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Editoriale

A chi giova la selezione


lunedì 28 dicembre 2009
    
Sempre più spesso, confrontandomi con amici o colleghi che si occupano d’informazione a livello professionale, arrivo alla conclusione che uno dei grossi problemi della caccia (sicuramente uno dei più gravi) è quello di non riuscire, per mancanza di volontà o di capacità organizzativa, ad uscire dal ristretto ambito degli strumenti d’informazione di settore per andare a colloquiare e a confrontarsi con la così detta “gente comune”.
 
Tutte le volte che mi è capitato di parlare della caccia attuale, basata su seri criteri scientifici di prelievo degli interessi o comunque di una caccia “buona”, che porti a compimento un prelievo sostenibile, con persone intelligenti e prive di pregiudizi (per i contro a prescindere, i talebani rappresentanti dell’animalismo più ignorante, non si può fare nulla), la naturale avversione presente in ogni individuo che possegga un minimo di sensibilità, con intensità differente, verso un gesto così violento come quello di dare la morte, si è presto trasformata prima in curiosità, poi in comprensione, quando non di condivisione dell’idea che la caccia, quando rispetti i requisiti espressi poc’anzi, può sicuramente sopravvivere.
 
Ma per andare a colloquiare con la gente comune a testa alta bisogna innanzi tutto avere la capacità si spiegare le cose in maniera civile e non lanciare i soliti slogan violenti e arroganti (gli slogan sono stati coniati ad uso e consumo di coloro che non hanno la capacità di esprimere idee proprie per mancanza di materia grigia), zeppi di demagogia; poi, requisito assolutamente indispensabile, non bisogna avere scheletri nell’armadio, bensì una coscienza cristallina.
 
Il buonismo e il populismo che hanno impregnato per anni (e non è ancora finita) quasi tutte le iniziative e le battaglie portate avanti dalle associazioni di settore, nell’affannoso, inutile, stupido tentativo di non scontentare nessuno, difendendo pratiche venatorie oggettivamente indifendibili, ci hanno portato all’attuale situazione di stallo, dalla quale la caccia “buona” non riuscirà ad uscire se non sarà in grado di sdoganarsi da tutte quelle pratiche venatorie, ma anche gestionali, che non sono compatibili con una caccia consapevole, che guardi al futuro. E questo sdoganamento, se non verranno prese dagli organi preposti decisioni davvero impopolari, ma necessarie, non potrà mai avvenire.

In questo senso vorrei chiarire un equivoco ancora troppo presente nel nostro specifico mondo di cacciatori a palla o di selezione, come piace a molti dire in modo non corretto (la caccia a palla è uno strumento che può essere usato per praticare la caccia di selezione ed è quello che offre maggiori garanzie, almeno fino a priva contraria, ma non possiamo ritenere a priori che sia l’unico). Il prelievo selettivo (che vuole dire essenzialmente scelta del capo da abbattere) è stato il nostro biglietto da visita, speso malissimo, per la caccia del terzo millennio: molto comodo e politically correct asserire che la caccia di selezione si sostituisca ai predatori naturali, che il prelievo messo in atto sia rivolto esclusivamente agli individui vecchi e malati e che lo stesso prelievo sia in grado di migliorare lo status delle popolazioni animali; molto comodo, ma anche non scientificamente sostenibile oltre che estremamente pericoloso! Le bugie hanno le gambe corte recita un vecchio proverbio e quando si mente (magari anche in buona fede) così spudoratamente prima o poi la si paga; e la stiamo già pagando.
 
Il lupo ha ricolonizzato quasi tutto l’Appennino e gran parte dell’arco alpino e gli avvistamenti di linci sono sempre più frequenti (ed ecco smantellata la prima necessità dell’uso della caccia di selezione), i piani di prelievo prevedono, correttamente, a prescindere della specie, una quota di animali giovani prossima al 30% (e anche il secondo cavallo di battaglia va a farsi benedire) e in alcune zone della Penisola, dove la caccia di selezione ha tradizioni antiche, si è toccato con mano che un prelievo non perfettamente tarato può (in concomitanza con altri problemi sanitari e/o d’interazione con altre specie, che sono però fattori naturali) creare grossi problemi di sopravvivenza a una specie con una grande capacità di adattamento e dal veloce ripristino dell’effettivo numerico dopo problemi sanitari e/o di altra origine come il capriolo (e con questo abbiamo debellato le giustificazioni - perché in realtà questo sono - alla caccia di selezione).
 
Quindi, assunti questi fatti oggettivi, come possiamo sostenere ancora le vecchie tesi senza correre il rischio di essere smentiti? Meglio, molto meglio smetterla di mentire e iniziare a descrivere (anche) la caccia a palla per quello che è: un’attività ludica, possibile, certo, solo se pone in essere un prelievo sostenibile, ma non certo necessaria. A chi giova quindi la caccia di selezione? Giova a tutti noi, in quanto è in grado di selezionare in modo accurato (o almeno dovrebbe farlo) chi la pratica e non certo la popolazione animale a cui la si applica.
 

