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Editoriale

In un vecchio armadio


lunedì 21 giugno 2010
    
In un vecchio armadioPuò capitare di aprire un vecchio armadio rimasto chiuso da tempo. La maggior parte delle volte non uscirà altro effluvio se non quello della naftalina intrisa in vecchi abiti fuori moda, degni appena di un magnanimo ricordo e tutti destinati all’opera pia.
 
Ci sono però armadi che contengono oggetti la cui magia ti pervade nel fatidico momento nel quale li apri. Un completo da caccia, due stivali e un cappello, una borsa in pelle, di quelle chiamate alla genovese, tre fucili, due grandi, forti e pesanti, nei loro foderi e uno piccolo, appoggiato nell‘angolo in fondo, quasi invisibile, incartato e legato nella carta oleata, gialla e trasparente dal grasso, non la miglior carta per  un regalo, ma dentro il miglior regalo di sempre che neanche un Natale, tra i più meritevoli, mi avrebbe mai più portato. Il regalo del cacciatore.
 
Tra me e quell’uomo antico, mai conosciuto, proprietario di quegli oggetti, si instaurò immediatamente una forma di complicità, invulnerabile a qualsiasi proibizione paterna, da cui le vacanze estive e lo stare in campagna con una zia, mi esoneravano. Quindi, lontano da ogni sorveglianza e controllo, tutti quegli oggetti, armi comprese, furono immediatamente traslocati nel centro del mio armadio, cosicché, aprendolo, quella cacciatora di velluto, alla maremmana, ondeggiava, rianimandosi per un breve attimo. Erano ormai alcuni anni che immancabilmente ero calamitato dalle figure di quei cacciatori  che, girando in bici per il paese, mi capitava spesso di incontrare quando rientravano dalla caccia.
 
Li seguivo per un poco, osservandoli e cercando di rubar loro parte di  quelle emozioni che  dovevano  avere appena vissuto. Pedalavano  lentamente, senza fretta, tenendo sul manubrio il guinzaglio del cagnino che gli trotterellava a fianco, ingobbiti in avanti per compensare il peso del fucile e della cacciatora, dalla quale sporgeva a volte la coda di un fagiano, a volte le zampe di una lepre; osservavo i loro stivali per capire da dove venivano, se alti  al ginocchio erano stati in campagna, o in collina, se avevano i cosciali rimboccati  ritornavano dal fiume o dagli stagni. Guardavo i loro vestiti, i fucili, le  doppiette a cani interni o esterni, il calcio all’inglese o a pistola, fucili passati di padre in figlio,  scoloriti come i loro abiti, rustici e semplici come la loro vita.
 
Rientravano, uomo e cane, lo sguardo quieto, due viaggiatori guidati da un binario, in attesa degli ultimi metri  prima di casa, entrambi con un solo pensiero, cibo e riposo.  Adesso avevo anch’io qualcosa in comune con loro, l’anima di uno di loro, racchiusa dentro il mio armadio. Adesso anch’io avevo una doppietta come la loro, con la zigrinatura consumata e le canne scolorite; alla sera la tenevo in mano finché non mi  schiantava le braccia dal peso, poi la riponevo e andavo a dormire.  Ho aspettato anni, mimando gesti, smontando, pulendo e rimontando quei grossi fucili senza che avessero sparato un colpo, ho passato i momenti di molte vacanze odorandoli, essenze misteriose, frammiste all’odor di chiuso,  vestendo quella cacciatora, sempre troppo larga e leggendo tutto ciò che in quella casa c’era da leggere, sia sulla caccia che su quell’uomo al quale ero ora legato a doppia mandata.  

