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Editoriale

Il nostro futuro è in Europa


lunedì 10 dicembre 2018
    

 
Non siete soli. Con voi lottano ogni giorno 7 milioni di cacciatori. E come qui, anche altrove, in Francia, in Spagna, Austria e ovunque ci siano cacciatori ben rappresentati, la partita delle cacce tradizionali è tutt'altro che chiusa, tutt'altro che messa in secondo piano. La percezione che si ha, atterrando a Bruxelles, varcate le soglie del Parlamento europeo, è quella di un'attenzione affatto marginale dei problemi del mondo venatorio, legati soprattutto ad una avversione animalista che, tramite la stampa, finisce per influenzare istituzioni regionali e nazionali, in chiave negativa. Come sapete, ne hanno parlato diffusamente tutti i relatori durante la conferenza del 28 novembre al Parlamento Europeo, organizzata dall'europarlamentare italiano Giancarlo Scottà per affrontare  due grandi temi: il futuro della caccia alla migratoria e le problematiche legate alla diffusione dei grandi carnivori (prevalentemente del lupo). Su entrambi i temi, non solo in Italia, la tendenza è quella di disconoscere la realtà e ignorare per esempio i danni delle specie che si sono diffuse in maniera incontrollata. Sulla base di irrazionali sentimentalismi che per esempio non tengono in nessun conto la truce morte degli animali predati dal lupo (che, come ha ricordato l’esponente francese Thomas Huber, non vengono appositamente mostrati dai media) o che, come avviene da noi, finiscono per dirottare addirittura le conclusioni scientifiche su cui si basano le leggi dello Stato.

Per fortuna, per le istituzioni europee la visione generale della gestione della fauna e della caccia è ben altro. L'approccio è formale e scientifico e per lo più scevro da ideologie, perché frutto di una accurata valutazione degli impatti positivi di quella che è sì una passione ludica di milioni di persone, ma anche l'unica vera attività di gestione rimasta nei nostri boschi. Le direttive di settore parlano chiaro: la fauna cacciabile è sottoposta a rigorosi livelli di verifica degli status e se si hanno sufficienti dati scientifici da presentare, si possono continuare a cacciare senza alcun problema perfino alcune specie valutate in generale declino. Sembrerà un controsenso ma non lo è. La caccia infatti su questo declino non influisce, come giustamente evidenziato da Bruzzone riguardo alla caccia in deroga chiesta in Italia. Le vere cause, lo si legge in tutte le salse ormai, perfino nei tanti rapporti del mondo animalista – vedi Lipu -, sono connesse ad un uso insostenibile del suolo (agricoltura intensiva, urbanizzazione, inquinamento) e ai cambiamenti climatici, che stanno realmente e repentinamente modificando le abitudini migratorie e riproduttive dell'avifauna migratoria soprattutto. Il passo degli ultimi due mesi lo dimostra purtroppo.

E' il caso dunque di smetterla di concentrarsi sui tanti, troppi, segnali negativi che vengono dal nostro Paese (esempio ultimo la richiesta italiana ulteriormente restrittiva sull'aggiornamento dei KC) e di guardare all'Europa, dove manderemo – o confermeremo - i nostri rappresentanti a giocare partite importanti per la nostra passione. Checchè se ne dica, l'Unione Europea continuerà a produrre direttive vincolanti anche sulla caccia ed è un nostro preciso dovere vigilare affinché si crei una politica comunitaria che tenga conto sempre più degli interessi e dei valori di questa nostra amata attività.

Il Ministero dell'Ambiente e Ispra sulla modifica dei KC hanno fatto muro contro le lecite e argomentate richieste di ben 15 Regioni italiane (e non dunque solo dei cacciatori) e pur di non confermare nemmeno gli attuali calendari venatori (chiusura anticipata di almeno dieci giorni), si sono messi in conflitto diretto con il Ministero dell'agricoltura. Anche se ciò significa dire a Francia e Spagna, per esempio, che non ci hanno capito nulla finora e che sono loro a dover necessariamente rivedere le loro posizioni. Un dettaglio non trascurabile è che Francia e Spagna i dati aggiornati li hanno, a differenza nostra, perchè Ispra che non è in grado di produrli. Purtroppo per ora la legge affida esclusivamente all'Ispra il compito di fornire pareri scientifici sulla fauna. Ma in futuro – e sappiamo già che qualcosa in tal senso è stato messo in moto - si potrebbe sempre cambiare la legge nazionale e portare la competenza sotto l'agricoltura, affidando finalmente il compito di monitoraggio agli osservatori regionali. La strada è questa. Avanti tutta.