 

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55 commenti finora...

Re: A chi giova la selezione

x JO 68: grazie di esistere (solo quando non cacci, s'intende): quando ho letto "dove sta il bene degli animali?" il giorno dopo sono andato a lavorare ridendo!! Grazie!!!!

da lavoratore 07/01/2010 21.40

Re: A chi giova la selezione

Mi aggrego negli auguri,poter leggere commenti sensati,mi fa sempre ben sperare per il nostro futuro ciao Danilo,Claudio,Francesco ciao veci

da Mirko 04/01/2010 23.01

Re: A chi giova la selezione

Ringrazio e e ricambio gli auguri di un 2010 ricco di soddisfazioni.

da claudio nuti 04/01/2010 22.34

Re: A chi giova la selezione

Bravissimo sig Nuti e le opinioni di Danilo Liboi,che leggo dal 1° numero di feb/mar 2004,sono egregiamente espresse su quella rivista inmodo chiaro ed obiettivo non trascurando la parte scientifica.Chi si arroga il diritto di offendere,pensando di esprimere proprie opinioni suffragate solo da ignoranza,lo fa in malafede pensando che Danilo Liboi ha interesse soltanto a difendere la caccia di selezione,ma basterebbe leggere attentamente tutti i suoi scritti per capire quanto amore ha per la caccia in genere e quanto difenda e divulghi la corretta gestione.Approfitto per fare a lei e Danilo Liboi sinceri auguri di Buon Anno e ricco di emozioni venatorie.

da francesco47 04/01/2010 18.35

Re: A chi giova la selezione

Osservo solo una cosa: si possono avere opinioni diverse e confrontarsi correttamente. In questo caso il dibattito è sempre fecondo ed è utile a tutti peché, soprattutto, offre l'occasione per conoscersi reciprocamente e per superare diffidenze e contrapposizioni artificiose che spesso nascono solo dall'ignoranza. Poi c'è sempre qualcuno a corto di argomenti che è capace solo di alzare la voce e di offendere...La libertà di espressione tutela anche chi non se la merita ma tutto sommato è bene tenercela stetta.

da claudio nuti 04/01/2010 12.38

Re: A chi giova la selezione

A me personalmente il giornale diretto da Liboi piace moltissimo,ed evidente anche a moltissimi Cacciatori in tutto il paese visto i numeri che riesce a tirare e vendere!!!Ciao veci

da Mirko 04/01/2010 12.07

Re: A chi giova la selezione

Giova al sig. Liboi per vendere i suoi giornalini del piffero.....

da LIBOI TACI CHE è MEGLIO 04/01/2010 10.36

Re: A chi giova la selezione

Come la vorreste definire la caccia al lupo, arrivato ormai alle porte delle città, che dopo 50 anni è stata ripresa in Svezia? Io credo che una sola caccia sia indifendibile: la caccia indiscriminata. Io amo il lupo, come molti altri animali da preda, perché spesso mi ispiro al loro modo di 'pensare', purtroppo non posso ergermi contro nessun tipo di caccia, se questa è compatibile. Forse sarebbe meglio che ogni cacciatore impari a giudicare se stesso, in seno a quella natura che dice tanto di amare ed alla quale nel suo insieme, aspira ad essere indispensabile. Ci stiamo 'mordendo' troppo reciprocamente, è forse segno che ci sta mancando lo spazio vitale, o che le prede non sono più sufficienti alla nostra sussistenza? Ogni cacciatore dovrebbe essere in grado di conoscere, rispettare e praticare ogni tipo di caccia, ma sapere anche quando certi tipi di caccia non siano più compatibili, magari anche solo momentaneamente e per periodi più o meno lunghi. Sbranarci a vicenda è una brutta cosa a vedersi.

da Fromboliere 03/01/2010 23.16

Re: A chi giova la selezione

Un augurio di tutto cuore a Nino.

da claudio nuti 03/01/2010 22.26

Re: A chi giova la selezione

L'unica salvaguardia della natura, agricoltura, vegetali ed ambiente è la caccia, l'importante rimane cacciare specie in buon stato di sviluppo perche l'eccessiva presenza crea danni incontenibili ai diversi settori, purtroppo in italia, grazie ad un a,bientalismo grutuito, anzi costoso, subbiamo un continuo decultamento delle specie cacciabili, vedi storno, un sempre più territorio cacciabile ristretto, pur sentendo i continui danni arrecati dai selvatici alla agricoltura, vegetali ed ambientale.

