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mag5


05/05/2009 8.33 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una volta il cannocchiale sopra ad una carabina era considerato un accessorio, un optional. I cacciatori a palla avevano imparato a colpire i bersagli con una buona precisione, utilizzando soltanto tacca di mira e mirino (e forse una diottra) fino ed oltre i duecento metri. Oggi, invece, le ottiche da mira sono un’attrezzatura di primaria importanza di cui non si può più fare a meno e che spesso ricoprono un ruolo più importante dell’arma stessa. Quando ero ragazzo gli ingrandimenti che andavano per la maggiore erano il 4 ed il 6 x, per le cacce in battuta qualcuno usava anche dei rarissimi 2 x e, per l’aspetto notturno con la luna, il non plus ultra era l’8 x 56.

Poi, con l’espandersi della caccia di Selezione e della proliferazione delle carabine nella caccia al cinghiale, il discorso cannocchiali da mira venne completamente  rivisto e corretto. Improvvisamente (e secondo me anche inspiegabilmente), i cannocchiali ad ingrandimento fisso non piacquero più a nessuno. Provate un po’ a smentirmi se affermo che ormai negli scaffali delle armerie si vedono quasi esclusivamente cannocchiali ad ingrandimento variabile, anzi, a forte ingrandimento variabile!

Molti degli attuali cannocchiali in commercio sono dotati di correttori di parallasse, di torrette Target, di compensatori di caduta, di prolunghe antiriflesso, di reticoli illuminati e qualcuno addirittura di macchina fotografica digitale e di telemetro laser. Dieci anni fa poi, chi se lo sarebbe mai immaginato di partecipare ad una battuta al cinghiale con una semiauto o con un express dotato di ottica 1,25 – 4 x 24, 1,5 – 6 x 42 o 2,5 – 10 x 48?  Personalmente, anche se ho sempre preferito usare dei cannocchiali ad ingrandimento fisso, devo ammettere che a volte i variabili non solo sono molto utili, ma in alcuni casi direi addirittura indispensabili.

I cannocchiali variabili sono degli strumenti eccezionali sia come concezione meccanica sia per qualità ottica, ma badate bene: nella progettazione, nella scelta dei materiali, nella costruzione e nell’assemblaggio non ammettono compromessi, quindi  devono essere sempre di ottima e rinomata marca. Secondo il mio parere le ottiche cinesi, coreane, russe ed anche  qualcuna particolarmente economica prodotta nel Sol Levante, non dovrebbero neanche essere messe in commercio.

Purtroppo qualcuno spesso cede alla tentazione di montarle sulle loro armi e, quel che è peggio, persino di usarle. Conosco decine di cacciatori che dopo aver acquistato delle bellissime armi Mauser, Blaser, Steyr, Sako, Remington, Browning, ecc, le hanno poi corredate con delle ottiche che avevano la marca in cirillico o con gli ideogrammi orientali. Scusate il piccolo ma credo doveroso sfogo e torniamo alle ottiche che c’interessano, quelle ad ingrandimento variabile. Il pregio principale di questi preziosi strumenti è la loro versatilità. Prendiamo ad esempio un classicissimo cannocchiale 1,5 – 6 x 42, quello che è stato il variabile più diffuso ed apprezzato in tutto il Vecchio Continente e forse anche in Africa. Il fedele ed insostituibile compagno di chi con un solo fucile (bolt, kipplauf, combinato, drilling e persino express), ha praticamente esercitato tutte le forme di caccia: dal cinghiale in battuta al camoscio in alta montagna, come anche dal bufalo nel bush alla pecora di Marco Polo a quota quattromila.

Chi invece preferisce il tiro a lunga distanza, ma occasionalmente caccia anche in ambiente boschivo, trova la soluzione ai propri problemi nelle ottiche 2,5 – 9 x 42 oppure nei 2,5 – 10 x 48-50. Mentre il 3 – 12 x 56 sembra proprio essere stato progettato per gli appassionati delle  cacce all’aspetto con scarse condizioni di luce. Detto ciò, mi sembra fin troppo ovvio che chi deve acquistare un cannocchiale dovrebbe prenderlo con gli ingrandimenti variabili, ma...... I cannocchiali variabili costano di più  dei modelli ad ingrandimento fisso (e parecchio!), sono più pesanti, più delicati, hanno meno “click” di regolazione e a parità d’ingrandimento e di diametro dell’obiettivo (a causa della lente supplementare) sono anche meno luminosi. Inoltre, salvo rari casi di “grande affiatamento” con lo strumento, pochissimi cacciatori sanno adoperare un buon variabile correttamente.

