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Editoriale

ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI


martedì 25 febbraio 2014
    

Ispra calendari venatori Lo ha detto, stavolta in maniera inequivocabile, anche il Tar del Lazio, respingendo clamorosamente tutti i punti del ricorso animalista: stabilire la legittimità sulle scelte regionali in fatto di caccia non compete all'Ispra, che può al massimo dare dei pareri sui calendari venatori, così come su tutti gli altri provvedimenti tecnici che coinvolgano la protezione della fauna selvatica. E' quindi ormai chiaro che la guida per la definizione dei calendari venatori cui fanno riferimento i ricorsi al Tar e gli appelli al Consiglio di Stato delle varie associazioni protezioniste, è una sorta di traccia al ribasso rispetto alla libertà di spaziare tra i periodi di caccia realmente concessa dalla normativa europea, che detta i principi per la protezione degli uccelli selvatici nel continente (e non certo quelli per una caccia ricreativa e soddisfacente!), considerando la caccia una delle tante attività interconnesse alla natura, da regolamentare e considerare per le potenzialità dimostrate in termini di raccolta dati e monitoraggio.

Vista la scarsa aderenza di Ispra a quei dettami UE, si potrebbe essere portati a pensare che l'ente sia in realtà gestito da tecnici più ambientalisti che scienziati e che di fatto rispecchi le spiccate propensioni antivenatorie dell'ambientalismo italiano, metabolizzate dall'Istituto del Ministero dell'Ambiente sotto cui gravitano, guarda caso, le varie Wwf, Legambiente, Lipu insieme ad una galassia di altre realtà associative riconosciute. A pensar male, diceva qualcuno, qualche volta ci s'azzecca. Ma la realtà forse è ben più banale. Per sua stessa ammissione, Ispra non è in grado di tenere aggiornati i dati sulle specie cacciabili, requisito più che necessario per portare avanti la programmazione venatoria legata ai flussi migratori dell'avifauna. E' nel ruolo di consulente privilegiato attribuitogli dalla legge 157/92 che sta il vero problema. Di fatto questa condizione costringe le regioni ad una sorta di corsa ad ostacoli per superare pareri redatti sulla base di dati vetusti e incompleti, documenti restrittivi e  ingiustificati, come la già citata Guida per la redazione dei calendari venatori inviata alle regioni ormai cinque anni fa.

La sentenza del Lazio riafferma con forza il ruolo del documento ORNIS Key Concepts e della guida interpretativa della Direttiva Uccelli e riconosce la validità dei dati regionali per giustificare i prelievi(come avvenuto per il tordo bottaccio) e, sulla decade di sovrapposizione. Pur garantendo una protezione completa delle specie cacciabili in UE durante i delicati periodi migratori e quelli riproduttivi, questo metodo permette di discostarsi  dal KC nazionale e dimostrare l’inizio della migrazione pre-nuziale e il termine cure parentali  (Ispra semplicemente omette questi principi nelle indicazioni che fornisce alle Regioni). Il metodo, più che collaudato ovunque anche fuori dai nostri confini, si è dimostrato vincente anche per la beccaccia in Toscana (il prelievo fino al 20 gennaio – applicato da tutte le regioni ad eccezione dell'Umbria - ha retto ai ricorsi animalisti dimostrando, con i dati selezionati dalla Regione, che la specie è rimasta stabile negli ultimi anni) e ha avuto eclatanti successi anche per altre specie e in molte altre regioni, dove è stato applicato (come anche in Liguria e nella prima versione e successive del calendario del Lazio. Tutto ciò ovviamente è passato sotto il totale silenzio di una stampa troppo generalista e troppo poco abituata a cercare la verità al di là degli allarmi ambientalisti.

Poco o nulla si è letto sui quotidiani italiani anche della chiara e netta presa di posizione del commissario Ue per l'Ambiente, Janez Potocnik che, rispondendo all'anticaccia Zanoni proprio sulle scelte regionali 2013 - 2014, ha fatto ottenere un clamoroso risultato agli apparati tecnici di associazioni venatorie e uffici regionali (sappiamo per certo che le parole del Commissario sono finite per tempo nelle memorie difensive pro calendario in diverse regioni). “Non risulta esserci sovrapposizione tra i periodi di caccia ed i periodi di migrazione e riproduzione prenuziale, - ha detto sui calendari venatori italiani - soprattutto se si considera la possibilità di una sovrapposizione parziale teorica di una decade”.

Insomma praticamente un autogol al 90° di una  partita mantenuta in netto vantaggio da parte del mondo venatorio  fino alla fine. Ringraziando la prolifera e autolesionista attività a Bruxelles del buon Zanoni, dobbiamo però anche convenire sul fatto che le nostre associazioni venatorie (forse colpevolmente senza farlo troppo sapere in giro), hanno lavorato in questi anni alacremente per superare un gap scientifico–culturale che purtroppo è tutto italiano. In Francia, tanto per citare una nazione a noi vicina, a fornire questi dati ci pensa lo Stato e con il loro istituto scientifico privato IMPCF (finanziato dal mondo venatorio) – certo anche lì con l'aiuto degli appassionati - , che evidentemente ha a cuore i suoi cacciatori e che intende mandarli a caccia sereni senza esasperarli troppo con questi arzigogoli giuridici e tecnici.

Noi invece siamo costretti ad occuparcene nel dettaglio. Come abbiamo visto in questi giorni si stanno tirando le somme della stagione appena trascorsa. Ebbene, come sospettavamo i cacciatori di Liguria e Veneto, Umbria e Lazio hanno penato inutilmente. Le sentenze sono arrivate, a mo' di sberleffo per i cacciatori, proprio in chiusura di stagione, se non, come nel caso del Lazio con un enorme ritardo, dopo quasi un mese dall'ultima domenica di caccia. Le iniziali scelte sui calendari erano legittime. Le richieste degli anticaccia infondate. E le giornate di caccia ingiustamente sottratte? Le perdite economiche al settore armiero e venatorio? Di fronte a queste lecite domande non si può che sospirare, per ora. Del resto se i Tar e il Consiglio di Stato sono bersagliati da domande di sospensioni cautelari, i giudici non possono far altro che prenderle in considerazione.

