Il Parlamento europeo ha definitivamente approvato il regolamento che vieta la commercializzazione all'interno dei 27 paesi membri dei prodotti derivati dalle foche. Previste alcune eccezioni per gli esemplari uccisi dagli inuit, decisione presa soprattutto in difesa delle tradizioni del popolo esquimese (per cui questa attività è l'unica fonte di sostentamento) e per la caccia svolta ai fini della gestione sostenibile delle risorse.
In favore di queste disposizioni che entreranno presto in vigore, si è espresso anche il Consiglio Europeo, assicurando una rapida applicazione delle norme. In particolare questo tipo di caccia è stata bandita perchè considerata particolarmente cruenta, il regolamento infatti vieta la commercializzazione su tutto il mercato dei prodotti ottenuti da animali che hanno provato paura, angoscia, dolore e altre forme di sofferenza.
Entro nove mesi dall’ entrata in vigore del regolamento, gli Stati membri dovranno stabilire le sanzioni da applicare in caso di violazione delle sue disposizioni, e prendere tutti i provvedimenti necessari per la loro applicazione. Le sanzioni dovranno essere "effettive, proporzionate e dissuasive» e andranno notificate alla Commissione europea. Inoltre, due anni dopo l’entrata in vigore, e successivamente ogni quattro anni, gli Stati membri dovranno trasmettere alla Commissione una relazione in cui illustrano le azioni intraprese per attuare il regolamento. La Commissione presenterà un rapporto al Parlamento europeo e al Consiglio Ue sull’applicazione del regolamento entro i dodici mesi che seguono la fine di ogni periodo.
(Apcom)