Continuano le polemiche sulla Delibera di Giunta Regionale che lo scorso 8 agosto ha previsto l'abbattimento di 469 cervi in due comprensori dell’Aquilano al fine di ripristinare un equilibrio attualmente compromesso e proteggere le coltivazioni.
Secondo stime della Cia Abruzzo, la popolazione di cervi nella regione è fortemente sottostimata. L’organizzazione stima la presenza di circa 15.000 esemplari, un numero molto più alto rispetto alle valutazioni precedenti. Tale sovrappopolazione non solo compromette la sostenibilità dell’agricoltura, già messa alla prova dalle calamità naturali, ma sta anche generando forti pressioni su altre specie selvatiche, come il camoscio, e portando i cervi a sconfinare in aree non vocate.
L'attuazione di questa delibera è attualmente bloccata anche a causa della mobilitazione degli animalisti, che stanno organizzando sit-in di protesta e una potente campagna mediatica. "Siamo estremamente preoccupati per la situazione attuale -afferma Nicola Sichetti, presidente Cia Abruzzo-. Gli agricoltori vedono compromessi i loro raccolti e, di conseguenza, la loro capacità di generare reddito. È indispensabile che la Regione proceda con la massima celerità nell’attuazione del piano previsto dalla Dgr 509. Il nostro obiettivo è garantire un equilibrio tra le attività umane e la presenza della fauna selvatica, senza compromettere la sopravvivenza delle aziende agricole".
"Chiediamo anche il respingimento della mozione che tende a revocare la delibera, poiché ciò aggraverebbe ulteriormente una situazione già insostenibile -continua Sichetti-. La situazione sta diventando sempre più grave, con i cervi che stanno danneggiando non solo le colture ma anche mettendo a rischio il camoscio e invadendo aree che non sono destinate alla fauna selvatica. Oltre ad attuare urgentemente la Dgr 509, è necessario studiare ulteriori soluzioni per ridurre drasticamente la popolazione di cervi e preservare il nostro territorio”.
Nelle ultime ore ventidue associazioni ambientaliste e animaliste sono scese in piazza per chiedere la revoca della delibera. A manifestare il proprio dissenso Wwf Abruzzo, Altura, Animalisti Italiani, Appennino Ecosistema, Cadapa- Sezione Abruzzo, Cai Abruzzo, Coordinamento Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente – L’Aquila, Dalla Parte dell’Orso, Enpa, Gadit Guardie Ambientali d’Italia –Teramo, Guardie Ambientali Italicum Roseto degli Abruzzi, Guide del Borsacchio, Italia Nostra Abruzzo, Lav Pescara, Lega Italiana dei Diritti dell’Animale sezione di Teramo, Lipu Abruzzo, Lndc Animal Protection, Oipa, Pro Natura L’Aquila, Rifiuti Zero Abruzzo, Salviamo l’Orso e Tutela Animali Invisibili.