Dal 2014, anno in cui si è manifestata la malattia per la prima volta nell’Unione europea, la Commissione Ue ha stanziato oltre 215 milioni di euro attraverso programmi veterinari e misure di emergenza per sostenere la lotta contro la Psa negli Stati membri e nei Paesi terzi confinanti.
E' quanto si legge nella risposta della Commissaria alla Salute Stella Kyriakides ad un'interrogazione presentata dall’europarlamentare italiano Gianantonio Da Re (ID), il quale chiedeva ulteriori azioni per combattere l'emergenza e sostenere l'allevamento suinicolo.
La Kyriakides ha sottolineato che la Commissione sta già monitorando “da vicino” la situazione epidemiologica italiana e ha intenzione di proseguire nell’impegno per fornire sostegno politico, tecnico e finanziario alle autorità nazionali per controllare ed eradicare la malattia.
"È disponibile sostegno agli agricoltori anche nei programmi di sviluppo rurale e nei piani strategici della politica agricola comune - sottolinea la Commissaria -. Per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione della malattia è possibile ricevere rimborsi anche nel quadro delle norme in materia di aiuti di Stato".
Infine la Commissione fa presente che è attiva nel difendere il principio di "regionalizzazione" relativamente alla peste suina africana; si tratta di uno strumento di agevolazione del commercio che permette la continuazione degli scambi commerciali dalle zone indenni da malattia in presenza di focolai di malattie infettive.