L'unica via d'uscita sembrerebbe quella di modificare la Legge 157/92, prevedendo periodi di caccia conformi alle reali condizioni della fauna cacciabile nel nostro paese, oppure, inserendo sotto l’art 18 comma 1 bis ”fermo restando i limiti temporali del precedente comma 1” e modificando il codice di procedura amministrativa fino a cancellare finalmente la sospensiva cautelare o riformando radicalmente il sistema deii tribunali amministrativi. Chissà che non accadrà realmente. A quanto si arguisce anche Renzi ci ha già fatto un pensierino.

Cinzia Funcis
 
 
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55 commenti finora...

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Poichè ci sono state polemiche e parziali smentite a seguito di questo scritto, se ci fossero aggionamenti sulla questione Ispra-mancanza di dati, la Redazione è aperta all'aggiornamento della situazione.

da REDAZIONE BIGHUNTER MAGAZINE 21/03/2014 17.47

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Abacus,noi ovviamente ti ringraziamo ci stai facendo i complimenti, che con l'uso di parte, e un uso di fonti inconsistenti per avallare i calendari,con i quali abbiamo preso per il naso i Tar di tutta Italia,Il consiglio di Stato e le P.A. Vuol dire, che siamo favolosi se siamo riusciti in tutto questo, o sei te che ancora ti sfugge il reale indirizzo odierno per ottemperare all'art 7 della direttiva???? Se prendi il calendario Toscano e' l'evoluzione aggiornata di quello del Lazio. La regione Toscana perche' anch'essi grulli e, noi fichi,MA anche loro HANNO fatto determinate valutazioni,cosa hanno fatto? Hanno fatto richiesta di valutazione sul calendario cosi motivato..Hanno fatto richiesta al CIRSeMAF il cui direttore scientifico e' il Prof. Emilio Baldaccini il quale, notoriamente,non e' uno che si spertica sulla caccia....Lo sai quale e' stato il suo perere su tutto l'articolato? E' stato FAVOREVOLE..

da Alessandro.Cannas. 03/03/2014 8.25

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

ispra nispra h aah ah ah ah ah ah h a me ne so' magnati quasi 800 animali h aah ha ah h ah a mhhhhhhhhhhhh che gustu sti uccelli alo spiedo vendoli pia li zcazzi al culo .

da Vendolapianculo frocio'' 02/03/2014 12.38

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Non è così Abacus, la modifica della 157 ha semplicemente trasposto in legge italiana quanto previsto dalla direttiva, ma senza modificare i termini dell'articolo 18, che individua i tempi di caccia. Tale principio è stato ripreso nella sentenza del TAR Lazio. In ogni caso le proposte ISPRA sui calendari, intervenute dopo le variazioni della 157 a cui ti riferisci, sono RESTRITTIVE rispetto a KC, ovvero chiedo una stagione di caccia più breve rispetto a quanto invece consentono i dati KC e la Guida Interpretativa. Le motivazioni a supporto di queste proposte sono speculazioni e non dati sperimentali riconosciuti. L'articolo 18 oggi vigente rispetta appieno i KC con la sola eccezione della data di chiusura della caccia per Tordo bottaccio, Beccaccia e Cesena (10 giorni). Per queste specie sono stati utilizzati, in alcune regioni, dati regionali a supporto, che dimostrano una differenza rispetto al dato KC nazionale, secondo quanto previsto dalla Guida Interpretativa al paragrafo 2.7.10. Sulla contraddittorietà delle posizioni ISPRA su testi scientifici, rispetto a quanto presente nei KC ti hanno già spiegato Emiliano Amore e Alessandro Cannas. Tieni comunque presente che il divieto di caccia durante il ritorno ai luoghi di nidificazione è stato recepito nella 157 già nel 1992 e le date di chiusura al 31 gennaio, così come le date di apertura, sono state stabilite proprio seguendo questi principi. Non esistono dati sulle specie migratrici cacciabili che dimostrano cambiamenti, anzi una lettura attenta delle fonti bibliografiche, ed il confronto con i dati di altri paese, evidenzia che i KC italiani sono più restrittivi di quanto in realtà oggi si conosce sull'inizio della migrazione pre nuziale. Comunque se ti firmi col tuo vero nome il dialogo è paritario.

da Michele Sorrenti Ufficio Avifauna Migratoria FIDC 02/03/2014 12.09

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Sorrenti, trascuri un piccolo particolare: la modifica della 157 intervenuta con l’approvazione della legge comunitaria 2009 che ha reso stingente l’applicazione dell’art. 7 della direttiva uccelli. Modifica che non credo sia stata voluta da ISPRA. Io non ho messo in discussione il differente ruolo delle regioni e dell’ISPRA, peraltro sancito dalle norme, e neppure la facoltà delle regioni di utilizzare i dieci giorni di sovrapposizione, ma una lettura di parte dei lavori scientifici pubblicati e l’uso di fonti inconsistenti per sostenere le proprie tesi.

da Abacus 02/03/2014 10.23

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

da osservatore: i primi tordi bottacci al nord (sono della provincia di Varese) si sentono a partire dalla seconda decade di febbraio. I fringillidi (cardellini, verdoni, fringuelli, verzellini, fanelli) attorno al 20/25 febbraio. Non ho dati per sasselli e cesene. Sui merli è difficile pronunciarsi perché ce ne sono troppi sempre.