da Sperviero 03/01/2010 19.38

Re: A chi giova la selezione

Il sig. Liboi ha risolto il problema dei danni della fauna selvatica grazie ai predatori come lupo e lince, questa è una teoria che dura poco, anzi pochissimo, i predatori nell'immediato, possono essere utili nel contenere alcune specie sul territorio evitando i danni che quest'ultimi creano, in futuro poichè i predatori immessi non sono cacciabili, avremo sul territorio più preblemi di quelli che esistono oggi, ossia, questi predatori che oggi fungono da deterente domani saranno loro la causa delle preoccupazioni ambientali, faunistiche, agricole e perchè no umani.

da Sparviero 03/01/2010 19.27

Re: A chi giova la selezione

Per Elio52, ed eventuali altri amici che hanno richiesto (nei giorni scorsi) il commento di Ninohanter, su alcuni argomenti, ho appreso sul blog di NATURALMENTECACCIA, che Nino al momento è in ospedale con probemi di salute, gli auguro una pronta guarigione, e al più presto, in perfetta forma pronto a battagliar come prima e più di prima

da Nato cacciatore 03/01/2010 19.01

Re: A chi giova la selezione

Direi, mio caro Bettino, che hai perfettamente centrato il problema; stringato ed efficace, complimenti! D.

da Danilo Liboi 03/01/2010 14.54

Re: A chi giova la selezione

in effetti cari miei, se non ci troviamo d'accordo sul concetto di caccia moderna, ci troveremo presto con un pugno di mosche in mano. Marce su roma o su bruxelles che si voglia o non si voglia fare. Il primo principio su cui basare una discussione è: occorre metter in sicurezza il massimo numero delle specie animali (e vegetali).Per cui, se una specie ha dei problemi, bisognerà verificarne le ragioni e sollecitare l'adozione (rapida) di correttivi, che non passano obbligatoriamente attraverso il divieto di caccia.Il secondo principio è: ogni forma di caccia ha diritto di esistere, quando non va a incidere sulla sicurezza biologica delle popolazioni. Il terzo, su cui si dovrà fare molta attenzione è: la sensibilità dell'opinione pubblica va tenuta presente. (Ricordando che l'opione pubblica è fatta anche - e forse prima - da ciò che pensano la moglie, i figli, i vicini di casa). Ragione per cui, se vogliamo che la nostra "etica" venga accettata, si dovrà fare in modo che questa "opinione" ci sia favorevole. altrimenti avremo perso.

da bettino 03/01/2010 11.31

Re: A chi giova la selezione

Lucas volevo ringraziarti per avermi aiutato a far capire meglio il mio concetto, quando parlavo di "Basso livello"!!!! Ciao veci

da Mirko 02/01/2010 21.44

Re: A chi giova la selezione

E tu invece, di cosa stai parlando? Ah, si, a chi giova la selezione.

da lucas 02/01/2010 19.25

Re: A chi giova la selezione

Lucas non sai nemmeno di che cosa stai parlando; fossi in te eviterei di continuare a fare figuracce parlando di cose che non conosci ed evidenziando tutta la tua ignoranza (venatoria) e il tuo pressapochismo; non mi sono offeso per nulla. Difficile che mi offenda per le parole di uno come te. Ma parlando di "tutto il mondo" e di "sparare a animali fermi" ti sei dato la zappa sui piedi dimostrando a tutti quello che sei: un provocatore che non sa di cosa sta parlando!!!

da Danilo Liboi 02/01/2010 19.00

Re: A chi giova la selezione

La scaccia, praticata lungo i fossi o le macchie dell'appennino e della maremma con alcuni postaioli e vari battitori, con cani generici (spesso breton o springer o altro) e usando petardi o lanciando sassi, vociando e facendo tutti i rumori possibili, tende a far uscire dal folto tordi e merli, ma anche beccacce, fagiani, lepri, cinghiali, caprioli ecc. con gli esiti che potete ben immaginare. Come dicevo è una caccia altamente redditizia e, se praticata con poca coscienza, molto distruttiva. Inltre è il contrario della specializzazione e dunque non fa crescere culturalmente i cacciatori.

