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Ispra: consumo suolo ancora in aumento


mercoledì 18 luglio 2018
    

Ispra dati ambientali 
 
 
Non si ferma l'avanzata del cemento in Italia. Secondo il nuovo Rapporto Ispra sul consumo di suolo, relativo ai dati del 2017, sono sottratte alla natura anche aree protette e aree vincolate per la tutela del paesaggio (coste, fiumi, laghi, vulcani e montagne). Cementificate per l'8% della loro estensione. I nuovi edifici, già evidenti nel 2017, soprattutto nel Nord  Italia, rappresentano il 13,2% del territorio vincolato perso nell’ultimo anno.  

La superficie naturale si assottiglia di altri 52 km quadrati nell'ultimo anno. Si perdono definitivamente in media di 2 metri quadrati al secondo. Secondo il rapporto i valori sono in aumento nelle regioni in ripresa economica come accade nel Nord-Est del Paese. Tutto questo ha un prezzo, la cifra stimata supera i 2 miliardi di euro all’anno, provocati dalla carenza dei flussi annuali dei servizi ecosistemici che il suolo naturale non potrà più garantire in futuro (tra i quali regolazione del ciclo idrologico, dei nutrienti, del microclima, miglioramento della qualità dell’aria, riduzione dell’erosione).

Ispra pone l'attenzione sul problema del  dissesto  idrogeologico, segnalando che il  6%  delle  trasformazioni  del  2017  si  trova  in  aree  a pericolosità da frana  dove si concentra il 12% del totale del suolo artificiale nazionale – ed oltre il 15% in quelle a pericolosità idraulica media. 
 
Il  consumo  di  suolo  non  tralascia  neanche  le aree  protette:  quasi  75  mila  ettari  sono  ormai  totalmente impermeabili, anche se la crescita in queste zone è ovviamente inferiore a quella nazionale (0,11% contro lo 0,23%). La maglia nera delle trasformazioni del suolo 2017  va al Parco nazionale dei Monti Sibillini, con oltre 24 ettari di territorio consumato, seguito da quello del Gran Sasso e Monti della Laga, con altri 24 ettari di territorio impermeabilizzati, in gran parte dovuti a costruzioni ed opere successive ai recenti fenomeni sismici del Centro Italia. I Parchi nazionali del Vesuvio, dell'Arcipelago di La Maddalena e del Circeo sono invece le aree tutelate con le maggiori percentuali di suolo divorato.

In linea generale, nell’ultimo anno la gran parte dei mutamenti del suolo (81,7%) è avvenuta in zone al di sotto dei 300 metri (il 46,3% del territorio nazionale). La densità maggiore rispetto alla media nazionale si trova nelle aree costiere, dove l’intensità del fenomeno è più alta rispetto al resto del territorio (2,33 contro 1,73 m2/ha), nelle aree a pericolosità idraulica e nelle aree a vincolo paesaggistico (coste, laghi e fiumi).  

Tre infine gli scenari al 2050 (data stabilita per l’azzeramento del consumo di suolo) ipotizzati dall’ISPRA: il primo, in caso di approvazione della legge rimasta ferma in Senato nella scorsa legislatura, vede associarsi ad una progressiva riduzione della velocità di trasformazione una perdita di terreno pari a poco più di 800 km2 tra il 2017 e il 2050.
Il secondo, stima un ulteriore consumo di suolo superiore ai 1600 km2 nel caso in cui si mantenesse la velocità registrata nell’ultimo anno. Nel terzo scenario si arriverebbe a superare gli 8mila km2 (superficie pari a quella dei 500 comuni più grandi in Italia partendo da Roma in giù fino a Policoro) nel caso in cui la ripresa economica portasse di nuovo la velocità a valori medi o massimi registrati negli ultimi decenni. Sarebbe come costruire 15 nuove città ogni anno fino al 2050.

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5 commenti finora...

Re:Ispra: consumo suolo ancora in aumento

l ispra cosa guarda^ vede solo se lallodola canta o che il tordo ai primi di gennaio porta la torda a sposare' L ISPRA è FORMATA DA AMBIENTALISTI CHE VEDONO SOLO COME OSTACOLARE LA CACCIA E NULL ALTRO.

da GENNY 4 BOTT 18/07/2018 23.50

Re:Ispra: consumo suolo ancora in aumento

ispra come al solito cade sempre dalle nuvole

da wwf 18/07/2018 17.57

Re:Ispra: consumo suolo ancora in aumento

Mi permetto di segnalare che nonostante il consumo di suolo le specie animali sia uccelli che mammiferi nella mia zona sono in aumento.Volpi ,nutrie,cigni ,oche ,cormorani ,corvidi,colombacci,tortore,merli,e poi i migratori acquatici.. In sofferenza passeracei terricoli ed altri piccoli silvani.Fatta questa premessa abito in un paese di mare Jesolo ,dove negli ultimi vent'anni si e' speculato e consumato in seconde case di tutto e di piu'.E di questi mesi un progetto faraonico-a basso impatto smbientale ( ipocrisia) che consumerebbe l'ultimo,tratto di costa veneziana ancora integro.. Ministro Costa dia priorita' a questa situazione ,altro che al povero cagnolino

da T el C 18/07/2018 14.17

Re:Ispra: consumo suolo ancora in aumento

I SIGNORI SCIENZIATI DELL ISPRA SONO BRAVI A FARE SOLO I SUPER CONTROLLORI CON NOI CACCIATORI, MA POI X QUANTO RIGUARDA IL RESTO TUTTO è LECITO. VORREI VEDERE SE IN TUTTO QUESTO SCEMPIO DEL SUOLO ITALIANO GLI AMBIENTALISTI SI ACCORGONO SOLO DOPO MAI PRIMA O MENTRE LO DISTRUGGONO

da GENNY 4 BOTT 18/07/2018 12.23

Re:Ispra: consumo suolo ancora in aumento

Poi qualcuno si meraviglia che le specie di animali selvatici, uccelli in primis,SONO IN DIMINUIZIONE, o stanno scomparendo!!! PERO'CHE FENOMENI QUELLI D'ISPRA!!!

da Fucino Cane 18/07/2018 11.14