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Le Prove

Benelli Argo Endurance


martedì 23 agosto 2011
    

Azienda Produttrice: Benelli

Nome Modello: Argo Endurance

 

 Benelli Argo Endurance

 Carabina  semiautomatica a canna rigata

 

 

 

 

 Pesi  3,250 circa (variabili a seconda dei legni, die calibri e delle lunghezze di canna

Modello Calibro Caricatori Canne

Benelli Argo Endurance

30.06 SPRING
300 WM
308 Winchester
338 WM
9,3 x 62
7 x 64
 prismatici estraibili da 2, 4 e 10 colpi nei calibri standard; 2, 3 e 5 colpi nel calibro 300 Winchester Magnum; 2 e 4 colpi nel calibro 9,3x62. I caricatori da 10 colpi per tutti i calibri standard, quello da 5 per il 300 WM e quello da 4 per il 7x64 sono optional  canne Criogeniche da 51cm o 56 cm o 61 cm

 

La prova di funzionamento

 

Eleganza e dinamicità sono la “firma” delle linee di Argo: una carabina che sembra disegnata dal vento. Nella nuova versione Endurance, la carabina Argo è ancora più robusta, affidabile, duratura e bella come prima.  Le nuove Argo non differiscono esteticamente dalle “vecchie” se non per la presenza di fibre ottiche nella mezza bindella da battuta, così da favorire la rapida acquisizione delle mire anche in condizioni di luce non ideali o su sfondi scuri e/o tormentati. Ma le novità formali non finiscono qui. Sulle Argo E con calcio in noce (grado 2 finito a olio) c'è un nuovo zigrino a elementi triangolari, che prende il nome di Wood Touch, interessa pistola e asta che oltre a conferire un’ottima presa, diventa un elemento estetico fortemente caratterizzante. Sempre con calcio il noce finito a olio ma grado 3 è la Argo E Class, che rispetto alla precedente Deluxe è stata completamente rinnovata dal reparto stilistico.

Sulla Argo Endurance gruppo presa gas e pistone sono in acciaio inossidabile, come in acciaio inossidabile è lo stelo su cui è investito il pistone. Il pistone della Argo è in un unico pezzo con l’impulsore a due rebbi che va ad agire sui pistoncini che trasmettono l’impulso al portaotturatore; sulla Argo E pistone ed impulsore sono separati e mentre il pistone è in acciaio inossidabile l’impulsore è stato realizzato ancora una volta in lega leggera.

Esternamente il gruppo presa gas di Argo E non si discosta da quello di Argo ed essendo fissato alla canna con grani filettati (una delle varie peculiarità della nostra carabina) è addirittura intercambiabile con quello della variante primigenia. La configurazione del pistone e del gruppo presa gas di Argo E è tale da essere estremamente tollerante nei confronti dell’accumulo di depositi ma questo non significa che la presa gas e il pistone non debbano, almeno ogni tanto, essere puliti. Col gruppo presa gas e il pistone di Argo E i rischi derivanti dall’accumulo di depositi della combustione del propellente sono praticamente inesistenti.   

Sparare con una 300 winchester magnum e avere la sensazione di rinculo e la controllabilità di una 270 Winchester. Questo più o meno il valore aggiunto tipico della versione Comfortech, unica nel suo genere e tale da ridurre marcatamente rinculo e rilevamento con qualsiasi munizione, aumentando piacevolezza e controllabilità dell’arma e facilitando quindi lo sparo di più colpi restando in mira.
 
La bindella e la tacca di mira sono collegate alla canna con viti di fissaggio riprese da particolari analoghi utilizzati per il bloccaggio degli utensili; queste viti, utilizzate anche per il collegamento del gruppo presa gas alla canna, richiedono l’uso di una speciale chiave e non si allentano neppure dopo un uso intenso.