da claudio nuti 02/01/2010 18.38

Re: A chi giova la selezione

Claudio quello che dici è perfettamente condivisibile.Il problema è che il livello di chi pratica la caccia in italia è davvero basso,sia per quello che attiene la cultura faunistico/venatoria in generale che la sicurezza.In certe regioni il superare un esame per l'abilitazione venatoria è più un fatto burocratico che di reale preparazione.Leggo e scrivo in alcui siti che trattano di caccia,armi,e cinofilia,e i quesiti oltre che le risposte fornite da molti seguaci di diana lasciano decisamente basiti,soprattutto quando si parla di legislazione e regole,resposte e quesiti provenienti da chi certe cose dovrebbe almeno averle sentite non dico studiate.Siamo nella generazione del tutto e subito,senza fatica,si vuole cacciare di tutto e di più e in modi non sostenibili per il semplice gusto di farlo,e sotto la bandiera della tradizione ma senza capire che bisogna studiare ed approfondire per gestire un patrimonio, che per moltissime cause non è infinito.Credo che lo scritto di Liboi volga in questo senso.Noi cacciatori dobbiamo crescere ed evolverci come categoria.ciao veci

da Mirko 02/01/2010 12.39

Re: A chi giova la selezione

La scaccia non è affatto anacronistica o indifendibile, così come la caccia agli ungulati con i segugi, praticata in tutto il mondo ed in tutte le epoche. Altrimenti non capisco per quale motivo debba essere vietato fare i fossi a tordi, merli & C. e consentito cacciarli da appostamento con richiami vivi, né per quale altra profonda motivazione debba essere vietato cacciare i caprioli con i cani da seguita e consentito invece sparare a fermo, senza possibilità di scampo, a femmine di capriolo gravide o a piccoli. Ecco che alla fine, gira che ti rigira, si finisce ogni volta per sostenere la strampalata tesi che le cacce "indifendibili" sono sempre "quelle degli altri, come dicevo all'inizio, e poi si fa anche gli offesi se qualcuno fa notare l'infondatezza di tale "profonda verità". La caccia o si salva tutta o finisce, ma qualcuno fa finta di non capirlo.

da lucas 02/01/2010 12.39

Re: A chi giova la selezione

Buon 2010 a tutti; sono un po' di corsa e me ne scuso. Per rispondere al signor Castelli, per quanto riguarda le pratiche venatorie indifendibili posso citare in primis caprioli e cervi con il cane da seguita; per pratiche gestionali tutti i lanci di selvaggina pronta caccia, ma appena ho un attimo di tempo in più proverò a mettere insieme un elenco esaustivo. Scusate.

da Danilo Liboi 02/01/2010 12.23

Re: A chi giova la selezione

CHE E'LA SCACCIA ?

da JO 68 02/01/2010 8.59

Re: A chi giova la selezione

Esistono anche altre pratiche venatorie estremamente generiche e peraltro molto redditizie, come la scaccia intensamente utilizzata in Toscana, che dovrebbero essere cancellate dal novero di quelle consentite. Sicuramente in ciascuna realtà territoriale è possibile individuare svariate tipologie di cacce "tradizionali" non più difendibili e sostenibili. Anche in questo caso dovrebbero essere i cacciatori i primi e rinunciarvi, senza attendere interventi legislativi e/o repressivi dall'alto.

da claudio nuti 02/01/2010 8.35

Re: A chi giova la selezione

Penso che il sig.Liboi si riferisca per esempio alla caccia a cervidi e bovidi con i cani da seguita....Pratica tristemente in voga nel friuli orientale valli del Natisone.ciao veci

da Mirko 01/01/2010 21.52

Re: A chi giova la selezione

Ho una domanda per il signor Liboi. A cosa si riferisce esattamente quando parla di "pratiche venatorie oggettivamente indifendibili" e di "pratiche venatorie, ma anche gestionali, che non sono compatibili con una caccia consapevole, che guardi al futuro"? Gradirei avere una risposta. Grazie e in bocca al lupo per il 2010.

da Emanuele Castelli 01/01/2010 18.18

Re: A chi giova la selezione

già,tutto fà pensare che sia così !!allora perchè insistono con queste limitazioni,sapendo che poi le persone escono dall'italia x far mattanze senza regole ?? dove stà il bene degli animali ?? sulle limitazioni ?? leggi restrittive ?? divieti ?? è questo,fare del bene agli animali ?? o sarebbe meglio dare un pò di tutto x più tempo ??

da JO 68 01/01/2010 16.42

Re: A chi giova la selezione

Jo68: la risposta te la sei già data tu a suo tempo in altri blog:in Italia vige una legislazione venatoria molto limitante che nelle altre nazioni non è lontanamente immaginabile. I costi in Italia sono tali che alla fine si spende meno andare all'est o all'ovest d'Europa senza limitazione di carniere e senza controlli. Bisogna vedere se queste mattanze fatte all'est alla fine portano una riduzione del passo dei migratori in Italia: e tutto fa pensare che sia così. Buon anno.