da ALCEDO 47 01/03/2014 12.06

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Abacus vedo solo adesso tuoi post e devo farti presente che sei in errore su vari punti: -non è vero che le indicazioni ISPRA sui calendari siano uguali da vent'anni infatti queste sono RADICALMENTE cambiate dal luglio 2010 con l'uscita della Guida alla stesura dei Calendari che ha di colpo proposto una riduzione della stagione di caccia di circa un mese, A DIFFERENZA di quanto invece sostenuto fino al giugno 2010. Sto parlando della proposta di apertura a tutti gli uccelli migratori a parte tortora e corvidi al 1 ottobre, così come le chiusura al 10 o 20 gennaio. -Tali proposte NON solo il frutto di nuovi dati scientifici bensì di nuove speculazioni riferite al generico “disturbo”, unite alla citazione selettiva e parziale della Guida Interpretativa della direttiva Uccelli. -Ad esempio l'ISPRA non ha considerato l'utilizzo, sancito dalla Guida Interpretativa della direttiva ,della decade di sovrapposizione, recentemente riconfermata come legittima dal Commissario Potocnick. -Se vai a studiare i KC vedrai che per moltissime specie la caccia potrebbe aprire ai primi di settembre, altro che primo ottobre. Per questo non c'è alcun bisogno di giudizi terzi, proprio perché non vi sono nuovi dati (parlo della migratoria) ma semplicemente una posizione nuova dell'ISPRA non fondata sperimentalmente. Inoltre la sentenza del TAR Lazio ha riconfermato il principio della 157 in cui il ruolo di gestori della fauna è affidato alle regioni (non all’ISPRA) che possono e devono essere autonome e responsabili nella gestione della risorsa fauna che include lo sfruttamento venatorio. L’ISPRA è un semplice ente di consulenza che può o meno essere ascoltato.

da Michele Sorrenti Ufficio Avifauna Migratoria FIDC 28/02/2014 23.53

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

abacus, siamo felici per te e delle tue "certezze"

da Ale.C. 28/02/2014 10.12

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Massicampania, veramente qui le figure barbine le hanno fatte altri, ma se tu sei contento di pensarla diversamente ti lascio alle tue convinzioni.

da Abacus 28/02/2014 8.41

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

il calendario non può più durare 5 anni con una legge regionale come si faceva in Toscana, ma come atto amministrartivo da rinnovare anno per anno.

da Giannirm 28/02/2014 8.19

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

ho gia postato sul blog successivo in poche parole,il calendario venatorio dovrebbe durare cinque anni nel corso delle attivita la possibilita di modifiche e migliorie che ne dite?

da maurizio 27/02/2014 23.56

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Ma cosa vuoi cogliere abacus,non hai detto nulla di sensato,tutto smontato punto per punto,io se fossi in te me ne starei in silenzio onde evitare altre palesi figure barbine.Saluti.

da massicampania 27/02/2014 18.01

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

....o forse non sono riuscito io a far trasparire dalle parole la tragicita' del mio:-(!

da pietro 2 27/02/2014 17.39

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Cari colleghi, sarà bene cominciare a capire chi mandare al Parlamento Europeo. Fortunatamente per le Europee si dà la preferenza. Votate la lista o il Partito che volete ma scegliete amici della caccia o almeno persone senza pregiudizi.

da ugus 27/02/2014 17.36

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Evidentemente non hai colto il senso ironico del mio post.

da Abacus 27/02/2014 16.27

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

@abacus:la ragione è che quelli dell'Ispra posseggono capacità venatorie superiori a quelle dei cacciatori laziali;infatti loro riescono ad osservare tutte le specie sulle quali vengono chiamati ad esprimere"pareri",mentre i cacciatori laziali,noti padellatori,non riescono a catturarne più di uno ad uscita!O sarà che i fagiani,sapendo che i ricercatori li osservano ma non gli sparano,si fanno vedere più spesso e più "confidenzialmente fiduciosi"?

da pietro 2 27/02/2014 15.05

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

@ Emiliano Amore sarà qualcuno dell'Ispra o qualche politico della Regione, che cè rimasto male dalle varie sentenze dei Tar tutte a nostro favore, si vede che gli manca la terra sotto i piedi e il cerchio si stringe sempre di più.

da Giannirm 27/02/2014 9.25

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Mi associo al post di 100%cacciatore e Ezio, mettendoci in più la speranza che queste sentenze siano da ostacolo per eventuali ricorsi da parte di "chi ben sappiamo".

da Breton 78 26/02/2014 22.36

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

chissà se questi 4 imbecilli a livello europeo compreso quella faccia di me..a di commissario all'ambiente assieme a quell'altro deficente di politico italiano pensano a quello che c'e sotto terra in campania o magari ai malati di tumori dell'ilva o a tutti gli aerei che lasciano scie di fumo da paura, o alle automobili che aivoglia a metterci sul libretto euro 5 6 7, ma sempre merda esce, macchè tutti in italia si preoccupano di noi 4 cacciatori che pagano profumatamente la loro licenza per 3 mesi di caccia all'anno, sempre con meno carniere, ma la finissero di rompere i coglioni, il nostro paese a bisogno di ben altro che queste interrogazioni parlamentari dei tar di commissioni e di tutte le altre cazzate ispra su tutte, la misura è bella che colma non vi pare?

da gianni 26/02/2014 22.00

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Scusa Abacus ma non riesco a capire dove vuoi arrivare.

da Emiliano Amore 26/02/2014 18.39

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Infatti i cacciatori laziali a settembre trovano fagiani selvatici a iosa e soprattutto perfettamente maturi.

da Abacus 26/02/2014 17.25

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Infatti i cacciatori laziali a settembre trovano fagiani selvatici a iosa e soprattutto perfettamente maturi.

