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FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese


mercoledì 3 marzo 2021
    

Il 20 dicembre 2013 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite decise di proclamare il 3 marzo – giorno in cui nel 1973 è stata sottoscritta la Convenzione CITES sul Commercio Internazionale delle specie di flora e fauna a rischio di estinzione – Giornata Mondiale della Natura.
Il tema scelto per il 2021 è “Foreste e mezzi di sussistenza: sostegno delle persone e del pianeta”.
Si vuole così rilanciare l’attenzione della società e delle Istituzioni sul ruolo fondamentale che rivestono gli ecosistemi forestali per la vita non solo dei selvatici che li abitano, ma anche per l’uomo.
Milioni di perone in tutto il mondo dipendono da questo rapporto non solo per la loro sopravvivenza, ma anche per la qualità della loro vita, fatta di usi, consuetudini e di un legame storico spesso inscindibile.
E questo vale dalle tribù indigene dell’Amazzonia agli abitanti dei borghi rurali del nostro Appennino. Un legame profondo, radicato, che ha i suoi tempi, i suoi ritmi e le sue regole, che vede l’uomo godere dei frutti della natura assicurando in cambio tutela e cura.

Chi viene da fuori, da altre realtà, non solo spesso non riesce a comprenderlo, ma quel che è peggio antepone e cerca di imporre la sua visione. Un fenomeno cui abbiamo assistito con maggiore frequenza in questo periodo di pandemia e relative chiusure, in cui molti cittadini, nel senso proprio di abitanti della città, hanno “riscoperto” la campagna, ma ci si approcciano con il proprio metro di misura, pretendendo di sovvertire un equilibrio che esiste da millenni e nel quale entrambe le parti – Natura e Uomo – hanno tratto reciproci vantaggi e prosperato.
Si cerca una natura da cartolina, dove i selvatici sono tutti Bambi e non si distingue un albero dall’altro, si cerca il prodotto tipico magnificato dall’ultimo chef televisivo, ma non si concepisce che il fagiano – ma nemmeno la gallina che razzola in cortile – costituisca il pranzo della domenica.
Una perdita di visione e di realtà che per la natura e l’ambiente è altrettanto pericolosa dell’inquinamento o dell’incuria.

“La nostra maniera di vivere è sbagliata, che il mondo che stiamo vivendo è fatto per consumare e che il consumo consuma anche la natura. Consumando la natura, noi consumiamo l’uomo: consumiamo l’umanità” dichiarava in una vecchia intervista Mario Rigoni Stern, che da montanaro avvertiva già anni fa questo pericolo. E continuava dicendo: “Oggi ci sono coloro che non sanno più distinguere un abete da un pino. Sono gli ‘ecologisti da salotto’ che chiamano tutti gli alberi pini […] La maniera di vivere della nostra epoca mi sorprende. Mi domando se serva a qualcosa fare una coltivazione intensiva e produrre molto fino a buttare poi via […] La gente ha necessità di aria buona e di verde, non esiste solo la televisione. Lentamente, vedrà che si riscopriranno i valori della ruralità. Intanto occorre darci una mano”.
Ecco, diamo una mano alla natura. Noi lo facciamo, incompresi e vilipesi, ma vivendo con passione e amore quel rapporto con i boschi e la fauna che oggi si vuole celebrare.
Con la loro presenza negli Ambiti Territoriali di Caccia e nei Comparti Alpini i cacciatori gestiscono il 70% del territorio del nostro Paese, che ospita un tesoro incommensurabile di Biodiversità messo quotidianamente a rischio da cementificazione, abusivismo, speculazione edilizia, inquinamento, dissesto idrogeologico. Sono questi i veri nemici della natura.

