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Editoriale

10 domande ai detrattori della caccia


lunedì 9 novembre 2009
    
Paolo ViezziLeggo con grande fastidio una notizia pubblicata da Bighunter inerente la caccia e la mia regione, il Friuli: “pochi giorni fa i presidenti delle associazioni ambientaliste Wwf, Legambiente, Lipu, Lac e Lav  tramite una diffida hanno avanzato la richiesta alla regione Friuli Venezia Giulia di aumentare la superficie regionale sottoposta a tutela, destinando una quota dal 20 al 30% del territorio fatta eccezione per il territorio delle Alpi, a protezione della fauna selvatica.
 
La richiesta delle associazioni deriva dal fatto che a seguito dell’approvazione della legge regionale n. 13/2009, la Regione avrebbe, secondo gli ambientalisti, definito illegittimamente il territorio regionale di pianura e di mare come “Zona faunistica delle Alpi”, evitando così di interdire alla caccia, destinandolo a protezione, solo il 10% della superficie agro-silvopastorale, anziché almeno il 20%.”
 
La diffida è del tutto strumentale quanto priva di fondamento giuridico. La legge n.13/09, infatti,oltre a definire provvisoriamente -in attesa dell'approvazione del Piano Faunistico Regionale - l'intero territorio del Friuli Venezia Giulia, quale zona faunistica delle alpi, ha anche stabilito che fino alle reale definizione di ciò che può considerarsi effettivamente zona alpi, comunque la percentuale regionale di territorio sottoposto a protezione non potrà essere inferiore al 20% e superiore al 30%, ovvero esattamente le percentuali previste dal comma 3 art.10 della legge n.157/92.
 
Se quindi il problema non esiste in una prospettiva giuridica, la sua proditoria trasposizione nel simulacro di una denuncia - ultima di tante uguali - detta l’esistenza di un’insanabile frattura in termini di rapporti sociali.
 
Per l'ennesima volta, infatti, un’importante parte del mondo ambientalista istituzionalizzato ha dimostrato di non volere essere un interlocutore critico ma solo un antagonista demagogo.
 
Ciò conduce all’idea, più volte sussurrata, in questi ultimi tempi come gli spazi del dialogo e del confronto fra i portatori antagonisti degli interessi diffusi in materia ambientale, si siano spenti fra pregiudizialità e retorica.
 
Non di meno le rappresentanze dei cacciatori, per coerenza e senso di responsabilità, debbono cercare altrove sinergie e condivisioni per difendere, la tutela concreta degli ecosistemi e con essa la sopravvivenza dell’istinto, della multiculturalità e della passione venatoria.
 
Per far questo ritengo si debba cominciare oltre che a sopraffare l’idea che vuole la tutela ambientale come prerogativa esclusiva dei sodalizi che si declinano “contro” la caccia, anche a svelare contenuti ed argomenti che restano sempre estranei al circuito dell’informazione per svegliare la conoscenza di quell’opinione pubblica che - diversamente da ciò che sovente si sostiene - è indifferente rispetto alla caccia piuttosto che contraria e che distratta aspetta verità diverse da quelle stereotipate.
 
Compito di tutti noi cacciatori è quello di appropriarci finalmente, di argomenti e valori che sono nostro patrimonio culturale congenito, ovvero di coloro che hanno un rapporto concreto e diretto con il territorio, con la ruralità, con l’ambiente e con la fauna senza mediazioni e strumentalità politiche.
 
Chi esercita l’attività venatoria ha insita l’esigenza di tutela della natura perchè questa è il suo alimento ed il senso dell’esistenza.
 
Nessuno, più di noi, può con altrettanta indispensabilità e genuinità essere portatore degli interessi di cui si sono, in passato appropriati con l’arroganza della verità indiscutibile e declinata, alcuni animalisti ed ambientalisti.
 
Di questi, oggi, dobbiamo smascherare l’alibi.
 
Il coraggio, quindi, è urlare con convinzione e senza paure che noi cacciatori siamo i veri tutori degli obiettivi conservazionistici (anche sociali), e loro sono soltanto coloro che oggi, si sono trasformati in meri utilizzatori di  temi sentiti e controversi per logiche diverse, alle volte economiche e sovente politiche.
 
Noi entriamo nella terra in un abbraccio ancestrale, loro la guardano dallo schermo delle immagini artefatte; noi affrontiamo la vita e la morte con la crudezza e lo spirito dell’istinto originario, loro assopiscono i sentimenti nell’edulcorato e sciatto mondo dell’indistinto.
 
Se chiedete ad un cacciatore di descrivervi gli errori della pianificazione urbanistica del proprio comune, lui vi porterà innanzi ad ogni singolo portone che non si sarebbe dovuto fare, vi farà percorrere le strade dell’inutilità e metro per metro saprà dirvi che erba non cresce più, quale fiore è sparito, quale animale ha spostato il suo nido, quale gioco i bambini non possono più tramandare.
 
