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Nuovo Rapporto AEA: continua il declino della biodiversità


lunedì 26 ottobre 2020
    

 Anatre selvatiche Copyright Giuliano Tognarelli
 
Negli ultimi sei anni la percentuale di uccelli in condizioni scadenti o pessime è aumentata del 7 %, fino a toccare il 39 % del totale. A dirlo è il nuovo rapporto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente, secondo cui si registrano dati positivi solo in relazione alle zone Natura 2000. Solo il 15 % degli habitat valutati si trova in buono stato di conservazione, mentre per l’81 % quest’ultimo è scadente o pessimo a livello dell’UE. Terreni erbosi, dune e acquitrini e torbiere basse mostrano una marcata tendenza al peggioramento, mentre le foreste segnano le maggiori tendenze al miglioramento. Rispetto al periodo di riferimento precedente la percentuale di habitat in cattivo stato di conservazione è aumentata del 6 %.
  
A livello di UE lo stato di conservazione è buono per circa un quarto delle specie, il che equivale a un aumento del 4 % rispetto al periodo di riferimento precedente. I rettili e le piante vascolari, come la lucertola campestre, il colubro ferro di cavallo, l’Agrimonia pilosa o la genziana maggiore, presentano la percentuale più elevata di buono stato di conservazione (35 %).
Secondo il rapporto dell’AEA, agricoltura intensiva, espansione urbana incontrollata e attività di silvicoltura non sostenibili sono i principali fattori di pressione che gravano su habitat e specie. L’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo si ripercuotono anche sugli habitat, così come il continuo sfruttamento eccessivo degli animali attraverso la raccolta illegale e attività di caccia e pesca non sostenibili.

A queste minacce si sommano le alterazioni che interessano fiumi e laghi, nella fattispecie dighe ed estrazione di acqua, introduzione di specie esotiche invasive e cambiamenti climatici. L’abbandono dei terreni agricoli contribuisce al costante declino degli habitat seminaturali, come i terreni erbosi, e delle specie che li abitano, per esempio farfalle e avifauna delle aree agricole.

Secondo l'Agenzia europea per l'Ambiente la nuova strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 e la strategia Dal produttore al consumatore, entrambe elementi cardine del Green Deal europeo, sono motivi di speranza. Oltre a queste nuove politiche sono necessari ulteriori sforzi per migliorare le capacità di monitoraggio negli Stati membri a sostegno degli obiettivi. Attualmente i dati presentano ancora molte lacune, in particolare per quanto riguarda le specie e gli habitat marini. Sono inoltre necessari dati supplementari per valutare appieno il ruolo della rete Natura 2000. Infine, l’attuazione della legislazione dell’UE deve essere migliorata in misura significativa.

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3 commenti finora...

Re:Nuovo Rapporto AEA: continua il declino della biodiversità

I parchi e zone protette devono avere in percentuale one umide che devono essere monitorate, se trascurate si deve prevedere il ritiro sx della concessione. In terreno libero la creazione di invasi a scopo irriguo va incentivata. Bandire il glifosfato in agricoltura fondamentale . La natura ne sarà grata

da Johnny 28/10/2020 16.54

Re:Nuovo Rapporto AEA: continua il declino della biodiversità

da anonimo 28/10/2020 16.45

Re:Nuovo Rapporto AEA: continua il declino della biodiversità

Nulla da aggiungere o integrare a quello che viene riportato in questo articolo. Purtroppo cosi è.

da bretone 27/10/2020 18.29