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Editoriale

L'assurda battaglia al contenimento faunistico


lunedì 1 luglio 2013
    
Contenimento faunistico Non che l'argomento nutrie o nocivi appassioni particolarmente i cacciatori, né chi si occupa di caccia, come noi da una redazione web. Ma quello che ci porta a parlarne, da semplici osservatori, è l'inqualificabile leggerezza con cui in Italia ci si ostina a trattare il problema della proliferazione di specie invasive come qualcosa di sopportabile, di cui prendere atto, nonostante tutto, e a cui contrapporre blande misure di protezione, se proprio non se ne può fare a meno, nel caso in cui gli agricoltori facciano la voce grossa. 

Come se le specie sottoposte a contenimento faunistico (come nutrie anche storni, piccioni, cinghiali, volpi e corvidi) non lo fossero perchè cresciute a dismisura, tanto da creare problemi di impatto sulle biocenosi locali, ma per compiacere il mondo venatorio, come si legge spesso in articoli redatti a colpi di copia incolla sulla base di comunicati animalisti (quale cacciatore non sogna del resto di portarsi a casa uno scalpo di nutria o mettersi sul comò una bella cornacchia impagliata?). Pagando lo scotto di difendere il principio della gestione faunistico – venatoria, i cacciatori finiscono così per trovarsi isolati in una società che non sa avvicinarasi alla vita selvatica perchè ha smesso di frequentarla e di accettarne i meccanismi.

Durante la scorsa primavera abbiamo avuto un assaggio della confusione causata da certe derive. Prima Siena e Prato hanno ceduto alle pressioni di pochi, pochissimi animalisti e ritirato i propri provvedimenti di controllo sulle volpi (Prato ha corretto il tiro eliminando la possibilità di praticare la caccia con i cani, ritenuta troppo cruenta, Siena ha semplicemente rimandato la questione), poi Cesenatico ha dato spazio alle proteste animaliste dell'Enpa, piegando la schiena di fronte ad un gruppetto di persone preoccupate per la sorte delle povere nutrie indifese, cedendo la propria autorità e invitando gli animalisti ad occuparsi personalmente delle sterilizzazioni.  E' evidente che c'è qualcosa che non va se qualche dozzina di persone con un paio di striscioni riesce a mandare nel panico Province e Comuni. Non c'è molto da girarci intorno: tentennare, prendere  tempo e fare addirittura marcia indietro di fronte a proteste così superficiali e infantili, svilisce il lungo lavoro di studio e monitoraggio che è servito a redarre  piani con rigore accademico (spesso certificati da firme le cui consulenze si pagano a peso d'oro) e rende fragile anche l'immagine dello Stato agli occhi dell'opinione pubblica. Ai danni causati dagli animali così si aggiungono anche quelli, collaterali, di credibilità dei nostri amministratori.

Molti provano la via della concertazione ignorando che opporsi ad ogni abbattimento è l'unico approccio possibile da parte animalista, costi quel che costi. Compreso un lento inevitabile logorio ambientale e faunistico, già per altro in atto. Eppure ci sono direttive comunitarie, leggi e perfino programmi internazionali di grandi organizzazioni scientifiche che operano su scala mondiale, come IUCN, o come Birdlife (entrambe forniscono dati ai dipartimenti statali e comunitari su cui si basano gran parte dei programmi di salvaguardia ambientale), che dettano i principi della gestione controllata, considerando la questione nel suo aspetto ambientale globale (come fa o dovrebbe fare l'ambientalista degno di questo nome).

