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Editoriale

PIU' VIVA E PIU' AMATA


lunedì 8 settembre 2014
    

Vabbè, c’abbiamo i grillini. Ce l’abbiamo in Parlamento, ce l’abbiamo adesso anche a Bruxelles e per guadagnarsi un po’ di visibilità a buon mercato, spesso fanno come i Verdi e gli ambientalisti ormai sempre più animalisti. Sparano a palla incatenata sulla caccia i cacciatori. è un sintomo, grave, a mio parere, della loro pochezza. Non sono all’altezza di affrontare i grandi temi e allora ripiegano  sulla Croce Rossa. Ma anche lì, spesso e volentieri, la tirano di fuori. Non hanno capito che darci addosso porta male. Guarda quella povera Brambilla, che cerca di riciclarsi con un nuovo look più decoroso (dai cani ai bambini, come se ne capisse qualcosa, ha scritto recentemente Alex Corlazzoli), visto che i suoi colpi di scena mediatici (prima inventa Dudù, poi gli trova la fidanzatina) non hanno portato granchè bene. Nè a lei, nè a chi le ha dato credito. Una vicenda che qualcosa potrebbe insegnare. Potrebbe essere materia di riflessione, per i grillini o forse per una sola parte di loro, perchè sulle questioni ambientali vere, masticano amaro. A Parma, per esempio. Avevano impostato una campagna contro l’inceneritore, probabilmente meritoria, ma poi, a Comune conquistato, il sindaco Pizzarotti, pur bravo, ha dovuto fare marcia indietro.

Secondo me, tutti questi, grillini, Brambilla, pecorari, zannuti vari di complemento, non hanno capito che, al di là delle apparenze, la caccia è ancora viva, radicata nei territori, forte di una cultura e di una tradizione che la gente vera, quella italiana doc, tanto ruspante quanto genuina ma che conosce e usa i nuovi mezzi di comunicazione, “social” compresi, riconosce come propria, vicina al comune sentire di chi non dimentica le proprie radici rurali, sane, che vivaddio sono e saranno quelle che ci aiuteranno a uscire da questo lungo tunnel che una politica sciagurata ci impone da ormai troppo tempo.

I segnali? Ottimi e abbondanti. Purtroppo, lo dobbiamo riconoscere, la crisi ha fatto capire ai molti ignari che i problemi, dell’ambiente e non solo, sono altrove. E che, comunque, il nostro mondo ci sta mettendo del suo nel testimoniare che al di là di tutto la caccia è forte, è positiva. Con il successo delle manifestazioni, prima di tutto. Tutte in crescita, dall’Hunting Show al Game Fair, alle tante, innumerevoli altre, che da un po’ di tempo nascono come funghi. E tutte benedette da folle di entusiasti. Una miriade di giovani, di donne, di appassionati, che non si affacciano solo per curiosare sui nuovi modelli di schioppi o sugli stivali ultimo grido.  No, partecipano, sperimentano, vivono intensamente la giornata. S’informano, discutono, dicono la loro con competenza e con passione.

C’è ancora un forte senso di appartenenza alla bandiera, è vero,  però è nato e cresce il bisogno di condividere, di stare insieme, di insistere sull’unità. Alle prove generali non si assiste solamente in Toscana, ma anche in Lombardia, in Veneto. Alle fiere, le diverse associazioni si propongono in stand unitari, organizzano dibattiti con spirito corale. Organizzano eventi, anche minimi, condividono gli obiettivi, si distribuiscono i compiti.

Una mano, lo dobbiamo dire, ce la danno le nostre donne, le tante massaie ma anche le giovani che sempre con maggiore entusiasmo prendono la licenza e primeggiano in conoscenza e competenza.

