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21/02/2017 ![](/desktopmodules/Blog/Images/feed-icon-12x12.gif)
Come in tanti altri casi, anche in questo l'animalismo di maniera ci ha raccontato (es. Striscia la notizia) una verità, che è sì tale, ma solo animalista, umanitaria, ma non certo scientifica o contributiva alla conservazione della popolazione marsicana dell'Orso bruno. Certi fatti scientifici non si possono, né SI DEVONO, ignorare (anche se il giornalismo lo fa regolarmente, in questo come in altri campi: si sa, se c'è una categoria che possa definirsi TUTTOLOGA, sono i giornalisti, spesso costretti a scriver o parlare di orsi come di sport o di clima o di sesso. Spesso non per colpa loro, ma solo per necessità di notizia!).
Per quanto riguarda gli orsi albanesi che tanto hanno fatto parlare i media (cartacei, televisivi e del web), quattro sono le cose IMPORTANTI che andrebbero, andavano e non vanno sottaciute:
1. Si tratta di orsi non autoctoni, che MAI sarebbe stato il caso di trasferire in un recinto nei paesi dell'Orso marsicano, se non altro per una questione di etica e correttezza scientifica (peraltro, si ingannano i visitatori, che li credono "marsicani").
2. Sono orsi DECISAMENTE di aspetto DIVERSO dall'orso marsicano (e lo può notare chiunque conosca l'Orso marsicano ed abbia un minimo di esperienza fenotipica dei mammiferi selvatici italiani).
3. Per attenti che si stia c'è sempre il rischio che qualcuno fuoriesca da quel recinto e vada ad inquinare la popolazione locale (con atti vandalici di animalisti ignoti - salvo in qualche caso - in Italia si è liberato di tutto: edora guai ad intervenire per rimediare ai misfatti commessi in nome di un Dio animalista (che non c'è mai stato!).
4. Ci vorrebbe - e con urgenza - la certezza UFFICIALE e PROVATA che TUTTI quegli orsi nella "Fossa di Campoli" siano stati STERILIZZATI: per ora c'è solo la comunicazione di un Direttore in scadenza o già decaduto.
5. Meglio sarebbe stato se tutti i soldi impiegati in quest'operazione "orsi albanesi" (chi ha pagato?), che meritavano certamente di essere sottratti alla cattività di cui si è letto o sentito, e che non si può che condannare, ma portandoli in un bio-parco urbano (es. Roma) o liberandoli in Albania dove erano stati catturati; e che i danari utilizzati - almeno quelli messi a disposizione dall'Ente Parco d'Abruzzo - fossero stati impiegati per aiutare l'Orso marsicano a sopravvivere (mentre già alle prime segnalazioni di orsi destatisi dal breve letargo di quest'anno, si apprende che la loro ricerca di cibo si sta facendo spasmodica e... attorno, quando non dentro, ai paesi)!
Invece, con la motivazione dell'atto umanitario si è soprattutto pensato... al Dio Turismo e chissenefrega della biodiversità autoctona che anche l'Unione Europea vorrebbe preservare!
Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana per la Wilderness
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