da Abacus 26/02/2014 17.25

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

La fenologia, del termine cure parentali, e' nel kc redatto dall'ispra,ed e' piu' che sufficiente per aprirlo a settembre,altrimenti a cosa serve il kc?A giocarci a carte? Sulla distribuzione, ovvero piu' estesa del passato, serve a giustificare il suo reale stato di conservazione,altrimenti non sarebbe estesa, ma in diminuzione o limitata in alcune aree delimitate.L'atlante e' una pubblicazione scientifica della Regione Lazio(P.A.),perfettamente valida allo scopo. Che vuoi dimostrare? Non ti e' chiaro che non la spunti?

da Alessandro Cannas. 26/02/2014 16.55

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

ARP=Agenzia Regionale Parchi, e allora? La pubblicazione che citi è semplicemente un atlante distributivo regionale che segnala la presenza/assenza delle specie su una griglia che copre il territorio del Lazio. Il commento alla mappa dice che "la distribuzione (non l'abbondanza!)appare più estesa rispetto al passato (1995) probabilmente a causa del sempre più frequente e diffuso utilizzo della specie per fini venatori..." Leggi ripopolamento artificiale. Nulla dice in merito alla fenologia della nidificazione ed allo stato di crescita dei giovani (selvatici) nella seconda metà del mese di settembre. In questo blog mi firmo come mi pare e come fa il 90% di chi ci scrive.

da Abacus 26/02/2014 16.02

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Fagiano (Phasianus colchicus) La normativa vigente (LN 157/92, art. 18), prevede l’arco temporale terza domenica di settembre – 31 gennaio. A livello europeo la specie è attualmente considerata in buono stato di conservazione; La data di fine periodo di riproduzione e di dipendenza indicata nel documento Key concepts (20 settembre) è compatibile con data di apertura della caccia a tale specie. Inoltre la specie risulta diffusa su tutto il territorio regionale e il suo areale ha fatto registrare un aumento nel corso degli ultimi anni (Boano A., 2011: Fagiano Phasianus colchicus. In: Brunelli M., Sarrocco S., Corbi F., Sorace A., Boano A., De Felice S., Guerrieri G., Meschini A. e Roma S. (a cura di) Nuovo Atlante degli uccelli nidificanti nel Lazio. Edizioni ARP, Roma: 88-89). Lo sai cosa e' L'ARP? e LO SAI COSA E' CODESTA PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA? questa argomentazione con avallo scientifico e' servita a smontare la tesi di apertura ad ottobre del fagiano consigliata da ispra,nel deposito al Tar, che non riconosce la decade di sovrapposizione ma si limita a sconsigliarne l'uso..Ci sei abacus..Almeno firmati cosi vediamo chi sei.

da Alessandro Cannas. 26/02/2014 11.43

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Se non ti convico,alla fine, resta un tuo problema,si e' convinto la Magistratura. Il parere depositato al Tar,e' stato ampiamente smontato nelle memorie difensive presentate a sostegno del calendario.(oltre a non aver nessun valore come affermato dal tar) Lo stesso riguardava non tutte le specie. Riguardava ad esempio, l'uso della decade di sovrapposizione,ampiamente legittimata dal Tar Lazio e dalla Direttiva comunitaria,ne hanno fatto solo una disquisizione dialettica non allegando studi scientifici a sostegno della loro negazione nell'uso della stessa. Hanno disquistio sulla cesena,facendoci un regalo grandissimo sui restanti tordi. Sull'allodola hanno usato lo studio sui nidificanti,non pertinente su quello che ci impone la direttiva sulle specie per cui e' previsto un piano di gestione,va dimostrato la fattibilita' del prelievo relativo ai carnieri, dimostrando che il prelievo avviene su popolazioni stabili migratrici e NON sui nidificanti..Non c'entra nulla. Sul fagiano non hanno dimostrato il perche' va aperto a ottobre anziche a settembre citano alcuni studi,non si sa bene quali,e non presenti nelle loro memorie,noi ne abbiamo presentati di pertinenti regionali del Lazio.Sulla Commissione fa quello che dici te,ma contestualmente gli studi se ottemeprano agli standard scientifici vengono pubblicati su riviste scientifiche e sono pubblicazioni scietifiche a tutti gli effetti valide,molte,ad esempio Brichetti e Fracasso, le usa anche Ispra.Invece dobrebbe interessarti il perche' le associazioni ambientaliste non l'hanno richiesta..Prendevano un altra tranvata. Se fosse stato come tu affermi oggi la Regione Lazio aveva perso il ricorso..Ma non e' andata come dice te.

da Alessandro Cannas. 26/02/2014 10.55

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

I CALENDARI VENATORI DEVONO ESSERE UGUALI DAL NORD AL SUD ED ISOLE,NO A CHI SI SVEGLIA X PRIMO,E DICE LA CAZ.... DEL GIORNO,CE TROPPA DISPARITà,E QUESTO NON VA BENE ,CHE NE PENSATE,DA CACCIATORE CAMPANO'

da BRED67 26/02/2014 10.39

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Cannas, le tue argomentazioni non mi convincono per nulla. Per quel che ne so Ispra ha controbattuto alla vostra interpretazione dei dati con una propria memoria depositata. Continuo a ritenere che un giudizio terzo sarebbe stato doveroso per orientare la decisione del TAR; non so perché le associazioni ambientaliste non l'abbiano chiesto e francamente non mi interessa. Sulla Commissione Ornitologica Italiana dici che sbaglio ma non dici perché. Sulle mancanze della politica in tutta la vicenda siamo d'accordo. Se pensi che mi avete detto anche troppo me ne farò una ragione.

da Abacus 26/02/2014 10.24

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Emiliano,gli hai detto anche troppo e, non so se riuscira ad afferare l'argomento per il verso giusto..