La caccia è viva. è più viva di prima. La gente nemmeno se ne accorge, ma la ricchezza della nostra fauna selvatica dà sostanza anche al loro palato. Non c’è bottega, drogheria, mercato rionale o fiera di paese, trattoria, locanda, osteria, ma anche ristorante pluristellato, che non offra qualcosa che sappia di cacciagione. I grandi chef, ormai da tempo, non disdegnano di cimentarsi con ricette anche rivoluzionarie con selvaggina, che fanno invidia alla grande tradizione gastronomica francese, inglese o mitteleuropea. Vedete al proposito www.bighunter.it alla voce Cucina. Dalla beccaccia al cervo, dal cinghiale alla lepre, dal germano alla pernice, ormai è un tripudio neorinascimentale. Recentemente, ho avuto il piacere di assaggiare fra l’altro “il cinghiale va al mare”, preparato per un pubblico superselezionato, competente, da Igles Corelli, grande gastronomo, grande innovatore. Sapori unici, intensi, quasi una provocazione, a conferma che anche con un prodotto antico, tradizionale, si può fare innovazione. Non è stato da meno Bruno Barbieri, ormai star della televisione, che introdotto da Matteo Marzotto (famiglia di appassionati cacciatori), ha dato il via all’ultima edizione del Game Fair. Tanto per rinverdire i fasti di una kermesse che fin dalla nascita, ormai una vita fa, fece della cultura gastronomica una delle sue carte vincenti.

Breve digressione: Chi scrive, ormai anzianotto (ma a me, al mattino quando mi faccio la barba davanti allo specchio, piace ancora vedermi come un...diversamente giovane...), come molti di voi sanno ha un ricordo di prima mano. E qualche nostalgia. Nostalgia del primo impatto a Chambord, con Gianni Bana e Pino Foccoli (Beretta France), quando con Nicolas Noblet, Federico Odescalchi e la dinamicissima Sophie Galeras decidemmo di tentare con quella favolosa kermesse anche in Italia. Sulle rive del Lago di Bracciano. Nostalgia di quel mondo della caccia italiana, ai tempi eroici dei referendum, quando Rosini, Mingozzi, Fermariello, Cardia, aderirono entusiasti all’idea e al progetto. Nostalgia di quei banchetti formali al Castello, o dei pranzi misto-vip  di Principi & Butteri, ma anche di quelle serate sotto un pergolato con i ragazzi - più o meno - dello staff (e Benedetto Barberini, e Saverio Patrizi, e Fausto il capocaccia di Vigna Grande) a passare la notte cantando, davanti a una griglia sempre ben alimentata. E le proposte gastronomiche, anche nuove (petti di colombaccio), del giovanissimo Federico Cenci introdotto da quel matto geniale di Roberto Fidanzi; il “piccionaccio alla leccarda” degli amici di Amelia, i rigatoni al sugo di folaga di Giovanni Franceschi, i tanti laboratori del gusto, con variante al sapore/afrore selvatico, gli spuntini col prosciutto di cinghiale o con la porchetta ruspante, salsicce e salamini che sapevano di caccia già appena li adocchiavi. (Scusate l’inciso, ma mi piace ricordare che con la proposta della gastronomia come vessillo della nostra cultura, veniamo da piuttosto lontano).

E i giovani? I tanti giovanotti acqua e sapone che si alzano prima dell’alba, sfidano le intemperie, la pioggia, il freddo, per non mancare l’alba, per vivere una giornata all’aria aperta, magari attrezzati di tutto punto con vestimenta ipertecnologiche, ma freschi nell’anima e grati a chi, spesso il genitore, gli ha offerto l’opportunità di diventare uomo.

Sono tutti segnali, sono convinto, che ci fanno sperare in meglio per questa nostra passione. Una realtà che senza dubbio riuscirà a prevalere ancora una volta sul maleodorante rigurgito delle residue velleità tardo-verdastre, ormai sul viale del tramonto dell’ultima fanfara radicaleggiante.

In bocca al lupo a tutti.     
 
 

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32 commenti finora...

