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lug18 18/07/2023
1. Allora qualche ragione ce l’aveva anche l’AIW quando, come altri, aveva sollevato molti dubbi sulla regolarità del “Piano di gestione del rischio alluvioni nei bacini liguri” approvato dalla Regione. D’altronde, era una questione più di ovvietà, logica e buon senso che non di conoscenze idrografiche e tanto meno di “studi sulle soglie utilizzate per la valutazione delle aree soggette a piene due-centennali”. Un conto è l’ipotetico rischio di una caduta di un meteorite, un conto una piena alluvionale in bacini idrici che la sola loro esistenza dovrebbe essere sufficiente per dire che lì non si deve costruire mai, in quanto, se formatisi, significa che il rischio esiste. E non essendo pianure enormi come la Padana, ovvio pensare che la possibilità sia ipotizzabile in tempi molto più brevi. Tanto più in una Liguria, tra le Regioni a più alta densità urbanistica d’Italia! Infatti il competente Ministro Gilberto Frattin, rispondendo ad un interrogazione dei Verdi, ovviamente dopo i fatti tragici della Romagna, ha deciso che sia il caso di una valutazione ulteriore del rischio. Lo ripetiamo: non ci si dimentichi del caso Marta Vincenzi, Sindaca di Genova, condannata per la mancata allerta di quanto si sarebbe potuto verificare con l’esondazione del Rio Fereggiano (che con la suddetta “buonista” convinzione da anni era stato letteralmente incanalato!), cioè la sua esondazione che pure sembrava ipoteticamente non verificabile, e che invece si verificò.
2. Lo abbiamo scritto più volte, che negli USA per quanto riguarda la gestione della fauna selvatica le autorità non si fanno certo condizionare dagli animalisti. Grazie al fatto che le leggi sono sì serie, ma altresì molto ragionevoli, per cui se una specie animale anche rara supera certi numeri, le autorità preposte possono intervenire senza eccessivi sofismi legali e tanto meno ricorsi alle aule giudiziarie. Probabilmente ciò è dovuto alle leggi, quasi mai prolisse come le nostre, ma molto pratiche (esempio classico la legge che difende la natura selvaggia, la più severa al mondo, eppure composta da pochi stringati articoli!). Nei giorni scorsi è bastato che un orso nero aggredisse un pastore di pecore in un’Area Wilderness del Colorado, affinché il Servizio federale per la Fauna subito si attivasse alla ricerca dell’orso aggressivo, abbattendo l’esemplare che si è presupposto essere stato l’artefice dell’aggressione (se il Dna non dovesse confermare la responsabilità dell’esemplare abbattuto, la caccia riprenderà), senza tante polemiche. Ha ferito gravemente una persona è tanto è bastato per un giudizio immediato in base alle regole gestionali per la fauna selvatica. Da noi la severità esiste solo per la caccia! Nelle nostre aree protette (si fa pe dire!) si può fare di tutto e di più (spesso anche quello che è teoricamente proibito!), ma assolutamente MAI che sia concessa una deroga che contempli l'abbattimento di un animale o la riduzione delle specie la cui crescita stia danneggiando flora, fauna, agricoltura e allevamenti! Lo ripetiamo per l’ennesima volta: o siamo i più intelligenti e saggi, o i più stupidi e ottusi!
3. Non ci voleva un gran genio per prevederlo, ed anzi, qualcuno lo aveva proprio previsto ed aveva anche provveduto ad allertare le autorità locali. Ma non è servito a nulla! Ancora una volta ci si è ostinati ad organizzare un campeggio scout dove non sarebbe più, il caso di farlo; ovvero nell’area di habitat primario dell’orso marsicano; ed è successo quello che era stato previsto e che, pur notizia di cronaca degna di attenzione, nessun giornale ha riportato: del problema animali selvatici si deve sempre e solo parlare bene, e così di chi questi animali dice di saper gestire. E allora, silenzio: quasi da velina di altri tempi (ma sono veramente mai passati, se non i tempi, almeno i metodi?). E’ successo lo scorso 15 luglio a Lecce nei Marsi (l’Aquila), ai margini del Parco Nazionale d’Abruzzo, in località La Guardia, dove da anni si organizzano campi scout ricreativi ma anche “educativi” verso l’orso e il suo ambiente. Solo che gli orsi marsicani hanno ormai talmente abbinato il cibo all’uomo, che organizzare campi scout nelle loro zone, è per loro un invito a pranzo! Infatti il fattaccio di cui la stampa non ci ha edotti era già successo in anni precedenti. Quest’anno con dramma anche maggiore, ovvero con chiamata notturna al 112, intervento dei Carabinieri, e spostamento a valle in fretta e furia dei poveri ragazzi nella palestra comunale, dopo che un orso è entrato nottetempo nel campo ed ha sfasciato la cambusa e tende alla ricerca di cibarie, ovviamente terrorizzando gli scout. Ecco, l’orso ha fame, ma nessuno si preoccupa del problema, e men che meno del disturbo da turismo. Anzi, si pensa sempre e solo prima al turismo. Però dicono che lo fanno per educare a salvare l’orso! Buon per loro e per tutti quelli che ci credono!