Adesso, che parte della mia vita è filtrata nel cono inferiore della clessidra, mi domando se tornare alla caccia potrà servire in qualche modo  a resuscitare quel mondo, ma questa è la lezione del cacciatore; quelle emozioni non muoiono, rimangono latenti, schiacciate, compresse da altre emozioni, da altri pensieri, come chiuse in un armadio, fino al giorno che lo riapri; esse non sono come vecchi abiti dai quali ti puoi separare, perché, in fondo, nemmeno ti appartengono, sono un prolungamento generazionale, un richiamo genetico, assopito, che balza di nuovo fuori, meno prepotente di allora, ma che si vuole perpetuare nel ripetere quei gesti, nell’ascoltare i rumori, nell’aspirare gli odori e nel lasciar correre i pensieri del prima e del dopo  essere andati a caccia; ecco perché ho deciso che, per la seconda volta, riaprirò quell’armadio.

Fromboliere

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54 commenti finora...

Re:In un vecchio armadio

caro frombo a firenze si dice che "se un tù ci fossi bisognerebbe invettatti".Ciao

da caccia leo 03/07/2010 10.05

Re:In un vecchio armadio

X Carlo:...e mannaggia pure a te... ti invidio, io sono lontano da quei posti, dove alla mattina, ancora nel buio della notte, sentii cantare per la prima volta le pernici rosse. Vorrei tornare sotto quell'albero, su in cima, da dove si vedeva la pianura addormentata, con i suoi lumini tremolanti; sono sicuro che troverei due anime ad aspettarmi, quella di un uomo e quella di un cane.... e forse anche quelle delle pernici, che quel giorno mi furono, forse grate, della mia mira ...giovanile.

da Fromboliere 24/06/2010 13.41

Re:In un vecchio armadio

Per redazione BHM, grazie e buon lavoro

da Nato cacciatore 24/06/2010 13.01

Re:In un vecchio armadio

Caro Fromboliere, ma cosa hai combinato? con questo "vecchio armadio" hai suscitato un vespaio di sentimenti, hai soffiato su quella fiammella sempre accesa dentro di noi ed è divampato il fuoco dei ricordi dei bei tempi che furono. Qui a sentire i commenti non c'è nessuno di primo pelo e quei pochi peli che ci sono rimasti in testa stanno virando inesorabilmente sul bianco.Nel pomeriggio, ieri, non ho resistito e sono andato in campagna. Adesso è facile raggiungere quei posti che una volta ci si arrivava dopo una bella camminata ma la mia camminata me la sono voluta fare egualmente. Appunto, di ricordi stiamo parlando e in mente me ne sono ritornati tanti. Mi guardavo intorno e non c'era un cespuglio, un albero, un sentiero, che non mi riportasse alla mente un'emozione. Era come sfogliare un album ingiallito dal tempo e mi sono sentito stringere la gola quando in quell'immagini che passavano ho rivisto e rivissuto emozioni condivise con chi ora non c'è più....mannaggia a te!

da Carlo 24/06/2010 11.33

Re:In un vecchio armadio

Ciao Paloma, lo custodiremo per i nostri figli e per i loro figli. Ovunque e comunque, nasce sempre un cacciatore. Ti saluto

da Fromboliere 23/06/2010 21.04

Re:In un vecchio armadio

Ricevuto, apenna posso ti invio la mail e il numero di telefono così ci conosciamo. Ciao.

da Gimessin 23/06/2010 17.41

Re:In un vecchio armadio

Scusa Gimessin ho dimenticato la e mail; (Redazione BHM- rimossa dopo ricezione dell'interessato).

da Nato cacciatore 23/06/2010 17.23

Re:In un vecchio armadio

Fa piacere leggere che ogni tanto, che chi va per bastonare, viene bastonato

da Nato cacciatore 23/06/2010 17.21

Re:In un vecchio armadio

C'è un possiamo di troppo

da Nato cacciatore 23/06/2010 16.22

Re:In un vecchio armadio

si attaccano a tutto se glielo lasci fare. Le leggi valgono anche per loro, sopratutto... per gli sceriffi, forti coi deboli e deboli coi forti.