Se chiedete ad un cacciatore quali e quanti sono gli ineluttabili e innocenti  “piani di abbattimento” causati del traffico o dal benessere oltre il limite del necessario, che appartengono alla responsabilità di tutti, lui ve li mostrerà sul ciglio di ciascuna strada, consapevole dell’ipocrisia e del tempo che viviamo.
 
Se chiedete ad un cacciatore di raccontare quanti alberi in più o in meno ci sono sul suo territorio, quanti animali di meno e quanti di troppo percorrono i campi o le montagne di cui i suoi occhi e la sua anima si dissetano, lui vi conterà i numeri della natura e nessuno potrà farlo con maggior dovizia e premura.
 
Non possiamo più accettare nulla con rassegnazione, non possiamo più assopirci nell’ovvietà delle posizioni precostituite, non dobbiamo più accettare di essere il capro espiatorio di un’azione politica dell’opportunismo e della sola immagine proficua.
 
Dobbiamo cominciare a fare delle domande ed a sollecitare le sensibilità individuali e collettive affinché pretendano delle risposte, sia in merito alle questioni più generali che particolari, soprattutto quelle che riguardano i nostri detrattori e le loro presunte verità.
 
Perciò mi piace cominciare.
 
1) Quali e quanti sono i rappresentanti del mondo ambientalista nelle commissioni edilizie dei vari comuni o negli altri organismi pubblici inerenti la gestione o conservazione della fauna e del territorio?
 
2) Quali e quanti sono i costi pubblici di quelle partecipazioni?
 
3) Quali e quante sono le risorse pubbliche destinate ai parchi e alle zone di protezione gestite dalle associazioni ambientali ?
 
4) Se sono, come effettivamente sono associazioni riconosciute, perché non vengono resi pubblici i loro bilanci ?
 
5) E’ vero che i piani faunistici delle varie regioni o le consulenze in materia ambientale vengono sempre assegnate alle stesse persone e quanti sono i soldi spesi per “studi scientifici” assegnati a consulenti espressioni del mondo ambientalista ?
 
6) E’ possibile, opportuno ed etico che componenti  di organismi dirigenziali delle varie amministrazioni o dei corpi di vigilanza - dipendenti pubblici - siano anche rappresentanti di vertice dei sodalizi ambientalisti ?
 
7) E’ vero che tutti gli organismi di gestione dei Parchi, delle Zone di Protezione Speciale e dei Siti d’Interesse Comunitario sono monopolizzati da componenti delle Associazioni ambientaliste ?
 
8) Perché non vengono oscurati i siti di quelle associazioni animaliste che offendono i cacciatori ed inneggiano alla violenza contro altri uomini ?
 
9) Quanti sono i reati commessi contro i cacciatori, le loro associazioni o contro chi presenta un’immagine correlata al mondo venatorio ?
 
10) Perché vi è un’irresponsabilità personale e patrimoniale per le iniziative, dimostratesi infondate, di quei soggetti che rappresentano organi preposti al controllo ambientale o alla vigilanza che sovente
hanno accusato ingiustamente i cacciatori o le loro rappresentanze ?
 
Può venire per tutti il tempo delle dieci domande.
 
Paolo Viezzi
Presidente Regionale F.I.D.C. Friuli Venezia Giulia

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54 commenti finora...

Re:10 domande ai detrattori della caccia

ciao dudu lo so che non risponderà e ti assicuro che così non mi delegittima anzi ... E' vero dove sono i Fercacciatori cosa ne pensano ma non solo degli orgnai istituzionali, non si tratta di criticare e basta. Bisogna proporre e avere il coraggio di essere coerenti e cambiare attegiamenti. Questo sempre per poter andare a caccia il più a lungo possibile

da vecio 17/11/2009 18.29

Re:10 domande ai detrattori della caccia

ciao vecio, tranquillo, tanto non ti risponderà mai. Il tuo interlocutore non ama essere contraddetto, gli piacciono gli applausi un pò meno le critiche, e questo è il suo modo di delegittimarti. Ma federcacciatori friulani, uscite dal vostro silenzio, accendete i vostri computer e dite cosa ne pensate del vostro presidente!

da dudu 17/11/2009 16.41

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Vecio, un applauso

da dudu 16/11/2009 18.40

Re:10 domande ai detrattori della caccia

VIII° ho solo sollevato un problema sull’opportunità che un qualsiasi rappresentate di una qualsiasi Associazione Venatoria possa rappresentare in giudizio una persona colta in fragranza di reato (e questo ritengo sia un problema di carattere generale di non poca importanza) Quando afferma in modo perentorio e acritico che “il mondo della caccia è un mondo pulito, fiero e sensibile e chi lo critica - dall’interno o dall’esterno che sia - per moralità o legalità, non può essere un contraddittore credibile” tende da un lato a delegittimare di fatto chi ha una opinione differente dalla Sua e dall’altra non aiuta, anzi inibisce, una sana e pacata riflessione sui temi della gestione dell’emergenza ambientale che dobbiamo affrontare tutti in modo consapevole. Ribadisco sono un vecchio cacciatore che ama andare a caccia, ma sono anche consapevole che senza selvaggina l’attività venatoria è impossibile per cui è più che mai necessario unire le forze di tutti. Senza rancore e senza secondi scopi ma solo per una attività venatoria possibile Vecio fine