Un’altra caratteristica unica della carabina ARGO Benelli è la facilità con cui si può smontare l’arma che va ben oltre il classico smontaggio da campo, che pure su altre armi della categoria rappresenta già un traguardo difficile da realizzare e che comunque richiede una certa manualità e la disponibilità di attrezzi adeguati. Pur essendo stata progettata espressamente per il mercato civile, la Benelli ARGO si scompone facilmente come un’arma di origine militare; la manutenzione ne risulta molto facilitata, come pure risulta facilitato qualsiasi intervento si voglia fare sull’arma.  

Il sistema ARGO
è costituito da un codolo sul quale scorre un pistone a corsa breve in acciaio inossidabile, che entra dentro il gruppo presa gas cilindrico posto sotto alla canna. Il codolo è cavo nell’estremità e porta nella parte anteriore un foro trasversale (coperto dal pistone ad arma in quiete) che attraversa le pareti nella zona cava del codolo. Questa è esternamente filettata per poterci avvitare il cappellotto fissaggio canna, che viene bloccata sul codolo proprio come avviene sui presa gas a canna liscia; il cappellotto di fissaggio è filettato esternamente in modo che sullo stesso vada ad avvitarsi il cappellotto fissaggio astina, cappellotto sul quale troviamo anche la base per la maglietta porta cinghia anteriore.

Allo sparo i gas defluiscono dalla canna attraverso il gruppo presa gas anulare e vanno ad agire sul pistone a corsa breve che accelera velocemente e va ad urtare l’impulsore in lega leggera che a sua volta agisce sui due pistoncini impulsori alloggiati nei fianchi della carcassa trasmettendo un impulso agli stessi che a loro volta vanno a urtare il portaotturatore. Sotto l’azione dei due pistoncini il portaotturatore arretra e, per interazione fra la pista a camme sul suo cielo e il piolo nel codolo dell’otturatore, provoca la rotazione dell’otturatore con fuoriuscita delle alette dalle sedi e interruzione del vincolo meccanico. Una volta che il gruppo di otturazione è stato svincolato dalla chiusura, arretra per inerzia comprimendo la molla di recupero (attraverso una biella) alloggiata entro un porta molla tubolare nel calcio.

Una delle caratteristiche del sistema ARGO è l’eliminazione delle aste di armamento, con notevoli vantaggi in termini di affidabilità in quanto non si rischia la flessione delle aste impiegando munizioni con pesi di proiettile maggiori di quelli standard. L’eliminazione delle aste di armamento (e dei relativi pesi e ingombri) non è solo un vantaggio che si riflette sull’affidabilità dell’arma o sulla sua distribuzione delle masse, cosa non da poco. Coinvolge infatti anche il regime vibratorio della canna, che non deve fare i conti con un vincolo verso il primo terzo/quarto della sua lunghezza e, grazie anche all’asta fissata solo alla carcassa, è libera di vibrare in modo uniforme e costante allo sparo. Se a questo aggiungiamo che le canne della carabina Benelli sono tutte trattate criogenicamente, con eliminazione delle tensioni interne, è facile comprendere come queste armi garantiscono un livello di precisione molto elevato.


Qui a seguire, passo dopo passo vi elenchiamo i risultati del test che hanno fatto diventare ArgoE l’unica carabina al mondo di classe A.

Affidabilità, durata, robustezza, precisione, sicurezza. Si fa presto a pronunciare e a scrivere certe parole, ma quando si tratta di passare dalle chiacchiere ai fatti tutto diventa molto più difficile. Ma non per Benelli, che unica al mondo si è permessa il lusso di sottoporre due sue carabine ad una autentica ordalia e di farsene certificare i risultati da un Ente terzo, ovvero il Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia, universalmente noto per la serietà del lavoro e delle certificazioni. Con le note che seguono la Benelli fornisce un’anticipazione sui test cui ha sottoposto il suo nuovo prodotto.

Per il test sono state utilizzate due Argo E Comfortech calibro 30/06, una da far sparare a una da maltrattare. La prima ha sparato oltre 3.000 colpi, la seconda ha subito verifiche che nessuna altra arma della categoria ha mai affrontato. Ma procediamo con ordine.