da Fromboliere 23/06/2010 16.16

Re:In un vecchio armadio

Se ti è gradita la cosa possiamo, disponibilita permettendo possiamo conoscerci personalmente e scambiare quattro chiacchiere sorseggiando un caffè. a questo proposito ti invio la E mail cosi possiamo scambiarci il nr. di cellulare e metterci d'accordo. Ciao

da Nato cacciatore 23/06/2010 16.16

Re:In un vecchio armadio

Ciao grande Frombo. E' sempre un piacere leggerti. Credo che ognuno di noi ha un armadio nel quale è segnata la vita nostra e delle cose e persone più care. Quell'armadio che ci aiuta a rialzarsi quando non siamo al massimo, quell'armadio che qualche volta ci fà scendere una lacrima e ci fà sorridere, quell'armadio che non venderemmo nemmeno a peso d'oro. Dentro ci sono le nostre emozioni, i nostri amori. Lo custodiremo come un figlio fino alla fine.

da PALOMA 23/06/2010 16.15

Re:In un vecchio armadio

X Nato C., abito ad Orta di Atella da circa quattro anni. Sono nato e cresciuto a Napoli, C.Garibaldi. Orta di A. non è un gran chè, ma negli ultimi anni, grazie al fenomeno edilizia la sua densità di popolazione è triplicata. I nativi sono un po rudi, ciò è dovuto al fatto che fino a qualche decennio fa era un paesino che viveva prettamente di agricoltura. Tutto sommato, è tranquillo. Ovviamente è anche una questione di adattamento. Giusta osservazione la tua quando dici che a causa della cattiva educazione si compromette la nostra immagine e questo, purtroppo per noi, è l'ingrato compito di cercare di fare l'impossibile per educare i nostri figli allo scopo di migliorare l'immagine della nostra regione. Ho avuto modo di girare l'italia e ti garantisco che la nostra regione in quanto alle bellezze paesaggistiche e storiche, non la cambierei con nesun'altra. Negli ultimi anni però, ho notato che il mal costume e la delinquenza stanno dilagando ovunque, anche dove meno te lo aspetti. Tutto il mondo è paese. Ti saluto ricordandoti che nei limiti delle mie possibilità di tempo, sono a tua disposizione. Ciao.

da Gimessin 23/06/2010 15.43

Re:In un vecchio armadio

Non posso darti torto, ma purtroppo questi si attaccano a tutto pur di metterti i bastoni fra le ruote.

da Nato cacciatore 23/06/2010 15.36

Re:In un vecchio armadio

gli anni diventano di troppo quando non ti servono più... per il rinnovo non esiste alcuna distinzione, 10 o 50 sono uguali.

da Fromboliere 23/06/2010 15.27

Re:In un vecchio armadio

Ciao Gimessin, abito a Pomigliano d'Arco, tutto dipende dalla tua distanza dal capoluogo (CE) o meno perchè, come sai, da casa mia a Caserta sono 10 minuti. Detto fra noi non mi dispiacerebbe trovare casa in un paesino di una qualsiasi provincia campana (non ho preferenze) non ne faccio una questione di campanilismo, errore in cui si cade frequentemente, amo la Campania e l'Italia tutta, purtroppo è il lassismo e cattiva educazione di qualcuno di noi a rovinare l'immagine della nostra società e la rende invivibile. Ma questa è un'altra storia

da Nato cacciatore 23/06/2010 15.02

Re:In un vecchio armadio

Ciao Nato C., penso che io e te abitiamo nelle stesse vicinanze, in provincia di Caserta. Ciao.

da Gimessin 23/06/2010 14.23

Re:In un vecchio armadio

Sapevo che il tuo era distanziato di qualche anno, (qualcuno di troppo?) ma per le difficoltà di acquisizioni delle informazioni, appunto come tu sottolinei, (era informatica) si rischia di cadere nel ridicolo, o per meglio dire si è caduto nel ridicolo.