da vecio 16/11/2009 17.33

Re:10 domande ai detrattori della caccia

In quel contesto, per dimostrare come i cacciatori siano spesso oggetto di ingiustificati soprusi da parte dei corpi di vigilanza, Lei ha, tra gli altri, illustrato con vero e partecipato fervore retorico il caso di un’ultra ottantenne che ha detto di aver dovuto difendere perche quest’ultimo, preso dall’irrefrenabile desiderio di abbattere l’ultimo camoscio della sua vita, si era arrampicato con estrema fatica sui monti e, avendo abbattuto la sua preda in contrasto alle regole, era stato pizzicato in fragranza di reato dalla forestale. (i molti che hanno partecipato a quell’Assemblea possono essere buoni testimoni dell’accaduto) VI° non ho mai negato il diritto di chicchessia di essere difeso in ogni grado di giudizio anzi affermo che tutti devono essere difesi anche quelli che sono colti in fragranza di reato! (compreso il caso dell’ottantenne che certo va capito.. ma basta la); VII° non ho mai inteso eccepire alcunché sul modo in cui Lei esercita la Sua professione (ognuno, dal punto di vista professionale, è libero di comportarsi come crede; ci mancherebbe!! e a vigilare su questi temi ci sono gli appositi organi degli Ordini e non mi permetto in alcun modo di interferire in questa delicata materia) segue

da vecio 16/11/2009 17.31

Re:10 domande ai detrattori della caccia

III° se Lei ritiene che le 10 domande non delegittimino nessuno e possano essere considerate un buon punto di partenza per l’avvio di una discussione pacata tra Cacciatori e ambientalisti La invito a rileggerle e a trarne le dovute conclusioni! (secondo me sono domande retoriche che fanno trasparire alcuni concetti non proprio benevoli nei confronti degli ambientalisti e alcune hanno addirittura già le risposte incorporate che non aiutano certo il dialogo) IV° la tecnica di affermare che gli altri travisano ciò che si dice o ciò che si scrive è, in quest’ultimo periodo, fin troppo abusata e, in ogni caso, ognuno può rileggerle e trarne, legittimamente, le conclusioni che ritiene più corrette e opportune; V° quando mi riferivo alla difesa di bracconieri colti in fragranza di reato ho solo riportato ciò che Lei stesso ha pubblicamente dichiarato in una assemblea fatta a Udine in occasione della presentazione dell’ultima L.R. sulla caccia alla presenza anche dell’allora assessore Marsilio. segue

da vecio 16/11/2009 17.29

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Caro avvocato; mi verrebbe spontaneo risponderle con un detto che Lei ben conosce: “excusatio non petita, accusatio manifesta” e troncare lì la discussione. Ritengo però che il mio intervento non possa essere letto come un tentativo di delazione e/o delegittimazione di chicchessia perché: I° le mie argomentazioni sono di carattere generale e attengono ai rapporti che sarebbe auspicabile intercorressero tra Cacciatori e Ambientalisti per addivenire ad una reale e condivisa “Politica di tutela ambientale” e quindi di riconoscimento dell’Attività venatoria (oltre i 2/3 delle parole da me scritte sono riferibili solo ed esclusivamente ai rapporti auspicabili tra Cacciatori e Ambientalisti il resto, nel mio intento, serve solo a respingere affermazioni gratuite e a inquadrare correttamente il problema senza altri reconditi scopi); II° nessuno, men che meno io, ho definito le Sue domande “ipocrite e irreali” però se lo dice Lei … segue

da vecio 16/11/2009 17.19

Re:10 domande ai detrattori della caccia

molait il bevi.... detto da toni merlot...

da dudu 16/11/2009 9.35

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Viezzi, viot che un to copari al à impalinat un altri, a Grau... molait il bevi, cjastrons!

da toni merlot 14/11/2009 20.18

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Dunque un avvocato che neppure conosce la composizione dele commissioni edilizie...ma i bollettini ufficiali non arrivano nel suo studio ???

da Erio 14/11/2009 0.41

Re:10 domande ai detrattori della caccia

"Non sappiamo far sistema errore che pagheremo a caro prezzo." Esatto!! Ed è inutile ripeterlo fino allo sfinimento...tanto non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.... E poi ci sono le tessere di mezzo, è che diamine, su!!! Ed io ne ho 3 più di te, e lui 1 più di me...