L’arma destinata a “sparare” è stata inviata al banco così come prelevata dal magazzino e a Gardone ha sparato una prima serie di colpi per verificare precisione iniziale (su serie di 10 e di 30 colpi) unitamente a velocità e rilievo dello head-space. Dopo i test iniziali la carabina è stata riportata in Benelli, dove ha sparato 1.500 colpi.

Argo E è sinonimo di affidabilità -

Sono state sparate serie di 20 colpi intervallate da raffreddamento forzato; ogni 500 colpi c’è stata una rapida lubrificazione ma la pulizia e la lubrificazione complete sono state effettuate solo al termine dei 1.500 colpi prima di inviare nuovamente la carabina al BNP, dove l’arma è stata sottoposta agli stessi test cui era stata sottoposta a zero colpi. Dopo questa tornata di controlli presso il BNP la carabina è tornata in Benelli per sparare altri 1.500 colpi con le stesse modalità della volta precedente e, alla fine, è stata riportata di nuovo al BNP per i collaudi finali modellati sulle modalità seguite a 0 e a 1.500 colpi. I test di precisione e velocità sono stati condotti con 4 differenti tipi di munizioni, quelli di durata con una sola munizione… a parte le tante cartucce del commercio di tipo differente per peso e morfologia del proiettile utilizzate saltuariamente giusto per verificare l’affidabilità in fase di alimentazione con la gamma più ampia possibile di munizionamento.

Sparare senza intoppi 12 colpi con arma e cartucce congelate o sparare lo stesso numero di colpi con la carabina e le munizioni surriscaldate può sembrare banale. Lo è un po’ meno se parliamo di arma strusciata per 5 metri nella sabbia e lo diventa ancora meno quando si tratta di cadute a cemento da 1,5 metri.

Argo E è sinonimo di sicurezza -
Tutte le nostre armi sono pensate per essere particolarmente sicure e per quanto riguarda le cadute sono in grado di superare senza spari accidentali i drop test delle normative militari. Ne siamo così sicuri che per l’Argo E da maltrattare abbiamo scelto il test di caduta, sulle 6 facce, da m 1,5 su cemento con cane armato e senza sicura inserita. Argo E ha superato questo difficilissimo test senza fare una piega e senza segnare l’innesco neppure quando a m 1,5 dal piano di cemento c’era, con arma tenuta in verticale, la volata. Saremmo veramente curiosi di sapere se c’è un’altra arma lunga civile che può superare lo stesso test… ne siamo dubbiosi, ovviamente a meno che non si tratti di un altro fucile Benelli.

Argo E è sinonimo di resistenza -
Nei test di caduta a cemento la manetta dell’otturatore si è spezzata ma a parte questo particolare la carabina, pur un po’ malconcia, era ancora completamente funzionante. Cosa fare allora per metterla definitivamente KO?


Pensate forse che sparare una cartuccia con un proiettile bloccato all’inizio della rigatura possa essere il test finale, dopo il quale Argo E si “ferma” in via definitiva? Noi siamo convinti del contrario e per dimostrarlo abbiamo sparato con la canna ostruita da un proiettile: Il bossolo ne è uscito malconcio… ma non la carabina che ha continuato imperterrita a funzionare correttamente. E poiché ci sembrava di aver maltrattato poco la nostra carabina abbiamo anche ripetuto la prova.

A questo punto ci è parso che ormai la misura fosse colma e che la nostra Argo E avesse ampiamente dimostrato anche “di fronte a terzi” (noi già lo sapevamo) che è in grado di sopportare maltrattamenti che nessuno prima di noi ha pensato di infliggere “in pubblico” ad un’arma lunga civile di sua produzione.
Argo E è robusta, affidabile e sicura ben oltre a quanto ci si possa aspettare da un’arma della sua categoria: noi lo abbiamo dimostrato coram populo, vedremo se anche questa volta ci sarà qualcuno che vorrà e potrà imitarci.  

Argo E è la prima carabina certificata -
Argo E è la prima arma civile omologata dal Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia e il relativo certificato porta proprio il numero 1… un numero che in Benelli teniamo in grande considerazione perché lavoriamo sempre per essere i primi.

 

 

 

 

 

 



 

 



   


 
 




   


 

 

 

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