunting-oriented nei confronti delle giovani generazioni. In barba a coloro che intendono ostacolare la possibilità dei sedicenni di gustare come altrove in Europa e in America il dolce sapore della caccia.
Chi meglio di una madre, infatti, potrà dare ai suoi figli i sani principi di comportamento che regolano una corretta e rispettosa attività venatoria?
In questa prospettiva, Big Hunter lancia una campagna di sollecitazione a tutto il popolo della caccia, affinchè queste nostre compagne possano farsi conoscere, partecipare attivamente alla vita organizzativa e associativa, esprimere il meglio di sé in tutte le forme che riterranno le più opportune.
Al momento, BH ne ha individuate alcune centinaia, che inviterà a farsi conoscere pubblicamente, ma conta tuttavia sull'impegno di tutti, singoli cacciatori e dirigenti, affinchè la “caccia al femminile” possa costituire almeno in parte il simbolo di una caccia moderna, di cui andare orgogliosi tutte le volte che una Brambilla di turno cercherà di farci passare per trogloditi, maschilisti e guerrafondai.