Tornando al caso nutria, IUCN è dell'idea, ormai accettata ovunque, che le nutrie vadano eliminate del tutto dove non dovrebbero stare e dove creano grossi danni. La campagna di eradicazione effettuata in Inghilterra è addirittura presa ad esempio nell'ultimo rapporto sulle specie invasive in Europa (2012) per segnalare la possibilità reale di ottenere successi significativi sulla rimozione definitiva di mammiferi “alieni”, grazie ad un meticoloso lavoro di progettazione tecnica, all'attenta valutazione dei rischi, e ad un congruo sostegno finanziario e logistico su vasta scala. Anche se i costi elevati associati a campagne di eradicazione possono scoraggiare le autorità di intraprendere tali iniziative – dice IUCN -, il controllo permanente per limitare i danni può essere ancora più costoso. I numeri dimostrano che le campagne di controllo effettuate a livello locale sono molto più alti delle operazioni di eradicazione pianificate su scala nazionale. Peccato che però da noi sia già troppo tardi.  Se l'Inghilterra è l'esempio virtuoso, l'Italia è l'emblema di una situazione fuori controllo, dove gli interventi sono ormai un mero palliativo. Ormai, dice il rapporto IUCN – in Italia la popolazione è troppo diffusa e consolidata per attuare una campagna di eradicazione (è per questo che non si parla più di eradicazione della nutria, non certo perchè l'allarme sia cessato). In termini economici, dunque,  l'immobilismo italiano ha portato ad una  situazione ormai insanabile, che pesa sulle casse pubbliche in maniera esponenziale. “E' stato calcolato che – citiamo direttamente dal rapporto - in Italia,  i costi di campagne di controllo effettuate a livello locale in più di soli sei anni sono stati 14 milioni di euro, contro i solo 5 milioni di euro (costo aggiornato per l'anno 2000) spesi in oltre 11 anni per l'eradicazione totale della specie nel Regno Unito. IUCN prevede anche che la nutria italiana crescerà nei prossimi anni di almeno tre volte con perdite economiche che raggiungeranno i 9-12 milioni di euro l'anno.  Insomma grazie alle proteste animaliste e all'indecisione della politica, siamo di fronte ad un vicolo cieco, con solo due possibilità: continuare a intervenire per tenere sotto controllo il numero delle nutrie rassegnandoci a vedere uscire consistenti fondi dai bilanci comunali o lasciare che l'invasione avanzi e che i danni siano del tutto devastanti.

Come IUCN, anche Ispra (unico istituto ambientale tecnico scientifico riconosciuto in Italia) sostiene che i castorini di cui sopra, come anche volpi, corvidi e cinghiali possono essere il più grande nemico per i delicati equilibri della biodiversità. E quindi su che cosa si basano le campagne animaliste? Su nulla di scientifico, come si può apprendere dal dossier della Lac, secondo cui “sarebbe azzardato trarre conclusioni definitive” sui danni creati dal roditore, “in realtà – dice senza citare le sue fonti la biologa Cassotta sul sito della Lega per l'abolizione della caccia – è provato che questi sono marginali”. La soluzione è una convivenza pacifica. Per i danni basta “interrare reti metalliche a maglia larga lungo gli argini di canali e fossati, habitat elettivi delle nutrie che attraverso queste vie si spostano nella campagna. L’operazione può apparire invasiva – dice la Lac -, ma si tenga conto che in realtà queste sponde sono per lo più al momento del tutto spoglie a causa di pratiche diserbanti intensive che eliminano ogni traccia di vegetazione naturale”. E chi pagherebbe per questi interventi è tutto da vedere.

Lasciando che qualsiasi specie prolifichi la Lac, Enpa e tutte le altre associazioni nate per la difesa degli animali tout court, dimostrano di non avere affatto a cuore la difesa dell'ambiente e di non avere nessuna idea di come si tuteli la biodiversità. La parola sarà pure inflazionata ma il suo significato è enorme visto che indica quella complicata catena formata da specie vegetali e animali interdipendenti, in cui ogni componente è fondamentale per l'esistenza di quelli sui gradini successivi. Va da sé che se spezzi un anello o ne introduci uno alieno (o lo lasci proliferare), le conseguenze si ripercuotono su tutta la catena e durano milioni di anni. Ma questo lo dovrebbero sapere perfino i bambini.
 


Cinzia Funcis

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27 commenti finora...