da Alessandro Cannas. 26/02/2014 8.53

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Caro Abacacus visto che sembri abbastanza ferrato in materia cercherò di spiegarti perché Cannas ha ragione; prendiamo ad esempio il tordo bottaccio, ISPRA definisce l’inizio di migrazione prenuziale nel KC a partire dal 10 gennaio ed elenca a supporto di tale tesi una moltitudine di pubblicazioni quasi tutte facenti capo a loro lavori, ora peccato che in quelle pubblicazioni, ne cito alcune (Macchio e al.1999, Licheri e Spina 2002 e Spina, Volponi 2008) viene chiaramente affermato, dagli stessi autori, in forza di dati scientifici, che l’inizio di migrazione prenuziale si ha a partire da febbraio. A questo punto nasce un problema come mai ISPRA nelle indicazioni fornite nel KC dice una cosa e nei sui stessi testi ISPRA ne dice un’altra? Per quanto riguarda la questione di un giudizio terzo sulla questione si è cercato con un tavolo ministeriale di affrontare la cosa, presenti i rappresentanti di tutte le associazioni coinvolte (Lipu, Face, ornitologi italiani e stranieri, ISPRA e min. coinvolti), peccato però che quando, dopo tante belle parole si è arrivati al dunque, chi doveva decidere (organi ministeriali) ha detto che non si deve andare alla ricerca spasmodica del dato ma trovare un accordo tra le parti; invece a questo punto è proprio la corretta interpretazione del dato che può risolvere la cosa, dato che la mediazione per noi sarebbe equivalsa a perdere altri giorni di caccia immotivatamente, per cui se non si riesce a fare valere i nostri diritti in sede istituzionale si è ricorsi alla magistratura tramite i calendari motivati. P.S. non ti è mai venuto in mente perché le ass. ambientaliste nei loro ricorsi non hanno mai chiesto di istituire una commissione di periti esterna alle parti? Forse qualcuno ha esagerato… Un saluto. Emiliano Amore

da Emiliano amore 26/02/2014 8.45

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Eccoci,dimmi cosa si e' interpretato diversamente da cio' che e' riportato,non e' scritto in Aramaico antico ma in Italiano.Se vuoi ti devo anche spiegare come e' stato elaborato il KC sui tordi. i dati forniti dall’INFS (ora ISPRA) nella pubblicazione “Atlante della distribuzione geografica e stagionale degli uccelli inanellati in Italia negli anni 1980-1994” Biologia e conservazione della fauna, volume 103, 1999, evidenziano, come riportato nel testo, che“…il passo di ritorno ha luogo a partire dal mese di febbraio.” (pag. 183); - nei dati contenuti nella pubblicazione INFS (ora ISPRA) “Licheri D., Spina F., 2002 – Biodiversità dell’avifauna italiana: variabilità morfologica nei Passeriformi (parte II. Alaudidae – Sylviidae). Biol. Cons. Fauna, 112: 1-208”; gli autori affermano a pag.111: “I dati di inanellamento indicano quindi che la migrazione di ritorno và da febbraio ad aprile”; - nei dati forniti dall'ISPRA nella pubblicazione " Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR-Roma, a pag. 228 si afferma: “La massima parte delle catture si riferisce alla migrazione autunnale, che ha luogo tra fine settembre e fine novembre, mentre il passo di ritorno, numericamente ben più modesto per quanto concerne i dati di inanellamento, ha luogo a partire da febbraio, come suggerito anche dall’andamento dell’indice d’abbondanza”- SEGUE.

da Alessandro Cannas. 26/02/2014 8.44

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Abacus,la tua affermazione merita una risposta e' chiaro che ti sfugge il concetto e,contestualmente stai affermado, tra le righe, che cio' che FACE ha proposto e' una nostra interpretazione,cio' significa che le P.A. son "incompetenti" idem la Magistratura,e di conseguenza si un po' barato, se fai una affermazione del genere.Una domanda dovresti essertela fatta ;come mai le associazioni ambientaliste non hanno mai richiesto una commissione scietifica al Tribunale? Comunque la tua affermazione e' un buona fede e vedro di spiegartelo in maniera chiara,credo in due post ci vorranno. Cio' che FACE ha proposto alle Regioni sulle pubblicazioni scientifiche,sono studi in originali Ispra e non solo le quali di altri autori son ampiamente usate dall'Ispra stessa come pubblicazioni scientifiche di riferimento, molti delle quali gia' in possesso delle Regioni,ovviamente prima di inserirle nei calendari le hanno controllate. Idem nelle memorie difensive,oltre al discorsivo su ogni punto vi e' un allegato il quale comprende o l'intera pubblicazione scienfifica o il frontespizio piu' la pag di riferimento,anche in codesto caso gli Avv,hanno sempre controllato la veridicita e l'esistenza della pubblicazione. Tornado a una diversa lettura dei dati,ti stai sbagliando abbiamo riproposto in maniera fedele cio' che e' scritto nelle varie schede per singola specie. Nel post successivo ti allego uno stralcio di cio' che sul calendario del Lazio,le pubblicazioni di riferimento puo' trovarle anche da solo o richiederle per controllare la veridicita' di cio' che si e' scritto...SEGUE.Sul tordo bottaccio. Sulla Commissione Ornitologica Italiana sbagli anche in questo.

da Alessandro Cannas. 26/02/2014 8.27

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

x Mauro : hai perfettamente ragione.La tua proposta è troppo razionale. La burocrazia si è inventata regole diverse tra regione e regione. Non solo ma nel contesto della stessa regione ogni provincia "legifera" in modo diverso.E atc e ca nella stessa provincia hanno regole ancora diverse. Siamo alla follia. E sarà dura liberarci da questa mentalità perchè ci sono troppe persone che ci campano.Il caos lo hanno creato appositamente per dispensare quattrini. Se lo stato fosse serio sarebbe già intervenuto. Campa cavallo...

