Prendo spunto dal titolo di un libro
di successo di un po’ di anni addietro che raccoglieva temi scritti da bambini napoletani che parlavano del mondo così come lo vedevano attraverso i loro occhi. Il racconto di uno di essi della parabola Biblica della fine del mondo dove la confusione regnava sovrana finiva proprio così: il mondo scoppierà le stelle scoppieranno i buoni rideranno e i cattivi piangeranno … Io speriamo che me la cavo.
Qual è oggi la situazione della caccia in Italia? Io speriamo che me la cavo!
La legge comunitaria in discussione alla Camera dei Deputati con la questione dell’art. 43, (leggasi flessibilità dei calendari venatori ecc.) passata al Senato con alcuni aspetti migliorativi per la caccia trova la forte ostilità dei deputati spinti in maggioranza dalla campagna di disinformazione mediatica degli ultimi mesi; la riforma della Legge 157/92 pare arenatasi in Commissione agricoltura al Senato; e come se non bastasse piove dal cielo di Bruxelles una ulteriore tegola che nessuno si aspettava: il nuovo Regolamento 185/2010 del 4/3/2010 che stabilisce disposizioni sulla sicurezza dell’aviazione civile vieta a partire dall’entrata in vigore dello stesso (29 aprile 2010) di imbarcare munizioni a bordo degli aerei.
Procediamo con ordine: il Senatore Franco Orsi durante la tavola rotonda che si è tenuta all’EXA ci ha detto che la portata della riforma della 157/92 sarà in sostanza determinata da quello che succede alla Camera dei Deputati rispetto al famigerato art. 43 della legge comunitaria dove però, lo stesso Orsi riferisce, mancano circa 60 voti. Ha inoltre riferito che ci potrebbe essere un cambio di strategia non puntando più ad una riforma organica ma “portando a casa 3 o 4 articoli che possano migliorare un po’ le cose”. Ci ha spiegato che a differenza del Senato dove un lungo lavoro di informazione ha portato ad avere soltanto 4 voti contrari degli esponenti della maggioranza consentendo in tal modo l’approvazione dell’art 38 (ora 43) della Legge Comunitaria. Insomma per farla breve a meno che James Cameron non inventi un Avatar di Orsi da mandare alla Camera a fare informazione le speranze che passasse senza stravolgimenti il 43, a quanto pare, erano quasi zero. Purtroppo durante tutto il dibattito che si è sviluppato ho avuto l’impressione che si stava celebrando una “resa con l’onore delle armi”.
Ma mentre siamo qui affaccendati nelle nostre questioni tutte nazionali ci ha pensato Bruxelles a farci un ulteriore regalino. Il 5/3/2010 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento 185/2010 che tratta di sicurezza sugli aerei civili. E questi che si inventano? A pagina 55/19 al punto 5.4 vengono elencati gli articoli che non possono essere trasportati in stiva, tra cui le munizioni, come se i seguaci di Bin Laden fossero avvezzi a fare il check in con la loro valigetta ben sigillata contenenti cartucce calibro 12 piombo 7 oppure calibro 30-06, per poi far esplodere aerei in volo.
In sostanza se questo regolamento producesse i suoi effetti così come oggi appare sarebbe un durissimo colpo al turismo venatorio ed anche a quello sportivo, penso ai tiratori della FITAV, FIDASC e UITS che per conto del CONI hanno dato tantissimo lustro al nostro paese e ponendoci ai vertici mondiali delle discipline di tiro. Inoltre, che fine faranno le scorte dei pezzi da novanta della politica e delle ambasciate? Anche loro dovranno uniformarsi lasciando a casa le munizioni delle loro armi? Ma non bisogna essere dei chiaroveggenti per immaginare che per loro una soluzioni sarà in qualche modo trovata.
C’è da dire che un piccolissimo spiraglio lo offre il regolamento stesso, che prevede delle deroghe a condizione che le autorità competenti si basino su norme nazionali che permettano il trasporto degli articoli in questione, nonché siano ottemperate le norme di sicurezza vigenti (punto 5.4.2).
Come è facile immaginare le notizie in questi gironi e direi in queste ore si rincorrono freneticamente. Pare e dico pare che la Spagna abbia già fatto sapere che per quanto li riguarda non cambierà nulla rispetto al passato, anche l’Air France insieme agli inglesi della British Airways sembrano orientati verso il mantenimento dello status quo. E noi che facciamo? In verità anche da noi c’è molto fermento in merito: la segreteria legale dell’AMPAM sembra essere ottimista in quanto in Italia c’è una regolamentazione che disciplina il trasporto delle armi e delle munizioni a bordo degli aerei, anche il Safari Club Italian Chapter ha subito preso contatto con i referenti presso la FACE (Federation of Associations for Hunting and Conservation of the European Union) per verificare come aggiustare il tiro in Commissione.
Il responsabile dell’European Sport Shooting Forum presso la Commissione Europea, Direzione generale per l’Energia e il Trasporto, ha inviato una lettera ai servizi che hanno redatto il regolamento sottolineando delle gravi inadempienze nelle procedure che anno prodotto questo regolamento e la risposta è stata che attraverso le previste deroghe gli stati membri agevolmente possono superare il problema.
Insomma non ci resta che aspettare e vedere quello che succede, nel frattempo cercheremo di saperne di più anche dall’annunciata trasmissione “Parliamo di Caccia con Bruno Modugno” che sarà registrata il 23 aprile ed andrà in onda a partire dal 5 maggio 2010, alla quale parteciperanno i rappresentanti: delle industrie armiere (ANPAM e Fiocchi), del Safari Club, delle agenzie e dei servizi di viaggi venatori all’estero, i presidenti delle Federazioni del CONI interessate (FITAV, FIDASC,UITS), insieme ad un rappresentante dell’organismo che si occupa della sicurezza e dell’assistenza al volo in Italia (ENAV).
In bocca a lupo a tutti e speriamo di cavarcela davvero.