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Va beh, se questo è l'affetto che ti fa.....buon per te. Cmq non voglio aprire contenziosi territoriali....i confini sono questi....purtroppo!!!

da tordaiolo 05/07/2013 18.14

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

AAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!!!!!!

da Toni el cacciator 05/07/2013 17.18

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Certo, non lo hai detto chiaramente ma lo hai lasciato intendere altrettanto chiaramente

da tordaiolo 05/07/2013 17.13

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

in toscana, basta applicarsi un po' e si va a caccia tutto l'anno. (tranne il martedì e il venerdì).

da etrusco 05/07/2013 16.34

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Tordaiolo io non ho mai dato del terrone a nessuno.Vuoi che ti dica che noi abbiamo Zanoni Berlato .ho anche detto che la padania non esiste e nemmeno la "crucconia da te inventata.Se io posso essere soddisfatto del Veneto che mi fa cacciare dal 1settembre al 10 febbraio in piu' tra contrnimenti ed altro appoggio il fucile solo ad agosto.,ho due modi per dirlo "da noi " od "in Veneto"".tutto il resto c'e' lo ha messo la tua malafede.

da Toni el cacciator 05/07/2013 14.44

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

e il Granducato di Toscana? Col cavolo che ci davano l'atc a noi papalini.

da giannirm 05/07/2013 13.56

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Al di là di altre considerazioni che fai,Toni, alcune condivisibili, sempre nei tuoi interventi c’è una velata sottolineatura su,come ad esempio, …” Noi il calendario c'e ' lo abbiamo dal 29 aprile,..Noi le immondizie per le strade non le abbiamo”….noi…noi….voi…voi, ecco questo continuo distinguo tra realtà geografiche del ns paese…questo continuo voler rimarcare che noi siamo meglio di voi, noi siamo più organizzati, voi più scassati. Non voglio qui aprire un contenzioso campanilistico ma sai come la penso? Che Garibaldi se si fosse fatto una padellata di c..zzi propri non stavamo sempre a fare questi distinguo. Voi ve ne stavate con l’impero austro-ungarico, vi tenevate il Berlusca, la Bramby, il Bossi ,non dicevate più “Roma ladrona” ecc ecc, noi se ne stavamo con il Papa, centomila volte meglio,sicuramente non rompeva i coglioni con la caccia e più in giù i Borboni si tenevano il Vendola….ah quanto stavamo meglio!!!

da tordaiolo 05/07/2013 10.22

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Noi cacciatori la nostra parte già la facciamo,nei 5 mesi di stagione venatoria, abbattiamo specie invasive e nocive che figurano sul calendario venatorio, ora sta al Mipaaf e al Mattm trovare soluzioni sulle restanti specie invasive consentite e non sul territorio, nei parchi e nelle aree urbane, noi potremmo anche adoperarci a farlo, ma dobbiamo essere tutelati da chi vede in questo un modo di sparacchiare quà e là invece che vedere un aiuto competente alla Comunità.

da Giannirm 05/07/2013 8.25

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Bravo Lucas !! quoto al 1000 % il tuo intervento. i cacciatori che si prestano a contenimenti faunistici e dei nocivi non fanno altro che fare un favore ai nostri nemici. mentre occorre che la gente cominci a toccare con mano i danni del fondamentalismo ecologista e animalista.........

da Fabrizio 04/07/2013 18.30

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Nel reso del mondo i nocivi sono bersagli per addestrarsi nel tiro, in quanto cacciabili tutto l'anno da parte di chi ha un porto d'armi per uso venatorio. In Italia vengono usati come scusa per farci su un po' di soldi organizzando ridicoli corsi per "coadiutori delle specie opportuniste".

da Lucas 04/07/2013 9.11

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Vedi 100% ognuno giudica da dove viive. Noi il calandario c'e ' lo abbiamo dal 29 aprile,finora non ho notizie di ricorsi..Ho appena finito di leggere "discorso sulla caccia " di Gasset .Gia' nel 1942 c'era chi diceva che era meglio una volta.....Ma lui scriveva che quella era una storia gia scritta, e se ne conosceva l'esito. Mentre il cacciatore figura sempre in discussione deve essere l'artefice del suo futuro. Non abbiamo alternativa al fare ,Ma cosa ci aspettiamo che ci diano gli altri?..Ti sei rotto i coglioni?..Sai quanti sono felici di questo?.

