La caccia è materia di competenza quasi esclusivamente regionale, soprattutto dopo il ridimensionamento dei compiti delle province. Ecco perché le prossime elezioni regionali (31 maggio) rappresentano una buona opportunità per i cacciatori di far sentire la propria forza. E' bene dunque ricordarsi di andare a votare e invitare i propri amici, conoscenti e parenti a fare altrettanto, scegliendo i candidati giusti nei giusti collegi provinciali.
7 le regioni che vanno al voto: Veneto, Toscana, Liguria, Marche, Umbria, Puglia e Campania. Candidati favorevoli e amici della caccia ci sono in tutti i partiti (con eccezione di M5S e Sel), basta saper scegliere ed evitare personaggi come Zanoni, che si è battuto per la chiusura della caccia fin dai tempi della presidenza alla Lac veneta. Dopo la sconfitta alle europee è riuscito a farsi ricandidare dal Pd (collegio Treviso) a fianco di Alessandra Moretti (amica dichiarata dei cacciatori), candidata governatore in VENETO. Dall'altra parte abbiamo la Lega Nord guidata dal governatore uscente Luca Zaia (ultimamente non proprio amico dei cacciatori), appoggiato tra gli altri anche da Fratelli d'Italia che candida a Vicenza Sergio Berlato, ben noto al mondo venatorio per il suo impegno pro deroghe e per calendari più ampi. Si oppone a Zaia l'ex leghista Flavio Tosi, cacciatore, appoggiato da Nuovo Centro Destra e Udc e alcuni fedelissimi ex Lega. Corrono anche Jacopo Berti del M5S, Alessio Morosin di 'Indipendenza veneta' e Laura Coletti di 'L'altro Veneto'.
In LIGURIA il centro sinistra candida Raffaella Paita, nell'occhio del ciclone per l'indagine sul mancato allarme dell'alluvione di Genova (all'epoca dei fatti era assessore all'ambiente). Il centro destra invece punta sul forzista Giovanni Toti, che è stato uno dei più convinti sostenitori della politica animalista berlusconiana degli ultimi anni. Ha perfino firmato il manifesto animalista "Io voto col cuore" dell'on. Brambilla in occasione delle europee dello scorso anno. Ma a sostenerlo c'è anche la Lega Nord, che di certo anticaccia non è, avendo tra i suoi candidati di punta uno come Francesco Bruzzone, cacciatore e impegnato da anni in consiglio regionale per garantire calendari venatori più lunghi e interrompere il continuo stop dei ricorsi al Tar. Le alternative? Alice Salvatore dei Cinque Stelle (anticaccia quindi) e Luca Pastorino per i civatiani.
In TOSCANA si ricandida il presidente uscente Enrico Rossi (Pd), che negli ultimi anni ha portato avanti diverse sfide sul fronte venatorio per incrementare il prelievo degli ungulati ma anche a difesa della caccia alla migratoria (su beccaccia e tordi ha tenuto la posizione scientifica opponendosi alla linea Ispra), sfidato a sinistra da Tommaso Fattori (lista Si – Sinistra italiana). Per Forza Italia c'è Stefano Mugnai, consigliere regionale uscente. Claudio Borghi è il candidato della Lega Nord, economista professore alla Cattolica di Milano, è uno dei più convinti sostenitori dell'uscita dall'euro perseguita da Matteo Salvini. Giacomo Giannarelli è invece il candidato in Toscana del Movimento 5 Stelle, mentre per Ncd e Udc si candida Gianni Lamioni: imprenditore e presidente di Unioncamere di Grosseto e Giovanni Donzelli, ex dirigente nazionale Pdl è l'uomo di Fratelli d'Italia.
Nelle MARCHE troviamo ricandidato il presidente uscente Gian Mario Spacca, che, dopo avere rotto con il centrosinistra (con cui ha governato per anni), è sostenuto da Marche 2020 (la sua lista in cui sono confluiti anche candidati di Area Popolare) e da Forza Italia. Per il Pd c'è l'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli sostenuto da Uniti per le Marche (Psi, Verdi, Idv) e Popolari Marche-Udc. E ancora Gianni Maggi di M5S, Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra Unita), Francesco Acquaroli con la coalizione Centrodestra Marche (Fdi-An e Lega).