da elio52 01/01/2010 16.09

Re: A chi giova la selezione

X ninohunter.07: ormai ti leggo da diverso tempo e da come scrivi sembri essere un cacciatore corretto ma ho un cruccio: non riesco ad inquadrare il profilo del tuo pensiero e quindi della tua personalità. Quando scrivi come hai scritto sopra ed in altri blog dai l’idea di essere una cosa ma, in altri blog scrivi o rispondi in un modo (non so se per convenienza o per risposta ad una domanda posta in un determinato modo) che fa pensare ad una persona che la pensa in modo diverso da quello che normalmente scrive. Esempio: una volta hai dato una risposta che mi lasciava perplesso sulla caccia alla migratoria (ce l’avevi con chi va ad uccelletti). Un’altra, rispondendo ad un blogghista della Puglia, hai detto che i Veneti non sono Italiani bensì austriaci e che, in pratica, sono chiusi nel loro mondo con le loro regole. Ecco, apprezzo quello che scrivi perché penso sia quello che tu pensi e che in linea di massima condivido ma mi resta quel dubbio: chi sei veramente, che caccia ti piace praticare, insomma, porta pazienza , sarei curioso di capire chi sei? Non me ne volere , ti auguro un buon anno!

da elio52 01/01/2010 15.58

Re: A chi giova la selezione

E' vero: è venerdì, ma comunque molti non sarebbero andati a caccia per altri motivi. Ed in ogni caso almeno qui in Toscana le squadre di cinghialai che gravitano intorno alle ZRC e gli amici degli amici cacciano anche di martedì e venerdì, con le cosiddette operazioni di controllo, che tutti vituperano a parole. Nei fatti invece c'è sempre la fila per partecipare...Buon Anno a tutti

da Claudio Nuti 01/01/2010 15.12

Re: A chi giova la selezione

Oggi e' il primo giorno dell'anno e la maggior parte di noi non e' a caccia perche' e venerdi,silenzio venatorio (porca puttana),una delle tante cazzate della legislazione "Itagliana" Spero che il nuovo anno porti a lavorare in miniera tutti i fannulloni mangiapane a tradimento che speculano sulle passioni e sulle disgrazie degli altri.Di Cuore

da Gabriele M 01/01/2010 13.51

Re: A chi giova la selezione

continua: Io non mi sono arricchito. Se penso alle circa dieci giornate annue che dedico a censimenti vari con annessi costi di carburante e generi di sostentamento, senza contare il tempo rubato ad altri impegni, mi vengono i brividi al solo pensiero che mia moglie possa scoprire quanto gravano sul bilancio familiare…

da claudio nuti 01/01/2010 11.50

Re: A chi giova la selezione

Oggi è il primo giorno dell’anno. La maggior parte di noi non è a caccia. I sacrosanti e doverosi impegni familiari per i più e il cattivo tempo per alcuni costringono ad una pausa di riflessione. C’è chi spera che l’anno 2010 sia quello nel quale, anche grazie alla mobilitazione di tutti i cacciatori, si arrivi finalmente all’agognata modifica della Legge 157/92. Tutto sommato me lo auguro anch’io, perché così finalmente potrà in qualche modo chiudersi un capitolo nel quale politici e politicanti la fanno da padroni. Si aprirà subito dopo per tutti una finestra sul futuro e dovremo finalmente rimboccarci le maniche per costruire il domani della caccia, lasciando possibilmente da parte le polemiche sterili e pretestuose. Vedremo a questo punto se e quanto avrà giovato ai cacciatori la caccia di selezione. Perché, come giustamente dice Danilo, questa serve principalmente a far crescere e maturare la scienza e la coscienza di chi la pratica ponendolo nella condizione di tendere costantemente ad applicare a tutto il suo modo di essere cacciatore e a tutte le forme di caccia da lui praticate i principi di responsabilità sociale e di gestione conservativa. Sarà questo il modo di presentarci all’opinione pubblica che riuscirà anche a convincere coloro che attualmente sono facile preda della propaganda dei talebani dell’ambientalismo. Non è solo una questione di immagine costruita a tavolino da professionisti dell’informazione, stipendiati dalle associazioni venatorie. E’ soprattutto con la cultura, con i fatti e con i buoni comportamenti che si ricostruisce un ruolo, una dignità ed un riconoscimento sociale alla caccia in Italia. Quanto poi alla domanda su chi guadagni denaro con la caccia di selezione, posso solo formulare delle ipotesi: forse sono nati nuovi posti di lavoro per tecnici e addetti vari, forse le aziende del settore stanno sfruttando le nuove prospettive di mercato che si sono aperte. Mi sembrano fatti non certo scandalosi. Una cosa so con certezza. Io no

da claudio nuti 01/01/2010 11.47

Re: A chi giova la selezione

caro jo 68,non tisorge il dubbio che forse inglesi,tedeschi,spagnoli e francesi abbiano una "cultura"venatoria che di sicuro non appartiene alla maggioranza dei cacciatori italiani. Loro la selvaggina la "gestiscono", a parte il fatto che hanno anche leggi diverse.auguri a tutti!!!!!!!!

da francesco 31/12/2009 19.04

Re: A chi giova la selezione

"A chi giova quindi la caccia di selezione?" Giova soprattutto alle tasche delle persone che vi gravitano intorno...