da Ezio 13/11/2009 17.49

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Devo dire che la mia esperienza ha dimostrato in diritto ed in fatto che sono di gran lunga maggiori le volte in cui i miei compagni cacciatori si sono dimostrati innocenti, anche di fronte ad accuse pesanti ed infamanti, di quante si sono dimostrati colpevoli. Debbo anche aggiungere che una parte malevola del mondo venatorio pur di fronte a conclamate assoluzioni ha continuato a parlare, di quegli sfortunati, in termini di bracconieri “ingiustamente scagionati” e questo lo trovo insopportabile. Maltrattati anziché sostenuti ed aiutati. Insopportabile. Mai alcun “condannato friulano” (e sono pochi, molto pochi) ha beneficiato di contribuzioni da parte della Federazione Italiana della Caccia. Ho l’orgoglio e la coerenza di dire, senza “voler arrivare da nessuna parte” che il mondo della caccia è un mondo pulito, fiero e sensibile e chi lo critica - dall’interno o dall’esterno che sia - per moralità o legalità, non può essere un contraddittore credibile

da Paolo Viezzi 13/11/2009 15.57

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Pensavo che lo sport nazionale fosse il calcio e il costruire formazioni invincibili a propria discrezione. Non è così. E' la caccia. E mentre noi ci industrializziamo a divederci in mille rivoli - formazioni calcistiche - la Nazionale vera Perde. Non sappiamo far sistema errore che pagheremo a caro prezzo.

da Silvano B. 13/11/2009 14.59

Re:10 domande ai detrattori della caccia

per Salomon: nessuno mette in discussione il diritto alla difesa qui...ci mancherebbe altro. Si chiede solo COERENZA a chi predica bene e razzola male. Le critiche fanno bene, anzi benissimo a certi personaggi. E poi è inutile mischiare argomenti che non ci azzeccano proprio. La politica, le discussioni in Parlamento di questi giorni, lascia perdere! altrimenti si finisce con i discorsi da bar ( e guarda che chi parla ne ha le tasche piene di questa politica e di questi politicanti, in cui certi federcacciatori ci sguazzano alla grande)

da blablablabla 13/11/2009 11.29

Re:10 domande ai detrattori della caccia

PER BLABLABLA E COMPANY. IO LASCEREI PERDERE LE CRITICHE E MI ADOPEREREI PER CAUSE POSITIVE. E' CERTO CHE SE NON CI DAREMO DA FARE PER UNA CACCIA CORRETTA BASATA SU DATI OGGETTIVI, DAREMO RAGIONE AI NOSTRI DETRATTORI, CHE AVRANNO GIOCO FACILE PER FARCI FUORI. QUANTO ALLE TUTELE LEGALI (IN QUESTO CASO DI VIEZZI O DI FEDERCACCIA)CREDO CHE UN IMPUTATO ABBIA DIRITTO COME TUTTI A UNA DIFESA, SOPRATTUTTO OGGI CHE SI PARLA IN PARLAMENTO E NEL PAESE DI AMNISTIARE TRUFFATORI E LADRI (ALTRO CHE DIECI DOMANDE DI REPUBBLICA!). ALTRA COSA CHE LA FEDERCACCIA O QUALSIASI ALTRA ASSOCIAZIONE NE GARANTISCA COMUNQUE LA DIFESA GRATUITA. QUESTO NON VA BENE. DI FRONTE A UN PALESE REATO SAREBBE BENE CHE IL MALCAPITATO PAGASSE DI TASCA SUA.

da SAL O MON 13/11/2009 10.54

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Bravissimo Vecio!! sei un grande, concordo pienamente con te con quanto hai detto al nostro "principe". Non arriverà da nessuna parte se continua così. Diteglielo diteglielo...

da bla bla bla bla 13/11/2009 10.08

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Uhh!Quante chiacchere, quanti bei propositi! Ma alla fine servono i fatti!!! A caccia si va con i fatti non con le chiacchere o i bei sogni o peggio ancora con i ricordi. Ci vuole azione, movimento... appunto, movimentoooo!

da elio52 12/11/2009 21.15

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Caro Ezio...lo scopriremo a breve, la prossima settimana!

