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Covid: la speranza di un vaccino a gennaio


martedì 10 novembre 2020
    

 
 
La notizia è buona, molto buona, di questi tempi: l’azienda farmaceutica tedesca Pfizer ha appena annunciato che il vaccino anticovid che sta sperimentando, ha dato ottimi risultati. Risultati di efficacia al 90% per intenderci. Il vaccino, sviluppato congiuntamente dalla Pfizer e BioNTech non ha ancora terminato l’iter di sperimentazione, fermo alla fase tre. Ma la casa farmaceutica, data la situazione, e dati i risultati più che incoraggianti, ha annunciato di voler chiedere la settimana prossima all’ente FDA americano l’autorizzazione per la produzione, in anticipo dunque sui tempi canonici. 

Anche se a questa notizia è stata accolta da una certa euforia in borsa, in previsione dunque di una via d’uscita alla crisi economica attuale, occorre andarci con i piedi di piombo. Come ricordato anche in queste ore dal Ministro della Salute Roberto Speranza, secondo cui "le notizie di oggi sul vaccino anticovid sono incoraggianti. Ma serve ancora tanta prudenza”. Il ministro ha ricordato l’importanza, nel frattempo dei comportamenti necessari ad evitare i contagi. Per cui tutti siamo chiamati ad un impegno concreto e continuo.
Il suo collega tedesco,  il ministro Jens Spahn, ha annunciato alla nazione che  "Allo stato attuale è probabile che si possa arrivare velocemente come mai prima nella storia dell'umanità a un vaccino contro un nuovo virus",  e che,  "Possiamo essere ottimisti".

Dobbiamo esserlo, aggiungiamo noi nel nostro piccolo. Ma ciò non toglie che anche di fronte ad una notizia del genere bisogna tenere sempre a mente che ci sono diverse questioni da affrontare. Oltre a come e quando somministrare il vaccino (se l’autorizzazione arriverà), si profilano diverse problematiche relative alla produzione, al numero di dosi, al trasporto e alla distribuzione sull’intero globo.
 
Secondo quanto si apprende nelle ultime ore, il vaccino potrebbe arrivare già in Europa dalla prima metà di gennaio. Si tratta di un vaccino che andrà somministrato in due fasi ed ovviamente non ci sarà, almeno per i primi mesi, per tutti. All’Italia, come a tutti gli altri paesi maggiormente colpiti, toccherà una prima parte di dosi, che andranno inoculate ai soggetti più a rischio. Ma per tutti questi dettagli, comunque, bisognerà aspettare. 

 

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1 commenti finora...

Re:Covid: la speranza di un vaccino a gennaio

In Italia non abbiamo i frigoriferi per mantenerlo a -80. Siamo peggio del Burundi!

da Wanka Puthanga 10/11/2020 20.32