Avete mai visto degli amici, conoscenti o semplici compagni di battuta usare le ottiche variabili con la ghiera girevole sempre posizionata sull’ingrandimento maggiore, anche quando non serve? Conoscete qualcuno che sa utilizzare abbastanza bene il reticolo come un rudimentale telemetro? Quanti sono quelli (compreso il sottoscritto!) che nel momento cruciale si ricordano di regolare il correttore di parallasse alla distanza giusta sui modelli che ne sono provvisti?Lo sapevate poi che con l’aumentare dell’ingrandimento diminuisce drasticamente la luminosità, il contrasto e la definizione? Il rapporto tra l’ingrandimento ed il diametro dell’obiettivo viene comunemente chiamato pupilla di uscita ed indica il diametro pressoché reale che fuoriesce dall’oculare fino al nostro occhio.

E’ chiaro che col crescere degli ingrandimenti la pupilla d’uscita si riduce e quindi diventa più difficile inquadrarla, inoltre diminuisce anche il campo visivo e se non si ha a disposizione un buon appoggio, ogni piccolo movimento viene notevolmente amplificato. Insomma, mi sembra di aver chiarito che i cannocchiali ad ingrandimento variabile hanno i loro pregi (molti) ed i loro difetti (pochi) e che per essere usati al massimo della loro potenzialità dovremmo ben ponderare sia gli uni sia gli altri. Di cannocchiali variabili d’ottima marca che costano meno di mille euro (quasi due milioni di vecchie lirette, ed in alcuni casi quasi il doppio del prezzo di una buona carabina bolt action!) se ne trovano pochi. Chi può permetterseli fa benissimo ad acquistarli, ma per poterli utilizzare a dovere è necessario prestare un minimo di attenzione alle loro caratteristiche tecniche e farci la dovuta pratica. Indubbiamente un’ottica a dodici ingrandimenti ci aiuterà ad acquisire con più facilità la spalla di un capriolo o di un camoscio a duecento metri di distanza, ma non ci darà né la certezza di colpirlo né tanto meno l’autorizzazione ad azzardare tiri a distanze sensibilmente  maggiori

                                                                          Marco  Benecchi


VAI ALLA SEZIONE LE OTTICHE DI MARCO BENECCHI

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23 commenti finora...

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

ragazzi leggendo molti commenti ho capito una cosa ,non tutti sanno le differenze tra reticoli ffp e sfp !ma poi la maggior parte dei cacciatori non conosce nemmeno le regole fondamentali per un effettuare un buon tiro!!magari prendi il cacciatore con ottica a ingrandimento variabile con sfp!!quello sicuramente penserà che il punto con cui ha sempre sparato a 4 x vale anche a 9 o 10 ecc!!cè molta disinformazione in materia di balistica!!basta che si ha un cal 12 e tutti cacciatori!! ma và là!!

da giaocmo  22/01/2014 15.28

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

Qualcuno ha mai usato la konus M30 1,5-6x44???


da Roberto  20/11/2013 2.24

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

lavoro in rep slovacca...paradiso della caccia di selezione....non avete mai sentito parlare ...di bauer...baueroptic... marchio tedesco...storico...senza spendere patrimoni...ottiche da puntamento e binocoli ..con lenti..hd.. personalmente cacciando di sera ..notte ..alba..prestazioni.fantastiche.e con ottima tcnologia..

da paolo m 63  09/09/2013 20.46

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

schmidt o bender 5-25x56 il migliore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

da michele  13/03/2012 16.30

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

dopo aver eseguito gli esami per l'abilitazione alla caccia all'ungulato nel 2005(capriolo-e di seguito cervo)ho acquistato una carabina da un conoscente usata pochissimo cal.7RM CON OTTICA MEOPTA 6X42FISSO.i tiri che faccio sono da 50m. a 200m.in montagna.Sarebbe mia intenzione acquistare un variabile.HO consultato una nota armeria in provincia di milano e mi e' stato consigliato per il tipo di caccia che faccio un schmidt&bender 3-12x50 made in germany 4a fine.chiedo un consiglio se la mia scelta e' giusta.che problemi potrei trovare a passare da un fisso ad un variabile.ringrazio tutti del consiglio che mi darete.