da massimo zaratin 12/11/2009 20.49

Re:10 domande ai detrattori della caccia

E bravo il nostro principe del foro, Lei ha una sopraffine retorica avvezza a supportare le più importanti aringhe, peccato che, a mio avviso, le Sue 10 domande non centrino nulla con la questione della tutela faunistica e ambientale. E’chiaro l’obiettivo di sputtanare gratuitamente l’Avversario con ragionamenti incoerenti con le radici del dibattito.(imparare da Repubblica!) Sono un cacciatore da oltre 40 anni, e ho sempre cercato di dialogare con gli ambientalisti rifuggendo da comodi tentativi di “talebanizzare” la discussione. Non concordo neanche con gli “pseudo” ambientalisti che con altrettanta irragionevolezza sostengono la loro visione e che spesso sono incoerenti con il loro stesso modo di vivere e di agire Queste intransigenze portano solo a scontri frontali in cui tutti hanno qualcosa da perdere e nessuno ci guadagna; l’unico che ci rimette è l’Ambiente e l’UOMO! Se come cacciatori riusciremo a capire che la sopravvivenza dell’attività venatoria è strettamente legata alla presenza sul territorio di abbondante selvaggina e che quindi che è nostro stesso interesse porre in atto strumenti atti a tutelare la fauna, allora sono sicuro che gli ambientalista riconosceranno il nostro impegno e si renderanno conto che non ha senso negare ma invece ha senso regolamentare in modo corretto l’attività di prelievo venatorio . Solo con una corretta regolamentazione, che tenga conto del un punto di vista faunistico, di tutte le attività umane si può pensare di ripopolare i territori e permettere a tutti di fruire del bene “fauna” che, lo ricordo, è definito “un bene indisponibile dello stato”. Le pene per i trasgressori devono essere certe e non ipotetiche. In merito a quest’ultimo punto mi sembrerebbe opportuno che il Presidente Regionale F.I.D.C. Friuli Venezia Giulia avv. Paolo Viezzi dovrebbe, per ovvi motivi di opportunità e di coerenza, astenersi almeno dal assumere la difesa dei cacciatori di frodo che sono stati pizzicati in fragranza di reato COERENZA!

da vecio 12/11/2009 20.17

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Gran bell'intervento... Ora Federcaccia acquisterà... es e l'ha già fatto mi prostro in segno di scusa... una pagina di un quotidiano di ampia tiratura al fine di renderlo il più possibile pubblico??!! O rimarrà...non me ne voglia Big Hunter...inter nos, come al solito succede alle nostre A VOLTE meravigliose idee ed iniziative.... Cordiali saluti. Ezio.

da Ezio 12/11/2009 18.06

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Sti' 100% animali....sti cercano rogna!.

da MaremmaRabbica 11/11/2009 9.56

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Uhmmm...molto interessante anche questo ultimo commento ;)

da massimo zaratin 11/11/2009 9.31

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Zaratin lascia perdere, la conosciamo bene la tua tecnica di fingere di trovare interessante un discorso per poi sputtanarlo

da un grazie sincero a chi ha risposto alle domande, sei grande 10/11/2009 22.28

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Uh...si potrebbe saperne un pò di più? Molto interessante il discorso di Fanton

da massimo zaratin 10/11/2009 20.57

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Ma guarda chi si rivede!! allora non sei morto... :-) ma che bravo che sei quando parli di etica e di morale. Ti riempi la bocca con queste parole, bei principi...parli bene ma razzoli male amico mio... Qual è il tuo rapporto con la morale e con gli uomini? no...sai com'è, il tuo rapporto con la natura ci è ormai molto chiaro. E' il resto che è meno chiaro. E menomale che metti l'uomo in uno stato di superiorità rispetto all'animale. Peccato che poi non ti comporti in modo coerente.

da bla bla bla bla 10/11/2009 19.25

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Aree protette e ambientalismo: cherchez l’argent… (terza puntata) Scrive ancora WWF: “Il pericolo che si sta correndo è infatti quello di fare delle AAPP e dei parchi in particolare, un territorio dove investire per opere anche impattanti – quali piste e impianti per lo sci – in nome di una valorizzazione che così non è, che non può essere contemplata in un’area protetta. E questo vale anche per altri progetti, apparentemente di servizio, ma che invece provocano impatti sull’ambiente: strade, megaparcheggi, infrastrutture per il turismo. Oggi molte AAPP sembrano più agenzie del turismo, grandi pro loco, siti per fiere e mercati, che luoghi dedicati alla conservazione e allo sviluppo sostenibile: si parla di caciotte e salami piuttosto che di biodiversità e servizi ambientali. E anche molte risorse dei bilanci degli enti di gestione finiscono in opere di sistemazione o recupero della parte urbanistica – in molti casi straordinaria, ma ci sono altri canali di finanziamento – piuttosto che in progetti e programmi di conservazione”.

da italo fanton 10/11/2009 18.02

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Aree protette e ambientalismo: cherchez l’argent… (ultima puntata con domandina finale) Sorge il fondato dubbio che, per gli illuminati ambientalisti chi si sono impossessati della “stanza dei bottoni”, l’importante sia esserci, nel sistema. A prescindere da quel che si fa o si dovrebbe fare per un’effettiva tutela ambientale. E soprattutto tenendo fuori il più possibile occhi indiscreti e tutti quei poveri, sprovveduti ma volonterosi non addetti ai lavori (ivi compresi i facinorosi cacciatori) che avrebbero la pretesa di dire la loro e magari di dare un proprio fattivo contributo (anatema!). Per finire, un piccolo quesito agli amici del WWF. Ma perché il loro storico presidente Fulco Pratesi ha pensato di aprire una sede del Parco Nazionale d’Abruzzo a New York? Per un irrefrenabile intento conservazionistico o forse perchè pure lui contagiato dalla sindrome da agenzia turistica?