Soprattutto in Europa, nelle sedi dove si decide soprattutto per la migratoria, che è considerata - ricordiamolo - un patrimonio di tutti i paesi che la ospitano nelle diverse stagioni. Quindi, invece di continuare a spaccare il capello in quattro in Italia, la strada è quella di consolidare una politica comune e di sostenerla lassù, nella grande arena dove si decidono i tanti futuri di un popolo multiforme di molte centinaia di milioni di cittadini, e di quei sette milioni di cacciatori, noi compresi, dal diverso idioma, ancora, ma accomunati da diffusi interessi, economici, sociali, culturali.

E il nostro auspicio, di tutti i cacciatori, è quello che le nostre dirigenze siano una presenza stabile da quelle parti, per rappresentare, sollecitare, ricordare a commissari e parlamentari che la caccia italiana è una cosa importante, che va conosciuta prima che deliberata e che le tante campane animaliste suonano quasi sempre fesse, bugiarde. La Face, la Federazione dei Cacciatori Europei è un vero baluardo a queste fesserie, ma va rafforzata da voci che parlino la nostra lingua, sollecitino estesa attenzione, sommergano gli addetti ai lavori (caccia, ambiente, agricoltura, economia, senza distinzione) di valanghe di informazioni per ristabilire qual minimo di verità che possa ricollocare  le nostre tradizioni venatorie nel posto che meritano.
 

Cinzia Funcis

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44 commenti finora...

Re:Il nostro futuro è in Europa

Cercare assertività in personaggi che inventano di sana pianta concetti legislativi ampiamente dibattuti ,a che pro enea?

da Eu Lex 17/12/2018 9.23

Re:Il nostro futuro è in Europa

La signora Ambra fa tenerezza. Nemmeno si è accorta di essere su un sito chiamato BigHunter, dove si inneggia alla caccia da mattina a sera. Buongiorno eh!

da Rubicondo 17/12/2018 8.57

Re:Il nostro futuro è in Europa

Niente da fare. Jamesin non conosce l'assertivita'. Non sarò io a spiegargliela....

da Enea 16/12/2018 21.18

Re:Il nostro futuro è in Europa

Ha partecipato con la scopa a pulire l'aula !

da jamesin 16/12/2018 21.01

Re:Il nostro futuro è in Europa

Pensa a tutelare i poveri che vivono sotto ai ponti, e i pensionati che vanno a rovistare da mangiare nella spazzatura ! Fate semplicemente pena.

da jamesin 16/12/2018 20.58

Re:Il nostro futuro è in Europa

L'articolo della giornalista è terribile. Per concetti e per stesura. Una bruttura che inneggia alla caccia...Ma perché delle aspettative così miserie? Con tutto ciò che ci si aspetta dall'Europa,l'ultima cosa che desideriamo è che si approvino leggi che favoriscano la caccia. Semmai ci aspettiamo da un'Europa progredita un avanzamento di civiltà proteso alla tutela della vita degli animali. Sempre.

da Ambra 16/12/2018 18.14

Re:Il nostro futuro è in Europa

Per le udienze a cui ha partecipato signor Eu lex,in tutto,complessivamente e sommando uno all'altro quanti anni gli hanno dato?

da anonimo 15/12/2018 23.02

Re:Il nostro futuro è in Europa

Mi scuso per il ritardo nel rispondervi ,ma è stata una settimana lavorativa piuttosto intensa ,avendo avuto diverse udienze a cui partecipare.Davvero interessante leggere gli interventi sconnessi e arraffazzonati di chi non riesce a trovarsi un nickname nome in rete,per motivare la schiuma rabbiosa alle dita pigiando su una tastiera.Se non si conosce minimamente il ruolo e peso di ispra ,quale dettagli si pretendono??A breve vedrete che avrete da ricominciare il piagnisteo dopo che in Europa vi rispedisco a casa con le vostre supposizioni ,con una mano avanti ed una dietro ,esattamente ruolo e posizione che vi competecome visto fino ad ora .Ritenti ,magari sarà più fortunato,cominci anche magari una bella caretta preventiva a base di gastroprotettori e lenitivi per le terga,vedrà che ne troverà giovamento,con quel che si preannuncia alll'orizzonte.