da mes 30/12/2009 23.35

Re: A chi giova la selezione

la colpa di chi è ??? di questi massacri all'estero,a chi dobbiamo dare merito ??? c'è gente senza licenza che caccia esclusivamente all'estero,perchè ??? perchè non rimangono in italia ?? perchè i francesi,tedeschi,spagnoli,inglesi ecc.non vanno all'estero,ma rimangono nel loro paese ???

da JO 68 30/12/2009 20.25

Re: A chi giova la selezione

Mai detto il contrario, anzi, mi sono sempre battuto contro i massacri effettuati all'estero anche da chi in Italia predica bene e razzola malissimo... In particolar modo per quanto riguarda tutte le primaverili, nelle quali si prelevano quasi esclusivamente riproduttori. La gestione della migratoria deve essere portata a compimento a livelli di Paleartico Occidentale e non di una provincia o di una regione! Ma il messaggio che deve essere ben chiaro che solo ponendo in essere un prelievo sostenibile dalla popolazione (cervi, cinghiali, beccacce, fringuelli o quant'altro) ci garantiamo un futuro!!

da Danilo Liboi 30/12/2009 19.03

Re: A chi giova la selezione

Io non sono "prevenuto" nei confronti di nessuno. Se tu intitoli un editoriale "A chi giova la selezione" di quale tipo di caccia dovrei pensare tu stia parlando? Comunque per quanto riguarda il "prelievo sostenibile" della migratoria, per realizzarlo bisognerebbe smettere di andarla a massacrare all'estero e fare in modo che ovunque si rispetti la regola di prelevare gli interessi senza intaccare il capitale. Vincolare sempre più territorio in parchi e parchetti ed obbligare i pochi cacciatori che rimangono in Italia al rispetto di una normativa sempre più rigida non serve a niente se a farlo siamo solo noi.

da lucas 30/12/2009 18.53

Re: A chi giova la selezione

Scusa Lucas, ma questa è la frase "... tutte le volte che mi è capitato di parlare della caccia attuale, basata su seri criteri scientifici di prelievo degli interessi o comunque di una caccia “buona”, che porti a compimento un prelievo sostenibile..."; e non è riferita alla sola caccia di selezione, anzi! Altrimenti si potrebbe pensare che tu reputi che le altre forme di caccia NON mettano in atto un prelievo sostenibile, cosa che corrisponderebbe a... darsi la zappa sui piedi da soli! Tu sei assolutamente prevenuto nei miei confronti, e avrai le tue buone ragioni, non ne discuto; ma avrei piacere che non mi attribuissi convinzioni che non ho. Ho cacciato e caccio migratoria con grande piacere quando mi è possibile (in particolar modo gli acquatici: ho avuto per 15 anni un appostamento) e non ho assolutamente niente contro questa forma di caccia così tecnica ed emozionante.

da Danilo Liboi 30/12/2009 18.19

Re: A chi giova la selezione

l'hò sempre detto io che sono la rovina dell'ambiente e degli animali !!!

da JO 68 30/12/2009 17.57

Re: A chi giova la selezione

X JO 68...Di notte gli ambientalisti dormono...E sanno parlare solo tramite comunicati o vendono su questo sito a rompere...Quando si tratta di fare qualcosa veramente come al solito poco e niente

da Asterione 30/12/2009 10.04

Re: A chi giova la selezione

Caro Danilo Liboi, i concetti sono presi pari pari come li ho letti (e li hai scritti). Forse non so leggere l'italiano, oppure ti sei espresso male tu, ma ti considero comunque in buona fede e se sono stato troppo duro con te ti chiedo scusa. Ti auguro anch'io un 2010 ricco di ogni felicità e soddisfazione.

da lucas 29/12/2009 21.09

Re: A chi giova la selezione

francesco,dove sono tutte le ass.animaliste ??perchè non parlano,non denunciano nessuno??perchè non vanno a rompere i coglioni ai bracconieri di notte ?? loro si che fanno stragi di ogni tipo !!

