Michele Bonesi vive tra la provincia di Novara e Varese, ha 28 anni e fa la Guardia Particolare Giurata in forza sul Servizio di Trasporto e Scorta Valori. Un vero appassionato di caccia, convinto che per capirla bisogna viverla, gustandone ogni aspetto, ogni momento, ogni emozione. Per Michele, infatti, la caccia è sicuramente vivere in simbiosi con la natura.
Il giovane cacciatore si è letteralmente innamorato di questa attività già da bambino: “mi piaceva andare sempre a passeggio e giocare nel bosco. A ridosso vi era uno stupendo capanno di caccia per la migratoria. Lì vedevo sempre gli anziani del paese che andavano a caccia e, in tutti i dintorni di questo magico luogo nel bosco, mi mettevo a raccogliere tutti i bossoli colorati che si nascondevano a terra tra le foglie, per poi portarli a casa e sognare fantastiche avventure di caccia con i miei fucili, allora stupendi giocattoli, che mi regalava papà”.
Michele caccia prevalentemente il cinghiale; tuttavia il territorio gli dà possibilità anche di andare alla cerca di fagiani e starne, di anatre che passano sopra le risaie e lungo i fiumi, di tordi e cesene (chiamate in dialetto "viscard") che si trovano tra le vigne dei colli novaresi, di lepri e minilepri, di beccaccini nelle risaie tagliate ed inoltre della regina beccaccia.
Il padre di Michele è un imprenditore agricolo per cui anche lui vorrebbe fare della sua passione per la caccia un lavoro, per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente o anche lavorare per promuovere tutto ciò che ruota intorno al mondo venatorio, anche come come testimonial.