Parte dalla scelta dei consumi di ognuno di noi la prima battaglia per la riduzione dell'emissione di gas tossici nell'atmosfera e di tutto quello che ne consegue. A ribadirlo in questi giorni è stata la Coldiretti che ha organizzato un Forum dell'Agricoltura a Cernobbio. Consumando prodotti locali e di stagione con un minor imballaggio possibile, una famiglia può fare molto, diminuendo in un anno di una tonnellata la quantità di anidride carbonica immessa nell'atmosfera, responsabile dell'effetto serra. Il dibattito in corso in questi giorni che vede lo schieramento di alcuni paesi, tra cui l'Italia al primo posto, per una riduzione graduale el tetto consentito di gas immessi, una decisione da un lato comprensibile per chi deve preservare economie già in crisi, potrebbe essere risolto attraverso le azioni concrete e continuative di ogni singolo cittadino, responsabile in prima persona di quel che succede nell'ambiente in cui vive. Siamo purtroppo abituati ad aspettare che siano le istituzioni o peggio, il mercato, a dettare le regole in fatto di prevenzione ambientale. Una rotta che sarebbe bene invertire senza aspettarsi che il bene comune possa essere imposto dall'alto. Chi consuma frutta fuori stagione deve rendersi conto che nella maggior parte dei casi, prima di arrivare nei nostri supermercati vola per migliaia di km, consumando quantità esorbitanti di petrolio. Secondo la Coldiretti ogni pasto occidentale in media percorre più di 1900 chilometri prima di essere consumato.