da Toni el cacciator 03/07/2013 8.41

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Eh no Toni, non è come dici tu: semplicemente ci si è rotti i coglioni, purtroppo non ancora tutti, di essere chiamati a fare da spazzini solo quando serve, magari per una sola uscita perché poi le proteste degli animalari fanno sospendere tutto! Le Province e le Regioni ci diano calendari venatori certi e piani di contenimento in grado di essere rispettati e non disattesi al primo strepito dei quattro deficienti di turno, poi se ne riparla, altrimenti se la sbrighino loro con chi il problema l'ha creato.

da 100%cacciatore 03/07/2013 0.30

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Il vero problema nostro è all'origine!!! Nn c'è mai un responsabile diretto!!mi spiego:se solo chi blocca o decide che una specie nn è nociva o dannosa,dal momento che provoca un danno,se lo pagava direttamente il soggetto O il movimento,associazione che sia di tasca propria oggi nn eravamo qua nemmeno a discutere di questo!!preciso che come in questo nella nostra nazione tante altre cose sono così !!ww la caccia e i cacciatori veri un abbraccio!!!

da Cacciatore xx 02/07/2013 14.55

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Gino,a prescindere da tutto,ritengo fermamente che augurare la morte di qualcuno a prescindere, come figli di presunti responsabili di presunte nostre o meglio tue disgrazie,sia a dir poco vergognoso.queste cose ci dipingono come degli sciacalli senza scrupoli e questo per la nostra categoria e personalmente non lo accetto.cordialita'.

da Fox72 02/07/2013 12.40

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Gli stili di vita che condizionano gli italiani, purtroppo, nascono altrove.In una società massificata come la nostra, condizionata dai modelli del cinema, della televisione, della pubblicità,è il grande mercato della comunicazione globale che ci detta i comportamenti, presenti e futuri. Gia un paio di decenni fa, la guru Ophra Winfrey, americana, preconizzava una società (globale) vegetariana, vegana e sempre più animalista. Cosa che si sta piano piano avverando se anche in Cina si verificano le prime proteste per il consumo alimentare di carne di cane.

da ghigo 02/07/2013 10.46

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

"Come IUCN, anche Ispra (unico istituto ambientale tecnico scientifico riconosciuto in Italia) sostiene che i castorini di cui sopra, come anche volpi, corvidi e cinghiali possono essere il più grande nemico per i delicati equilibri della biodiversità." NON MI RISULTA CHE ISPRA ABBIA PRESO POSIZIONI DI QUESTO TIPO!!!!ED è PROPRIO Perché IN ITALIA ABBIAMO UN ISTITUTO INADEGUATO ED AUTOREFERENZIANTE COME ISPRA CHE NON VI è GESTIONE DELLA FAUNA E DELLE SPECIE SOPRA CITATE...

da RINALDO 02/07/2013 10.41

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

x s.g. Toscana. Il punto,oltretutto, è che se i p.f.v sono così poco importanti che se ne può fare a meno per qualche anno,che cosa si fanno a fare ?

da Antico Cacciatore 02/07/2013 8.25

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Ho già scritto altre volte che il problema dei NOCIVI si può risolvere a costo zero copiando dai primi della classe. Vedere il sito UNAPAF (unione nazionale dei trappolatori abilitati di Francia) Naturalmente pensare di eliminare con il trappolaggio queste animali invasivi non viene minimamente preso in considerazione in Italia, molto meglio istituire dei fondi, con i soldi dei cacciatori o comunque dei contribuenti, ed alla fine non risolvere il problema.