da Eu Lex 15/12/2018 14.14

Re:Il nostro futuro è in Europa

EU LEX dipendente ispra in volo verso la mobilità

da vai a chiedere l'elemosina 15/12/2018 11.45

Re:Il nostro futuro è in Europa

L'ISPRA VA ABOLITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

da RR 14/12/2018 13.31

Re:Il nostro futuro è in Europa

Toc...toc.. c'è qualcuno anticaccia qui sotto? evidentemente sii

da no comment 13/12/2018 15.56

Re:Il nostro futuro è in Europa

Eu lex,a parte il fatto che se secondo lei i social "regalano il diritto di scrivere fregnacce a chiunque" si è autopromosso tra i "fregnacciari",visto che ci si trova,e per sa stessa ammissione,in mezzo le chiedo:può citarci dettagliatamente,particolareggiatamente,precisamente e inequivocabilmente, il punto,la norma,l'articolo la ,la circolare,la disposizione,la direttiva con cui si da' all'Ispra il "potere","l'onere" di indicare oltre all'elenco e ai numeri delle specie in sofferenza,anche i "modi" di "come muoversi"?Perchè lei questo ha scritto,vero?Lei di questo gruppo di "fregnacciari" ne vuole essere per forza in cima alla lista vero?Continua a meritarselo ogni volta che scrive e avolerlo dimostrare a tutti i costi.

da anonimo 13/12/2018 0.52

Re:Il nostro futuro è in Europa

VOTA - EU LEX VOTA- EH LEX VOTA- EU LEX VOTA- EU LEX AHAHAH IL CAPO DEI CAPI AHAHAHH IL SEMIDIO SULLA TERRA AHAHAH IL VERBO INCARNATO AHAHAH

da AHAHHA 12/12/2018 14.55

Re:Il nostro futuro è in Europa

Ma perchè Fucino Cane non ha scritto un rigo, o forse ha scritto troppo ? AAAAA!ha!ha!ha!haaaaaa ! E dai Fucino, mi fai scompisciare dal ridere. Pace e bene.

da jamesin 12/12/2018 14.44

Re:Il nostro futuro è in Europa

La riprova che il nostro futuro è in europa è proprio la rabbia che la decisione di Centinaio ha provocatio nel sistema animalista italiano. forza bruzzone!

da forza bruzzone! 12/12/2018 12.00

Re:Il nostro futuro è in Europa

Eu lex ah ah ah

da ahaha 12/12/2018 8.26

Re:Il nostro futuro è in Europa

Nuovo anatema del moderno Savonarola animalari EU LEX alia LUCA IL BEOTA che non ama discutere ma pontificare. Tipico modo di fare dei predestinati al manicomio.

da Anatemi? No grazie! 12/12/2018 7.45

Re:Il nostro futuro è in Europa

Jamesin tu con le tue nozioni nulla ,ti ci puoi giusto sciacquare i piedi e con lo scroto avvolgerti la testa e fartici un cappelletto almeno anche se in funzione monorchide,riporteresti alla sua vera funzione la sacca scrotale.buoni sproloqui e non rosicare troppo che è evidente che delle tue poche è male arraffazzonate nozioni l'unico ricavato che ne puoi trarre è la rosichiate.....Si riguardi

da Eu Lex 11/12/2018 20.39

Re:Il nostro futuro è in Europa

james ma lascialo perdere quello è il signor so tutto io ahahah

da Pippo 11/12/2018 20.07

Re:Il nostro futuro è in Europa

Eu lex, a te mancano le basi per convivere in uno Stato democratico e libero ! Un ente Statale che faccia il proprio dovere è tenuto per la trasparenza a informare i cittadini o quantomeno ad essere aperto a tutti per l'informazione ! A te una cosa del genere è oscurata per mancanza di materia grigia tendente al marrone, perchè sei a livello culturale e del buon vivere equivalente a -10. La legge che vai a leggere è tutta da rifare secondo il mio parere e forse anche di migliaia di cittadini italiani, fattene una ragione, perchè su questo sito sei l'unico incompetente in materia di caccia e ambiente materia principale per le nostre discussioni, vai a fare commenti da qualche altra parte perchè quà non servi a niente sei inutile come uno scroto senza le bocce, la legge la conosciamo bene non c'è bisogno di inutili esseri, (so tutto mi) che ce la leggono. Pace e bene fratello.