da italo fanton 10/11/2009 17.59

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Aree protette e ambientalismo: cherchez l’argent… (seconda puntata) Ma se il “giro d’affari” è così importante, ci si aspetterebbero risposte altrettanto importanti dal punto di vista conservazionistico e di tutela ambientale. Ma così non è e qualcuno – con onestà intellettuale – se ne è reso conto e lo ammette. Leggete cosa scrive WWF in un pur non recentissimo (2005) Libro Bianco sulle Aree Protette: “…Facendo perno su un presunto malessere delle popolazioni residenti circa i vincoli che le AAPP necessariamente impongono – che poi vincoli non sono ma regole di buon governo del territorio – e a un certo modello di gestione, lo stesso che ha portato a sfruttare le risorse naturali piuttosto che a tutelarle per una corretta valorizzazione, si vuole spostare l’attenzione ai temi dello sviluppo piuttosto che a quelli della conservazione. Così facendo si corre il rischio di capovolgere il ruolo delle AAPP che proprio attraverso la conservazione offrono opportunità di sviluppo.

da italo fanton 10/11/2009 17.54

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Aree protette e ambientalismo: cherchez l’argent… (prima parte) A proposito di ambientalismo all’italiana (ma forse non solo), parliamo un po’ delle beneamate Aree Protette (parchi, riserve naturali e quant’altro…). E’ risaputo che, da trent’anni a questa parte, la lobby ambientalista ha letteralmente colonizzato il Sistema-Parchi e Aree Protette del Belpaese, un sistema autoreferenziale che ha pressoché chiuso le porte a qualsiasi interlocuzione esterna. Perché? E’ presto spiegato. Secondo Federparchi, l’insieme delle AAPP attiva complessivamente un giro d’affari da 1 miliardo di euro e offre lavoro a 80.000 persone. Sono nate imprese agricole, artigiane, turistiche e sono circa 1.200 le cooperative create per operare nel settore.

da italo fanton 10/11/2009 17.52

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Leggendo alcuni articoli contenuti nella 157/92 ho constatato che è consentito l'addestramento e l'allenamento di cani da caccia all'interno di parchi naturali o regionali,previo accordo tra le province e l'ente parco,in quanto non in contrasto con la conservazione delle specie. Che scandalo,le leggi ci tutelano ma vengono nascoste.Ripeto che le AAVV italiane se ne fregano .Dobbiamo riorganizzarci da soli.

da Marco(PE) 10/11/2009 15.18

Re:10 domande ai detrattori della caccia

il comitato venatorio del maf è un organismo pletorico, senza poteri e soprattutto non governato o governabile dai cacciatori. Sarebbe invece opportuno costituire un ufficio centrale della caccia così come c'è in Francia. Credo che a questo alludesse Cavallari, presidente regionale fidc della lombardia. E' su questo che bisogna insistere.

da bertoldo 10/11/2009 15.01

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Quando vedremo Federcaccia Friuli impugnare al TAR un piano regolatore o un atto amministrativo che fa compromettere il territorio, allora il signor Viezzi potrà permettersi anche il lusso di essere sprezzante. Nel frattempo dica cosa ha fatto la sua sigla (e la sua emanazione Ekoclub) di meglio in materia di tutela dei beni naturali non attinenti il mondo della caccia.

da PaoloR 10/11/2009 14.04

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Condivido il pensiero di Giuliano, per quanto riguarda l'azione utile alla causa, crescere dentro se vuoi essere forte è diventato un obbligo irrinunciabile. La forza degli oppressi cresce all'interno, si comprime giorno dopo giorno. E' necessario che questa pressione sia nota e percepita da chi è in grado di fare qualcosa, trovo comunque che l'ironia e una educata provocazione non guasti comunque.

da dal Monegasco 10/11/2009 13.23

Re:10 domande ai detrattori della caccia

noi cacciatori ogni anno per una staggione venatoria ridicola paghiamo moltissimi soldi e lo stato l'incassa volentieri ma nessuno modifica le leggi in vigore,noi cacciatori amiamo e proteggiamo la natura piu' di tanti ambientalisti e animalisti.io penso che con delle leggi piu' precise la caccia potrebbe durare di piu'(che è giusto che sia cosi)anche perche'la caccia è come la pesca ma a chi distrugge il mare non gli dicono niente e dura tutto l'anno tranne pochi giorni di fermo. allora dico cacciatori italiani uniamoci per i nostri diritti perche' ai nostri politici come gli piacciono i nostri voti e i nostri soldi ci devono anche aiutare

da fabrizio 10/11/2009 12.49

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Si parla tanto di organismi come i consigli direttivi dei parchi. Ma presso il Ministero Politiche Agricole c'è un comitato tecnico venatorio nazionale dove il mondo venatorio è maggioranza assoluta. L'attuale ministro è della Lega e non è certo un anticaccia della LAC o della LIPU. Ma tale organismo non viene convocato e non lavora. Mai. Guardare in casa nostra oltre che in quella altrui forse aiuterebbe. L'erbaccia del vicino è sempre più alta che nel proprio giardino. O a marzo ci vogliamo sorbire il ritornello dei politici regionali che amano tanto la caccia e chiedono voti ? Prima si dice cosa si è ottenuto, POI si chiedono i consensi.