da Mauro 02/07/2013 7.15

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Questo e'un argomento interessante,ma la scarsa quantita' dei commenti eidenzia che i cacciatori qui abitualmente presenti non lo sentono,non c'e nessuna volonta' di partecipare alla gestione del terrotorio e alla gestione dei"nocivi "nemmeno quando viene chiesta la nostra collaborazione,nemmeno quando siamo i primi a subire i danni ai ripopolamenti primaverili,o al territorio dove cacciamo. Aldoquater si preoccupa di essere retribuito,Prima e'importante farcapire ai nostri colleghi che e' importante la nostra colaborazione..volontaria

da Toni el cacciator 02/07/2013 6.58

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Gazze e cornacchie sono abbondanti anche perchè in periodo di caccia aperta nessuno spreca una cartuccia per queste specie buone solo per il secchio della spazzatura. Solo la Cinzia non se n'è ancora accorta. Diverso il discorso per quelle nutriacce schifose, che richiedono piani di abbattimento ad hoc, ma per i quali i cacciatori devono essere RETRIBUITI, visto che è un servizio pubblico; altrimenti se la sbrighino le province.

da aldoquater 01/07/2013 23.44

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

ANALOGO DISCORSO NEL SUD DELLA PUGLIA SI VEDONO SOLO VOLPI GAZZE E CORVI CHE PREDANO TUTTO LEPROTTI PULCINI DI FAGIANO FANELLI CARDELLINI VERDONI ECC.

da trinit� 01/07/2013 21.54

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Cinzia, la questione è un'altra: perché abbiamo lasciato che la cultura animalista si radicasse in Italia e in Europa? Perché abbiamo lasciato che la natura venisse incarnata dal sentimento zoofilo? E perché la caccia è diventata per l'opinione pubblica una cosa da 4 fascisti fanatici? Intendo dire: cosa abbiamo fatto noi sul piano culturale? Abbiamo soltanto saputo dire che cacciare è un nostro diritto (pensa un po'), che la natura oltre la caccia non è affare nostro (siamo tutti amici dei costruttori) e che gli ambientalisti sono solo nostri nemici e basta. Abbiamo preferito blandire i fenomeni da osteria piuttosto che imparare a fare dibattito nell'opinione pubblica. C'è ancora tempo per rimediare? Questo è il punto.

da Mino 01/07/2013 21.48

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

X GINO: Un po di contegno dai... X Antico Cacciatore: Di che regione sei? Xchè se è la mia di pfvr ce ne da discutere, fammi sapere!

da s.g. 01/07/2013 20.51

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Vi meravigliate se in 20 persone riescono a condizionare le amministrazioni provinciali ? sono le stesse amministrazioni che dovendo varare i Piani faunistici 2010/2015 ,sono talmente efficienti che a metà del 2013 ancora non li hanno approvati. E tutti stanno zitti.

da Antico Cacciatore 01/07/2013 20.30

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

l'Italia è un paese del kaiser dove prevale solo e sempre l'idiozzia , l'incopetenza, i ladri, i furbi , le persone serie sono destinate ad andare via...questo paese è per extracomunitari W I topi, le volpi, i corvi, le nutrie, caprioli. cinghilai, spero che a qualche assessore incopetente ( quasi tutti) gli muoia un figlio per colpa di questi animali .. come è gia succsso... W l'Italia!!!

da GINO 01/07/2013 15.43

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

purtroppo in Italia siamo tutti facce dello stesso diamante,che i soliti girano di tanto in tanto verso la luce,facendo brillare quella che al momento fà più comodo,e per quelle che rimangono in ombra (e sono tante,sempre di più),non resta che apettare e pensare che "domani è un'altro giorno"......finchè riusciremo a svegliarci.....

da max1964 01/07/2013 15.29

Re:L'assurda battaglia al contenimento faunistico

Cara Cinzia,il punto l'hai centrato benissimo:...........e rende fragile anche l'immagine dello Stato agli occhi dell'opinione pubblica. Ai danni causati dagli animali così si aggiungono anche quelli, collaterali, di credibilità dei nostri amministratori. NON ne escono bene.....Farei altre considerazioni........Hai capito benissimo visto le tasse che ogni cittadini versan..

da Alessandro.C. 01/07/2013 11.51