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

la star non risponde...

da ah 14/09/2014 16.48

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

tieniti la tua che e' meglio. sennò come campi. anche da tutti i sondaggi solo chi ha la poltrona non vuole l'unità, il novanta per cento dei cacciatori la vuole e non capisce la frammentazione, soprattutto dopo che ha capito che chi vuol mantenere la diversità associativa ha altri interessi oltre alla caccia. spesso politici spesso proprio di poltrona. e fra questi ormai e' chiaro chi non vuole nessuna unificazione, vero?

da unification please 12/09/2014 17.02

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

SECONDO ME LA POLITICA, OGGI, HA BEN POCO DI RESIDUALE DAI VECCHI MOVIMENTI IDEOLOGICI DI UN PAIO DI DECENNI FA. I VECCHI GATTOPARDI HANNO FATTO IL LORO MESTIERE. PER CUI, LE PRINCIPALI FORZE POLITICHE ODIERNE SONO UNA SPECIE DI BIGMAC (O SUPERAMBURGER) DOVE C'E' DI TUTTO. SOCIALISTI E DEMOCRISTIANI, CHE LA FACEVANO DA PADRONE IERI, OGGI SONO ANCARA LI', RICICLATI, E DEI KOMUNISTI ORMAI NON SI SENTE PIù PARLARE. NEANCHED AL PADRINO DELLA BRAMBILLA, CHE PER LA CACCIA HA FATTO IL SUO, FORSE MOLTO PIù DI OCCHETTO E COMPAGNIA. ANCHE GRILLO RACCATTA (SEMPRE MENO, PER LA VETRITà) GLI SCONTENTI EX (DEMOCRISTIANI, COMUNISTI SOCIALISTI RADICALI), MA - COME STANNO GIà DENUNCIANDO DALL'INTERNO - CERTE VELLEITà POPULISTE, COME LA SCELTA DEI CANDIDATI VIA WEB, APRONO ALL'ACCESSO MASICCIO DI CANDIDATI ALLE ELEZIONI REGIONALI DI PROVENIENZA MAFIOSA. E ALLORA, GIà INTRUPPATI OVUNQUE I MASSONI (CHE GIRANO DA SEMPRE ANCHE NEI GIORNALI CHE CONTANO), CON LA MAFIA IL CERCHIO SI CHIUDE. TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE. SENZA DISTINZIONE DI SIMBOLO.

da Fra. M. 12/09/2014 9.38

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Grazie giusva,ma a questo punto vorrei conoscere quale sia la realtà di Gino(opposta a quella di Incerpi,ovviamente) e da cosa la deduce,oltre che dai post di geapress.

da pietro 2 11/09/2014 10.37

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

relata=realtà.

da giusva 11/09/2014 9.29

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Gino,ci potresti sottotitolare il tuo commento?Per capirlo,almeno,senza andare a pagina 777 di televideo.Ti assicuro che non si capisce(ma io sono limitato) granche';ce l'hai con Incerpi?Dici che non sia vero quello che sostiene?Sei politicamente all'opposto delle sue vedute?Ma che e' la relata?Un verbale di PG?

da pietro 2 10/09/2014 21.38

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

scusa incerti ma per me te sei fuori di testa!!io tutta sta sveglia non la vedo e sono piu giovane di te che oramai ( scusami) i tuoi giri sono quelli viziosi dei cacciatori mezz pensionati che della caccia VERA non sanno piu niente di niente ! le massaie. le donne ,l unitä MA DOVE ????? capisco che a una certa eta si vedono tuitte le cose in maniera filosofica... ma la relata e un altra...e i tuoi amici KOMPAGNI grandi responsabili ... altroche grillini BELLA SCUSDA::: AHHAHA

da Gino 10/09/2014 16.21

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

bellissimo articolo dell' amico Giuliano Incerpi. la caccia si sta riprendendo dalla pioggia di menzogne e mistificazioni di certa propaganda, e le nuove leve stanno affluendo nonostante il lavaggio del cervello cui sono sottoposti finanche -spesso- nelle scuole. La lotta sara' dura ma i nemici peggiori li abbiamo all' interno del mondo venatorio, quelli esterni si stanno sconfiggendo da soli, a forza di gridare "al lupo "....... spesso ottenendo un effetto boomerang, perche' e' proprio la propaganda criminalizzatrice di cui simo oggetto che incuriosisce molti giovani.