da Arrabbiato 61 26/02/2014 8.16

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

come dicono loro stessi(ispra),non hanno mezzi sufficenti per fare ricerca.allora mi domando e chiedo....i dati che forniscono,dove li prendono.voglio altresì ricordare che a l'ispra gli furono chiesti dati su degli uccelli(mi pare fringuelli,non ricordo)bene,risposero che non li avevano.allora....ancora si fanno calendari con iil loro parere...e che "scienziati"sono che dicono che le quaglie ci sono a Settembre...ma a chi vogliono prendere per il culo.

da max 60 26/02/2014 0.39

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

ma perché non si fanno al massimo tre calendari venatori nord centro sud tenendo in considerazione il passo ed il ripasso dei migratori e della posizione geografica ed invece di avere 21 calendari venatori

da MAURO 25/02/2014 25/02/2014 21.01

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Abacus, se le memorie difensive della regione sono suggerite da " esperti " delle AAVV, mi dici chi sono gli "esperti" animalari che suggeriscono i ricorsi alle associazioni tipo lipu,wwf ecc ecc. Tu dici che in ISPRA operano persone con provato e invidiato curriculum scientifico, io ti dico che di scientifico c'è solo la volontà di creare disagio ad una categoria, prova ne è i mancati aggiornamenti dei dati sulle specie cacciabili e non in italia. Un giudizio reale e terzo proverebbe senza ombra di dubbio la totale inefficacia dei lavori dell'ente preposto , mentre si evidenzierebbe la galattica capacità di attingere a fondi e servizi pubblici. Ti aggiorno : il 27 e 28 febbraio Ispra darà dei dati aggiornati (dicono loro) in un convegno (non ricordo dove) ma soltanto perchè nel 2015 a livello europeo ci sarà una revisione delle specie cacciabili e credo che l'europa abbia intimato all'ente una partecipazione attiva anche se molti all'Ispra avranno storto il naso... dormivano così beatamente.

da P.G. 25/02/2014 18.59

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Aggiungo a ciò che ha detto 100%cacciatore che in Piemonte alla quaglia sono un paio d'anni che si va a fine settembre. In pratica è diventata una specie NON cacciabile grazie alle "indicazioni" ISPRA. E poi pare che esponenti di ISPRA lamentino il fatto che i "cacciatori" e/o chi li rappresenta siano poco propensi a collaborare con quell'istituto per le ricerche ecc Farsi delle domande e darsi delle risposte a sto punto per i suddetti ricercatori mi pare quantomeno banale.... tenuto anche conto dei tempi di caccia di quaglia e beccaccia, giusto per citare due specie, in Spagna, Francia e Grecia, ovvero tre Paesi europei alla ...più o meno... nostra altezza geografica.

da Ezio 25/02/2014 18.54

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Che si deve dire speriamo a bene, che si anche li una spinta a fare meglio, tanto più bistrattati di cosi cè rimasto solo di chiudercela.

da Lorenzo 25/02/2014 18.43

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

E cadi in errore Abacus, perché ciò che il giudice accerta è solo la legittimità dell'atto amministrativo. I datti vengono valutati solo in rapporto alla congruità della motivazione quale elemento essenziale di ogni provvedimento amministrativo. Il giudice non decide sui dati ma, partendo dal presupposto che, essendo il parere ispra obbligatorio ma non vincolante il contenuto del provvedimento finale, sulla circostanza che l'amministrazione, nel discostarsi dalle conclusioni del parere ispra abbia dato idonea motivazione delle ragioni giuridiche e di fatto che hanno portato a tale scostamento. Per dirla in altri termini non è una giurisdizione di merito quella amministrativa, dove si discutono i dati, ma una giurisdizione di legittimità, che quindi, in soldoni, fornisce risposta a questa domanda: posto che l'amministrazione si è discostata dal parere ispra, tale scostamento è legittimo oppure è viziato (da violazione di legge, eccesso di potere o deficit motivazionale)? E' solo su questo punto che verte, in fin dei conti, il giudizio amministrativo.

da Inforziato 25/02/2014 17.52

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Cannas, ISPRA motiva le proprie indicazioni sui lavori pubblicati dallo stesso Istituto e voi leggete ed interpretate gli stessi lavori in maniera differente? C’è qualcosa che non funziona e che meriterebbe come ho già detto un giudizio realmente esperto e terzo. Tutto ciò al di là degli aspetti puramente giuridici. Quanto alla Commissione Ornitologica Italiana, essa si limita ad omologare gli avvistamenti delle specie per aggiornare la check list degli uccelli italiani e non ha alcun compito di validazione dei lavori scientifici che riguardano la fenologia della riproduzione e della migrazione. Inforzato: “Ed ogni giudice amministrativo, alla fine, non potrà che accertare la legittimità dell'azione amministrativa, se tale parere è stato adeguatamente motivato (anche col supporto di dati scientifici differenti)”. Osservo che in questo modo, di fatto, il giudice entra nel merito dell’idoneità di questi dati e, nel caso di specie, senza alcun ricorso a periti.

