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Controllo faunistico nei Parchi. Anche il Lazio si adegua


lunedì 9 agosto 2021
    
Il consiglio regionale del Lazio ha approvato nel collegato di bilancio una norma che interviene sui piani di contenimento della fauna selvatica e dispone che siano effettuati anche nei Parchi, così come sta avvenendo anche in altre Regioni, in caso di inerzia degli stessi. Secondo la nuova norma l’intervento della Regione può essere chiesto direttamente da imprenditori e conduttori agricoli che si trovino all’interno delle aree protette.

Commenta favorevolmente David Granieri, presidente della Coldiretti regionale. “Abbiamo sempre sostenuto che il mondo agricolo dovesse essere coinvolto nel processo di contenimento della fauna selvatica soprattutto coloro i quali hanno già il permesso di caccia e sono formati per abbattere i cinghiali. Così come abbiamo sempre sostenuto che il sistema di selecontrollo fosse troppo macchinoso. Riteniamo, inoltre, fondamentale il potere sostitutivo della Regione nel caso in cui le aree parco non siano efficienti ed efficaci. Ora tutte queste proposte - che Coldiretti avanzava - si sono trasformate in realtà”. 

Ma la nuova norma non piace a RomaNatura, ente che gestisce gran parte delle riserve laziali. “Noi già attuiamo un piano di contenimento che è essenzialmente basato sull’impiego di gabbie e recenti. Questo piano, approvato dalla Regione Lazio, è frutto del lavoro scientifico di realtà come l’ISPRA e tiene in considerazione la necessità di ridurre la pressione di una specie, come i cinghiali, in grado di alterare l’equilibrio ecologico dei parchi” ha spiegato Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura.

 

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3 commenti finora...

Re:Controllo faunistico nei Parchi. Anche il Lazio si adegua

Ho sempre fatto una riflessione in merito a queste psudo aree protette denominati "Parchi". Chi ha voluto l'istituzione di questi parchi, ha trovato tali aree meravigliose, belle, rigogliose di piante e popolate da tanti animali. Sono arrivate così fino all'istituzione dei parchi, senza mai essere state protette da nessuno. Ma solamente, vissute, sfruttate e mantenute dalla normale vita rurale. Oggi, protette da scienziati, biologi, naturalisti, molte di queste aree stanno subendo un declino indicibile che cercano di nascondere all'opinione pubblica con tante chiacchere (progetti, studi, opere di ripristino). Insomma solo chiacchere. Riconsegnatele a chi le vive e le ama queste aree, a chi sa raccogliere i preziosi frutti e non a chi pensa soltanto allo stipendio dietro una scrivania e non è in grado di gestirle.

da Hunter74 11/08/2021 1.18

Re:Controllo faunistico nei Parchi. Anche il Lazio si adegua

Che questo possa iniziare a fare capire a qualcuno l'inutilità di certe aree,di sfatare un totem che i parchi siano intoccabili e io sarei anche dell'idea che chi vuole che i parchi restino così se ne deve anche assumere la responsabilità delle conseguenze che questi possono portare.

da Ettore1158 10/08/2021 11.07

Re:Controllo faunistico nei Parchi. Anche il Lazio si adegua

NON CONDIVIDO OVVIAMENTE LA POSIZIONE DEGLI AMBIENTALISTI. MA TUTTO QUESTO SERVA AGLI AGRICOLTORI PER CAPIRE CON CHI STARE. CI VUOLE UN PO' DI CORAGGIO ED E' L'ORA CHE GLI AGRICOLTORI LA SMETTANO DI ANDARE A BRACCETTO CON WWF ITALIA E LIPU. E ANCHE CON LEGA AMBIENTE. SI DOVREBBERO DARE UNA MOSSA, INVECE, PER CAMBIARE CERTE LORO PRATICHE CHE SONO DANNOSE ALLA SELVAGGINA. POI, LASCIATEMELO DIRE, ANCHE LA REGIONE LAZIO FA LA FURBA. ALMENO LA TOSCANA E LE MARCHE HANNO DATO AMPIA DISPONIBILITA' A RISOLVERE IL PROBLEMA, PREVEDENDO CHE ANCHE NEI PARCHI POSSANO INTERVENIRE I CACCIATORI. SONO TRENT'ANNI CHE SI VA AVANTI A IPOCRISIE BUONISTE. E' L'ORA DI FINIRLA. NON CI SONO PIù SOLDI PUBBLICI PER MANTENERE IN PIEDI CARROZZONI DI IMPIEGATI E RICERCATORI FASULLI CON LA SCUSA DELLA PROTEZIONE DELLA NATURA, QUANDO IL MONDO - LO DICE L'ONU - STA ANDANDO A PUTTANE.

da BASTA IPOCRISIE 10/08/2021 9.06