E' di nuovo allarme per i danni causati da cinghiali e caprioli nelle campagne alessandrine. Le recinzioni elettriche non bastano a dissuadere gli animali, che entrano nelle vigne sia in presenza di germogli che dell'uva. Ora gli agricoltori chiedono l'avvio dei piani di contenimento.
“L'unica soluzione - spiega Giuseppe Botto, direttore della Cia (Confederazione italiana agricoltori) al Secolo XIX - è la caccia di selezione sia per i caprioli sia per i cinghiali”. Anche sul fronte dei risarcimenti la situazione non è rosea. “I tempi parte della Provincia - continua Botto - sono lunghi. Dopo 12 mesi o più si riesce ad ottenere qualche euro. Anche se è bene precisare che gli agricoltori mantengono il territorio attraverso il loro lavoro, non vogliono accanirsi contro questi animali, ma devono poter svolgere la loro attività in serenit�senza il timore di trovarsi i campi e le coltivazioni distrutte dalle bestie selvatiche”.
La troppa fauna è purtroppo anche causa di frequenti incidenti stradali, che aumentano nei mesi primaverili quando gli animali si spostano alla ricerca di pascoli. “La Provincia di Alessandria - sottolinea l'assessore provinciale alla Caccia e Pesca Giancarlo Caldone - al fine di ridurre il fenomeno ha attivato da tempo una campagna di sensibilizzazione per informare gli automobilisti distribuendo una cartina indicante le strade più a rischio nelle quali gli automobilisti devono prestare attenzione”.