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mar29 29/03/2012
La Corte di Cassazione, con atto depositato lo scorso 26 marzo, ha annullato la sentenza della Corte d'appello di Pistoia (PT) che aveva assolto un circo per aver detenuto i suoi animali in condizioni di crudeltà tali da aver causato loro lesioni psico fisiche. Secondo il giudice d'Appello il fatto per la legislazione sui circhi non costituisce reato. La Cassazione, annullando quella sentenza, l'ha rinviata al tribunale di Pistoia, osservando che il campo di applicazione è quello dell'articolo 19ter del codice penale (disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali), che è eccezionalmente operante anche per le discipline che hanno una propria legislazione quadro per ogni comportamento che esula dall'attività stessa. Per esemplificare meglio il concetto, il Giudice della Cassazione, fa riferimento alla giurisprudenza secondo cui, anche se non espressamente vietata dalla disciplina sulla caccia, per esempio, l'utilizzazione come richiamo di una cesena viva, imbracata con una cordicella, debba ritenersi pratica illecita.
Nulla di strano e, per la verità, occorre ricordare che questi sono punti su cui concordano ormai tutti i cacciatori. Tant'è che le varie disposizioni che vietano questa o quella pratica che può costituire lesione a cosiddetti zimbelli, è stata sempre di più evidenziata ed espunta dai comportamenti venatori anche grazie a disposizioni regionali e locali, fatti ormai propri, da tempo, dalle regole di etica venatoria, non scritte. Ci sembra dunque quantomeno vergognoso che quotidiani di rilevanza nazionale come Il Giornale utilizzino in maniera strumentale una notizia del genere, definendo addirittura “epocale” una sentenza come tante. Oscar Grazioli (probabilmente sollecitato dai soliti noti animalisti di dozzina) non ha perso al solito l'occasione di dare una stoccata alla caccia fin dal titolo, con tanto di sfottò a cacciatori descritti come bimbi inclini a “nascondersi tra le ampie gonne di mamma normativa sulla caccia”.
“Erano decenni – scrive Grazioli - che attività come quella venatoria o quella circense o quella che riguarda allevamenti e trasporti di animali domestici, nascondevano le loro nefandezze dietro la quasi completa immunità conferita loro da normative speciali, facendola franca a dispetto del Codice di procedura penale. Ebbene, d’ora in poi, i furbastri dovranno fare molta più attenzione”. E non si è accorto, il Grazioli - che seppur "veterinario" competente, in quanto a deontologia professionale (giornalisticamente parlando) ha molto da imparare -, non si è accorto, ripetiamo, che il giudice di Cassazione che ha stilato la sentenza faceva riferimento a un atto di argomento venatorio, discusso e archiviato negli anni '90, come altri - non tanti peraltro - conseguenti alla modifica di allora della legge sui maltrattamenti. E pertanto diventato ormai prassi nel comportamento comune di tutti i cacciatori. La redazione Tags:4 commenti finora...
Re: Maltrattamento animale, nulla di nuovo dalla Cassazione Anzitutto mi meraviglio che tra i pochi giornali seri si menzioni "Il Giornale", e che si chiami "giornalista" un tale che non solo non rispetta se stesso (visto che non rispetta la deontologia professionale) ma non rispetta l'intelligenza altrui, e questo é veramente offensivo. Purtroppo una larghissima fascia di "giornalisti" odierni, che sono forse al soldo di qualcuno, manipolano l'informazione ad uso e costume proprio, in quanto la voluta disinformazione di coloro che hanno in mano i mezzi d'informazione, non può intralciare il valore del patrimonio dei valori civili e sociali dei lettori, talvolta ignoranti sull'argomento trattato e quindi succubi di informazioni del tutto erronee se no addirittura inventate. Quindi mi meraviglio che ci meravigliamo!!!! Una stretta di mano, Nino
da [email protected]
04/04/2012
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Re: Maltrattamento animale, nulla di nuovo dalla Cassazione Sig. Pietro 2, la ringrazio. Certo a leggere certe cose, di primo acchito vengono i bollori anche a me...non tanto per le (eufemisticamente parlando) "inesattezze", quanto piuttosto perché traspare chiaramente che si è voluta usare un'occasione solo per poter tirare in ballo a sproposito caccia e cacciatori, perfino schernendoli senza pudore (mamma normativa, latte da succhiare, vasino ed altre amenità). E allora meglio usare la calma, mettere bene i puntini sulle i, e criticare, anche duramente o ironicamente come si vuole, sempre senza scadere negli insulti. La critica, in fondo, è un diritto costituzionalmente garantito, al pari della libertà d'opinione. Del resto, la spocchia e la bassezza di certi pubblicitari dell'animalismo nostrano, anche se vestite di titoli, non sono certo virtù apprezzate dalle masse...C'è chi non resiste proprio a fare il saputo, tentando di spiegare a noi poveri ignorantelli cose che non conosce poi così bene...e questo basta e avanza a dare la misura della considerazione che può meritare...Cordialità da Inforziato
04/04/2012
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Re: Maltrattamento animale, nulla di nuovo dalla Cassazione Sg.Inforziato la invidio.Per due ragioni:prima,la calma con la quale riesce a esprimere in succinto le critiche a quell'"inesatto"articolo(eh,eh,eh...che delicato eufemismo?) mentre a me monta talmente la rabbia per le c.....te(animali penzolanti legati da una corda:cos'è "Harry Potter e i doni della morte"?)che preferisco tagliare il discorso (ma questo anche per tempo a disposizione e un po' di pigrizia)per non incorrere in probabili azioni di parte.Ovviamente l'articolista immagino (non)sia a conoscenza che solo una piccolissima parte di lettori conoscano la normativa vigente e,quindi,non in grado di interpretare analiticamente i suoi scritti!Ma lei(Inforziato)immagini che idee si sarà fatto qualcuno che (magari per concomitanze di fatti) quel provvedimento conosce benissimo e non tramite agenzia!Distinti saluti da pietro 2
04/04/2012
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Re: Maltrattamento animale, nulla di nuovo dalla Cassazione Ho letto l'articolo;non ci sono parole sui contenuti e sulle deduzioni!Il termine "strumentale"non è un eufemismo,ma un complimento!Assurdo! da pietro 2
30/03/2012
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