Nella provincia di Grosseto si è appena conclusa la caccia di Selezione e, almeno nel mio Distretto, i risultati sono stati tutt’altro che entusiasmanti. Non ricordo di aver mai visto riconsegnare così tante “fascette” e costatare che la media degli abbattimenti sia stata tanto bassa. Al controllo delle schede dei capi prelevati, ci siamo scambiati i nostri pareri riguardo a questo fenomeno e siamo stati tutti concordi nel ritenere l’altissima presenza dei lupi sul territorio come la causa principale di così tanta scarsezza di selvaggina.
Un mattino, dopo l’ennesimo appostamento andato a vuoto senza aver avvistato un solo capriolo in tutta la zona, decisi di armarmi di santa pazienza e di andare a fare un giro per controllare le tracce lasciate dei selvatici durante le ore notturne. Il risultato? Ho visto più tracce di lupi che di cinghiali. Delle simpatiche, caratteristiche impronte a “cuore” lasciate dai caprioli neanche l’ombra. Come se in quelle zone non fossero mai esistiti, roba da non credere. Mi sono talmente preso a cuore il problema che ho deciso di fare una piccola indagine consultando i residenti sul territorio. Tutti gli allevatori interpellati hanno confermato di aver subito attacchi da parte dei lupi. Anche i tagliatori di legna, abbastanza numerosi in zona, mi hanno confidato di aver visto i lupi aggirarsi anche di giorno, molto vicini ai centri abitati. Questo fenomeno, secondo me, sta a dimostrare che ormai i lupi si sentono talmente padroni del territorio da non temere di muoversi indisturbati durante tutte le ore del giorno.
Durante una cattura di caprioli organizzata dalla Provincia, sollevai il problema con uno dei tanti giovani biologi addetti alla gestione della fauna selvatica che organizzano questo genere di eventi. Mi sono sentito rispondere con una frase che definire “agghiacciante” mi sembra dir poco: “Volete risolvere il problema dei lupi in Maremma? Allora dovete eradicare i cinghiali di cui si nutrono!”. Mi è sembrato come se avesse detto che per risolvere il problema della fame del mondo, avessimo dovuto sterminare la popolazione umana! Che il lupo sia un predatore in diretta concorrenza con l’uomo credo che ormai non ci siano dubbi. Abbiamo già visto che, anche in passato, le due “specie” convivono molto male, essendo troppo in competizione tra loro. Poi, diciamocelo, non è che il territorio italiano si presti molto bene a una convivenza “pacifica”. Il lupo è stato reintrodotto, quasi di nascosto, per cercare di riparare a una gestione assolutamente fallimentare delle zone protette, mentre ha preso facilmente il sopravvento in una società ottusa, che ancora vede l’intervento mirato dei cacciatori selecontrollori come un abominio.
Ora mi verrebbe quasi da dire che: “Chi è causa del suo male pianga se stesso!”, ma non ne ho il coraggio, perché noi poveri cacciatori ci siamo ritrovati ad avere per collega un Selecontrollore a quattro zampe molto più bravo di noi e che non rispetta nessun calendario venatorio né classi di età durante gli abbattimenti. Il mio amico Giampiero Bernacchi di Capalbio (GR), sostenendo un notevole sforzo sia fisico sia economico, si era preso la briga di immettere nella riserva che gestisce una bella colonia di mufloni, composta da una decina di femmine adulte e da una robusta coppia di maschi. Nel giro di un paio di anni non ne è sopravvissuto neanche uno. I lupi sono arrivati chissà da dove ed hanno fatto piazza pulita, per la gioia di chi ne ha organizzato e perpetrato la reintroduzione e per chi preferisce veder un selvatico sbranato piuttosto che abbattuto da un preciso colpo di fucile.
In gioventù vidi un film in bianco e nero ambientato sull’Appennino Centrale dove al calar della sera la popolazione di un piccolo paese montano doveva rinchiudersi nelle proprie case perché dai boschi arrivavano dei branchi di lupi per aggredire persone e animali… Non è che tra qualche anno, in certe zone, dovremo assistere a dei fenomeni simili? Credo che ormai è giunta l’ora che qualche politico serio, competente, coraggioso e disinteressato cominci a pensare di affrontare questo spinosissimo problema prima che sia troppo tardi. Perché se qualcuno, sotto sotto, vede nell’espandersi del lupo la “Soluzione Estrema” per far chiudere definitivamente la caccia in Italia, credo ci stia riuscendo. Non so se ho fatto bene o male a smuovere tutto questo polverone, ma dopo aver visto cosa sta accadendo ora in Maremma, non potevo certo rimanere con le mani in mano. Mi sono sentito in dovere di agitare un po’ le acque, perché secondo me la situazione oramai sta drasticamente degenerando. Intendiamoci bene, non è che io abbia un odio mortale per i lupi, quando mai? Lo ammiro come selvatico, come implacabile e bellissimo predatore, ma non me la sento di “consegnarli”, chiavi in mano, tutti i nostri amati boschi. No, questo proprio no!
Credo che sia un dovere di tutti noi cercare di trovare una soluzione ad un problema che in troppo pochi riconoscono come tale. Personalmente mi deprime girovagare per le mie amate macchie senza incontrare anima viva e con il timore di incontrarne una che invece non vorrei incontrare. “Tranquilli, non dobbiamo temere i lupi perché è noto a tutti che cercano sempre di evitare il contatto con gli uomini” dicono tutti gli esperti naturalisti – ambientalisti, solo che non sanno che a volte i lupi dimenticano di aver tanta paura dell’uomo e per variare lo loro già ricca dieta, potrebbero decidere di mangiarsi anche qualche povero cane domestico..... e questo, sempre secondo me, potrebbe essere solo l’inizio.