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Editoriale

Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”


lunedì 7 maggio 2018
    

 
 
Una interessante analisi di Enrico Cavina che mette in evidenza le idiosincrasie di certi ornitologi "accademici".*

È indubbio che le conoscenze ornitologiche – per alcune specie cacciabili – sono cresciute enormemente in questi ultimi due decenni grazie alla crescita culturale del mondo venatorio che ha affrontato e sviluppato molti aspetti anche fenologici in termini propriamente scientifici.

Infatti solo l’attenta osservazione sul campo di fenomeni legati alla biologia, all’adattamento ambientale , all’ecologia sensitiva ed alla ecologia migratoria, ha permesso l’acquisizione di conoscenze nuove – nonché l’approfondimento con metodi d’indagine innovativi – circa i comportamenti di molti uccelli sia sedentari sia migratori.

Ciò è stato possibile principalmente grazie  all’impegno di osservazione sul campo, sviluppato  con continuità e perseveranza,da parte di Cacciatori. Questa continuità di attenzione non è certo stata sempre tale per l’impegno di studio degli Ornitologi “ufficiali” pur presenti con analisi rigorosamente scientifiche se pur sporadiche, come facilmente si può rilevare  se si effettuano ricerche sul Web (es. Google).

Da molte parti – anche Istituzionali e Accademiche – si accenna a denunciare che le nuove generazioni di Ornitologi troppo spesso si impegnano in Ricerche c.d. ” facili” che consentono pubblicazioni scientifiche brevi o ripetute su argomenti d’interesse minimale rispetto a più vaste necessità di Ricerca anche sperimentale su argomenti e problematiche di più vasto interesse scientifico e di ecologia ambientale. In termini di irriverente analisi possiamo  forse dire che è più facile fare uno studio sulla nidificazione della ” Silvia ortiensis” che non sulla migrazione di milioni di “Columba palumbus” : si trova così facile via di pubblicazione e relativo “impact factor” utile ad acquisire titoli per Curriculum e carriera istituzionale . Ripetendo il giochino su piccole ricerche, su facili osservazioni ornitologiche, su vacanze insulari sulle vie migratorie dei Passeriformi, si acquisiscono facili titoli:  sembra anche di poter dire di un Emerito Professore Europeo di Ornitologia che confidenzialmente ci definiva  questi giovani Ricercatori come ” ratti famelici” delle Scienze Biologiche. Certamente non è tutto così nel più vasto mondo della Ornitologia ufficiale, ma questa tendenza alla “faciloneria” della Ricerca è preoccupante, anche perchè troppo spesso legata ai c.d. animalisti che sfruttano queste ricerche, molto spesso approssimative  e prive di serie  verifiche, per sviluppare politiche repressive sul mondo della Caccia. Ne fa fede un recente Lavoro Italiano nel quale – sulla base delle 500 beccacce sequestrate all’Aeroporto di Rimini alcuni anni fa – si cerca di evidenziare la pericolosità di mangiare beccacce per intossicazione da piombo utilizzando arzigogolate elucubrazioni statistiche in dispregio dell’“evidence based”, visto che non sono mai stati denunciati quadri clinici pertinenti a questa ipotesi chiaramente per noi redatta per scopi anti-caccia .

Viene da domandarsi anche se è tutto vero quello che viene pubblicato su Riviste Ufficiali di Ornitologia ed Ecologia per articoli che sono dichiaratamente selezionati e che presentano sofisticate analisi statistiche. Purtroppo a monte di Lavori estremamente seri, si ritrovano Lavori che nel contesto di queste sofisticate analisi includono veri “falsi” difficilmente rilevabili nel contesto di girandole di numeri e formule statistiche . Ne fa fede quanto abbiamo potuto rilevare qui in dove nella Tabella a pag. 207 vengono riportati datati i picchi migratori di Colombacci in migrazione nello Jura  con specifiche numeriche dal 1998 al 2007. Abbiamo voluto verificare direttamente le condizioni meteo che sono analizzate nel Lavoro, risalendo ai parametri meteo di dettaglio: ebbene controllando sugli Archivi di Weather History emerge che le acquisizioni di 7 anni su 10 , sono da ritenersi “false” sia nell’analisi sia nella documentazione.

