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Trump cambia idea sulla caccia agli elefanti


mercoledì 22 novembre 2017
    

 
 
Poco meno di una settimana fa tutte le agenzie stampa avevano battuto la notizia secondo cui il Presidente americano Donald Trump fosse stato sul punto di abolire il bando sull'importazione dei trofei dall'Africa (Zambia e Zimbabwe), imposto dall'amministrazione Obama alcuni anni fa. L’intenzione era stata resa pubblica mercoledì scorso, in occasione di un evento del Safari Club International in Tanzania. Ora invece da un tweet dello stesso Trump si apprende che il bando sarà riconfermato.

In contraddizione con le recenti aperture del Fish and Wildlife Service, l’agenzia federale per la tutela della fauna selvatica, che aveva riconosciuto alla caccia africana un ruolo cruciale nella protezione dei pachidermi proprio per i benefici economici che porta anche in contrasto al bracconaggio, Trump ha definito la caccia agli elefanti un “horror show”. E ha aggiunto che sarà difficile convincerlo che possa essere in qualche modo d'aiuto alla protezione degli animali. Quanto alla conferma del bando, precisa Trump su twitter, “la decisione sui trofei della caccia grossa sarà annunciata la prossima settimana”.
 
C'è da osservare che Trump si trova in un momento politico assai delicato. Secondo una rilevazione congiunta Washington Post/ABC News, è il presidente più impopolare della storia americana a questo punto del mandato.  Ecco quindi spiegato il clamoroso dietrofront sulla caccia ai grandi trofei (attività a cui si dedicano assiduamente anche i suoi figli e che in passato ha difeso), arrivato dopo le critiche animaliste ricevute, evidentemente cercando di alzare il gradimento nei sondaggi.
 
Paul Babaz, presidente del Safari Club International, che insieme alla National Rifle Association da anni si batte contro il divieto, ha scritto una lettera a Trump, evidenziando alcuni concetti. "Molte persone che si oppongono all'importazione di elefanti legalmente cacciati dallo Zimbabwe e dallo Zambia credono erroneamente che un divieto di importazione fermerà l'uccisione di elefanti africani. Permettetemi di assicurare che il divieto di importazione negli Stati Uniti non fermerà l'uccisione di elefanti nello Zimbabwe e nello Zambia. Senza il prelievo di elefanti dai cacciatori degli Stati Uniti, altri troveranno la necessità o l'opportunità di uccidere quegli elefanti, sia per scopi illegali che legali. Che siano i bracconieri che cercano di guadagnare dal valore commerciale dell'avorio, i residenti locali che tentano di rimuovere un animale problematico o cacciatori da altri paesi in tutto il mondo approfittando dell'affare vantaggioso per le quote non prenotate dai cacciatori statunitensi, gli elefanti continueranno a essere rimossi da Zimbabwe e Zambia".
 
Il Safary Club International fa notare come le società concessionarie di quote di caccia utilizzino gran parte dei soldi dei cacciatori per organizzare pattuglie antibracconaggio. Un esempio concreto è la grande operazione portata a termine con successo da un'azienda di caccia nello Zimbabwe, che è riuscita a scoprire e fermare  uno dei più eclatanti crimini di bracconaggio della storia recente: l'avvelenamento di oltre 100 elefanti nel Parco Nazionale di Hwange. Tutto questo grazie al finanziamento per una sorveglianza con l'elicottero, che ha portato all'arresto dei bracconieri.

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1 commenti finora...

Re:Trump cambia idea sulla caccia agli elefanti

I am still hard pressed to believe this man is president of US (no capital p, sorry). What a joke!

da Donald Bump Duck 22/11/2017 15.07