L'anniversario della tragica morte di Andrea Papi, vittima di un feroce attacco da parte di un orso nel 2023, avvolge ancora una volta la comunità trentina in una controversia che coinvolge la Provincia autonoma di Trento. La polemica, esplicitata in un comunicato dell'Associazione Nazionale per la Tutela dell'Ambiente e della vita rurali, ha origine dalla rimozione degli striscioni commemorativi situati presso la rotatoria di Caldes, proprio in prossimità delle celebrazioni religiose e della fiaccolata organizzata in memoria della vittima.
La decisione di rimuovere gli striscioni, addotta dal Servizio gestione strade e apparentemente avallata dai vertici della Provincia, ha suscitato vive proteste per la tempistica scelta e per la mancanza di sensibilità umana dimostrata. Nonostante gli striscioni fossero stati presenti per ben dieci mesi, la loro rimozione proprio in concomitanza con l'anniversario della tragedia ha sollevato interrogativi sul rispetto dovuto alla memoria della vittima e alla sofferenza della sua famiglia.
La situazione è ulteriormente complicata dalla scoperta che gli striscioni, una volta rimossi, sono stati ritrovati in condizioni poco dignitose, gettati in un sacchetto di plastica in un magazzino. Tale trattamento della memoria di Andrea Papi è stato considerato offensivo e privo di rispetto nei confronti della sua famiglia e della comunità locale.
Le richieste di ripristinare gli striscioni temporaneamente per consentire alle celebrazioni religiose di svolgersi senza intoppi sono state respinte, suscitando ulteriori malumori tra i cittadini. Nonostante i numerosi tentativi di contattare le autorità locali coinvolte per giungere a una soluzione conciliatoria, non è stata fornita alcuna risposta ufficiale, lasciando la questione irrisolta e alimentando le critiche verso l'operato delle istituzioni.
In questa vicenda, il ricordo di Andrea Papi si intreccia con una serie di questioni irrisolte legate alla gestione della presenza dell'orso JJ4 e alla responsabilità delle autorità provinciali. Mentre la comunità trentina si prepara a commemorare la memoria di una vita spezzata troppo presto, la polemica attorno alla rimozione degli striscioni mette in luce una profonda frattura tra istituzioni e cittadini, alimentando dubbi sul rispetto per la sensibilità e il dolore delle persone colpite da tragedie simili.
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