da Abacus 25/02/2014 17.22

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Abacus, una considerazione: nessun giudice, di qualunque magistratura discutiamo (amministrativa, civile e penale), è un esperto in tutti i settori particolari su cui è chiamato a giudicare. Non lo è il giudice civile quando è chiamato a decidere sull'incidenza di patologie invalidanti, come non lo è quello penale quando si tratti di stabilire le cause di un decesso, giusto per fare un esempio. Ecco perché esistono i periti e i consulenti tecnici. Il giudice amministrativo, quando giudica un atto amministrativo quale è un calendario venatorio, non giudica il merito del parere reso dall'ISPRA o dalla Regione. Ciò che egli giudica è se l'amministrazione, nel discostarsi dal parere tecnico dell'ISPRA, potesse farlo oppure no, e se le motivazioni addotte siano state sufficienti a giustificare tale scostamento. Ed ogni giudice amministrativo, alla fine, non potrà che accertare la legittimità dell'azione amministrativa, se tale parere è stato adeguatamente motivato (anche col supporto di dati scientifici differenti), perché il parere espresso dall'ISPRA sul calendario è per legge obbligatorio (cioè deve essere richiesto all'organo tecnico) ma non è - a differenza di altri tipi di parere anche resi dalla stessa ISPRA ma su altre questioni - vincolante (cioè non è idoneo a determinare il contenuto dell'atto definitivo).

da Inforziato 25/02/2014 16.37

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

per me, lo dico senza nessuna acrimonia, vale più un esperto dei cacciatori che dieci soggetti qualificati dell'ISPRA. Non perchè non abbiano le competenze, ma perchè sono orientati - da sempre - culturalmente verso un ecologismo di maniera che fa loro perdere l'orientamento intellettivo. insomma: prima di tutto, come tutti i funzionari puibblici italiani, e anche i professori universitari, fanno solo quel cazzo che gli interessa utilizzando i nostri soldi. e questo, sicuraaamennteee, non va bene. secondo, con la scusa che non hanno disponibilità economiche per la ricerca sul campo, basano i loro pareri su una pubblicistica scientifica per lo più aliena. in ogni caso, questi signori, caro signor abacus, mi dovrebbero spiegare perchè in francia, in grecia, in spagna, paesi mediterranei come il nostro,le cose quanto a calendari e a prelievi, funzionano diversamente. non è che aldilà delle considerazioni e dei dati scientifici, le scelte POLITICHE, NON TECNICHE, ma comunque basate su dati oggettivi, sono ben diverse da quelle che sulla spinta dei pareri dell'Ispra sono costretti a prendere i nostri governanti? fateci sapere

da averroè 25/02/2014 16.20

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Vedi abacus,il discorso e' un po' diverso. I Giudici non entrano nel merito delle publicazioni scientifiche,allegate al calendario per singola specie,per alcuni motivi ben precisi 1)Le pubblicazioni scientifiche a supporto delle singole specie, sono la selezione di quelle esistenti e, sono la posizione parallela al Kc Italiano, redatte dall'Ispra stessa. 2)Le restanti sono pubblicazioni scientifiche di notissimi ornitologi Italiani,le stesse, hanno suprato il vaglio della Commissione Ornitologica Italia. 3) il Kc Italiano e' stato redatto dall'Ispra e permette una precisione, a norma della direttiva, di 10 gg avanti e 10 gg in settembre all'indietro. Una eventuale commissione ornitologica giudicante cosa dovrebbe giudicare? L'operato parallelo dell'ispra sui dati diversi da quelli del kc Italiano? Che cosa credi che dica una commissione che son sbagliati? Non credo proprio..L'ispra come organo Statale e' legittimato ad avere una posizione piu' restrittiva,vedi il kc,ma cio' non toglie che le Regioni in diverse maniere possono disattenderla..Magari se l'ispra avesse avuto una posizione piu' morbida e collaborativa tutta sta giostra non sarebbe avvenuta... Infatti i suggerimenti degli "esperti" delle associazioni venatorie, su codesta riflessione,ha avuto soddisfazione legandoli alla parte giuridica della direttiva per ottemperarla...Magari non so proprio cosi grulli, che dici?

da Alessandro Cannas. 25/02/2014 16.20

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Due considerazioni: 1) La maggior parte delle indicazioni fornite da ISPRA nei pareri sui calendari venatori regionali sono le stesse da almeno vent’anni a questa parte, quindi in un periodo nel quale l’ente non era vigilato dal Ministero dell’Ambiente. 2) ISPRA è un organo dello Stato nel quale operano persone con un provato ed invidiabile curriculum scientifico. Un magistrato, che non ha alcuna competenza scientifica e tecnica sulla materia, nell’emettere il proprio giudizio dovrebbe basarsi anche su una perizia affidata ad un soggetto terzo ed almeno altrettanto qualificato (ad es. un collegio di ornitologi operanti a livello universitario) e non esclusivamente sulle memorie difensive della regione, peraltro suggerite da “esperti” delle associazioni venatorie.

da Abacus 25/02/2014 15.48

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Caro P:G: , sono in molti a pensare quello che dici , anche per quanto riguarda l'ultima frase dove elenchi alcune specie animali.. E' anche evidente però che non manca minuto che l'animale sia messo in totale evidenza in ogni notizia o programma televisivo. Mi sta bene se il fine è il benessere REALE dell'animale stesso; purtroppo non sempre o quasi mai è per quella causa nobile ,piuttosto l'animale crea business e guadagno a chi lo mette in piazza come maltrattato dai soliti cattivoni ( vedi scoiattoli di genova ad esempio .... )

da Renzo 25/02/2014 15.14

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

d'accordo anch'io che l'ispra sotto tutela del minambiente è davvero qualcosa di più che una... mina vagante, non solo per la caccia ma per gli italiani che così non sono in grado di sapere e capire quali siano davvero i problemi ambientali del nostro territorio. qualcuno mi saprebbe spiegare per esempio perchè per decenni questi signori e i loro sostenitori (associazioni ambientaliste) non hanno fatto non dico una manifestazione nazionale contro le ecoballe e la tragica situazione nella terra dei fuochi, ma nemmeno un sit-in di fronte a montecitorio? io lo so. ma preferisco che siate voi, o siano loro stessi a spiegarcelo. senno' che ambientalisti, senno' che scienziati sono?