Altro esempio di inconsistente presentazioni di dati ci viene da “Ardeola 58(2),2011,315-323” dove l’oggetto del Lavoro – verosimilmente finalizzato all’acquisizione di fondi di Ricerca – è il census delle popolazioni di Colombacci nell’area Baltica: ebbene in una girandola di dati percentuali ed elaborazioni statistiche e tabelle basate sulla densità di presenze per ettaro di area boschiva , non si riesce a leggere un solo, anche uno solo, numero crudo indicativo per capire quanti sono i nidificanti nell’area.
 
Per altro verso molte Associazioni Venatorie si sono impegnate a modulare la crescita culturale e scientifica dei Cacciatori in vari settori di Caccia specialistica, offrendo innumerevoli dati di osservazione naturalistica , quali nessuna Istituzione scientifica è oggi in grado di raccogliere, se non appunto in collaborazione con Associazioni venatorie.

Ciò è valso e vale sia per la Beccaccia sia per il Colombaccio e per specie Acquatiche.
 
Se ci riferiamo alla Beccaccia , una “summa” di questi contributi scientifici derivati quasi esclusivamente dal mondo venatorio può essere facilmente verificata scorrendo gli Aggiornamenti on-line redatti in 10 anni da www.labeccacciascientifica.it e tra questi fa spicco l’Aggiornamento 2014 dedicato alla bella Monografia ” Le beccacce di Vormsi” espressione di un lungo percorso di ricerca scientifica sul campo, promosso dal Club Italiano della Beccaccia ed inizialmente coordinato da Silvio Spanò, e tuttora attivo anche nella sua difficile autonomia di sovvenzione economica.

Le attività delle Associazioni beccacciaie in Italia sono ben note, continuativamente presenti nello sforzo di coniugare attività venatorie e Ricerca scientifica, quali ben risultano  anche dalla presenza di una Federazione Europea. In Europa anche nei più recenti costosi impegni di Ricerca Satellitare, tutto dipende dall’intenso coinvolgimento dei Cacciatori.

Recentemente ci siamo occupati di studiare alcuni aspetti molto particolari inerenti la migrazione di Beccaccia e Colombaccio, cercando di coinvolgere e discutere con Ornitologi “ufficiali” ed Istituzionali. Le acquisizioni ricavate da una ricerca retroattiva riguardante il rapporto tra fattori abiotici ed involi migratori di massa o comunque - per la Beccaccia - involi di grandi concentrazioni migratorie quali ben conosciuti dai cacciatori di Beccacce,  in qualche modo sono state pubblicate on-line. Sono acquisizioni di un lampante interesse di stimolo per la Ricerca tesa ad approfondire le conoscenze specifiche (Aggiornamento Agosto 2014 ” La beccaccia e la Pressione Atmosferica” di www.labeccacciascientifica.it– dettagli bibliografici).  Dovrebbe essere questo un interesse da sviluppare nel vasto campo della anatomo-fisio-ecologia dei sensi degli uccelli migratori: un richiamo ed uno stimolo per Ricerca pura e Ricerca applicata.

I dati raccolti in questa citata ricerca retroattiva sono stati analizzati statisticamente come numeri crudi ed in buona parte rifiutati da vari Ornitologi. Così rifacendoci ad un particolare Journal Internazionale on-line gestito da Editor di prestigio, i dati sono stati pubblicati (www.scienceheresy.com) ed ora risultano ormai da un anno ai primi posti di varie ricerche su Google con parole chiave tipo “birds migration research” e similari.

Questa – pur sempre strana – esperienza va a dimostrare che se l’Ornitologia ufficiale si rifiuta di pubblicare ricerche prodotte al di fuori della stantia liturgica ortodossia accademica, è pur sempre possibile affermare i risultati derivati da esperienze di Cacciatori.