da JO 68 29/12/2009 19.27

Re: A chi giova la selezione

C'è qualcuno che ha la coda davvero di paglia o che non sa leggere l'italiano; può anche darsi, però, che mi sia espresso male e me ne scuso. Il mio scritto non voleva in nessun modo essere un panegirico della caccia di selezione, anzi! Credo di essere stato molto critico; quindi non capisco proprio le osservazioni di lucas (con il quale ho già aspramente "discusso" in altra sede) e che mi attribuisce concetti che non sono miei. Peraltro non sa nemmeno quali forme di caccia io pratichi, quindi sono ancora più vuote e avventate le sue asserzioni. Mi stupisce davvero molto l'intervento di nino; convengo che la caccia alla migratoria sia molto affascinante e avvincente, in quanto non si sa mai cosa e in che numero arriverà all'appostamento (e parlo in particolar modo di acquatici), ma da qui a definire cacce non vere (il contrario di vere) tutte le altre di spazio ce n'é parecchio! Credo/spero si tratti solo di una provocazione, altrimenti sarebbe davvero una grande caduta di stile che non mi sarei davvero aspettato. Buon 2010 a tutti. Danilo Liboi

da Danilo Liboi 29/12/2009 18.54

Re: A chi giova la selezione

Mi dispiace contraddire qualcuno,ma quello che dite,secondo me, non fa altro che avvalorare il pensiero di Danilo Liboi,di cui condivido lo spirito critico e l'analisi finale,leggetelo attentamente. Per quanto riguarda il discorso Puglia,dove sono i dirigenti delle AAVV,perchè non denunciano tutto,invece di sbrodolarsi in elogi sulla "Dea della caccia",al Verde Governatore regionale Vendola.

da francesco47 29/12/2009 15.22

Re: A chi giova la selezione

Per Nino: la cinghializzazione forzata del territorio non è certo una soluzione ai problemi della caccia in Italia. Accontenta solo gli amanti della ciccia e non può essere confusa con la caccia di selezione. Purtroppo l'Italia è lunga e in alcune regioni ci sono problemi che noi del centro nord neppure riusciamo ad immaginarci. Tuttavia invito tutti a non liquidare la caccia gli ungulati praticata secondo le regole di una gestione di ispirazione mitteleuropea come una "non caccia", contrapposta alle tradizionali cacce italiane alla migratoria. Come dicevo prima, il problema è di metodo e non risiede nel tipo o nelle dimensioni delle prede cacciate: occorre solo arrivare a pensare che tutta la selvaggina ha un valore, dunque un costo e rappresenta una ricchezza che deve essere amministrata con saggezza. Auguri a tutti

da claudio nuti 29/12/2009 10.07

Re: A chi giova la selezione

HA' RAGIONE NINO!!sò x certo che in puglia si và a caccia anche senza licenza,puoi fare ciò che desideri senza che nessuna guardia venga a disturbarti!!basta conoscere il proprietario del fondo o chi lo gestisce !!! dicono: se qualcuno viene a controllarvi,mandatelo da me !! CHI VUOLE VIVERE,NON ROMPI !!!

da JO 68 29/12/2009 0.41

Re: A chi giova la selezione

Credo che nessuno possa anche solo lontanamente mettere in dubbio il fatto che i Sioux delle grandi praterie americane fossero grandi cacciatori: essi rappresentano uno dei più recenti esempi storici di popolo cacciatore, la cui cultura si lega indissolubilmente con il bisonte, la specie selvatica che ne rappresentava la principale fonte di sostentamento. Essi, pur in assenza di moderni studi scientifici ed elaborando le conoscenze acquisite in una complessa forma mitologica hanno, sino a che l’uomo bianco per sete di denaro e per impadronirsi delle loro terre non glielo ha impedito, attuato una forma efficacissima di gestione conservativa delle sterminate mandrie oggetto di caccia. Più di recente noi abbiamo, dove un interesse economico non effimero ma teso a conservare le risorse e perpetuare i profitti ha potuto essere posto a base della gestione venatoria, virtuosi esempi di caccia sostenibile che diviene addirittura talvolta fonte di sostentamento e di reddito. Quello che voglio dire, cercando per l’ennesima volta di sgombrare il campo di tutti quegli equivoci che nascono per scarsa conoscenza quando si parla di caccia di selezione, è che il problema, come sempre, è di metodo. Non esistono cacce buone o cacce cattive in ragione di quello che si caccia, ma solo per come lo si caccia. Lo si può fare per rispondere ad una propria ancestrale inclinazione o per motivi economici oppure ancora per necessità di sopravvivenza. Quello che conta è che dobbiamo pensare alla terra come all’orto di casa, come ad uno sterminato allevamento a cielo aperto, di cui noi dobbiamo essere attenti ed oculati amministratori. Solo assumendoci nel concreto e coscientemente una tale responsabilità, potremo avere la maturità per salvare oggi la caccia e trasmetterla alle generazioni future.

da claudio nuti 29/12/2009 0.01

Re: A chi giova la selezione

liboi, tu tu sês cjoc disfat. Mole il bêvi e pense di plui ale parussule, crodimi.

