Il cieco furore animalista può arrivare ad abbattersi su chiunque. E' successo ad un imprenditore, preso di mira dalle minacce di morte animaliste sui social a tal punto da dover arrivare a chiudere la propria ditta, poichè perfino i dipendenti si sono sentiti in pericolo.
Uno scambio di persona. Gli animalisti se la sono presa con il signor Oberti sbagliato, avendo appreso dalle cronache che un tal sig. Oberti aveva ucciso il cane della fidanzata. Fatto sta che l'uomo è stato vittima di una campagna d'odio, con tanto di pubblicazione del suo indirizzo e appello dell’Ente Nazionale Protezione Animali a boicottare la sua ditta.
I fatti, ascrivibili a qualche anno fa, sono oggetto di un processo, come spiega un articolo de Il Foglio di ieri, appena iniziato. Gli animalisti si appellano all'equivoco, secondo loro ernano in buona fede, credendo di rivolgersi alla giusta persona. Vedremo cosa decideranno i giudici ma dal canto nostro non possiamo che sperare in una condanna esemplare, affinchè simili episodi non si ripetano.