Negli scorsi giorni c'è stato un incontro tra l'Assessore all'Agricoltura Marco Remaschi e i ivertici di Coldiretti Toscana per affrontare il problema degli animali predatori (luoi e ibridi lupo-cane) che stanno mettendeo a rischio la sopravvivenza degli allevatori in Toscana.
Quotidianamente nelle campagne toscane si registrano attacchi e razzie ai greggi. Nonostante il bando per i danni subiti nel corso del 2017 c'è ancora molta agitazione.
Il nuovo bando prevede gli indennizzi commisurati al valore degli animali uccisi ed al costo delle cure di quelli feriti senza essere soggetti al tetto dei 15.000 a triennio.Coldiretti Toscana denuncia il fatto che non vengono affatto considerate le perdite dovute alla riduzione della produzione di latte, carne e degli aborti dovuto agli attacchi dei predatori.
Il presidente di Coldiretti Tullio Marcelli ha dichiarato:"Il superamento del 'de minimis' è un fatto importante ma abbiamo chiesto alla Regione di estenderlo anche ai danni indiretti come aborto, perdita della produzione di latte e carne, che incidono in modo assolutamente rilevante sui bilanci delle aziende anche in termini di impegni e contratti commerciali".
Il problema principale è i reperimento delle risorse, su questo il direttore di Codiretti Toscana Antonio De Concilio ha dichiarato:"Occorre una svolta nella gestione delle risorse per il ristoro dei danni da predazione. La salvaguardia del lupo come specie protetta non può gravare sulle spalle del mondo agricolo e per questo che abbiamo sollecitato la Regione a reperire ulteriori risorse di bilancio, che non gravino sul settore agricolo. Se la protezione del lupo è d’interesse collettivo, è necessario che l’intera collettività, e non solo il mondo agricolo, se ne faccia carico. Coldiretti continuerà a svolgere un’azione decisa anche a livello nazionale perché vengano individuati finanziamenti adeguati".
La Coldiretti Toscana ha inoltre precisato che il rimborso dei danni non è la soluzione, è necessario attivare interventi per ricostituire un equilibrio che negli ultimi anni è saltato. E’ necessario realizzare piani di contenimento e controllo di cani vaganti e ibridi lupo/cane attraverso la collaborazione con i diversi Corpi di polizia e con il coinvolgimento delle Prefetture, in considerazione dei rischi per la stessa sicurezza dei cittadini. La Regione Toscana dovrà rendersi parte attiva nei confronti del Governo e delle altre Regioni perché venga adottato il Piano di conservazione e gestione del lupo, con l’immediata applicazione di tutte le misure in esso originariamente previste e finalizzate a preservare la specie evitando che questa confligga con attività di allevamento ed in generale con insediamenti umani, attraverso un riequilibrio della presenza del predatore sui diversi territori.