da jamesin 11/12/2018 15.05

Re:Il nostro futuro è in Europa

Quando alla discussione si sostituisce l’anatema diventa davvero tempo perso e fiato sprecato. Eu Lex è il classico esempio di questo modo di fare che non ha eguali in Europa e forse nel mondo.

da X EU LEX 11/12/2018 14.44

Re:Il nostro futuro è in Europa

C’è molta gente che pensa che l’esistenza di ISPRA sia intoccabile poiché comandata dagli dei... invece codesto istituto (in crisi finanziaria perenne e incapace di produrre alcunché di scientifico, ma semplice paravento di decisioni politiche), con un un semplice atto governativo può essere spazzato via in toto... come già avvenuto in passato per altri enti inutili ... e con un altrettanto semplice atto normativo si possono devolvere le sue funzioni a individuati dipartimenti universitari da confermarsi nel tempo in base alla qualità della ricerca (centri di eccellenza)... naturalmente è tutto semplice... se solo ci fosse la volontà politica di farlo. Saluti

da Ermes74 11/12/2018 14.11

Re:Il nostro futuro è in Europa

Ispra non deve sbandierare numeri li da per ciò che gli compete per sue prerogative,tanto è vero che per i KC in base ai suoi numeri indica come muoversi.Ritornando poi ai numeri che ispra non avrebbe,forse qualcuno intende quelli delle piccole quantità sulle deroghe ,per la loro ripartizione,numeri di ripartizione che visto la mancanza di approvazione delle deroghe è inutile da calcolare ,visto che non vi è un bel nulla da ripartire.Ispra quando concede le deroghe ad esempio alla lettera A della direttiva fornisce indicazioni sulle modalità e sulle quantità prelevabili..Il tuo punto di vista jamesin è evidentemente quello di chi ci capisce poco tendente al nulla,in quanto doveri e obblighi per gli enti di stato è non solo sono scritti in legge,e tra questi non vi è certo informare via web "jamesin" o pinco pallino.Evidentemente mancano proprio le basi minime per intavolare una qualsiasi discussione sensata.ma vedo che il web ed i sociali regalano il diritto di scrivere fregnacce a chiunque.

da Eu lex 11/12/2018 13.48

Re:Il nostro futuro è in Europa

Ma Ispra come fa rilasciare pareri su ambiente e fauna selvatica se non mostra studi recenti fatti sui selvatici sia stanziali che migratori. Quali studi ha fatto fino ad ora che ci faccia capire come, dove e quando ha indagato con metodi moderni (quindi indiscutibili) sui selvatici migratori e chi sono questi titolati che hanno fatto questo lavoro per i cittadini Italiani visto che essendo un Istituto dello Stato lo si sovvenziona con le nostre tasse.Questo Istituto ha il dovere secondo il mio punto di vista di informare anche via Web chi è a diretto contatto con i selvatici e l'ambiente e i cittadini che non lo sono e che vogliono comunque essere informati. Siamo in attesa di sapere. Pace e bene.

da jamesin 11/12/2018 13.16

Re:Il nostro futuro è in Europa

Giampiero M i calendari sono atti amministrativi a cui le regioni possono affidarsi per contrastare i pareri ispra a chi vogliono.Gli osservatori faunistici ove presenti per Legge CONCORRONO al parere di ispra ,non lo superano ne si oppongono.Le università non hanno competenza in sede ministeriale su fauna ed ambiente ,il cui organismo scientifico riconosciuto è demandato è ISPRA.Spero che Giampiero M,non stia per Giampiero Mughini,altrimenti si avrebbe il senso immediato di certe ridicole affermazioni inerenti la legge è le norme Ah ah ah ah ah ah ah!!