da Fabrizio 10/09/2014 11.33

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Claudio il mercato nero prospera perche é vietato vendere la selvaggina con la 968 era lecito se gli atc non saziano é colpa degli uomini non dell idea dello atc ...anche se non li condido

da alessandro 09/09/2014 20.19

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Caro 100%cacciatore, non ho certo l'autorevolezza di Incerpi ma ti posso comunque dire che la mia poca esperienza mi ha insegnato che la quantità non corrisponde sempre e per forza anche a qualità. E che pochi non significa per forza anche deboli. La mia idea è che tutto ruota sempre di più intorno ad una unica parola, ovvero CREDIBILITA'. E non vale certo solo per la questione caccia.

da Ezio 09/09/2014 18.34

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Alessandro, la 157 ha di fatto resa privata la caccia,ma in maniera distorta. Solo che i soldi per abbattere la fauna non vanno ai proprietari dei terreni dove la fauna si alimenta e fa danni.Ma in parte allo stato,e in parte per mantenere gli ATC.Il massimo è la vendita dei pacchetti di giornate e dei cervi con tanto di tabelle.Più privata di così !

da Antico Cacciatore Toscano 09/09/2014 16.23

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Alessandro, non voglio intavolare un dialogo che probabilmente annoierebbe molti di coloro che potrebbero a buon diritto voler intervenire sull'argomento dell'editoriale. Diciamo che la mia battuta sull'art. 842 c.c. è una provocazione, perché gli ATC non sempre hanno, come avrebbero dovuto, conciliare e bilanciare interessi e istanze provenienti dai soggetti interessati e dalla società civile. E la tua è la rappresentazione di quello che dovrebbe essere ma spesso non corrisponde alla realtà. Di fatto la filiera della carne è solo sulla carta e il mercato nero prospera, a vantaggio di pochi. Gli agricoltori non vedono vantaggi (salvo alcuni) nella presenza degli ungulati. I cacciatori sono divisi e solo una minoranza non si lamenta ed è soddisfatta della situazione. Degli ambientalisti meglio non parlare. Non mi pare che vada tutto bene...

da Claudio Nuti 09/09/2014 15.59

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Claudio,anche te con codesta fissa dell'842..Certo che siete capoccioni forti..La 157 ha di fatto superato l'842 con la nascita degli atc che sono organismi di gestione semi-privata di II grado,se non paghi non scendi dall'auto,combia solo il prezzo con la riserva,ma tra un po' i costi si bilanceranno.In piu' non puoi legare la proprieta della fauna al fondo,e' proprieta dello stato,dovresti modificare il libro terzo della proprieta, del codice civile Italiano.Lo stato non svendera mai la sua proprieta per 4 baiocchi a privati.Si puo' arrivare a farla modificare da legge di protezione a legge di gestione la quale e' affidata alle regioni e atc,superando oggi le provincie..La carne oggi gia' e' in filiera,come non vedo perche' devo pagare x fare un favore all'agricoltore uccidendogli gli ungulati,casomai e lui che mi paga per ucciderli.

da alessandro 09/09/2014 15.41

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Alessandro, non è detto che ciò che non fa parte delle tradizioni dell'Italia peninsulare non possa un giorno diventare, per una serie di motivi sui quali ben poco possiamo incidere, la caccia maggiormente praticata. Quanto alla gestione...purtroppo hai ragione. Ma si torna sempre lì, all'art. 842 del codice civile che di fatto, purtroppo, impedisce una effettiva gestione e valorizazione della fauna selvatica. I danni andrebbero ripagati con i proventi della commercializzazione della carne e delaa vendita dei capi assegnati ai cacciatori ospiti, non con le quote di iscrizione dei residenti. In ogni caso, poiche come giustamente afferma Giuliano Incerpi, si intravedono segnali di una inversione di tendenza, occorrerebbe completare l'opera con l'unità delle associazioni venatorie ed una vera e completa riforma legislativa.

da Claudio Nuti 09/09/2014 15.28

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Ci sono cacce che uno ha nel cuore ed altre no. Un po' come la passione per le bionde piuttosto che per le brune o viceversa. Tutto è moooolto personale e personalmente il giorno che non potrò più cacciare beccacce con il cane da ferma probabilmente smetterò di andare a caccia o ci andrò altrove. Già trovo scandaloso che io debba pagare 650 euro l'anno di tasse e tesserini per cacciare pochi giorni l'anno una specie che non incide in alcun modo sulla gestione di atc e ca. Però le passioni ci fanno fare cose che di razionale han ben poco e pertanto amen. Tutto, anche il NON senso, però ha un limite, questo è certo.