Dobbiamo altresì segnalare che perseverando con immensa fatica nella ricerca di collaborazioni con l’Ornitologia Accademica è sempre possibile trovare risposte costruttive. Nel settore di studio della migrazione del Colombaccio (www.scienceheresy/ornithology.com ) i dati raccolti dalla ventennale esperienza di Progetto Colombaccio del Club Italiano del Colombaccio si sono coagulati in un più ampio progetto di Testo Monografico ”La Migrazione autunnale del Colombaccio in Italia” ( Editing in progress) redatto con la collaborazione di alcuni iscritti del Club Italiano del Colombaccio e con la raccolta di dati rilevati in 20 anni da oltre 150 Osservatori cacciatori di ogni parte d’Italia. Questo Testo può avvalersi della prefazione qualificata di insigne Ornitologo del Nord Europa, il quale ha definito l’immenso lavoro di raccolta di dati come un “ponte” tra cacciatori ed Ornitologi, ed allo stesso tempo ha affermato che così grande raccolta di dati lascia ” attoniti di fronte alla pochezza delle ricerche condotte da Ornitologi”. 

Questo materiale è stato poi elaborato da Ricercatori del Bird Migration Research  Foundation con la definizione di numerosi grafici di sofisticata analisi statistica su un campione di 10 anni relazionato a 9 Regioni Italiane interessate dai flussi migratori.

Questa insperata collaborazione con l‘Ornitologia ufficiale ha comunque indotto ad aggiornare un Capitolo di questa Monografia sul Colombaccio  con un commento critico e possibilmente esaustivo che possiamo qui riportare.

Comunque – a prescindere dalla validità scientifica dell’analisi ed elaborazione statistica sovraesposta – non è fuori luogo a nostro avviso esprimere anche in questa sede alcune considerazioni generaliste. Non per niente alcuni risultati delle nostre analisi retroattive sui dati raccolti in Progetto Colombaccio in oltre 20 anni, sono stati pubblicati on-line dal Journal "Science Heresy", rivista internazionale digitale basata su alcuni principi di “policy” quali qui espressi: ”In recent times the physical sciences have become orthodox, authoritarian, sterile and dysfunctional, much like the mediaeval church. This is the outcome of the rigid institutionalization of science and incestuous peer review. Scientists guard their patch jealously …(omissis). Furthermore much that passes as “science” is, in reality, a form of mathematical idealism whereby a theory only ……”.

Esiste quindi un contrasto idealistico  tra una “forma di idealismo matematico” versus una Scienza basata su evidenze (“evidence based”) anche di numeri crudi.

Molte delle evidenze riportate documentativamente nel testo della  Monografia dedicata allo studio della Migrazione autunnale del Colombaccio in Italia sono evidenze solidamente iscritte nella tradizione venatoria di molti osservatori-rilevatori-cacciatori – essi stessi depositari di ben più antiche tradizioni e conoscenze – che ben conoscono “empiricamente” le fluttuazioni migratorie stagionali che si sviluppano stagionalmente sulla penisola Italiana e queste conoscenze collimano oggi con i risultati delle elaborazioni statistiche, pur sofisticate, che ricercano conferme “idealmente matematiche” a quanto di fatto è già presente nella conoscenza della Migrazione in innumerevoli appostamenti di caccia, diffusi sul territorio Italiano. Insomma – volendo azzardare un commento “irriverente” – potremmo dire che gli Scienziati di oggi ”hanno scoperto l’acqua fresca o calda che sia”.

Volendo comunque attenerci ad una valutazione davvero scientifica, dobbiamo riconoscere che la suesposta analisi statistica su 10 anni di Progetto Colombaccio indica la presenza di 6 (sei) gruppi di popolazioni distinte di Colombacci che migrano in Italia in autunno con varie ondate migratorie . E questo è indubbiamente un fatto “nuovo” per le nostre conoscenze, anche se solo lo sviluppo di ulteriori Ricerche  (vedi radioisotopi e monitoraggio satellitare)  potrà in futuro darne conferma.
 