da Eu lex 11/12/2018 12.42

Re:Il nostro futuro è in Europa

Condivido in toto Ermes 84, e penso che anche Cinzia tanto per partire intendesse questo. In ogni caso, se non ci mettiamo insieme, in Italia, e non diamo più forza alla Face, in Europa, sarà dura. Basta con le beghe da dopolavoro ferroviario. Alziamo un po' di più lo sguardo sull'orizzonte. Il pianeta ormai è un'unico grande villaggio, non ve ne siete ancora accorti? Eppure siete degli smanettatori incredibili con quell'aggeggio che oggi anche in video vi consente di comunicare, trasmettere e recuperare informazioni e immagini agli antipodi, in meno di un secondo. Ma come ve lo devo dire?

da Parlanti F. 11/12/2018 11.28

Re:Il nostro futuro è in Europa

Non avrei mai pensato di dare filo a Salvini, ma di fronte a certa gente, mi riferisco a Eu Lex, ma anche a qualche cacciatore che continua pervicacemente nei tetativi di autoevirazione per far dispetto a Federcaccia, mi viene proprio voglia di urlare vai Salvini! Certe stupidaggini vanno proprio contro il buonsenso. Ispra, per esempio. Quante volte le regioni per contrastarne le sciocchezze nei pareri sul calendario ricorrono ad altri istituti scientifici o, per chi ce l'ha, oppongono pareri del proprio osservatorio faunistico. Non è quindi un parere assoluto quello dell'Ispra (ci sono anche i TAR), visto per esempio che il comma 2 dell'art. 18 lo condiziona a: "sentiti gli istituti regionali ove istituiti, entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta". Si può fare di più e di meglio. Certamente. E l'aria che tira una speranziella ce la da. Certo con questo ministero dell'ambiente in mano a Pecoraro Scanio, nel breve c'è poco da sperare. E l'Europa avrà sempre più voce in capitolo. Poi vedremo cosa dicono i francesi. E qui, sfido chiunque a sostenere che la Face non serve. Un plauso a Scottà, che da pafrlamentare europeo (della lega) ha portato i problemi della caccia italiana nella sede del parlamento comunitario.

da Giampiero M. 11/12/2018 9.19

Re:Il nostro futuro è in Europa

Leggi bene quello che ha scritto Cinzia e impara che sei duro di comprendorio ! Ti ho già detto altre volte che mi sa tanto che fai parte di quella schiera che non può fare altro che stare in garitta aspettando che gli venga regalato il prosciutto o il pollo preso da altri in cambio anche di fare il volontario taglia rovi al posto degli ambientalisti o il cecchino con patente selecontrol a pagamento e con carabina cannocchiale ultimo modello. Per cui fanne a meno di parlare di caccia e ringrazia quelli che della caccia ne hanno fatto una miniera d’oro, altrimenti avresti saputo che la migratoria non si può cacciare in una sola Regione, in special modo in quelle come la mia ormai diventata una Regione parco come tante altre. Anche noi in Campania avremmo potuto cacciare sul nostro territorio senza portare soldi fuori dai confini abbiamo territori di caccia dove anni fa si ospitava e dico si ospitava senza nessuna gabella cacciatori provenienti da ogni parte d’Italia, incrementando il turismo e io selvatici sono stati negli anni sempre presenti, per cui la chiudo qua. Pace e bene.

da jamesin 10/12/2018 21.26

Re:Il nostro futuro è in Europa

T el C Vito Canevese 10/12/2018 18.23: Saggia deduzione! jamesin 10/12/2018 20.32: Sei già in pensione?!!

da s.g. 10/12/2018 21.12

Re:Il nostro futuro è in Europa

La 157 non serve, mi ha tolto il piacere di andare a caccia in tutta la mia provincia per la legge sui parchi per la costituzione delle aree contigue e degli ATC, che da quanto si vede sono molto onerosi e ci impediscono di cacciare la migratoria liberamente senza frontiere ! Sono anni che lo diciamo, il punto è proprio questo : non è che i selvatici Europei non esistono, non li fanno esistere perchè ci sono incompetenti che non lo capiscono ai vertici ! Non capiscono che ci vuole un calendario venatorio unico Europeo per avere una gestione ottimale, innanzitutto imponendo alle varie Nazioni di rispettare (pena forti sanzioni) gli habitat da Nord a Sud Europa e poi regolando la caccia in anni, mesi e giornate di prelievo venatorio per le varie specie sempre da Nord a Sud. Non dimentichiamo che molte zone umide e selvatiche delle pianure italiane confinanti con il mare sono scomparse sostituite da colture intensive. Questo è l'unico modo per salvaguardare in modo SERIO sia i selvatici che l'ambiente, potete dire ciò che volete a difesa degli interessi personali, ma questa è la carta di musica senza di essa non si suonerà mai una musica dolce per le orecchie della comunità faunistica ambientalistica del continente ! Pace e bene fratelli della CE.

