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Clonazione: è possibile riportare in vita animali estinti?


giovedì 15 gennaio 2009
    
Clonazione animale, le nuove frontiereI passi avanti della scienza in fatto di clonazione animale sono tali da far pensare a qualcuno che nel giro di pochi anni sarà possibile riportare in vita delle specie estinte, a patto che si abbiano di queste delle tracce di dna ben conservato. Ma è davvero possibile? Al momento no, almeno in pratica, ma pare che l'ipotesi non sia così remota. E se clonare dinosauri come ci mostrava Spielberg anni fa in Jurassic Park sarebbe chiedere troppo, c'è chi pensa di resuscitare addirittura l'uomo di Neanderthal. Il nostro antenato appare infatti nella Ressurection list, pubblicata dalla rivista britannica New Scientist che ha indicato le principali specie su cui si concetrerebbero nei prossimi anni gli scienziati. In questa lista troviamo anche animali quasi mitologici come la tigre dai denti a sciabola, il mammuth o il tanto compianto dodo, estinto dalla voracità dell'uomo. Per ricostruire il dna di animali scomparsi occorre innanzitutto avere a disposizione abbastanza dna originale in cui inserire i pezzi mancanti, a questo punto occorre una specie simile ma ancora esistente in cui impiantare l'embrione con il Dna ricostruito. Occorre però fare alcune precisazioni per non rischiare di viaggiare troppo con la fantasia: il Dna può conservarsi per molto tempo soltanto in particolari condizioni (clima molto freddo, estremamente secco e in ambienti estremamente bui) e anche in presenza di queste condizioni non può mantenersi intatto per più di un milione di anni.
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