La valanga di commenti e di domande pervenutaci sia per telefono che per e-mail alla sezione “Amici di Big Hunter” che ha provocato la pubblicazione in anteprima da parte del nostro Portale della “Proposta di legge Orsi” ci impone di intervenire con una serie di considerazioni a chiarimento, modeste, ed esposte con semplicità.
D'altra parte, in alcuni degli interventi, si chiede espressamente di dare spiegazioni sul perchè di questa proposta e su cosa succederà da domani.
Al proposito, non mancheremo comunque di chiedere un parere al senatore Orsi, che se vorrà, sarà ospite gradito di questo portale.
Per prima cosa, occorre dire che la “proposta” non nasce dal nulla. Il sen. Orsi, relatore incaricato dalla Commissione ambiente per la legge in oggetto, non ha fatto altro che raccogliere tutte le proposte di legge depositate in Senato, analizzarle nei propri contenuti, dopodichè partecipare alle diverse audizioni, nel corso delle quali sono state ascoltate tutte le campane. Quella delle categorie agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Cia), quella degli ambientalisti (WWF, Lega Ambiente, LIPU, Lac Lav etc etc), quella dei cacciatori (Fidc, Anlc, Enalcaccia, Arcicaccia, Anuu, Italcaccia, Eps, Confavi...), quella delle Regioni, quella del mondo scientifico (tra cui l'ISPRA, -Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale -ex INFS, -Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica- che ha depositato una memoria sulla situazione e la consistenza della fauna in Italia, che consta di alcune centinaia di pagine). E così via, magari cercando successivamente di approfondire le sue conoscenze, ove lo avesse ritenuto necessario.
Da queste audizioni e dai documenti nel corso delle quali presentati (di qualcuno, molti cacciatori hanno potuto leggere dall'A alla Z, di altri non hanno potuto, ma ci sono tutti, a disposizione di tutti, e il sen. Orsi forse è uno dei pochi se non il solo, che se li è dovuti sorbire dal primo all'ultimo rigo) il suddetto relatore ha tratto una sintesi. Sintesi che sicuramente avrà dovuto tener conto di tutte le istanze, interne ed esterne al Parlamento.
E che probabilmente – ma non possiamo fare il processo alle intenzioni, eventualmente il senatore stesso, se vorrà, ce lo farà sapere – sarà stata elaborata, valutandone i punti d'equilibrio, secondo la sensibilità del relatore, degli altri componenti del Comitato ristretto incaricati di riflettere insieme al relatore in via preliminare, e anche delle opportunità collegabili alle forze politiche in campo.
Ma su questo, ripetiamo, non sta a noi fare alcuna valutazione.
Fatto questo, il Sen. Orsi ha fornito il testo della sintesi agli altri componenti del Comitato ristretto e lo ha depositato alla segreteria della commissione perchè fosse reso oggettivamente disponibile (testo corretto, formattato, reso compatibile alla lettura, allo studio, agli interventi, agli appunti che i componenti della commissione ambiente vorranno bontà loro formalizzare).
Al momento, è qui che siamo.
Cosa succederà da domani?
Passata la bagarre delle polemiche, da destra e da sinistra, da sopra e da sotto, questo testo di sintesi, salvo diversa decisione (ma non siamo esperti delle procedure parlamentari) il Presidente della Commissione metterà all'ordine del giorno la discussione della proposta di legge, articolo per articolo e/o prima o poi nel suo insieme, e lì, come ha avuto modo di affermare a più riprese l'on. Berlato, “se ne vedranno delle belle”.
Ogni componente della commissione potrà proporre emendamenti, sia su un singolo articolo sia sulla interezza della legge. Può darsi che questa fase sia lunga e travagliata, come può darsi – lo auspicano da più parti – che, concordando il più possibile preliminarmente su la maggior parte degli argomenti (articoli) in discussione, si proceda spediti verso l'approvazione in Commissione. Se non ci sono ostacoli insormontabili, è possibile che la legge venga approvata in tempi relativamente rapidi. E molto probabilmente questa proposta di sintesi uscirà con modifiche anche sostanziali. Tutto dipende dalla maggioranza dei votanti.
Approvata al Senato, come tutti sapete, la legge dovrà passare al vaglio della Camera. E anche qui, andrà avanti più o meno speditamente in relazione ai contrasti o alle sintonie che si creeranno fra le diverse componenti e sensibilità dei deputati.
Sarà quella che tutti ci aspettiamo?
Impossibile. Basta leggere i commenti che già si fanno, limitandosi alla componente venatoria. Esistono posizioni diverse anche fra i cacciatori e, quindi, ci sarà qualcuno più soddisfatto e qualcuno meno.
Peseranno le ottocento e passa mila firme raccolte?
Noi riteniamo di sì, perchè in politica i numeri valgono.
Si tratterà, ripetiamo, di capire cosa pensavano di ottenere tutti quei cacciatori, nel momento che firmavano la petizione.
Un'ultima considerazione sull'art. 18 (specie cacciabili e tempi di caccia), che sembra quello dirimente per gran parte degli intervenuti nel dibattito.
Al momento, i giochi non sono ancora fatti.
Anche in questioni di merito, supportate da dati scientifici, vale la teoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Dipende da chi lo guarda.
E' per questo che sull'argomento si procede con molta cautela.
Sarà sicuramente una decisione “politica” - almeno, è questo che noi pensiamo – ma non potrà non tener conto di un contesto scientifico, normativo, culturale, sociale.
Noi siamo ottimisti, comunque.
Redazione BigHunter Magazine
Vai alla notizia 157 Caccia: la sintesi Orsi in anteprima su BigHunter