da Nato cacciatore 23/06/2010 14.13

Re:In un vecchio armadio

Nel mio rinnovo ci sono due punti che li mettono (PS) fortemente in crisi: il primo il rinnovo distanziato di 'alcuni' anni, il secondo che sono domiciliato in una regione, da dove richiedo il PA e residente in un'altra. Cosa che, a sentir loro, nell'era dell'informatica, rallenta l'acquisizione d'informazioni sulla mia condotta personale. Ora, alla scadenza del 90° giorno, toccherà a me dire la mia e vediamo se mi dovrò separare da qualcuno dei miei migliori ciottoli balistici.

da Fromboliere 23/06/2010 14.04

Re:In un vecchio armadio

?? anch'io ho fatto il rinnovo, e lo avuto in poco più di un mese, e sono al sud, in Campania, per la precisione.

da Nato cacciatore 23/06/2010 13.41

Re:In un vecchio armadio

Io, di soldi, ne ho già spesi, neanche pochi se poi, fin'ora, sono 85 giorni che aspetto, inutilmente, che mi diano il porto d'armi, ed è solo un rinnovo....

da Fromboliere 23/06/2010 13.03

Re:In un vecchio armadio

Io da quest'anno sono un "cacciatore bianco". Co i soldi (tanti) che spendevo fino all'anno scorso per la caccia ci porto la famiglia al mare.

da lucas 23/06/2010 12.50

Re:In un vecchio armadio

Allora, cari amici, permettetemi di sottolineare quello spirito al quale io mi riferivo, ed è rimasto immutato a dispetto di tutto e di tutti, e che nessuno di noi ne ha perso l'essenza.

da Nato cacciatore 23/06/2010 12.13

Re:In un vecchio armadio

Concordo. Virgole comprese.

da Silvano B. 23/06/2010 11.33

Re:In un vecchio armadio

X Silvano B: ... e questo terribile scempio, prodotto alla nostra individualità, non ha arrecato nessun beneficio animalistico. Le razze dei nostri selvatici, quelle classiche, sono state depauperate in modo drammatico senza che nessuno dei loro nobili sostenitori battesse ciglio. E' vero che la caccia necessitasse di modifiche, come la caccia sui litorali, solo per un esempio, ma il vero scopo delle 'nuove' leggi venatorie è stato quello di colpirci individualmente, antidemocraticamente, e danneggiando economicamente un settore prolifico, senza, d'altra parte, arrecare nessun tipo di vantaggi che io riesca a vedere. Solo una fanatica, ridicola, inutile ed ingiusta caccia alle streghe.

da Fromboliere 23/06/2010 11.20

Re:In un vecchio armadio

Si concordo la caccia intesa nella sua accezione vera è uno stato dell'animo profondo che non cessa di esistere neppure con l'appendere il fucile al fatidico "chiodo". Si. I cacciatori "bianchi" -bellissima l'espressione-sono milioni e non dimentichiamo che molti di loro sono stati costretti a farlo per ragioni puramente economiche.

da Silvano B. 23/06/2010 11.05

Re:In un vecchio armadio

....e, voglio aggiungere, che è ancora con noi, colui che quell'armadio l'ha chiuso definitivamente ma con il rispetto della memoria di un tempo, che forse giustamente, egli definisce definitivamente trascorso, non più vivibile nelle condizioni odierne, rimanendo comunque, intimamente, un cacciatore. I cacciatori bianchi sono milioni.

da Fromboliere 23/06/2010 10.33

Re:In un vecchio armadio

Per continuare la chiacchierata.Il nostro impegno di oggi, prima che se ne perda la memoria, deve essere quello di recuperare almeno una parte di quei valori che ci portiamo dietro e dovremmo noi e le nostre associazioni promuovere incontri con la gente, avvicinarli alla nostra essenza alla nostra cultura, far capire insomma che vedere un uomo con il fucile sulle spalle non è come vedere un assassino. E' una lotta impari lo sò...ma non ci rimane che quella.

