Aspetterò sempre.
Anche fosse tutta la vita, i vostri occhi che mi guardano all’insù, le code scodinzolanti e il guaito della felicità.
Scivola tutto lentamente mentre perdo i miei pensieri sulla cima di un monte, su una nuvola, in un raggio di sole o in una foto d’azione dei cani da caccia.
Il mio cuore pulsa all’impazzata: attende.
Attende, sì, d’immergersi nelle sue emozioni, quelle di una passione, ormai indissolubile.
Silenziose, le foglie si sfilavano dai rami, insieme alle ultime gocce della pioggia.
Cadevano lentamente lungo il sentiero bagnato del bosco, ricordandomi una danza dalla lieve melodia.
Sentii, d’improvviso, un merlo spiccare il volo nella fioca luce, dal ramo, per rifugiarsi dal rumore nostri passi, poi... il silenzio.
Sentivo l’anima rinascere, mentre i primi fremiti dell’alba s’infiltravano fra i rami e le foglie della fitta foresta, baciandomi il sorriso ed i loro occhi.
Sentivo i cani all’istante serrare i guinzagli, a marcare il mio affanno, nell'incedere dei passi, i miei e i loro, lungo il percorso.
D’adrenalina si dissetavano le emozioni in un verde sempre più selvaggio.
Poco a poco l'odore della bestia nera ci riempiva le narici, nel seguirne nel fango le orme della notte.
Sentivo il mio cuore scoppiare insieme ai loro.
Non facevo altro che sorridere.
Non facevo altro che VIVERE.
Era giunta l’ora ormai, di dare il volo ai turbamenti della felicità.
E fu così, che li sganciai dal guinzaglio.
Ed è cosi, che mi svegliai fra le lacrime di gioia, scolpite da un bellissimo sogno.