 
Enrico Cavina

* Tratto da labeccacciascentifica.it
 

Enrico Cavina
Già Professore di Chirurgia all’Università di Pisa, ora ha ottantadue anni con sessantasei licenze di caccia. Dopo il pensionamento si è dedicato alla ricerca ornitologica legata all’attività venatoria con La Beccaccia Scientifica on-Line  e Colombaccio Scientifico del Club Italiano del Colombaccio, Editor di Italian Journal Woodpigeon Research, on-Line. Alcuni Lavori sono accessibili su http://sciencehersy/Ornithology. Ha realizzato atlanti fotografici di anatomia della beccaccia, del colombaccio e di altri uccelli, on-Line Google+. In passato ha pubblicato due libri di narrativa venatoria, uno dedicato alle cacce all’estero praticate pionieristicamente già 50 anni fa. Continua ad andare a caccia. Su YouTube ....i suoi pointer: e collegati.

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31 commenti finora...

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

A chiacchiere sei bravo!

da Flagg 14/05/2018 10.31

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Ho detto scritto e ti ripeto che se un istituto nn funziona e nn adempie alle sue funzioni.....chi lo dirige va mandato a casa.....da chi di dovere, punto e ribasta.

da ri-Bastardo dentro 13/05/2018 0.28

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Vedi se ci riesci, allora.Chi e' che li manda a casa? I grillini??? Io rimango dell' opinione che queste cose non vadano prese di petto se l' obbiettivo e' effettivamente fare un po' di ricerca seria e trarne dei benefici sia a livello di tutela ambientale che di caccia. Altrimenti si rischia al 99% di mandare tutto in fumo. E' già successo tante volte. Poi ognuno la pensa come gli pare...

da Flagg 12/05/2018 14.16

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Ma quale "basta mettersi d accordo con Ispra "???......basterebbe mandarli a casa su due piedi come può succedere a qualsiasi altro comune operaio mortale se nn rende nelle proprie mansioni......in questo caso si dovrebbe cominciare dall alto, punto e basta.

da Bastardo dentro. 12/05/2018 8.08

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Mi riferivo all' INFS naturalmente....

da Flagg 11/05/2018 23.42

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Se leggo le pubblicazioni sulla lepre italica mi viene da ridere! Quelle di sicuro non le chiamerei ricerche. Al massimo fantascienza visto che con certezza assoluta dalle mie parti, dove la davano per presente, era ESTINTA già nella seconda meta' degli anni '50 e da allora c'e' stata praticamente solo la lepre comune, grazie ai ripopolamenti. Le collaborazioni si possono fare anche adesso. Dopo diversi anni di chiusura si sono resi conto che non hanno più strumenti e la ricerca che dovrebbero fare non la possono fare da soli. Le logiche animaliste hanno perso. Ad esempio, dove c'e' il programma di monitoraggio delle beccacce si caccia fino al 31 Gennaio, cioè dalle 2alle 5 settimane in più rispetto alle Regioni dove non si fa. Questo e' solo un esempio, un piccolo passo, che si potrebbe estendere a tutto. Non si tornerebbe di certo ai calendari di 50 anni fa ma si potrebbe almeno tendere ad una certa uniformità con in paesi confinanti. Ma se non ci sono dati.....

da Flagg 11/05/2018 23.40

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Fino a quando INFS era sotto il controllo di Minsitero Agricoltura e Governo, la collaborazione c'è stata. Ne fanno testo le numerose testimonianze (relazioni, ricerche, incarichi) di Spagnesi, Leporati, Toschi, Chigi. Federcaccia Anuu, EPS soprattutto collaboravano profucamente. Dopo (Spagnesi II atto), passati al Minambiente, pur con Berlato plenipotenziario del Governo (Berlusconi, Alemanno, Matteoli)nel consiglio dell'Ente, hanno prevalso le logiche animaliste. Che sia stata una questione di lana caprina (pecudes)??