In PUGLIA l'ex sindaco di Bari Michele Emiliano (Pd) si scontra con Adriana Poli Bortone, per Forza Italia e Francesco Schittulli scelto dai dissidenti fittiani. Con Emiliano le liste La Puglia con Emiliano, Emiliano sindaco di Puglia, Noi a sinistra, Partito comunista d'Italia, Popolari, Popolari per l'Italia, Pensionati, invalidi e giovani insieme. Con la Poli Bortone Puglia nazionale, Noi con Salvini, Partito Liberale, mentre per Schittulli Movimento Schittulli - Area popolare, Fratelli d'Italia, Oltre con Fitto. C'è poi Antonella Laricchia del M5S e Riccardo Rossi, appoggiato da 'L'altra Puglia'.
In CAMPANIA si sfidano governatore uscente Stefano Caldoro (Ncd) e il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca per il Pd, molto discusso per le candidature non proprio limpide nelle liste che lo appoggiano. Appoggiano Caldoro Forza Italia, Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Caldoro presidente, Ncd - Campania Popolare, Noi Sud, Popolari per l'Italia e Mai più terra dei fuochi, Lista Lega Sud Ausonia e Lista Vittime della giustizia e del fisco. Sono invece con De Luca Partito socialista italiano, Italia dei valori, Davvero Verdi, Udc, Centro Democratico ed Il Sud con De Luca, Lista Campania Libera, Lista De Luca Presidente e Lista Campania in rete.
In UMBRIA si sfidano il governatore uscente Catiuscia Marini (Pd), candidata per il centro - sinistra (con il sostegno delle liste Umbria più uguale – Sinistra Ecologia Libertà – La sinistra per l’Umbria, Socialisti riformisti territori per l’Umbria, Partito Democratico, Iniziativa per l’Umbria Civica e Popolare) e Claudio Ricci per il Centrodestra appoggiato da 6 liste: Ricci presidente, Per l’Umbria Popolare con Ricci, Cambiare in Umbria con Ricci, Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale – Ricci presidente, Lega Nord e Forza Italia. Marini, affatto contraria alla caccia, si è spesso spesa per difendere calendario venatorio e cacciatori. Recentemente ha appoggiato l'iniziativa delle associazioni venatorie a sostegno della chiusura ai turdidi al 31 gennaio, contro il famigerato decreto Galletti. "Vogliamo garantire un futuro di certezze per la caccia in Umbria, nel rispetto delle regole: una pratica che rappresenta parte della nostra identità, economia, coesione sociale, presidio del territorio, e per questo chiamiamo il mondo venatorio ad un patto con istituzioni e comunità regionale" ha dichiarato a marzo scorso. Nella regione più verde d'Italia la caccia è sicuramente un presidio, a cui i due schieramenti guardano con interesse, dal punto di vista elettorale. Anche Ricci (attualmente sindaco di Assisi), in vista di queste elezioni ha inviato un messaggio ai cacciatori. “Abbiamo spiegato – conclude Ricci – quanto pensiamo che sia importante per la tradizione dell’Umbria il mondo venatorio, è per questo che tra le nostre proposte, sempre nel rispetto della Legge nazionale, vogliamo prolungare di un mese lo svolgimento dell’attività della caccia. Questo recuperando alcuni giorni a settembre dall’1 alla 3°a domenica e i restanti giorni nella prima quindicina del mese di Febbraio. Per questo chiediamo fiducia ai cacciatori umbri, impegnandoci a rivalutare con trasparenza e partecipazione quei provvedimenti che in questi anni si sono rivelati penalizzanti per il mondo venatorio”.
Da tutto questo si evince che, proprio per la scarsa affluenza alle urne prevista da tutti i sondaggisti, una preferenza in più a un simpatizzante della caccia può fare veramente la differenza. Perchè sprecare quest'occasione? L'importante quindi è andare a votare, lo ripetiamo, e impegnarsi a far votare tutti i nostri amici dando la preferenza al candidato giusto.
Di seguito i link ai siti ufficiali dedicati alle elezioni regionali, controllate, se disponibili le liste complete dei candidati, quali sono gli amici della caccia e segnalateceli.