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Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?


lunedì 31 ottobre 2011
    
Cemento nei parchi montani Nuovi campi da sci, strade, strutture ricettive e intrattenimenti nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e in quello regionale del Sirente Velino. E' la brillante idea di governo e amministratori locali (di destra e di sinistra) per risollevare economicamente le zone colpite dal terremoto d'Abruzzo del 6 aprile 2009, sancita addirittura da un protocollo d'intesa con Regione, Province, Enti parco e  comuni interessati.
 
L'obiettivo è quello di favorire l'incremento dell'offerta turistica nei due parchi attraverso organici programmi di interventi. Si prevedono quindi nuovi impianti sciistici, funivie, strade, alberghi, seconde case e addirittura una “cittadella di montagna” con oltre mille posti letto. Così, con la scusa del terremoto e della crisi potrebbero riaprirsi vecchi fronti speculativi (si parla di progetti fermi da 30 anni) per costruire là dove da anni è proibito.

Insomma, dicono i contrari (un fronte non certo esiguo composto da sindaci, associazioni ambientaliste, tra cui Lipu e Wwf, Cgil, Rifondazione e Sel in Regione), un modo elegante e pratico per aggirare i vincoli paesaggistici ed ecologici che può modificare irrimediabilmente una delle aree a maggior pregio ambientale della Regione.

Da parte loro gli albergatori del Gran Sasso, supportati in maniera pressochè compatta da Pd e Pdl, chiedono una risposta alle loro esigenze reali: “non c'è neppure un tabaccaio, gli ambientalisti bloccano tutto e a noi resta solo il turismo mordi e fuggi. Noi non vogliamo annullare le aree protette, ma servono delle aperture", dice su Repubblica la vicepresidente di Federalberghi L'Aquila, Mara Quaianni. Il pericolo che si costruisca troppo e male purtroppo è dietro l'angolo. Solo una cosa rimane certa: il turismo venatorio non sarà contemplato. E forse potrebbe costituire almeno in parte uno sbocco certo per rilanciare l'economia del territorio e gestirlo secondo un  uso razionale delle risorse.
 

(31/10/2011)

© RIPRODUZIONE RISERVATA



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10 commenti finora...

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

E chi a detto che gli impianti non ci sono?? Gli impianti ci sono e anche molti mal curati e per gran parte chiusi. Come chiusi sono molti alberghi! La verità è che pioveranno tanto soldi per tutti.

da Andrea 01/11/2011 16.16

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

evviva l'ambientalismo(animalismo)Italiano..........

da max 60 01/11/2011 15.36

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

Forza cacciatori abruzzesi, fatevi sentire!!

da Tordo toscano 01/11/2011 15.11

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

Non dovrebbe essere solo il WWF ad opporsi tutti i giorni (ricorsi, comunicati,ecc) al delirio degli impianti sciistici nelle aree più belle dell'Abruzzo. Perchè le associazioni venatorie non si esprimono e si battono anche loro ? E dire che l'URCA ha chiesto e ottenuto il riconoscimento di associaizone ambientalista, come Ekoclub, che non dice nulla.

da Gragor 01/11/2011 12.09

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

Purtroppo i soldi fanno gola a tutti,va anche abbandonato l'odio per il cemento........ma non quello per i cacciatori.

da Marcuccio 31/10/2011 23.39

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

animalari mo non dite nienteeeee? pensate moriranno milioni di animali,resteranno senza abitat.(ma a voi vi frega solo sel vile denaro, il resto e storia passata)

da francuzzo la spezia 31/10/2011 19.56

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

gli uniciad opporci saremo alla fine saremo solo noi cacciatori, i soli veri ambientalisti, le varie ass animalare troveranno il modo di intrallazzare e di renderne profitto come sempre....

da pernice 31/10/2011 18.57

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

Probabilmente la chiusura era ironica, ironia che spesso è difficile cogliere da parte di chi crede di disporre della verità assoluta. Il fatto è che questa congrega di ambientalisti è fuori dalla storia. La soluzione (ma non è una verità assoluta, è solo la mia verità!) sta nel non suddividere il territorio fra aree protette e le aree dove tutto è consentito. Un saggio uso delle risorse deve riguardare non solo la caccia, ma soprattutto l'uso generalizzato del territorio, lo sviluppo economico, il welfare, l'equilibrio sociale. Nell'altro modo, che è il più abusato, si pensa solo di salvare la faccia e quello straccio di coscienza che si crede di avere, ma si fanno danni a tutti, e soprattutto si rinvia la soluzione dei problemi. Una volta si diceva che per non fare, bastava organizzare un convegno, un seminario, un'assemlea. Si metteva gli uni contro gli altri e si continuava a fare i propri sporchi comodi. Mi pare che l'evoluzione sofisticata del concetto si possa collegare alle nostrane filosofie ambientaliste. Esaspera le divisioni, accentua le provocazioni e tutto andrà avanti meglio di prima. A vantaggio dei soliti furbi.

da Rigoletto M. 31/10/2011 18.37

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

. . . fatemi capire invece di contrastare questa colata di cemento si sà solo lamentare l'assenza del turismo venatorio dal progetto? mi sembra che il mondo venatorio dovrebbe contrastare tali iniziative , affiancandosi proprio agli ambientalisti (in questo caso), e dimostrando a tutti che per le giuste battaglie cacciatori ed ambientalisti possono marciare insieme. Questo darebbe lustro allanostra categoria e dimostrerebbe con i fatti il tanto sventolato ambientalismo di alcuni.

da vittorio66 31/10/2011 18.19

Re:Abruzzo: una valanga di cemento sui parchi montani?

meglio che non mi esprima.......rischio.....

da max1964 31/10/2011 17.44