da Ezio 09/09/2014 14.50

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Claudio ti parlo da selecontrollore,non e' gestione, ma facciamo solo esclusivamente contenimento per completare il piano d'abbattimento,in Italia selezione pura non e' mai iniziata e ne esistita....Se i migratoristi esisteranno sempre ti dico di si,per il semplice motivo che sono loro,in percentuale maggiore, a sostenere economicamente gli atc e la successiva erogazione fondi da danni,se i migratoristi scompaiono,si dovra usare l'esercito per ammazzare gli ungulati..Molti di noi la selezione la fanno solo per sfizio o per riempitivo della stagione venatoria....Non e' una caccia tradizionalmente sentita in Italia...

da Alessandro. 09/09/2014 12.25

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

farsi carico delle specie emergenti non è compito del cacciatore, apposta vi chiamate selecontrollori, farsi carico delle specie emergenti si fà modificando la Legge 394 sulle aree protette ed aprire la caccia al loro interno eliminando il sovraffolamento ed i danni in agricoltura è da lì che proviene questo esubero, che poi se vogliamo si può eliminare facendo delle semplici battute coi cani, solo che ormai stò giochetto piace a molti che vorrebbro farlo passare come caccia tradizionale a scapito delle vere cacce tradizionali.

da giannirm 09/09/2014 12.05

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Eugenio Barisoni, Nello Adelmi grandi cacciatori e non solo. Non usiamo il loro nome in modo strumentale. Ho cacciato anche fringuelli, conosco la storia e non mi permetterei mai di ridicolizzare le cacce altrui, anche se non le pratico più. Non ho mai affermato che le cacce tradizionali vanno abolite. Ho solo detto che si salveranno grazie alle nuove.

da Claudio Nuti 09/09/2014 11.58

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Ale, il singolo potrà anche non adeguarsi e ne ha sicuramente tutto il diritto, ma ritengo che avrà la possibilità di farlo solo se la Caccia in generale sarà in grado di sintonizzarsi col nuovo e di farsi carico della gestione delle specie selvatiche emergenti.

da Claudio Nuti 09/09/2014 11.44

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Caro Nuti, tu se vuoi divertiti con i tuoi caprioli, ma lasciaci sognare. Per me vale più un fringuellino che quaranta corna. Che ci vuoi fare, sono fatto così. Se invece tu capissi che la caccia non è solo loden ma anche storia cultura e tradizione, allora faresti un piccolo passo avanti e forse ci daresti una mano a salvare il nostro mondo che, forse non l'hai ancora capito, è anche ...il tuo.

da Eugenio B. 09/09/2014 11.38

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Caro Nuti, tu se vuoi divertiti con i tuoi caprioli, ma lasciaci sognare. Per me vale più un fringuellino che quaranta corna. Che ci vuoi fare, sono fatto così. Se invece tu capissi che la caccia non è solo loden ma anche storia cultura e tradizione, allora faresti un piccolo passo avanti e forse ci daresti una mano a salvare il nostro mondo che, forse non l'hai ancora capito, è anche ...il tuo.

da Eugenio B. 09/09/2014 11.38

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Claudio non credo proprio che io dabba adeguarmi a fare un favore a chi ha causato questa esplosione di ungulati...Dal mio punto di vista possono anche morire di vecchiaia.

da Ale 09/09/2014 11.18

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Ma, scusate, dal 1992 l'ambiente si è trasformato. Specie animali che prima quasi non esistevano ora hanno preso prepotentemente possesso del territorio. Abbiamo lupi e talvolta orsi alla porta di casa, oltre che cinghiali, cervidi e bovidi in quantità. Senza stare ad analizzare le cause di tutto ciò, secondo voi la caccia ed i cacciatori non dovrebbero adeguarsi al nuovo, anche se non piace?