da mastrillo  16/01/2012 21.18

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

Personalmente sono anche contrario all'uso di sofisticati strumenti ottici, rotelle e rotellini, alzi e derive. Uno Zeiss od uno Swarowsky, con un reticolo semplice e senza tanti marchingegni tecnologici, l'esperienza, la pazienza ed il senso del limite, permettono sempre e comunque un'ottima caccia... e forse anche più soddisfazione. Servus

da Tiroler  22/04/2011 12.50

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

vorrei un consiglio da qualcuno che gia possiede un nightforce siccome devo cambiare l'attuale ottica sul mio trg 42 in 300 e ho deciso di mettere un 8-32x56 però sono indeciso se mettere quello con regolazione da 1\4 o da 1\8 di moa. grazie

da asia  01/03/2011 16.18

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

SALVE A TUTTI.. SONO UN ASPIRANTE SELECONTROLLORE E MI PIACEREBBE AVERE QUALCHE CONSIGLIO.POSSIEDO UNA CARABINA IN 270 CHE MONTA OTTICA 4PER 32 CON ATTACCHI A PIEDE DI PORCO CHE MONTANO ESCLUSIVAMENTE OTTICHE DI QUESTE DIMENSIONI.ESISTONO OTTICHE VALIDE DA 32 O EE' MEGLIO MONTARE QUALCOSA DI DIVERSO '?

da RUFFO  15/02/2011 21.08

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

SALVE A TUTTI.. SONO UN ASPIRANTE SELECONTROLLORE E MI PIACEREBBE AVERE QUALCHE CONSIGLIO.POSSIEDO UNA CARABINA IN 270 CHE MONTA OTTICA 4PER 32 CON ATTACCHI A PIEDE DI PORCO CHE MONTANO ESCLUSIVAMENTE OTTICHE DI QUESTE DIMENSIONI.ESISTONO OTTICHE VALIDE DA 32 O EE' MEGLIO MONTARE QUALCOSA DI DIVERSO '?

da RUFFO  15/02/2011 21.08

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

Old...non sono un garista... ah ah ah ...


da mart  13/08/2010 12.32

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

Ciao a Tutti, ho acquistato uno Zeiss Rapid Z 7 6-24x56. Qualche consiglio oltre alle succinte istruzioni e tabella balistica esemplificativa. In pratica come lo tariamo in poligono 100-200 (0)-300 ? Cronografo e mi faccio la mia tabella e poi ? Un consiglio da chi lo ha già tarato. saluti.

da Smuken  09/08/2010 10.32

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

Mart, quando vuoi ci vediamo in poligono. Che ti bla bla tante cose.
Senza ah, ah.

da OLD_Hunter  28/07/2010 10.26

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

old hunter..... "una carabina da sniper che tiro a 300 mt???" guarda che per tirare a 300 metri non serve una carabina da sniper...ci si predne anche con un 30.06 !! ah ah ah!! il primo piano focale o secondo piano focale per te a cosa servono??? cosi per curiosità? ah ah ah ... non ti ho sentito parlare di click...moa ... mil... angolo di sito...dai che aspettiamo la bibbia... le ottiche che hai citato sono per dilettanti e cacciatori... le ottiche da sniper ... ( come dici tu ) sono altre... 600 metri è un tiro facile per chi sa sparare...ma tu mi sa che bla bla bla....ah ah ah

da mart  15/07/2010 16.24

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

grande turi w tuiri

da bravo turi  05/07/2010 18.04

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

MA A QUANTI KM. LI VOLETE ABBATTERE QUESTI BENEDETTI CINGHIALI? DIAMOCI UNA CALMATA, IO OLTRE I 70 MQ. SPORTIVAMENTE LI LASCIO VIVERE, TUTTE QUESTE SUPER OTTICHE DA MARZIANO, E SUPER CARABINE DECORATE, MA ANDIAMO FATELA FINITA... E TORNIAMO AD UNA CACCIA PIU EQUILIBRATA ! W LA CACCIA DI UN TEMPO, UN SOLO SCHIOPPO E TANTE SODDISFAZIONI, E TANTO AMORE PER LE COSE SEMPLICI!

