DOVE VA LA CACCIA. INCHIESTA BIGHUNTER.IT
Michele Sorrenti, esperto di gestione della fauna migratoria e dell'attività venatoria conseguente. Segue da anni le problematiche del settore per conto di Federcaccia. Il suo lavoro ha consentito nel tempo di conseguire notevoli risultati sia sul piano scientifico, sia su quello normativo, rintuzzando con decisione le frequenti degenerazioni pseudoscientifiche e tecniche propagandate non solo dalle organizzazioni animaliste/ambientaliste.
Cacciatore appassionato di migratoria, si dedica in prevalenza alla caccia agli acquatici e a cavallo del periodo estivo-autunnale alla tortora. Prima della scelta esclusiva, praticava anche la caccia vagante al beccaccino, in risaia, che adesso effettua occasionalmente.
Secondo lui, I cacciatori hanno vissuto di rendita per anni, e non hanno percepito in tempo cosa stava accadendo: la società stava diventando più “cittadina” e si allontanava dalla ruralità e dalla caccia ad essa legata. "A questo - dice - si è aggiunta la campagna di stampa anticaccia e la politica di tutela del territorio sganciata dalla gestione, con divieti di caccia assoluti invece di regole condivise. Questa realtà, del tutto diversa dal contesto europeo, ha messo i cacciatori in un angolo. Oggi stiamo lavorando per modificare questa situazione. Qualche buon risultato si è visto, la strada è lunghissima e in salita, ma abbiamo finalmente un nuovo corso che va nella direzione giusta."
Nel frattempo, è cambiato anche l'ambiente naturale. " Sono cambiate le condizioni del territorio agricolo - prosegue - scomparsa delle marcite, scomparsa dell’irrigazione invernale, meccanizzazione, arature precoci etc.. Inoltre l’aumento delle infrastrutture umane e il consumo di suolo hanno causato una progressiva riduzione sia del territorio utile alla caccia, sia un peggioramento delle condizioni di naturalità degli habitat. I cacciatori devono avere questa priorità, anche negli organi di gestione del territorio, quali gli ATC e Comprensori Alpini, investire sull’ambiente."
E la caccia dove sta andando?
"Purtroppo - dichiara Sorrenti - la caccia e le tradizioni, in particolare di migratoria, stanno soffrendo anche per colpa di alcuni dirigenti che in passato non le hanno difese come si doveva fare. Bisogna assolutamente evitare di rassegnarsi, e bisogna lottare, la caccia alla migratoria esiste in tutta Europa ed è legittimata dalla Direttiva Uccelli, e dai documenti interpretativi di questa. E’ necessario impegnarsi con forza per mantenere tutte le specie cacciabili e le stagioni di caccia oggi vigenti nella 157, tutti insieme, anche da chi non la pratica. Bisogna evitare assolutamente di essere relegati al ruolo di “controllori” della fauna problematica, che non è caccia ma appunto controllo. La caccia è caccia, un' attività ricreativa come stabilito dalla direttiva Uccelli. Il controllo è tutt’altra cosa, come cacciatori possiamo offrire il nostro contributo, ma non dobbiamo mai dimenticare che la nostra missione è difendere la caccia sganciata dal controllo."
"Con quali prospettive dipende dai cacciatori. - dichiara giustamente - da quanto saranno capaci di diventare “conservatori e gestori” della fauna e degli habitat. Quando questo concetto sarà trasferito all’opinione pubblica avremo risolto una buona parte dei problemi. Bisogna lavorare per avere qualcosa da dire, sul monitoraggio e sulle ricerche lo abbiamo fatto, ma è necessario farlo sugli habitat e soprattutto comunicarlo. Col Manifesto della Biodiversità FACE abbiamo buoni argomenti anche su questo, è il momento di farlo sapere alla politica e al mondo fuori da noi. L’altro aspetto è lavorare per i giovani nelle scuole di tutti i livelli. Anche in questo caso FIDC ha già ottenuto qualche risultato. Senza un ricambio generazionale siamo finiti, e so per esperienza che i giovani si possono interessare con entusiasmo alle materie ambientali e faunistico venatorie."
"Dobbiamo guardare avanti con ottimismo - conclude - lavorare tutti per l’obbiettivo. Una ragazza francese una volta in un gruppo di amici rispose così quando dissi che andavo a caccia: è bello che ci sia qualcuno che si occupa della fauna e degli ambienti. Questo è il nostro scopo, ricevere apprezzamenti quando ci dichiariamo cacciatori".
Redazione BigHunter.it