da Carlo 23/06/2010 10.22

Re:In un vecchio armadio

Certo, il mondo cambia ed il cambiamento impone nuove regole, anacronistico sarebbe non tenerne conto. Ma quello che lega indistintamente tutti noi sono le emozioni, quelle non cambiano. Il ricordarle in un brano di ottima letteratura come in questo bellissimo editoriale non può far altro che dirci chiaramente che noi esistiamo oltre il ricordo. Siamo quì. Cacciatori consapevoli dell'oggi, con tutti i vantaggi e gli svantaggi di quest'epoca; ma ci siamo. Scaldati dai ricordi e consapevoli che gli artefici veri del nostro futuro siamo noi, con il nostro comportamento e il nostro orgoglio.

da Silvano B. 23/06/2010 10.04

Re:In un vecchio armadio

X Carlo: più che mai vero, anche quando tornavo dalla campagna, dopo le vacanze,in città, c'erano cacciatori che prendevano l'autobus, quando d'inverno la città era invasa dalle cesene, per andare sui colli a cacciare. Il fucile era un attrezzo comune, faceva parte della vita quotidiana, anche per chi non era cacciatore. La doppietta è, a tutt'oggi, un oggetto cult. C'è perfino chi le cerca, quelle finte, da appenderle al muro o sul caminetto, per ricreare le atmosfere passate. Non voglio sprecar parole, almeno oggi, per commentare le cause che ci hanno relegato al modo che hai detto. Ti saluto.

da Fromboliere 23/06/2010 9.46

Re:In un vecchio armadio

REDAZIONE BIGHUNTER MAGAZINE. Ci spiace contraddirla Sig. Alessio Bitossi ma nel suo post non erano menzionati ne fucili ne corni pieni di polvere. E tale post è stato rimosso e posto nei nostri archivi, solo dopo la sua integra pubblicazione così come Lei l'ha inviato. Tale rimozione è avvenuta proprio perchè nulla aveva da spartire con la caccia e con l'Editoriale. Ciascuno è libero naturalmente di avere le proprie nostalgie ma questo è un portale di caccia e di caccia vorremmo si parlasse. Cordialità

da REDAZIONE BIGHUNTER MAGAZINE 23/06/2010 8.52

Re:In un vecchio armadio

Caro Carlo, è ciò che volevo dire quando ho scritto che, purtroppo, il mondo al di fuori del mio armadietto è cambiato ed andare a caccia oggi non suscità più le emozioni che suscitava tempo fa. Quando per fare una cosa devi nasconderti, tutto cambia...

da lucas 23/06/2010 8.47

Re:In un vecchio armadio

Come cambiano i tempi eh? Una volta le immagini di quei cacciatori che tu hai mirabilmente descritto suscitavano ammirazione, rispetto, curiosità, oggi te l'immagini una scena del genere?A questo stavo pensando leggendoti. Se io dovessi tornare a casa con il cane a guinzaglio, il fucile a tracolla e la selvaggina pendente, cosa succederebbe? Come minimo avrei nel giro di due minuti una volante della polizia alle calcagne, una denuncia per porto di armi in luogo pubblico ed un'altra per aver esposto la selvaggina abbattuta.... a questo ci siamo ridotti!

da Carlo 23/06/2010 8.42

Re:In un vecchio armadio

Con la caccia perchè stavo commentando anche il ritrovamento, in quel baule di un vecchio fucile a bacchetta e un corno pieno di polvere, ma non ne ho avuto il tempo. ADDIO BIG HUNTER! ANCHE DAI NUTRITI ACQUISTI CHE HO FATTO E AVREI RIFATTO!

da alessio bitossi 23/06/2010 7.57

Re:In un vecchio armadio

pertinenti con la caccia.... o con la cacciata?

da Fromboliere 22/06/2010 19.05

Re:In un vecchio armadio

che dentro un baule avevo trovato una camicia nera,un paio di stivali, e un fez, e provavo la mia emozione come altri provano le loro guardando nei loro armadi.

