Elezioni regionali. Una cosa è certa. La caccia vince. Completato lo spoglio, due nomi spiccano su tutti: Sergio Berlato in Veneto, Francesco Bruzzone in Liguria. Con un grave neo: Andrea Zanoni eletto a Treviso.
E' presto per fare delle previsioni, ma sicuramente gli occhi del mondo della caccia saranno puntati su queste due regioni.
Là dove i candidati erano sicura espressione della caccia, impersonata da decenni ormai da questi due campioni, non ci sono stati dubbi o incertezze.
A Vicenza, sede ormai consacrata della più importante manifestazione annuale venatoria (Hit, già Hunting Show), Sergio Berlato ha sbaragliato il campo con ben 10.422 preferenze. Perdipiù, Flavio Tosi, presidente regionale di Federcaccia, piazza altri tre consiglieri (Verona - Andrea Bassi, Stefano Casali; - Treviso - Leonardo Muraro), a dispetto di Zaia, sospetto animalista. E ancora perdipiù, a Vicenza, passa anche Elena Donazzan, apprezzata assessore alla caccia di qualche amministrazione fa.
Nonostante la presenza di Zanoni che sperava di fare l'assessore alla no-caccia, insomma, la caccia veneta dovrebbe essere messa bene. A patto che non si continui con i bisticci a cui i troppi galli nel pollaio (Berlato, Donazzan, Tosi, con coda di Stival) ci hanno abituato. Non sorprende, invece, la disfatta di Alessandra Moretti, che alle Europee aveva battuto in preferenze anche Berlusconi. Significativa l'affermazione in diretta di Cacciari, che l'ha rimproverata di non collegare la lingua al cervello. Per quanto ci riguarda, ci piace credere infatti che l'aver inserito a Treviso il campione degli anticaccia, e accettato l'apparentamento con SEL, partito anch'esso chiaramente anticaccia, abbia fortemente contribuito alla sua sconfitta. Renzi e Lotti che a suo tempo avevano benedetto il passaggio di Zanoni da Di Pietro al PD, ci dovranno riflettere a lungo. Secondo noi.
Chiaro anche il messaggio in Liguria. Bruzzone Francesco, dirigente storico di AnuuMigratoristi, fa incetta di preferenze. Ne prende 5472 a Savona, ma vi aggiunge anche le oltre tremila di Genova. Passa in tutte e due le circoscrizioni, una grande conferma della sua solida fede venatoria. Addirittura è riuscito a far sottoscrivere a Toti, nuovo governatore, un documento a favore della caccia. Chissà cosa avranno pensato Berlusconi, la Brambilla, e soprattutto dudù!
Che dire, così, a caldo. Nelle due regioni, come del resto in molte altre, si sta soffrendo da anni, da decenni, per la caccia alla migratoria. Dimenticata dalle normative, europee soprattutto, quando non tartassata, nonostante l'impegno di diversi amministratori, fra tutti: i due citati, ma anche la Briano, ex assessore alla caccia in Liguria, che attualmente si batte con coraggio per la caccia italiana a Bruxelles.
Nelle altre regioni al voto, per la Toscana si aspetta con trepidazione il nome del nuovo assessore, che dovrà dimostrarsi all'altezza del suo apprezzato predecessore, Gianni Salvadori. In Umbria, è passata anche se per il rotto della cuffia la giunta uscente, che senza dubbio ha tenuto in buona considerazione la nostra attività. Nelle Marche, il trasformista Spacca probabilmente ha pagato anche certe sue incertezze sul fronte della caccia. In Campania, dove siamo di fronte a un territorio martoriato, non solo per la terra dei fuochi e per la mondezza-diffusa, ma anche perchè un ambientalismo cieco ha cercato di rimediare alle palesi malefatte tabellando a parco gran parte del territorio: la provincia di Salerno, terra del nuovo (temporaneo?) governatore è coperta per due terzi da aree protette dove la caccia è vietata. Speriamo che si tenga conto anche delle tante sofferenze dei cacciatori e si ridimensioni una situazione che grida vendetta al cospetto degli dei. In Puglia, terra di tordi e di beccacce, la vigilia elettorale ha visto mettere d'accordo sul nuovo calendario venatorio tutte le sigle associative dei cacciatori. Il dopo Vendola - che ha promesso un passo indietro, speriamo - si prospetta quindi foriero di buoni auspici.
Insomma. Come sempre, il nostro, il vostro futuro di cacciatori è nelle nostre, nelle vostre mani. Statevi accorti, mi raccomando!
Vito Rubini