Il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Firenze, il professor Augusto Marinelli, riporta in primo piano l'importanza dei valori della ruralità nella cultura.
Nella storia recente dell'agricoltura l’affermazione dei valori della ruralità ha rappresentato un momento di estrema importanza.
Su tali valori è stato delineato un nuovo modello di sviluppo, di tipo rurale appunto, che fondandosi su principi della sostenibilità e dello sviluppo integrato, ha investito le risorse e le attività agricole di un ruolo multifunzionale, riconoscendo loro oltre alla tradizionale funzione produttiva alimentare, anche quella di mantenere in vita un contesto territoriale e sociale ricco di tradizioni, valori culturali ed ecologici.
Questi valori rappresentano una risorsa per l’intera collettività, soprattutto per quella metropolitana che, dopo avere perduto qualunque genere di legame con il mondo rurale, lo sta riscoprendo subendone un fascino inimmaginabile sino a pochi anni fa.
In questo scenario evolutivo la caccia è una realtà del tutto particolare. rappresentando un’attività praticata sia da chi vive in città, sia da chi invece ancora risiede ed eventualmente lavora in campagna.
Le passioni che motivano l’esercizio ditale attività sono ormai quasi esclusivamente legate ad un desiderio di tornare a vivere a contatto con la natura, con l’occhio attento di chi vuole conoscerla. In questo senso la caccia è una realtà in grado di stimolare una certa cultura ambientale che, nella maggioranza di chi rispetta le regole, conduce a un esercizio venatorio ecologicamente sostenibile o, come nel caso della caccia di selezione, addirittura indispensabile per il mantenimento di un certo equilibrio naturale.
Dal punto di vista sociale in molti contesti la caccia rappresenta ancora un importante momento di socializzazione. soprattutto perché ancora ben radicata nelle tradizioni locali, nonché una delle poche opportunità di svago praticabili.
Infine è importante considerare che la caccia è ancora oggi una attività che è in grado di contribuire in modo rilevante all’economia locale.
L’esercizio della caccia, nonostante che ormai sia limitato a pochi soggetti, alimenta un indotto tutt’altro che indifferente che va dall’abbigliamento all’alimentazione dei cani per giungere all’offerta ricreativa rurale come nello specifico caso delle aziende agrituristico venatorie.
Augusto Marinelli
Magnifico Rettore — Università degli Studi di Firenze.
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