da alessio bitossi 22/06/2010 18.49

Re:In un vecchio armadio

che vuol dire Bitossi? Cosa aveva scritto di tanto censurabile?

da Silvio B. 22/06/2010 17.40

Re:In un vecchio armadio

La poesia della caccia è anche questo... complimenti!!!

da albo 22/06/2010 16.47

Re:In un vecchio armadio

Mi complimento con la redazione per l'esempio di democrazia e libertà di parola...già voi avete in mano il bottone che spenge e accende.

da alessio bitossi 22/06/2010 14.27

Re:In un vecchio armadio

Scusa steno 69, quando hai scrito l'ultima riga, e hai messo quel "solo" voglio sperare che tu abbia avuto un picco di febbre altissima, e deliravi, scherzo ovviamente. Ciao

da Nato cacciatore 22/06/2010 13.24

Re:In un vecchio armadio

nessuna offesa..... e nessuna concessione a quelli là: noi non siamo, nemmeno un attimo, degli 'asassini'. Interiormente il cacciatore è poeta, scrittore, pittore, fotografo, regista dei suoi migliori momenti, dei suoi ricordi e quando li tira fuori, magari con poche, semplici parole, sa comunicare sentimento.

da Fromboliere 22/06/2010 11.59

Re:In un vecchio armadio

Caro Frombo sono molto piu' "giovane di te" sotto il profilo venatorio e forse(non voglio offenderti)anche quello anagrafico, ma credimi quelle parole sono di un reale intenso realismo che solo a leggerle mi scatenano le piu' vere emozioni di un uomo che sa veramente cosa e'la caccia e soprattutto come e' intesa. Complimenti amico mio non siamo solo degli assassini ma abbiamo anche una vera e profonda coscienza piena di sentimenti.

da steno 69 21/06/2010 23.03

Re:In un vecchio armadio

"Plasmiamo la creta per fare un recipiente. Apriamo porte e finestre nelle pareti di una casa, sono queste aperture che rendono utile la casa. Perciò il pieno è utile, ma l'utilità essenziale appartiene al vuoto" (Tao Te Ching) Cari amici sono queste le "APERTURE" che ci accomunano in un'unica passione: LA CACCIA

da trinit� 21/06/2010 22.19

Re:In un vecchio armadio

Siamo andati oltre le solite polemiche e discussioni e per un attimo ci siamo riconosciuti nella scintilla di una comune emozione. Grazie, Silvano, Nato c. , Lucas, Federico, Fabrizio che avete aggiunto ai miei i vostri ricordi. Deve venire, una volta ogni tanto, anche il loro momento.

da Fromboliere 21/06/2010 20.16

Re:In un vecchio armadio

in quell'epoca, io poverissimo ma ricco di passione per la caccia, quell'armadio l'avevo nel cuore. Gli abiti erano quelli dismessi, pieni di toppe, il fucile era appeso al muro, nel sottoscala,con lo strozzino per gli uccelli, le cartucce e l'armamentario per caricarle erano sopra una mensola, gli stivali in cucina, sotto l'acquaio. Tutto qua. Era così bello, comunque....

da federico 21/06/2010 14.25

Re:In un vecchio armadio

Caro Lucas, sono ben cosciente che il mondo al di fuori di quell'armadietto e cambiato, ma la cosa più importante è che non sia cambiato io, e lo spirito con cui affronto ancora la caccia nel mio piccolo, sia sempre lo stesso.