da NON OLET 11/05/2018 15.54

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Signori mi spiace ma seoncdo me state deviando dalla questione importante. Parlate di politica, enti e fondi ma non di scienza. GLi istitui qualunque essi siano possono avere tutti i fondi che vogliono ma se NON c'e' chi fa la scineza sono solo CARROZZONI mangiasoldi. L' unica questione che non va bene sono effettivamente gli animalisti da salotto e paraculati di turno che infestano quei luoghi. Tuttavia, come ha dimostrato sia Cavina che altri, non ci vogliono tutti questi fondi se c'e' volontariato e cervello! Il volontariato dei cacciatori e' una risorsa importantissima. In linea di principio basta mettersi d' accordo con l' ISPRA, per una collaborazione a progetto, e si fa veramente quello che serve in primis per l' ambiente e poi anche per la caccia. Non le chiacchiere da salotto....

da Flagg 11/05/2018 11.52

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Giusva mi spiace, ma se leggi questo documento ufficiale dell'Istituto in oggetto, ti renderai conto che fino a tempi relativamente recenti, l'ex Laboratorio (Infs/Ispra) era nata e cresciuto a supporto del Ministero dell'Agricoltura. Vedi te: http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/documenti-tecnici/6647_DOC_TEC_01.pdf

da S.M. 11/05/2018 8.26

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Il bue che dice cornuto all' asino!!!!

da De Lamentis 10/05/2018 18.26

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Le solite chiacchiere inutili sull'ISPRA.

da jamesin 10/05/2018 12.48

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

La differenza c'è, perchè come al solito è tutta questione di soldi. All'ambiente i soldi sono orientati dalle congreghe animaliste, e lo sappiamo benissimo. Per il Laboratorio vedete un po' voi il link: Laboratorio di zoologia applicata alla caccia (Bologna, Italy): Sources - found: Ricerche di zoologia applicata alla caccia, 20 (1948): t.p. (Laboratorio di zoologia applicata alla caccia della Università di Bologna); 24 (1954): t.p. (Ministero dell'agricoltura e delle foreste; Laboratorio di zoologia applicata alla caccia, Università di Bologna); 47 (1970): t.p. (Ministero dell'agricoltura e delle foreste; Laboratorio di zoologia applicata alla caccia) found: Supplemento alle Ricerche di biologia della selvaggina, sett. 1976: t.p. (Laboratorio di zoologia applicata alla caccia, Bologna); nov. 1982: t.p. (Istituto nazionale di biologia della selvaggina, Bologna) p. 2 of cover (founded in 1977, when it replaced the Laboratorio di zoologia applicata alla caccia); dic. 1988: t.p. (Istituto nazionale di biologia della selvaggina "Alessandro Ghigi") p. 2 of cover (founded in 1933 as Laboratorio di zoologia applicata alla caccia) Date un'occhiata anche a questa interrogazione parlamentare: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22439 presentata da DE CESARIS WALTER (MISTO) in data 19990223 http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_22439_13

da Pietro Ar. 10/05/2018 11.31

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Giusva non credo ci sia grande differenza tra il vecchio istituto e quello attuale, a giudicare da quello che producono ed hanno prodotto. E' una questione di persone e programmi. Se mancano le basi i ciarlatani prendono possesso....

da Flagg 09/05/2018 11.46

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

@Flagg Volevo solo rettificare quanto detto da Carlo M che asseriva che l'Ispra era sotto il Min. Agricoltura e Foreste, l'Infs a suo tempo lavorava per la ricerca non so adesso se l'Ispra fa lo stesso, ma dai risultati non sembra forse perché è tirata per la giacca da chi sappiamo bene.

da giusva 09/05/2018 9.31

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Flagg 08/05/2018 21.15: Ma allora tra i due chi racconta frottole, insomma chi omette il suo dietro lauto compenso???!!!...

da s.g. 08/05/2018 21.31

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Giusva il fatto che l' ex INFS dipendesse dal consiglio dei ministri non vuol dire che i ministri fossero/sono esperti di scienza. I ministri passano, la scienza rimane!!!! A dare indicazioni sono sempre quelli che fanno la scienza e poi i ministri traggono conclusioni sul piano politico-amministrativo. Qui si parla di pubblicazioni scientifiche non di politica. Se vengono a mancare le fondamenta, le decisioni dei ministri prendono o possono prendere un' altra piega affatto basata sulla scienza....