da Claudio Nuti 09/09/2014 10.40

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

PENSO ANCH'IO CHE LA CACCIA ITALIANA SIA SOPRATTUTTO QUELLA ALLA MIGRATORIA.SE NON SIAMO RIUSCITI A DIFENDERLA PER QUELLO CHE ERA, LE RAGIONI SONO INFINITE. A ME HANNO INSEGNATO CHE QUANDO HO UN PROBLEMA LA PRIMA COSA CHE DEVO FARE E' CHIEDERMI 1- DOVE HO SBAGLIATO , 2 - COSA POSSO FARE PER RECUPERARE.ALLA PRIMA DOMANDA, LE RISPOSTE SONO PURTROPPO ALTRETTANTO INFINITE. LA PIù IMPORTANTE CORRISPONDE ALLA LITIGIOSITà E FRAMMENTAZIONE DELLE AAVV. SUBITO DOPO VIENE L'INCAPACITà A RAPPORTARSI CON UN MONDO CHE CAMBIA RAPIDAMENTE (OVVERO, CI SIAMO ARROCCATI SU POSIZIONI NON PIù SOSTENIBILI; LA CAUSA POTEVA ESSERE GIUSTA, MA L'APPROCCIO E' SEMPRE STATO DI RETROGUARDIA: RADICALEGGIARE E' ENTUSIASMANTE, CI SI SENTE PROTAGONISTI, EROI, PRECURSORI, MA SI RIMANE ELITE' SI RACCOLGONO SCARNI RISULTATI). INFINE - DISTRATTI DAL "PARTICULARE" DI OGNUNO, NON SIAMO STATI CAPACI DI DIMOSTRARE CHE ALDILà DELLE RIVENDICAZIONI, IL NOSTRO APPORTO ALLA TUTELA DELLA FAUNA E DEL TERRITORIO E' SOCIALMENTE IMPORTANTISSIMO. RINCORRERE IL FRINGUELLO, SENZA AGGANCIARSI A PROPOSTE SOCIOCULTURALI VALIDE PER TUTTI, E' STATA LA NOSTRA TOMBA. SE NON VOGLIAMO CONTINUARE A FARE GLI ZOMBI, DOBBIAMO LAVORA SULLA PROPOSTA, NON SULLA PROTESTA. GLI UOMINI E - SOPRATTUTTO - LE DONNE DI BUONA VOLONTA' CI FACCIANO UNA BELLA RIFLESSIONE. SLOGAAN: BARBARE DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!!!

da carlo m. 09/09/2014 10.12

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

La mia sensazione invece è che si voglia riciclare il cacciatore migratorista in una delle tre tipologie che ho precedentemente elencato, troppe volte si è sentita la storiella della caccia necessaria, su specie problematiche o della caccia ecocompatible su specie riproducibili, finora chi c'ha rimesso di più è stato solo il migratorista con il beneplacito di quasi tutte le AAVV e questo la dice lunga sulle intenzioni future, ritengo che se non si lavora per la caccia in toto non sia necessario che in futuro si continui ad andare a caccia e se in altri Paesi non si cacciano piccoli uccelli sono affari loro, ogniuno si veda le proprie tradizioni nel mediterraneo la caccia è sopratutto migratoria.

