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gen21 21/01/2016 9.35
Quando fu inventata la macchina fotografica (la “camera oscura” data dal 600, ed era usata dai pittori, il daguerrotype è del 1839, ma solo nel 1888 appare la prima Kodak) si preconizzò il declino della pittura, soprattutto quella che dei ritrattisti (quelli bravi) aveva fatto un mestiere ben remunerato. Tra il dire e il fare, come si dice, c'è però di mezzo il mare e la vita e la carriera di Roberto Lemmi, per esempio, ne fanno una testimonianza fulgida per quello che riguarda soprattutto la pittura e l'illustrazione animalier e venatoria.
Generazioni di cacciatori hanno sognato davanti ai suoi dipinti, alle sue illustrazioni, che connotarono storicamente soprattutto la rivista Diana per oltre mezzo secolo.
Lemmi nasce a Firenze da famiglia medio borghese nel 1901. Frequenta l'Accademia d'arte e inizia a collaborare come illustratore con diverse case editrice dell'epoca.
Nel 1936 l'incontro che ne definisce la carriera professionale. Il sodalizio con l'editore Enrico Vallecchi, da pochi anni proprietario e direttore della rivista dei cacciatori per antonomasia, Diana, durerà con pochissime interruzioni fino al 1971, anno della sua improvvisa scomparsa.
Cacciatore appassionato, naturalista, a mano a mano che la collaborazione con Diana si faceva più assidua, perfezionava le sue tecniche pittoriche, dal disegno, all'acquerello, alla tempera, all'olio, interpretando “fotograficamente” memorabili scene di caccia e di vita naturale, che allora le tecniche fotografiche non erano in grado di riproporre.
Nel corso della sua vita d'artista, realizzò migliaia di illustrazioni su periodici e libri. In periodo autarchico inventò un personaggio tutto italiano (Il Giustiziere Mascherato) da sostituire all'analogo fumetto americano, allora all'indice.
In occasione delle celebrazioni del Centenario della rivista Diana furono organizzate diverse mostre, a Firenze, a Roma, a Bergamo, a Trento, dove le opere di Roberto Lemmi vennero esposte con grande successo. Tags:2 commenti finora...
Re: Roberto Lemmi. Fotografo col pennello I refusi sono una brutta bestia. Ringraziamo della segnalazione e correggiamo. da La redazione
02/02/2016 8.37
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Re: Roberto Lemmi. Fotografo col pennello Occhio ai refusi! Il daguerrotype non è del 1939 e la prima Kodak non è del 1988! da bansberia
25/01/2016 8.58
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