 Emozioni indescrivibili, adrenalina, consapevolezza dei propri mezzi, conoscenza dell'ambiente. Questo ed altro è caccia per Alessandro Mò,  giovane seguace di Diana residente a Biella.
Emozioni indescrivibili, adrenalina, consapevolezza dei propri mezzi, conoscenza dell'ambiente. Questo ed altro è caccia per Alessandro Mò,  giovane seguace di Diana residente a Biella. 
Alla caccia è arrivato solo due anni fa grazie al padre, vedendo in lui così tanta passione e dedizione,  ha iniziato a seguirlo sul campo, in silenzio, osservando e imparando. Pratica la caccia in montagna agli ungulati,  soprattutto al “re delle cime”, il camoscio. “Grazie a questo animale –  sottolinea -  riesco a vedere posti magnifici appena sopra alle nuvole e  mi permette di godere al massimo sia della natura che dell’animale  stesso, appostarmi per cercarlo e una volta stanato fare tiri  ragionevolmente lunghi per abbatterlo, stupendo! Di rado pratico anche  la caccia al capriolo e a fine stagione io e mio papà ci concediamo  l’abbattimento di un cervo, un’animale verso il quale provo un immenso  rispetto, di una bellezza unica, sfido chiunque a non emozionarsi  durante un suo bramito! Durante le varie uscite alterniamo la caccia  agli ungulati con quella alla tipica alpina: galli e  coturnici animali altrettanto belli, ma li la passione va tutta verso il  primo, vero e affidabile compagno di caccia: il cane! Vederlo correre a  più non posso tra pietraie, rododendri e canali, vederlo appostarsi e  fermare è bellissimo e vederlo felice ad abbattimento compiuto da una  grande soddisfazione….ma sono sicuro che mi capirete!”. 
 
 
Vai alla notizia