da einstein 25/02/2014 15.03

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

ISPRA, un ente che va soppresso immediatamente uniformandoci ai pareri dell'europa.Il secondo passo è invece quello di tagliare i fondi a tutte quelle pseudo associazioni animaliste/animalare che sono nate col solo scopo di raccogliere denari da ripartire ai vari trombati della politica. Una sola grande associazione ambientalista es. wwf che si finanzi con le donazioni dei cittadini escludendola dal 5/°°°.Con una crisi senza precedenti è il colmo che lo stato debba mantenere queste sanguisuga che non hanno a cuore niente e che non hanno nessuna voglia di lavorare. Le nostre AAVV devono far passare e far conoscere a tutti questo messaggio , la gente deve sapere lo sperpero di denaro a favore di questi luridi, denaro che dovrebbe essere e potrebbe essere destinato a scopi sociali di ben altro valore. Il mio parere ? alla gente oggi non c'è ne frega un ca@@o di nutrie, lupi, storni, cornacchie, di calendari venatori bloccati, di caccia per 5 mesi o per 6, la gente vuole mangiare e lavorare e se scoprissero il marcio che si nasconde dietro queste associazioni animalare andrebbero a strappargli il cuore uno ad uno.

da P.G. 25/02/2014 14.11

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

la giurisdizione amministrativa non va riformata, va semplicemente abolita, perche' e' inutile quanto costosa. Solo in Italia esiste una magistratura amministrativa, mentre nei Paesi realmente civili "jura novit curia", cioe' e' il Giudice Ordinario che regola le questioni relative all' operato della Pubblica Amministrazione, affiancato dal Difensore Civico, cioe' l' Ombudsman, che non e' una figura meramente decorativa come in Italia ma un funzionario coi poteri di un Pubblico Ministero, nelle controversie tra cittadini e Pubblica Amministrazione.

da Fabrizio 25/02/2014 13.11

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Bell'articolo, Brava Cinzia...

da Ale.C. 25/02/2014 11.53

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

E chi lo sa 100%cacciatore,forse qualcuno ha bisbigliato nelle orecchie di Renzi questo problema. A mio avviso casomai sono tutte queste associazioni animalare onlus,che non pagano ne i ricorsi e nemmeno gli avvocati visto che godono in qualità del loro status del gratuito patrocigno

da El Piero Sassin. 25/02/2014 11.31

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

In questo moment a me la polemica se Renzi l'ha detto o meno poco interessa mentre interessa moltissimo il tema in oggetto. Le due sentenze sull'ISPRA segnano pietre miliari per il futuro della caccia perché fino ad oggi le Regioni e le Province s'erano calate un po' troppo le braghe o si erano barricate dietri i pareri di quell'istituto. Ora i calendari si potranno tornare a fare in base alla 157. Ora le Regioni e le Province non avranno più scuse e si dovranno assumere tutte le responsabilità di fronte al mondo venatorio. Staremo a vedere.

da Radames 25/02/2014 10.34

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

LE RIFORME SECONDO MATTEO Tratto da WWW.BLIZQUOTIDIANO.IT: "Burocrazia a aprile: dipendenti (e manager) pubblici come i privati. Il principio che ispira una riforma per rendere meno complicata e più efficiente la Pubblica Amministrazione (sciogliendo i lacci di una burocrazia opprimente) è l’equiparazione dei dipendenti pubblici a quelli privati. Infrangendo il tabù dell’intoccabilità dello statale. Le regole saranno uguali per tutti per quanto riguarda mobilità, flessibilità, orario di lavoro. Anche gli ammortizzatori sociali saranno gli stessi. Sulle controversie dipendenti pubblici e privati ricorreranno entrambi al giudice ordinario, il Tar se non verrà abolito sarà di molto ridimensionato".

da Roby 77 25/02/2014 9.57

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

Tratto dal primo discorso di Renzi in Parlamento: " Parto dalla giustizia amministrativa. Siamo un Paese in cui - lasciatevelo dire da chi costantemente ci batte la testa - lavorano più, negli appalti pubblici, gli avvocati che i muratori. Negli appalti pubblici non c'è alternativa al ricorso sul controricorso con la sospensiva. Siamo al punto che i tribunali amministrativi regionali discettare di tutto. Siamo al punto che un provvedimento di un sindaco (in alcuni casi, anche del Parlamento) è comunque costantemente rimesso in discussione in una corsa ad ostacoli impressionante. Ma come possiamo dare certezza del diritto se noi per primi abbiamo un sistema (sono partito da quello amministrativo) che crea inquietudine non già soltanto agli investitori stranieri, ma agli stessi operatori del diritto, a partire dai giudici amministrativi che in più circostanze hanno sottolineato la necessità di riforme strutturali?". Mi sembra si sia espresso chiaramente...

da Roby 77 25/02/2014 9.47

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

OK, MA IN PIEMONTE NON E' MAI STATO VERAMENTE ALL'ORDINE DEL GIORNO, SALVO CHE DAI SOLITI INASCOLTATI (O INASCOLTABILI)

da M. FERRERO 25/02/2014 9.40

Re:ISPRA, I CALENDARI QUESTI SCONOSCIUTI

@Cinzia Funcis: Lei è indubbiamente una persona in gamba ed apprezzo molto i suoi scritti, però insomma...sostenere che Renzi abbia già pensato financo a queste problematiche, da Lei giustamente evidenziate...a livello generale, manca solo che tra poco mi si venga a dire che è stato visto camminare sulle acque! Per il resto, come sempre, sono totalmente d'accordo con Lei. Solo un piccolo appunto finale: la Regione Animalista Autonoma del Piemonte ha chiuso la caccia alla beccaccia, come sempre, al 31/12, quindi mi pare errata la Sua affermazione in cui indica che la sola Umbria non l'ha tenuta aperta fino al 20/01.

da 100%cacciatore 25/02/2014 9.05