da Giuliano61 10/11/2009 11.00

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Viezzi sei veramente ignorante.Ma proprio tanto. In quale legge hai letto che le associazioni ambientaliste sono nelle commisisoni ediliizie comunali ? Se vuoi leggere un bilancio basta recuperare i bollettini delle rispettive associazioni, ove sono pubblicati. Fai un esempio di "parco" nazionale o regionale che sia, gestito da un'associazione ambientalista.Ma dove sono ? Le ZPS e i SIC non hanno organismi di gestione ad hoc con componenti per categoria: Se si fai un esempio. Il giudice è un soggetto terzo: se si potesse conoscere in anticipo chi ha ragione in una causa non esisterebbero i ricorsi e i processi, e non ci sarebbe bisogno dell'apparato della giustizia, ma forse questo, riferito alla domanda 10, è un concetto troppo complicato per chi fa le domande.Magari se lo facci spiegare da un avvocato, ne ha tanti anche la FIDC, che quando perde una causa (succede anche a loro) non deve rimborsare chichessia.

da Donato_Varni 10/11/2009 10.43

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Le domande sono più che lecite e risposte oneste farebbero capire molto ed a tutti, indistintamente. Non arriveranno. L'ambientalismo nostrano è fatto di una base in buonafede - se così si può dire, di coloro che ne parlano ma ben poco lo vivono in modo diretto e tangibile - e di una dirigenza per lo più politicizzata e mestierante che sta perdendo la finalità prima dei loro statuti. Mi auguro solo e i due schieramenti; Ambientaliti e Cacciatori che non sono assolutamente antipodici, sappiano considerasi Avversari leali e non Nemici. Con i primi si dialoga in onestà, e l'ambiente di questo ha bisogno. Stessa dignità e lotte comuni, è il futuro da sognare. E se i Nemici resteranno barricati sul loro integralismo inconcludente protestando perfino per una Santa Messa se ne assumeranno la piena responsabilità storica. Noi ci siamo, vogliamo solo da dignità del nostro essere, e il cammino comune e sincero può iniziare. Ma sempre trasparente. Complimenti a Viezzi che leggo sempre più volentieri.

da Silvano B. 10/11/2009 10.02

Re:10 domande ai detrattori della caccia

10 Domande???Ma di che parlate Viezzi vai a caccia e lascia perdere Repubblica !!!

da Roberto lpkbhlyh, 09/11/2009 23.39

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Si tutto bello, tutto d'accordo, parole ma i fatti? E' un bel dire riprendiamoci il nostro spazio, ma come? Dall'altra parte (la minoranza della nminoranza) ha tutto a disposizione per bloccare decreti e provvedimenti vari. Perchè questo bell'articolo non viene pubblicato nei siti dei Lac,WWf ed affini? Loro qualche volta si azzardano di intervenire in questi siti anche in modo pesante ed arrogante, senza possibilità di dialogo. Ancora un pò e poi la specie dei cacciatori , speriamo, diventi specie protetta perchè in via di estinzione; d'altra parte se non ci sono i caccciatori cosa dovono inventarsi questi poveracci per sopravvivere , politicamente si intende, perchè di politica più o meno orientata si tratta. Ed allora quali privilegi, quali carriere riserva lo sfruttare la natura e l'ambiente per meri scopi politici?

da elio52 09/11/2009 22.58

Re:10 domande ai detrattori della caccia

io invece avrei 100 domande da fare ai cacciatori... che ne dici, comincio?

da verdognolo 09/11/2009 22.34

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Complimenti per l'articolo,pur non conoscendoLa ma leggendo il suo scritto,meriterebbe secondo il mio modesto parere di stare al posto di altre persone che hanno fatto solo promesse.Stiamo aspettando da luglio una risposta che doveva arrivare entro pochi giorni....sono passati 4 mesi...adesso capisco la burocrazia in Italia. La saluto cordialmente

da Alex 09/11/2009 22.08

Re:10 domande ai detrattori della caccia

mole il bêvi

da furlan_cjoc_disfat_(tu, no jo) 09/11/2009 21.41

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Pienamente d'accordo su tutto. Spero che i verdognoli abbiano coraggio e dignità a rispondere rigo per rigo, ma dubito seriamente che ciò avvenga........!

da Francesko 09/11/2009 21.07

Re:10 domande ai detrattori della caccia

A Hunter: i rospi ringraziano, fortunati! Le rane invece si chiedono come mai per loro non ha fatto niente nessuno, ma chi se la sarebbe sentita di andare a rompere ai risicoltori? gli 'ambientalisti'? Nessuno tocchi la società industriale; la signora che sbarcava il lunario vendendo rane non giovava certo al PIL come gli anticrittogamici.