da giannirm 09/09/2014 9.56

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Queste cose le ho già lette nel bellissimo catalogo BIGHUNTER 2014. Tanti prodotti per cacciatori e non, fungaioli, outdoristi e faidatè. Bello rileggerle anche sul sito. Quanto alla nostalgia, anche quella serve. Soprattutto se a evocarla sono diversamente giovani entusiasti e con cose da raccontare. O da ricordarci. A quanto ricordo, la 157 faceva parte del pacchetto. Concordato con agricoltori e forze politiche. Dara la situazione, tutti erano d'accordo, perchè l'alternativa, era la privatizzazione della caccia. Cosa che fu deciso di evitare, in prima fila i produttori di caccia (fucili e cartucce). Poi ognuno recitò la sua commediola,ad usum delphini. Il PCI (Occhetto) era contro (voleva andare a votare), Fermariello da ultimo un po' più possibilista. Confagricoltura per la privatizzazione (fu fra i fautori del referendum insieme ai radicali, ma allo stesso tempo, essendo gran parte dei confagricoltori anche confindustriali, contrari alla limitazione dei prodotti chimici in agricoltura), le frange estreme dei cacciatori che si stracciavano le vesti, ma non volevano rinunciare a scorazzare liberamente grazie all'842. Insomma, i soliti pasticci all'italiana. Ma, ripeto, se non ricordo male, la 157 era nei patti, e fu la salvezza della caccia così come l'aveva inventata il Duce. Oggi, siamo ancora qui, a rintrogolarci nel fango, ma il problema piuttosto è un altro: la cultura metropolitana (anticaccia) dilaga perchè crescono le popolazioni di città a discapito dei campagnoli, la nostra cultura è vecchia (e non è solo questione di età dei nostri cervelli) e non è ancora riuscita a metter in pista quella che Asimov chiamava "La Fondazione". Forse un po' di fantascienza non guasterebbe, sia ai nostri dirigenti attuali (vecchi nell'anima, prima che ne corpo) e ai nostri giovani. Ce ne sono, ma anche secondo me hanno bisogno di quel colpo d'ala, evocato da Rosini almeno trent'anni fa, ma mai battuto.

da Nello A. 08/09/2014 15.18

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

La nostra grande passione la CACCIAAAAAAA!!!

da Marco 08/09/2014 15.09

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Bell'editoriale! E' vero, ci sono segnali che il vento sta cambiando, complice la crisi economica. Ma anche i cacciatori devono cambiare. Affermare che l'unica caccia vera è quella alla migratoria è un errore. Sarebbe come dire che in tanti paesi europei dove non ci si sogna neppure di cacciare i piccoli uccelli e magari neppure colombi o beccacce e dove addirittura si va a caccia di galli con la carabina, la caccia vera non esiste. Se avremo la possibilità di conservare alcune cacce tradizionali alla migratoria, lo dovremo in futuro sicuramente a porcastri e cervidi... Un saluto.

da Claudio Nuti 08/09/2014 15.07

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

I capelli bianchi significano due cose;esperienza e saggezza....certo,siamo diversamente giovani,ma abbiamo insegnato e tramandato al meglio la nostra passione....qualche rimpianto e qualche incertezza dovuta solo alla nostra età,non certamente al futuro di questa nostra grande passione. La nostra storia e millenaria...i nostri denigratori non hanno nessuna storia e non avranno nessun futuro.

da Nordio Riccardo. 08/09/2014 14.51

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Un po' di ottimismo ogni tanto riscalda il cuore. Giuliano Incerpi mi manca la tua DIANA e mi mancano gli anni 80 .....

da Gionny 08/09/2014 14.11

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

Ciao diversamente giovane,belli i ricordi di cui vivono tutti i cacciatori.Purtroppo siamo troppo divisi ognuno sotto una bandiera diversa,e questo sarebbe il male minore,se poi quando si deve agire fossimo uniti come un sol uomo.Ma ci salveranno le donne,una Nobildonna tedesca sta prendendo il porto d'armi in Italia,roba quasi al limite dell'impossibile.Sperando in tempi migliori,un caro saluto.

da Vico 08/09/2014 12.33

Re:PIU' VIVA E PIU' AMATA

A quel Game Fair c'ero, vi incontrai tutti, ci portai anche mia moglie, ormai ex, fu una splendida kermesse, uno spettacolo una innovazione della caccia che apri la breccia sulla caccia per tutti, cacciatori e non, purtroppo due anni dopo gli stessi dirigenti aavv sopra elencati, che aderino al progetto game fair aderirono anche al progetto legge 157/92 che ci stroncò facendoci precipitare in quella spirale che ancora oggi ci vede annaspare nel gorgo con l'acqua al collo, si resistiamo ancora, ma per quanto ancora? Stiamo scendendo ai minimi termini, appena i "vecchiotti" appenderanno al chiodo, sarà finita "la bella caccia vagabonda" di Barisoni e che caccia sarà? Al porcastro? Al cervide? al pollastro? Senza la migratoria non sarà più caccia, spero che ciò avvenga ancora fra molto, ma la deriva è quella siamo circondati.

da giannirm 08/09/2014 10.25