da TURIDDUZZU  26/06/2010 9.44

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

per il tiro a lunga distanza...mi sa che tu non ne capisci un granchè...certo i ridicoli swarovsky con reticolo balsitico sono perfetti per i cacciatori...FINE! ma questo non vuol dire sparare lungo...questa è una presa in giro... per cho di tiro se ne intende! punto... poi se sparate a 200 o 300 metri...il discorso è già chiuso...ah ah ah

da mart  18/06/2010 16.09

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

salve,io mi sono comperato un kahles 3.10 x50 variabile la ò montata su di una browning 308 x bolt x caccia al capriolo e altro che mi dite dell'otica e della carabina. salute atutti

da paolo  29/05/2010 18.03

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

salve,ho comprato da poco uno swarovski z5 5-25*52 p bt,per montarlo su una savage cal 17 hmr
per tiri dai 150mt,volevo sapere siccome pratico la caccia al cinghiale ed ho una hk 308 se potevo utilizzare la stessa ottica per questa arma e tipo di caccia

da basco  09/09/2009 11.10

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

Attenzione. La torretta balistica permette di tarare l'ottica alle distanze personalmente volute anche quando si utilizzano munizioni ricaricate personalmente. Basta recarsi in un poligono con linee di mira dai 100 ai 300 metri e scegliere le quattro distanze per le quali si vuole tarare l'ottica con la propria munizione. Se si ricaricano le munizioni in proprio, il software balistico permetterà una soddisfacente approssimazione, ma non una precisa taratura. Inoltre é molto più semplice ed immediato posizionare la torretta balistica sui propri riferimenti di taratura mentre si sta mirando l'animale che non distogliere l'occhio per consultare la tabella cartacea che ci siamo preparati con il software.
Il reticolo Rapid Z della Zeiss, se siamo stati capaci di tararlo perfettamente in poligono con la munizione da noi ricaricata, svolge la stessa funzione della torretta balistica. Saluti a tutti.

da Maurizio  18/07/2009 23.07

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

Ciao Alessio, preferirei evitare di dare giudizi su questa o quella Marca, ma devo ammettere che, scusa il gioco di parole; "hai proprio colto nel segno." Effettivamente la torretta balistica, di indubbia utilità, potrebbe essere considerata come un copione del multireticolo. Io, infatti, sul mio Z6i 2,5 - 15 x 56 non ce l'ho voluta, specialmente perchè non prevedo di fare tiri lunghissimi. Potrei riassumere così: se hai intenzione di tirare veramente lungo (dai 250 ai 500 mt, la torretta balistica è la scelta migliore, mentre se intendi praticare una caccia un po' più "umana", con il reticolo balistico TDS4 o il nuovissimo BR ti troverai ugfualmente bene. A patto di usare per benino il software Swar e di fare le dovute verifiche al poligono. Anche il Rapid Z della Zeiss è un validissimo accorgimento. Vai tranquillo!

da da Marco x Alessio  07/05/2009 6.34

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

l'importante è divertirsi, stare in mezzo alla natuta e lontano dai rompimenti quotidiani.... e poi ogni tanto faccio anche centro!
Ciao

MARCO, che mi dici di questa torretta balistica swar...funziona o è un doppione del tds
e inoltre è vero che il Rapid Z è una c....ta
Saluti

da alessio bitossi  06/05/2009 16.44

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

alessio, ti auguro di continuare a padellare, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

da andrea  05/05/2009 20.57

Re: I CANNOCCHIALI VARIABILI - A cosa servono, pregi e difetti

niente di più vero caro Marco,
tempo fa avevo uno smit & bender 8x56 col quale ho fatto dei tiri eccezionali.
Da quando ho comprato il 2,5-12x56 BT è un padellamento..quasi continuo.
Un caro saluto

da ALESSIO BITOSSI  05/05/2009 16.23
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