La distorsione della realtà, la manipolazione dell’informazione da parte di speculatori e la visione animalista integralista che indica nella caccia “il nemico” da abbattere ad ogni costo non sono come si vorrebbe far credere un segno di civiltà, ma un grave problema per l’ambiente e per il Paese, oggi e per il suo domani. L'attività venatoria, pratica sostenibile e fortemente regolamentata, coinvolge migliaia e migliaia di donne e uomini impegnati nelle campagne, nella gestione diretta di governo della fauna, nel controllo delle aree protette, nella vigilanza antibracconaggio, nell’antincendio, nel recupero e mantenimento di habitat, nella reintroduzione di specie in declino, in progetti LIFE, nei censimenti faunistici e altro ancora.
Vivere e far rivivere la natura, le foreste, le aree cosiddette marginali, conoscere la fauna e la flora, difendere il paesaggio, sono valori imprescindibili perché l’economia “verde” non sia uno slogan, ma una realtà da perseguire e realizzare.
Su questo vi invitiamo a riflettere.


Federazione Italiana della Caccia
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9 commenti finora...

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

Questo ottimo articolo evidenzia lo stato di fatto della situazione che stiamo vivendo. Le parole di Mario Rigoni Stern sono l'essenza della vita stessa e quindi condivisibili in quanto richiamano ad una realtà che incontriamo ogni giorno. E' ora di rivedere la posizione di alcune associazioni venatorie che si discostano da questo modo di pensare e vivere la caccia, è ormai tempo di aggregazione e di essere rappresentati da chi conosce la caccia la politica e il territorio, condizione unica per dare un futuro accettabile e condiviso alla ns. passione.

da bretone 05/03/2021 19.03

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

x tutti qui sotto: Nel momento in cui si è finalmente deciso di intervenire informando correttamente il largo pubblico, voi ancora pensate a tessere, assicurazioni, politica e poltrone ?? Premetto non sono federcacciatore, ma ben vengano tali iniziative, che sia fdci, arci, libera, enal. urca, anzi, meglio tutte insieme (vedi i Francesi). Non creiamo ulteriori divisioni, è stato sempre un ns.difetto sul quali gli animalari hanno sempre speculato.

da Di che vi lamentate 05/03/2021 10.10

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

Amen!!!...

da s.g. 04/03/2021 20.38

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

Certo che bisogna avere la faccia di bronzo come la Fidc(per non dire di peggio)per scrivere certe cose!!!

da Fucino Cane 04/03/2021 18.16

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

x FAI IL BRAVO UAGLIONE i 5 stelle forse li hai votati tu, anzi sicuramente,se ti brucia tanto quello che ho scritto evidentemente fai parte anche tu della greppia di chi ci mangia su tessere e assicurazioni. I SOLDI DEGLI ONESTI CACCIATORI FANNO GOLA A MOLTI X QUESTO VI BRUCIA IL SEDERE QUANDO SCRIVO CHE CI DOBBIAMO FARE LE ASSICURAZIONI PRIVATE.

da GENNY 4 BOTT 04/03/2021 18.02

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

A caduta libera!!!.....

da s.g. 04/03/2021 13.11

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

genny ..davvero te lo dico con tranquillità : cambia ogni tanto disco ! Sembri l'altro che ce l'ha con chi ci governa e poi vota 5*.

da Dai fai il bravo uaglione @@ 04/03/2021 11.54

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

PENSATE A DIFENDERE CHI VI PAGA TESSERE E ASSICURAZIONI. AMICI I SIGNORI DELLE AAVV STANNO CERCANDO ALTRO TERRENO DOVE ANDARE A RAZZOLARE SE MALAUGURATAMENTE DOPO IL REFERENDUM LA CACCIA DOVESSE ESSERE ABOLITA,ECCO CHE SI STANNO PREOCCUPANDO E CERCANO ALTRE POLTRONE DA SCALDARE.

da GENNY 4 BOTT 03/03/2021 22.28

Re:FIdC. Al servizio della natura, al servizio del Paese

ah ah ah !! per favore...avete rovinato il mondo della caccia e ancora INVITATE A RIFLETTERE? SI CHE VE NE ANDIATE TUTTI A FANCC

da Ar 03/03/2021 16.53