Un recente attacco contro la caccia è stato portato dal Sig. Mario Tozzi conduttore su RAI 3 di un programma di divulgazione scientifica (SAPIENS UN SOLO PIANETA), che nella puntata dell'11 giugno 2022 ha sciorinato i soliti slogan propagandistici ripetuti ossessivamente dagli animalisti - anticaccia ma privi di ogni fondamento scientifico e fattuale.
Se il Sig. Tozzi avesse consultato i siti internet della FAO o degli enti internazionali che studiano la fauna, si sarebbe risparmiato la cattiva figura di fondare le sue opinioni su argomenti fallaci.
Per riportate le cose nella loro giusta prospettiva di normalità va ricordato che la caccia è da sempre consentita e praticata in tutti i paesi del mondo, con l'unica eccezione della Colombia (dove è vietata per motivi interni).
E' vero che in molti paesi ci sono correnti che chiedono forme di limitazione e controllo della caccia (cose tutte che in Italia già sono presenti nella legislazione venatoria) ma in nessuno e in nessun caso si chiede la sua abolizione.
Gli argomenti che secondo il signor Tozzi impongono il divieto della caccia, consistono nella strage indiscriminata di uccelli, dell'inquinamento da piombo del terreno e soprattutto nell'ostilità verso la caccia delle maggioranze degli italiani.
Il sig. Tozzi, crede che il numero di cacciatori sia di 650.000, ma questo è assai superiore alla realtà (perchè in realtà sono poco più di mezzo milione) e ipotizzando che ogni cacciatore riesca ad abbattere il numero di capi consentiti dalla legge, ma ogni cacciata formula dei numeri di capi abbattuti del tutto lontani dalla realtà, perchè è il procedimento sul quale si fonda il calcolo stesso che è sbagliato.
La realtà che il sig. Tozzi, ignora, è che la strage di volatili in Italia è impossibile perchè la selvaggina nobile stanziale naturale cacciabile è estinta in Italia da oltre mezzo secolo e la sua estinzione non dipende dalla caccia ma dall'antropizzazione dell'ambiente e dell'agricoltura intensiva che adopera sostanze chimiche tossiche per gli animali che se non li uccidono li rendono sterili.
Quanto alle specie migratorie, i flussi migratori da molti anni evitano l'Italia perchè le zone di svernamento e stanziamento sono divenuti inospitali e quindi anche gli abbattimenti sono aleatori e rari.
La prova di ciò sta nel fatto che gli italiani che vogliono cacciare la migratoria vanno all'estero, mentre nessun straniero viene mai in Italia.
Quanto all'avvelenamento del terreno da piombo va ricordato che dove si può sparare molto come nei campi di tiro a volo c'è l'obbligo del recupero del piombo, e nelle zone umide c'è il divieto di usare pallini di piombo (penalmente sanzionato), e mentre nel terreno libero le fucilate (come chi va in campagna durante l'apertura della caccia sa bene) sono ormai assai sporadiche rare e perciò non possono inquinare alcunchè.
Il sig. Tozzi ritiene che il decisivo cavallo di battaglia degli anticaccia sta nella contrarietà alla caccia della maggioranza della popolazione, ma questa convinzione è dovuta ad una sua assenza di sensibilità democratica (tipica degli integralisti): che pensano che vada abolito tutto ciò che a loro non piace.
La vera democrazia si fonda sulla tolleranza e così la caccia come moltissime altre attività svolte da minoranze (talora esigue), è legittima perchè la sua legittimazione nasce da una tradizione antica che è entrata a far parte del costume.
Dunque l'esercizio delle attività praticate dalle minoranze rientra nel diritti di libertà che la costituzione italiana tutela (soprattutto per le minoranze) perchè questo è uno dei modi attraverso i quali si può realizzare nel tempo libero il pieno sviluppo della persona (art. 3 della costituzione).
Queste attività non possono dipendere dal consenso della maggioranza, perchè il loro limite sta nella lesione del diritto di libertà altrui e a conferma di ciò, si provi ad immaginare se dovessero dipendere dal consenso della maggioranza i diritti delle minoranze etniche, religiose, sociali, sessuali, linguistiche, e tutte quelle attività lontanissime dalla sensibilità della maggioranza (che ne sostiene gli oneri e le tasse) quale la musica lirica e operistica, il balletto classico, la boxe, pesca, ecc.
In sostanza, l'esercizio dei diritti individuali non è legato all'approvazione della maggioranza poichè la loro tutela in Italia è un diritto garantito costituzionalmente, ma in tutto il mondo sono accettate senza problemi.
Enrico Fenoaltea