da jamesin 10/12/2018 20.32

Re:Il nostro futuro è in Europa

Non è necessario portare tutto ISPRA sotto il Min Agricoltura: è sufficiente espungere cioè che fu annesso, e cioè le competenze già INFS. Dirò di più: non vi è alcuna necessità di appositi e sovvenzionati istituti tecnici per la consulenza in materia. È sufficiente rivolgersi a chi la ricerca la fa davvero e cioè le università.Come del resto fu in origine con il Laboratorio di Zoologia applicato alla Caccia. Senza tante sovvenzioni pubbliche o corruzioni politiche. Saluti

da Ermes74 10/12/2018 20.30

Re:Il nostro futuro è in Europa

Iil post di uno che asserisce che a caccia non ci va più da tempo,beh già così fa abbastanza ridere,come le asserzioni fantasiose come quella sulla migratoria sia patrimonio di tutti i paesi che la ospitano,quando sappiamo benissimo che per lo stato italiano la selvaggina è patrimonio indisponibile dello stato ,che da questo è tutelato e dove per lo stato non vi è nessuna differenza tra selvaggina stanziale o migratoria......Ne avete davvero tanto da studiare ,e da riguardarvi dall'ulcera che vi procurate con le baggianate che vi raccontate tra pseudo difensori dell'ars venandi,ma dove il massimo che potete rappresentare è ingordigia e livore ,oltre a lungimiranza zero

da Si riguardi........ 10/12/2018 20.18

Re:Il nostro futuro è in Europa

Ti ringrazio per gli aggettivi, ma quando scrivi questi post mi riempi il cuore di gioia, perchè e segno che te lo senti il mio post. Pace e se lo senta bene fratello.

da jamesin 10/12/2018 18.42

Re:Il nostro futuro è in Europa

Big hunter e' ( a mio parere) ora di finirla di dare accesso a nick-name creati al momento..Non si sa mai con chi si ha a che fare .Sembrano cacciatori con una loro personale idea .ma a mio parere sono animalari che si godono a vederci -per cosi dire litigiosi tra noi

da T el C Vito Canevese 10/12/2018 18.23

Re:Il nostro futuro è in Europa

Il problema è che in Italia non funziona l'ISPRA, le associazioni animalambientaliste usano i soldi donati dallo Stato per fare ricorsi contro la caccia... Quando farà giorno.

da Italia libera 10/12/2018 17.13

Re:Il nostro futuro è in Europa

Signor "Si riguardi" ma Lei è venuto quì a venderci l'acqua calda con i suoi fake post? Oppure rosica....?

da Gilbe 10/12/2018 16.50

Re:Il nostro futuro è in Europa

Jamesin ogni volta che intervieni non perdi occasione per dare sfoggio della tua insipienza in materia,ma non c'è bisogno che perseveri ,purtroppo ti abbiamo capito.....La caccia non è parte del ministero dell'agricoltura ,ma della tutela ambientale e quindi del miniambiente,tanto che la 157/92 e' una legge ambientale come si evince fin dal paragrafo 1.comprendo che non capendo una mazza ,ci si faccia prendere da strafalcioni normativi,ma non è pigiando a caso i tasti di un PC che si esce dal torpore del qualunquismo

da Si riguardi.... 10/12/2018 15.10

Re:Il nostro futuro è in Europa

Ma in futuro – e sappiamo già che qualcosa in tal senso è stato messo in moto - si potrebbe sempre cambiare la legge nazionale e portare la competenza sotto l'agricoltura, affidando finalmente il compito di monitoraggio agli osservatori regionali. La strada è questa. Avanti tutta.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Negli anni passati il Ministero Dell'Agricoltura e Foreste era quello che ha sempre gestito la caccia ! Non so a chi è venuto il prurito di cambiare le carte in tavola ma secondo il mio modesto avviso il Ministro all'Ambiente deve occuparsi dei problemi ambientali dove per come siamo messi hai voglia quanto c'è da fare, per cui niente c'entra con i selvatici, i quali hanno contatto diretto con gli agricoltori che sono maggiormente responsabili del trattamento dell'ambiente in cui vivono. La gestione della caccia deve ritornare all' Agricoltura. Pace e bene.