da Flagg 08/05/2018 21.15

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Prego... Ma quello che ho scritto è attinente al tema per cui sono spiacente e credo che continuerò a scrivere quello che mi pare. Pace e bene.

da jamesin 08/05/2018 18.28

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Noi parliamo del grande prof.Enrico Cavina , risorsa per l'intera collettività venatoria italiana,se vuoi ascoltare ascolta con rispetto (e gioisci per questa risorsa aggiunta )..altrimenti passa oltre e per favore non tirare sempre in ballo le magagne della tua regione . O quantomeno esponile nei links specifici . Grazie .

da colombacciaio beccacciaio del centro italia 08/05/2018 14.41

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Nella giornata di oggi si apprende dalla pagina Facebook Ornitologi Italia Meridionale la notizia che la Regione Campania ha inviato all’ISPRA il Calendario Venatorio regionale accogliendo la richiesta dell’ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale Onlus) di lasciare fuori dal calendario il Moriglione. DITEMI di cosa vogliamo parlare.

da jamesin 08/05/2018 14.30

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

veramente l'ex Infs dipendeva dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, divento Ispra insieme all'Icram quando il Ministero Ambiente fu governato da Pecoraro Scanio, fu lui che lo volle nel Ministero e fu da allora che iniziarono parte dei nostri guai.

da giusva 08/05/2018 14.10

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Carlo non ho dubbi sul suo lavoro. Pero' mi consenta una domanda. Se qualcuno veninva da lei quando era professore all' Universita'sdi Pisa , qualcuno senza titoli, un autodidatta diciamo, e proponeva una nuova pratica di chirurgia in opposizione a quella corrente, come avrebbe reagito? Se trova che gli istituti italiani siano scadenti perche' non si associa con gli stranieri? Io sono oltre 20 anni che faccio ricerca...all'estero e non mai avuto problemi. Per quello che mi riguarda direttamente, se uno non e' affialiato ad un istituto riconosciuto e non ha i titoli non gli consentiranno mai di pubblicare e difficilmente sara' ben accetto. Queste sono le regole e la realta' purtroppo. Pero' non bisogna prenderlo di petto perche' , a mio avviso, si rischia di cadere nel conflitto ideologico e finisce tutto in caciara tanto cara agli animalisti ed i faccendieri di turno. Il mio consiglio e' quello di associarsi con qualcuno che puo' pubblicare e magari anche aiutare sul campo. Un tecnico-faunistico (magari cacciatore) con i titoli, l' ISPRA stessa (che ultimamanete mi sembra si sia molto aperta alla collaborazione), AAVV. Il Ministero dell' Ambiente NON e' un ente di ricerca, e' assolutamente il luogo sbagliato a cui guardare. Il Ministero prende dei dati dagli istitui scintifici e fa le proprie valutazioni che con la Scienza hanno ben poco a che fare. I modi ci sono SE uno non vuole mettere davanti per forza la gloria personale. Cordiali saluti.

da Flagg 08/05/2018 11.38

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Caro Flagg, qui non si tratta di teorie, ma di fatti ben precisi. Abbiamo avuto un organo scientifico che dalla sua fondazione (1933 Alessandro Chigi) ha subito nel tempo una continua degenerazione, diventando sempre di più l'altoparlante del mediocre ambientalismo italiano. Aldilà delle persone che l'hanno guidato, tutte umanamente rispettabili, il discrimine s'ebbe quando per ragioni incomprensibili (soldi?) passò dalla sua collocazione naturale (Ministero Agricoltura) al "nuovo" Ministero dell'Ambiente, ormai notoriamente in mano a sedicenti ambientalisti, orientati ideologicamente e strumentalmente da centri di potere (politico-economico) che con la tutela della natura ben poco avevano ed hanno da spartire. Viene, sinistramente, in mente un famoso manifesto del 1847 dove si legge: "Una parte della borghesia desidera di portar rimedio agli inconvenienti sociali, per garantire l'esistenza della società borghese. Rientrano in questa categoria economisti, filantropi, umanitari, miglioratori della situazione delle classi lavoratrici, organizzatori di beneficenze, protettori degli animali, fondatori di società di temperanza e tutta una variopinta genìa di oscuri riformatori"... e personalmente rimarco: filantropi e protettori degli animali

da Carlo M. 08/05/2018 10.04

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

E per finire, Gnucco6, l' altra cosa che non hai capito e' che il mio post non era una critica a questo editoriale ma una considerazione generale. E' proprio il caso di sottolinearee che sei uno gnucco. Ti si addice questo nome!