da Nato cacciatore 21/06/2010 14.05

Re:In un vecchio armadio

Anch'io ho vissuto le stesse emozioni. Da bambino quando capitavo in casa in un cacciatore facevo sempre in modo di farmi aprile il fatidico armadietto dov'erano custoditi fucili, cartucce e cianfrusaglie varie. Sono cresciuto annusando le canne dei fucili e i bossoli vuoti delle cartucce sparate che mi sembravano di un profumo inebriante. Anch'io ho il mio armadietto in cui vado spesso a curiosare, cercando di rivivere le emozioni di una vita passata a caccia. Il problema, nel mio caso, è che il mondo al di fuori di quell'armadietto è cambiato ed andare a caccia oggi non suscita le emozioni che suscitava allora. Si è persa la semplicità e la spontaneità, il senso di libertà che dava andare a caccia.

da lucas 21/06/2010 13.50

Re:In un vecchio armadio

scusatemi, ho scritto due volte circa in luogo di 14/15 anni circa.

da Nato cacciatore 21/06/2010 12.55

Re:In un vecchio armadio

Le tue sono parole che toccano il cuore e l'anima di tantissimi di noi! complimenti !!

da Fabrizio Arena 21/06/2010 12.50

Re:In un vecchio armadio

Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di vivere e crescere con lui, fino ai 14/15 circa circa, poi ahimè! mi è rimasto l'armadio, in questo caso "armadietto" con l'anta in vetro dove riponeva tutto e chiudeva a chiave, ma lui e sempre li presente, sotto forma di oggetti, ma li, il 16 a cani esterni, i coltelli, i richiemi, dalle varie forme e materiali, i vari attrezzi per caricare le cartucce, lenze, ami, reti, è tutto li a risvegliare sapori, odori, ricordi sopiti ma mai spariti, sempre pronti a venir fuori in maniera propotente quando guardo attraverso quel vetro, o carezzo la vecchia doppietta, quasi come se fosse lui in persona. Ha ragione Gimessin nel sostenere che mette un po di tristezza nell'animo, ma è una tristezza a cui non rinuncerò mai. Grazie di aver risvegliato in me ancora una volta questa grande emozione. Cioa Frombo

da Nato cacciatore 21/06/2010 12.32

Re:In un vecchio armadio

X Gimessin: D'accordo con le tue parole, giuste, contraccambio l'abbraccio. Mi auguro che l'atmosfera, un po melanconica, non sia condivisa, dai giovani, che essi trovino, nella caccia, un riferimento per il futuro, creando il giusto flusso di continuità con il passato, nei suoi gesti semplici e le sue emozioni limpide.....ma sopratutto libere

da Fromboliere 21/06/2010 12.14

Re:In un vecchio armadio

Dolce e struggente "saudade" che implica in se l'accettare quella parte della clessidra trascorsa e accumulata con la speranza in quella parte che ancora deve scendere nel cono inferiore. Con i miei complimenti, è stato un piacere leggerLa.

da Silvano B. 21/06/2010 12.13

Re:In un vecchio armadio

Riaprire quell'armadio, è come rifugiarsi in qualcosa di bello, qualcosa che ti riporta alla serenità interiore e che sotto certi aspetti ti infonde anche un po di tristezza, una tristezza legata ai ricordi e paragonata alla modernità che ti fà comprendere quando sia cambiata la vita. Tutti possediamo virtualmente un armadio, anche in una sola fotografia ci trovi il tuo armadio. Quell'armadio, materiale o virtuale che sia e che abbiamo ereditato, è tutto ciò che fa parte dei bei ricordi, dei nostri ricordi, legati alla famiglia, ai nostri antenati, e sono sempre più convinto che dobbiamo lasciarlo ai nostri figli, ai nostri nipoti, affinchè quell'armadio possa sempre esistere e dare quei sapori alla vita dei nostri eredi, per dare loro il modo di rifugiarsi nei bei ricordi ed allontanarsi per un po dalla tristezza del mondo moderno. Grazie Fromboliere, il tuo editoriale mi ha messo un po di tristezza nell'animo, quella tristezza che è fatta solo di cose belle. Un abbraccio.

da Gimessin 21/06/2010 11.52

Re:In un vecchio armadio

Complimenti.

da anpa 21/06/2010 11.40