da il Monegasco 09/11/2009 20.39

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Ne aggiungerei altre molto importanti secondo me. Come si puo far capire che la caccia ha un ruolo nelle preservazione delle specie e non nel disfacimento delle stesse? Come si può far capire che forse ci sono altri motivi se la fauna diminuisce insieme al numero dei cacciatori? non dovrebbe essere l'incontrario se tutto andasse per il verso giusto? Dove sono i cosiddetti amanti della natura quando si fanno progetti di reintroduzione di specie autoctone italiane come la starna? Oppure si occupano solo dei rospi?(notizia sul sito lac "casmpagna salvataggio rospi") Buona serata a tutti

da Hunter 09/11/2009 19.32

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Propongo di inserire una nuova domanda, la 10 bis che recita così: 10 bis) perchè tutti gli ambientalisti verdi hanno le scarpe di coccodrillo e mai le scarpe sporche di fango?

da Frankye 09/11/2009 19.21

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Gentilissimo Paolo Viezzi, come non essere d'accordo? Ma ... si c'è un ma: la Caccia è una cosa che riguarda e deve riguardare tutta l'Italia e quindi tutti gli italiani,. non può essere una cosa circoscritta solo perchè in una certa Regione c'è qualcuno che cerca di fare, ripeto: cerca di fare, qualcosa e solo per poco effimero tempo. Occorrono leggi, quindi legislatori all'altezza della situazione. Caro Paolo, credi proprio (perdonami il tu, ma sono fatto così) che in Italia ci siano legislatori competenti in materia ambientalista ed animalista? Credi proprio che in Italia si abbia la volontà di difendere la Caccia? Credi proprio che in Italia i cacciatori sentano veramente il problema Caccia e non quello di “andare a sparare?”. No, no ti pongo 10 domande, ma sarei più che felice se mi facessi conoscere il tuo significativo ed oculato pensiero in merito, così come lo chiedo a tutti quelli che intervengono su questo sito, anche ai politicizzati e politici, ma attenzione, anche se taluni sono soliti menare il can per l’aia, questa volta cerchino di essere leali: almeno una volta. Una forte stretta di mano. Nino

da [email protected] 09/11/2009 19.18

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Sottoscrivo in toto, virgole comprese.

da Vittorio 09/11/2009 19.00

Re:10 domande ai detrattori della caccia

E'così anim'ale. Bei versi...e giusti, ti ringrazio.

da il monegasco 09/11/2009 18.51

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Caro Monegasco, ti dedico questi versi: "Ciò che ti lega alle tue origini/ è un albero, che ti segue nei tuoi viaggi/ vagabondi/ quando sei stanco/ ti appoggi al suo tronco/ se vuoi dormire/ lo scuoti/ e nel tuo sonno cadono sogni maturi/ come i frutti dell'infanzia". Tahar Ben Jelloum

da anim'ale 09/11/2009 18.04

Re:10 domande ai detrattori della caccia

complimenti mi trova d'accordo su tutti i punti ma queste dieci domande, in modo un pò diverso, dovrebbero essere rivolte anche alla fidc in Piemonte che è culo e camicia con i vertici della regione e delle provincie, che si sa sono ambientalcomunisti simili ai talebani, infatti, grazie anche a loro, qualsiasi modifica alla legge 157 in Piemonte non porterà benefici, che in questo caso sarebbe solo un pò di giustizia, ma i cadregini e le grosse agevolazioni per i direttivi della fidc saranno salvi.

da ezio mathi 09/11/2009 17.52

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Non ho capito una cosa,queste domande sono rivolte alle Amm.Venete,o più in generale all'intera amm.Italiana? In ogni caso non avremo mai una risposta,se le formuliamo così.

da vico 09/11/2009 17.36

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Ho scoperto la passione venatoria dentro un vecchio armadio. Era l’armadio di caccia di un nonno, purtroppo mai conosciuto. Avrei fatto volentieri l’agricoltore, ma certe situazioni logistiche mi hanno poi portato sul mare e nel mare. Ora ho deciso di rinnovare il mio porto d’armi, non è certo per l’ambizione per fare chissà quali carnieri, assolutamente no. Mi sono dovuto separare dalla caccia ma ora mi voglio riappropriare di una cosa che mi è appartenuta comunque sempre. Tornerò nei campi....a qualsiasi costo.

da il monegasco 09/11/2009 17.33

Re:10 domande ai detrattori della caccia

Condivido interamente l'editoriale. Complimenti! Sono le 10 domande (per le quali si dovrebbe esigere risposta chiara) che i cacciatori, e soprattutto gli ambientalisti seri, dovrebbero rivolgere a chi ha tenuto per lunghissimi anni il monopolio ecologista in Italia.

da massimo zaratin 09/11/2009 17.04