Aiutati che dio t'aiuta, dice il vecchio adagio. E in tempi di coronavirus bisogna arrangiarsi. Niente di più ordinario per i cacciatori, abituati a darsi da fare, per sè e per gli altri. L'abbiamo visto proprio in questi tempi bui, dove grazie alla loro anima solidale i cacciatori si sono fatti in quattro per dare una mano. In senso letterale, proprio, e raccogliendo centinaia e centinaia di migliaia di Euro per mettere un po' di benzina a questo nostro sistema sociale e sanitario che di fronte alla catastrofe ha fatto fatica a rispondere alle prime emergenze.
Ma i cacciatori non demordono anche e soprattutto per sostenere la loro passione. Ne fanno fede le migliaia di contatti per telefono, per scritto, via social, in streaming, in videoconferenza e con tutte le diavolerie che la modernità ci mette a disposizione, compreso il nostro supercliccato WEHUNTER, da singoli o da associati, per contrastare le infinite bugie che certi nostri avversari imbastiscono in questo periodo, come se non ci fosse altra cosa e più urgente da fare. Lo fanno, i cacciatori, anche per dare il proprio contributo e i necessari suggerimenti per sollecitare i nostri amministratori a prendere i provvedimenti necessari ad affrontare questa straordinaria e inattesa stagione.
Fra le tante lettere che riceviamo, fra le infinite sollecitazioni che i nostri affezionati utenti e amici ci fanno pervenire, ne vogliamo pubblicare una, che cerca di affrontare con ragionevolezza un problema contingente che riguarda moltissimi cacciatori. Non è cosa banale, consapevoli come siamo delle infinite insidie che nasconde la macchina burocratica di questo nostro paese, soprattutto in momenti di affanno esistenziale come questi. Altre riflessioni e consigli saranno graditi. Ecco la lettera:
Gentile Redazione di Big Hunter,
sono un cacciatore di Reggio Calabria, iscritto poc'anzi al sito Wehunter.net dove ho anche esposto quanto segue, al fine che venga messa in risalto questa tematica; da quanto ho modo di verificare, credo sia il parere di tanti i cacciatori.
Come saprete è giunta notizia che le autorizzazioni di polizia sono state prorogate al 31 ottobre 2020. Tutti i porto d'armi scadenti tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020 sono stati prorogati a ottobre 2020. Personalmente ho scritto per email al Presidente ANPAM Stefano Fiocchi e al Direttore Generale Mauro Silvis poiché come molti ritengo illogico che i porto d'armi in scadenza da gennaio a luglio vengano prorogati fino a ottobre. Piuttosto sarebbe bene che venissero prorogati tutti i porto d'armi in scadenza nell'anno corrente fino a gennaio 2021. L'illogicità nasce da questi presupposti:
1) Da gennaio a marzo ci sono titolari di porto di fucile uso caccia che hanno già presentato richiesta di rilascio o rinnovo del porto d'armi. Quindi parte della popolazione avrà il porto d'armi già pronto entro la stagione venatoria, mentre altri si vedranno il porto d'armi rilasciato o rinnovato nel bel mezzo della stagione venatoria.
2) Da oggi ai prossimi mesi non è ancora da considerarsi certo al 100 % che la stagione venatoria possa essere valevole allo stesso modo in tutte le Regioni d'Italia da settembre. Può essere quindi che chi ha il porto d'armi in scadenza dopo il 31 luglio debba presentare ugualmente il porto d'armi al rinnovo, con il rischio di pagare i versamenti e le marche da bollo unitamente alla documentazione anticipatamente per poi rischiare ipoteticamente di perdere un anno di stagione venatoria.
Pertanto la proposta più logica sarebbe che i porto d'armi in scadenza vengano prorogati come validità per tutto l'anno corrente e non fino a ottobre, consentendo a scanso di ogni ragionevole dubbio di poterli poi rinnovare tranquillamente nel 2021, anno in cui teoricamente la pandemia dovrebbe essere abbondantemente superata.
Mi rivolgo alle Associazioni Venatorie, alle Associazioni Armiere, alle Rubriche Editoriali del settore quale Big Hunter.it e alla stessa ANPAM affinché si provveda a rettificare la modifica del Decreto in tal senso.
Grato per l'attenzione, confido nel vostro impegno costante nella divulgazione di notizie in merito alla caccia e alle nostre problematiche.
Cordiali Saluti
Verna Antonio
Per chi volesse, Antonio Verna ha avviato una raccolta firme sul sito Change.org.