Oltre 500 persone hanno scelto di incontrarsi, stare insieme e parlare di caccia in provincia di Arezzo in un sabato di giungo mentre le spiagge italiane cominciano a registrare il tutto esaurito. Una straordinaria iniziativa organizzata dall’Amministrazione provinciale di Arezzo che attraverso il Presidente Roberto Vasai (con delega alla attività venatoria) ed il Dirigente dell’ufficio caccia Gabriele Chianucci e tutti i suoi collaboratori, ha ricordato 10 anni di idee, progetti ed innovazioni che hanno portato oggi il territorio aretino a registrare un calo dei danni all’agricoltura di oltre il 71% rispetto al 2002.
Non c’è stata alcuna polemica nei confronti del Ministro Brambilla sia chiaro, è bastata la forza dei dati, degli obiettivi conseguiti, di un perfetto coordinamento tra Provincia ed ATC (ribaltando la tradizionale divisione dei compiti tra i due enti, assegnando alla Provincia il ruolo di prelievo, analisi e programmazione e lasciando agli ATC l'amministrazione, il controllo sulla fauna e il risarcimento danni) e la massiccia presenza di cacciatori, ma anche di cittadini amanti della natura e degli animali, a sovrastare le misere invettive del Ministro contro la caccia.
Sono state proprio le scommesse ed i progetti avviati negli anni scorsi che hanno permesso ad Arezzo di aumentare anche la propria ricezione turistica, a testimonianza che il dicastero guidato dalla Brambilla non è affatto in contrasto con l’attività venatoria ma anzi trae, da una ottima gestione della stessa, nuova linfa vitale e può generare posti di lavoro e opportunità imprenditoriali.
Intere famiglie hanno passato una giornata al centro congressi di Arezzo, per poi trasferirsi a visitare il museo della fauna selvatica della Provincia di Arezzo, una vera perla che permette a migliaia di ragazzi delle scuole di conoscere la storia, la natura e l’ambiente del proprio territorio.
Grazie all’impegno per la buona riuscita della manifestazione messo in campo da parte di tutte le associazioni venatorie e dell’Urca, è staro possibile ammirare una serie di trofei di svariate specie di ungulati, oltre a poter visionare video su momenti di caccia agli ungulati davvero emozionanti.
Non solo ricordi e traguardi raggiunti sono stati descritti nella giornata dedicata all’attività venatoria in provincia di Arezzo, ma sono state tracciate le linee di intervento e gli indirizzi delle future politiche faunistiche del territorio con una particolare attenzione al coinvolgimento sempre crescente e costante dei cacciatori come principali protagonisti delle azioni concrete da realizzare.
Tradizioni antiche, culture legate al territorio e moderna gestione della fauna dimostrano come la figura del cacciatore moderno è sempre più al servizio del controllo e del mantenimento delle specie selvatiche; tutto questo deve essere maggiormente pubblicizzato sia nei media tradizionali che nelle scuole e giornate come quella di Arezzo riescono ad informare e coinvolgere persone di tutte le età.
Ecco alcuni dati che testimoniano il lavoro svolto nella provincia di Arezzo:
- conferma del numero e dei confini dei tre comprensori e relativi ATC, fintanto che questi siano economicamente autosufficienti;
- mantenimento della quota minima del 20 % di SAF destinata alla protezione della fauna selvatica, mediante sostanziale conferma degli istituti esistenti, modifica di alcune oasi di protezione e revisione con i comitati di gestione dei perimetri delle Zone di ripopolamento e cattura
- verifica dei perimetri e dello stato di gestione delle aziende faunistiche e agrituristico venatorie finalizzato al rinnovo delle concessioni delle singole aziende
- identificazione delle zone dove possono essere collocati gli appostamenti fissi, aggiornamento del catasto informatizzato degli appostamenti, semplificazione delle procedure di richiesta di nuovi appostamenti ;
- analisi delle problematiche legate alla gestione della piccola fauna stanziale (lepre e galliformi);
- pianificazione della gestione faunistico-venatoria degli ungulati (cinghiale, cervidi, bovidi);
- valorizzazione del ruolo gestionale degli ATC
- incentivazione degli interventi di miglioramento ambientale;
- informatizzazione del sistema di risarcimento danni da fauna selvatica finalizzato anche alla riduzione dei tempi per il risarcimento;
Andamento degli indennizzi liquidati agli agricoltori per danni causati da fauna selvatica: totali per la Provincia
Il Ministro Brambilla è avvisato… occorre conoscere prima di parlare e laddove avesse bisogno di capire il vero ruolo del cacciatore nel 2010, è invitata a fare un giro in provincia di Arezzo.
Marco Bigozzi