da toni merlot 28/12/2009 21.40

Re: A chi giova la selezione

mi pare un bell' esempio di surrettizia propaganda anticaccia. La caccia non ha bisogno di giustificazioni da parte di gente che non ha mai visto un pollo vivo in vita sua e che non sa nulla di vita rurale. la maggior parte degli italiani abitano in campagna e in piccoli centri, non nelle grandi citta', e non a caso ha fatto fallire miseramente i referendum voluti da un' infima minoranza che sta perdendo sempre piu' la credibilita', avendo sposato le piu' sragionanti tesi animaliste e antiumane. La caccia e' espressione di un sano istinto predatorio e della sana aggressivita' che caratterizza l' essere umano: siamo specie predatrice, anche se taluni non sono capaci neanche di ammazzare un coniglio. c'e' anche chi ha subito l' involuzione di questo istinto: affari suoi, basta che lasci in pace coloro che tale involuzione non hanno subito. io penso che tutte le forme di caccia debbano essere rispettate e abbiano pari dignita'.

da Fabrizio 28/12/2009 20.50

Re: A chi giova la selezione

puglia,patria delle allodole !!!giornate indimenticabili !!!VENDOLA ??? mai vietato nulla !!!

da JO 68 28/12/2009 19.09

Re: A chi giova la selezione

Ma a capo della regione Puglia non c'era un certo Vendola,noto esponente ambientalista?.Che fà,dorme anche lui?.E non dimentichiamo il lago di Lesina,dove si spara di notte e ci si riposa di giorno.Povera Puglia.

da ilgermano56 28/12/2009 17.23

Re: A chi giova la selezione

Una breve storiella fresca di giornata a proposito di cinghiali e non: qui in Puglia, ed in particolare nel bosco comunale di Gravina in Puglia, ogni notte avviene una mattanza di cinghiali, Beccacce, volpi, lepri e quant’altro capita sotto i potentissimi fari orientabili dei potenti fuoristrada di delinquenti comuni, sprovvisti di porto d’arma ed accompagnati, pare, da un funzionari della Regione. Questi numerosi capi così vigliaccamente abbattuti, vengono venduti ad un ristoratore del comune di Altamura (pare gestito da gente senza scrupoli e vicino alla delinquenza comune locale) al prezzo di €. 100,00 ogni 7 Beccacce e €. 200,00 per ogni cinghiale intero e venduti ai tavoli come piccioni e maiale. Quest’anno, i capi di cinghiali sono ormai quasi una rarità e le Beccacce, arrivate in particolare tra la prima e seconda decade di dicembre, sono state sterminate in poche notti (si parla di una media di 100 a notte) ed i Cacciatori più fortunati, hanno potuto incarnierare al massimo tre in tutto, mentre la stragrande maggioranza, tra cui io, ci si ritiene fortunata se l’abbiamo vista volare al tintinnare del campano od al ronzare del bipper! Ed ora i cacciatori locali, fomentati da questi delinquenti notturni, si accingono a chiedere al Comune, Provincia e Regione, un ripopolamento di cinghiali !!! La forestale non interviene, i guardia caccia provinciali neppure a parlarne e le guardie giurate delle associazioni anticaccia e delle AAVV dormono sonni profondi. Poi all’alba, quando i bracconieri-delinquenti si ritirano dalla mattanza, ecco arrivare forestale e guardiacaccia di ogni genere a rompere … l’anima ai Cacciatori che con il loro ausiliari, cercano invano un solo capo di selvaggina! La questione è stata denunciata anche da una TV locale, ma nessuno muove un dito: perché correre il rischio di avere una palla in fronte? Cosa si può fare per porre fine a questo scempio? E poi si parla di caccia selettiva, ma di chi?

da [email protected] 28/12/2009 16.42

Re: A chi giova la selezione

LUCAS, condivido pienamente il tuo profondo concetto. inoltre non vorrei che con questa storiella della caccia di selezione, che sta salendo alla ribalta sempre più, non si voglia trovare il modo di far cessare la caccia VERA, quella alla migratoria, e costringerci, con l'aggiunta di altre tasse e balzelli per corsi e patentini obbligatori,, ad essere confinati in riserve "indiane" dove ci si dice cosa fare, quali capi abbattere …. ed addio alla migratoria, così facciamo contenti gli anticaccia.

da [email protected] 28/12/2009 16.05

Re: A chi giova la selezione

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da pepis 28/12/2009 14.18

Re: A chi giova la selezione

Riecco il solito concetto delle "pratiche venatorie oggettivamente indifendibili" che, secondo Liboi, a quanto pare, sarebbero ovviamente e sempre quelle praticate "dagli altri", mentre la sua sarebbe così accettata e benvoluta tanto da suscitare "prima curiosità, poi comprensione, quando non condivisione." Non esiste "caccia buona" per chi è contrario all'abbattimento di animali per scopo ludico e se ne accorgerà presto, se ancora non se n'è accorto. Uccidere "Bambi" è inaccettabile tanto quanto abbattere un fringuello, per chi non concepisce la legittimità dell'attività venatoria.

da lucas 28/12/2009 13.59