da Flagg 07/05/2018 23.50

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Gnucco 6 mi spiace ma caschi male. Molto male!!! Quello che non ha capito, anzi che non sa, un casso sei proprio tu, Che lavoro fai? Hai i titoli per parlarne??? Uno può pubblicare tutti gli articoli che vuole ma se questi non sono di alcuna utilità alla comunità scientifica nessuno li citera' ed addirittura contribuiranno ad ABBASSARE l' impact factor della rivista!!! Se non sono citati da nessuno non valgono una SEGA, appunto. Se poi il sistema italiano e' marcio perché per fare carriera basta pubblicare qualsiasi stupidaggine e' un altro discorso. L' ho scritto mille volte che i dati e le citazioni ISPRA non valgono una sega perché non attinenti alla realtà o troppo datate. Non e' che ci voleva lo studio sul colombaccio per illuminarmi. Ovviamente gli ignoranti in materia come Gnucco6 non lo sapevano....Facevi meglio a tenere il becco chiuso ed avresti vietato una figuraccia....

da Flagg 07/05/2018 23.42

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Sinceramente non capisci un asso

da Gnucco6 07/05/2018 23.26

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Sinceramene non vedo dove sia lo scandalo. Ci sono sempre state pubblicazioni buone e meno buone. L' impact factor, che e' un fattore di merito relativo ad una rivista o non a chi pubblica, aumenta e rimane alto se le pubblicazioni sono di qualità, lette e citate da altri ricercatori. Se una pubblicazione e' di contenuti poveri molto difficilmente sarà presa ad esempio e citata. Specialmente poi se usa modelli "improbabili"....Infine, chi pubblica dati falsi rischia grosso. In alcuni casi si può anche andar e sul penale e di sicuro si perde credibilità, lavoro ed onore....fallimento totale, in pratica. E' già successo anche relativamente a personaggi importanti, in altri settori scientifici.

da Flagg 07/05/2018 19.08

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Complimenti Professore per il suo impegno nella ricerca scientifica a favore del mondo venatorio.

da Gustavo 07/05/2018 15.25

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Un plauso al Prof, Cavina persona colta e onesta, che possa andare a caccia per ancora tanti anni.

da jo 07/05/2018 12.38

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

Io penso che fra le righe traspaia .a mio modesto parere pure tutta l inefficienza l inutilità e la vergognosa parzialità di un certo istituto ministeriale che nn ha mai funzionato per il verso del suo mandato.ciao Enrico,ciao a tutti.

da Walt46 07/05/2018 12.02

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

I cosidetti "Ratti famelici" quante ricerche avranno compiuto stando seduti comodamente in una biblioteca e sfruttando volumi ricerche altrui.

da giusva 07/05/2018 11.44

Re:Ornitologo sarà lei! - Ornitologia “accademica” vs. Ornitologia “venatoria”

E' comunque importante che la scienza ufficiale metta il sigillo della verità alle tante ricerche ed esperienze frutto della dedizione dei cacciatori. Una ragione in più per dare credito più a noi che a loro, e fare in modo che anche la gente comune, oltre che la politica, riconosca finalmente il nostro ruolo indispensabile per una moderna gestione del patrimonio naturale. Dispiace che fra i gangli della scienza si sia infiltrata vergognosamente la demagogia, l'ideologia animalista, una brutta malapianta più legata al portafoglio che alla logica galileiana. Ma anche questo è frutto del degrado della odierna società. E su questo, noi, che probabilmente siamo i più onesti in un mondo di furbi, dovremmo puntare per pretendere e ristabilire un minimo di verità.

da Carlo C. 07/05/2018 9.46