4. Clima e beneficio del dubbio. Riportato da La Stampa del 17 luglio scorso: “I segni del cambiamento sono sempre più evidenti: gli ultimi 9 anni sono stati i più caldi dal 1880. La Terra è di 2° più calda di allora”. Certamente vero. Ma se sono stati i “i più caldi”, e di soli 2°, significa altresì che nel 1880 si era poco al di sotto. Allora, a quali cause antropiche venne addebitato quel surriscaldamento? O si deve credere che fino al 1880 era matematicamente stabile? E se lo era, come si spiega una tale stabilità, visto che sul nostro Pianeta tutto quello che è clima e vita sono da sempre in continuo movimento, quando non evoluzione, e comunque MAI matematicamente stabile?
5. Poi si dice che non è vero che i politici piuttosto che ai progetti, siano essi culturali (raramente!), turistici (quasi sempre, sebbene mascherati da altri indicibili interessi!), commerciali o industriali e sviluppo in genere, siano interessati agli stessi per il bene del Paese e non già dei soldi! Eppure, in fondo basta dare un’occhiata a titoli dei media, di quale tendenza politica siano, per renderci conto su quale sia il loro PRIMO interesse: si parla sempre di soldi! Progettano un pista ciclabile, e anziché esaltarne le finalità e caratteristiche, ci dicono, tanto per fare un esempio: “Pioggia di milioni per la ciclovia tirrenica”! Oppure, ci parlano di nuovi percorsi outdoor, e anziché descriverli, si dilungano nel citare le centinai di migliaia di euro stanziati per la loro realizzazione! Addirittura, ci dicono di un proposto nuovo Parco e anziché narrarcene le bellezze che andrà preservare, ci narrano di ritorno da economia turistica, di finanziamenti pubblici, di cariche che si creeranno per la loro gestione! Come mai tanto interesse per i soldi anziché per le opere? Ecco, questa è una dei tanti esempi delle menzogne dei politici di cui nei giorni scorsi si sono letti autorevoli commenti di esperti della nostra Costituzione, dove si dice che, appunto, la Costituzione vero è che non fa obbligo ai politici di dire la verità, ma nemmeno autorizza a dire le menzogne: “la democrazia non è il regime della verità”, ma essa “non può nemmeno essere il regime del contrario della verità, cioè della menzogna e dell’inganno” (citazione del giudice costituzionalista Gustavo Zagrebelsky). Tags:3 commenti finora...
Re: Il punto dell'AIW Aggiornando la pagina ho inviato due volte lo stesso commento, ovviamente non volevo scrivere diociottomilaottocentoottanta ma mi son scappati tre otto scrivendo velocemente da Fabe
19/07/2023
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Re: Il punto dell'AIW “Soli” 2°? Per avere un termine di paragone corretto si pensi che durante l’ultima era glaciale la temperatura media terrestre era di “soli” 6° circa minore di quella odierna. Quindi due gradi non è che sia così poco. Quello che non si è ancora capito è che si parla di media globale lungo tutto l’anno, non è che la temperatura è rimasta fissa due gradi sopra la norma tutto l’anno e dappertutto. Il 18880 è l’anno in cui si cominciarono a registrare periodicamente le temperature di tutto il globo e dal quale abbiamo quindi dati certi. Prima di quella data si hanno solo fonti storiche (non riguardanti l’intero pianeta) e ricostruzioni fatte grazie ad analisi chimico fisiche di litosfera (ricerca di particolari isotopi nei sedimenti e nel ghiaccio) e studio della biosfera nelle diverse aree. Per questo e unicamente per questo si fa riferimento al 18880 quando si parla di variazione delle temperature, non perché prima del 1880 non c’erano cambiamenti climatici. Per ricollegarsi a quanto scritto da Zunino qualche tempo fa, ossia che i montanari vedono i ghiacciai ritirarsi da generazioni: il surriscaldamento globale è iniziato nel corso del 1800 (Svante Arrhenius e parte della comunità scientifica ne erano convinti già più di 130 anni fa), quindi è normale che chi vive in montagna vede i ghiacciai ridursi anno per anno da generazioni ormai. da Fabe
19/07/2023
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Re: Il punto dell'AIW “Soli” 2°? Per avere un termine di paragone corretto si pensi che durante l’ultima era glaciale la temperatura media terrestre era di “soli” 6° circa minore di quella odierna. Quindi due gradi non è che sia così poco. Quello che non si è ancora capito è che si parla di media globale lungo tutto l’anno, non è che la temperatura è rimasta fissa due gradi sopra la norma tutto l’anno e dappertutto. Il 18880 è l’anno in cui si cominciarono a registrare periodicamente le temperature di tutto il globo e dal quale abbiamo quindi dati certi. Prima di quella data si hanno solo fonti storiche (non riguardanti l’intero pianeta) e ricostruzioni fatte grazie ad analisi chimico fisiche di litosfera (ricerca di particolari isotopi nei sedimenti e nel ghiaccio) e studio della biosfera nelle diverse aree. Per questo e unicamente per questo si fa riferimento al 18880 quando si parla di variazione delle temperature, non perché prima del 1880 non c’erano cambiamenti climatici. Per ricollegarsi a quanto scritto da Zunino qualche tempo fa, ossia che i montanari vedono i ghiacciai ritirarsi da generazioni: il surriscaldamento globale è iniziato nel corso del 1800 (Svante Arrhenius e parte della comunità scientifica ne erano convinti già più di 130 anni fa), quindi è normale che chi vive in montagna vede i ghiacciai ridursi anno per anno da generazioni ormai. da Fabe
19/07/2023
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