da jamesin 10/12/2018 14.51

Re:Il nostro futuro è in Europa

Grande Cinzia ! Ah!ha!ha!ha!haaaaaa! A questi qua sotto sembra che gli bruci il culetto sentendo palare di gestione Europea si sono dati la mano a sentenziare uno dietro l'altro, chissa in quale associazione militano stipendiati. Quello che fate finta di non capire è che la legge in Italia non corrisponde alla realtà dei fatti come non corrisponde alla realtà dei fatti il sistema di gestione ambientale dove quello che sta succedendo negli ultimi anni ne è una dimostrazione pratica, la pratica che noi mettiamo in essere per cercare di migliorare la caccia così come fanno in altri paesi. La realtà dei fatti sulla legge per la caccia la possiamo vedere in tutte le altre nazioni che ci circondano davanti ai quali noi siamo penalizzati. Il discorso della stragrande maggioranza dei cacciatori è questo : Se per difendere i selvatici dall'estinzione dobbiamo farne anche a meno di cacciarlo siamo d'accordo. Se una specie è in forte diminuzione siamo d'accordo di limitare i prelievi in numeri di capi e di giorni chiaro fino ad ora ? Se non fosse stato per i nostri soldi di tasse alcune specie come fagiani, pernici, starne cinghiali etc. a quest'ora si sarebbero già estinte per la mala gestione territoriale degli habitat colpa di chi ne è responsabile. Ora il discorso è : se lo faccio io in Italia lo devono fare tutti i paesi Europei chiaro ? Siamo predisposti geograficamente in modo che tutti i paesi usufruiscono degli uccelli migratori, se tutti gli altri dicono che secondo i KC loro i selvatici si possono cacciare dal 15 di Agosto alla fine di Febbraio vuol dire che a noi la nostra legge ha tolto rispetto agli altri e senza nessuna ragione, perchè anche gli studi in Italia ci danno praticamente ragione. Mi sembra di essere stato talmente chiaro che anche un asino capirebbe. Pace e bene fratelli

da jamesin 10/12/2018 14.36

Re:Il nostro futuro è in Europa

Aia!!! Ci stanno riprovando, non sono abbastanza memori di che fine ha fatto la ormai defunta unavi, la neo fenaveri e ora la face, signori quasi quasi meglio legambiente per certi versi.

da s.g. 10/12/2018 13.46

Re:Il nostro futuro è in Europa

In Italia il problema si chiama ISPRA. Tutti chiedono che dia i dati scientifici, attenzione quando li darà sarà una catastrofe poiché loro sicuramente taglieranno e di non poco tempi e specie. Saluti.

da Etrusco Toscano 10/12/2018 13.10

Re:Il nostro futuro è in Europa

FACE??ma questa sa di che parla??la FACE,una associazione di associazioni,con nessuna valenza alivello scientifico nepolitico......qualcuno sotto mi pare abbia scritto bene..studiare che è meglio

da Ma per piacere 10/12/2018 12.49

Re:Il nostro futuro è in Europa

Ma che bel discorso del piffero...peccato che gli Stati possono essere più restrittivi rispetto alle direttive europee,La caccia non è entrata al parlamento europeo ma era una convenzione a cui hanno partecipato a farla grande 20 persone.L'italia non è la Francia o Spagna che hanno proprie leggi,ed in Italia ispra è l'unico ente scientifico riconosciuto è demandato dallo stato a rilasciare pareri su ambiente e fauna selvatica....Studiare molte volte è un optional

da Eu lex 10/12/2018 11.55

Re:Il nostro futuro è in Europa

Non credo sia vero che il futuro della caccia sarà in mano all'Europa Quand'anche l'Europa emanasse regole sostenibili e verificate scientificamente favorevoli per periodi o specie cacciabili sarebbe sempre l'Italia a doverle rendere operative, oppure no. Ne è la dimostrazione la caccia in deroga consentita dalle direttive della Comunità europea e non avvallate da ISPRA (senza dati scientifici). Quindi se non cambia nulla In Italia abbiamo voglia di aspettare l'Europa!

da Marco 10/12/2018 11.27