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Lupo Toscana: in arrivo aiuti dall'UE


lunedì 30 ottobre 2017
    

 La Commissione europea ha approvato il regime di aiuti previsto dalla regione Toscana a beneficio delle aziende zootecniche per i danni da predazione provocati dal lupo. La Commissione in sostanza ha preso atto che in base alle informazioni fornite dalle autorità italiane, nonostante l'attuazione di misure di protezione, gli attacchi di lupi si sono intensificati sul territorio regionale, con danni che nel 2015 e nel 2016 sono ammontati rispettivamente a 531 000 euro e 860 000 euro. Il regime dovrebbe avere, secondo la Commissione, anche  un impatto ambientale positivo poiché favorirebbe una maggiore accettazione della presenza del lupo tra la popolazione delle zone rurali.

I beneficiari - lo evidenzia in una nota la Coldiretti - sono le piccole e medie imprese agricole con allevamento zootecnico ovino, caprino, bovino, bufalino, suino, equino e asinino a condizione che abbiano adottato misure preventive dei danni che poi non si sono rivelate efficaci. Entro 24 ore dall'evento ovvero dalla scoperta degli effetti dello stesso, gli allevatori segnalano l'evento predatorio al veterinario dell'Asl, che certifica il danno subito e attesta il nesso di causalità tra il danno e il comportamento dell'animale protetto.

I beneficiari sono ammissibili all'aiuto soltanto se hanno messo in atto almeno una delle misure di prevenzione stabilite dalle autorità italiane: recinzioni di sicurezza e/o cani da guardiania. A tal fine, entro 24 ore dalla certificazione veterinaria gli allevatori comunicano agli Uffici Territoriali dell'Agricoltura l'evento dannoso, allegando documentazione fotografica delle misure preventive attuate. Gli uffici locali competenti effettuano quindi sopralluoghi presso l'azienda.

Le domande di aiuto devono essere presentate, entro il 31 marzo dell'anno successivo all'anno in cui si è verificato l'evento predatorio, agli Uffici Territoriali dell'Agricoltura della Regione, che ne valutano l'ammissibilità, quantificano il danno e stilano una graduatoria delle domande ammissibili. La graduatoria è quindi trasmessa al settore Gestione Faunistico venatoria, che l'approva. Gli uffici territoriali concedono il contributo, che viene quindi liquidato alle aziende interessate dall'Artea (Azienda regionale toscana per le erogazioni in agricoltura).

I costi ammissibili a beneficiare del regime di aiuto sono i danni per animali uccisi, direttamente o morti a seguito delle ferite inferte dal lupo. Tali costi diretti sono risarciti fino a un massimo del 100%. L'indennizzo è calcolato in base al valore di mercato dell'animale.

La concessione dell’aiuto è subordinata all’accertamento da parte dell’Amministrazione competente del  nesso di causalità diretta tra il danno subito e il comportamento dell'animale protetto. Gli aiuti devono essere pagati direttamente all'azienda interessata.  L'aiuto riguarda il 100% dei costi diretti ammissibili mentre la compensazione per i costi indiretti sia proporzionata ai costi diretti e limita l'aiuto all'80% dei costi indiretti ammissibili.

Coldiretti accoglie con estremo favore la decisione della Commissione Ue e sarebbe importante che le altre Regioni, interessate dal problema della convivenza tra lupo e attività di allevamento,  seguissero l’esempio della Toscana.  Ora sarebbe opportuno che venisse sciolto anche il nodo del Piano Nazionale per la conservazione del lupo dove sono inserite una serie di misure atte a gestire il problema della convivenza tra la presenza della specie e la zootecnia.

Occorre salvare le mandrie con i vitelli ed i greggi di pecore che stanno subendo una vera e propria strage nell’indifferenza generale, provocando lo spopolamento delle montagne dove hanno chiuso almeno 1/3 delle aziende agricole negli ultimi 10 anni. Il Piano, infatti, è ancora bloccato pur avendo ricevuto la validazione di ben 70 scienziati e il via libero tecnico all’unanimità della Conferenza Stato Regioni, per le ben note polemiche sulla misura adottata in extrema ratio dell’abbattimento del lupo in specifiche circostanze e previa autorizzazione dell’Ispra.

E’ necessario, pertanto, da parte delle Regioni, un segnale di ulteriore responsabilità nella difesa degli allevamenti e dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne, a garantire la bellezza del paesaggio e la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane. Solo in Toscana nell’arco di due anni sono 750 le aziende agricole in cui migliaia di pecore, bovini o cavalli sono morti a seguito dell’aggressione di lupi o ibridi,  mentre in Piemonte gli animali predati accertati superano le cinquecento unità in un anno. Tutto ciò a fronte di un comparto che nel 2015 ha registrato esportazioni di prodotti zootecnici dall'Italia verso i paesi dell'UE,  pari a 35,02 milioni di euro mentre le importazioni dell'Italia da tali paesi sono ammontate a 1 250,55 milioni di euro (dati Eurostat).

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6 commenti finora...

Re:Lupo Toscana: in arrivo aiuti dall'UE

e io invece sono totalmente in disaccordo col sig.Draghi. Una nuova mania tutta Toscana di far fuori tutti gli animali a 4 zampe,qualunque essi siano,incuccatta dal nostro assessore e che alcuni dirigenti di associazioni venatorie,seguono come fossero note di un pifferaio magico.Ahimè.Abbassiamoci ancora di più a far corsi ed esami (farsa) per abbattere lupi...l'ultimo passo perchè poi davvero si venga spazzati via definitivamente dallo sdegno della società civile e sopratutto anticacccia.

da Massi 31/10/2017 14.09

Re:Lupo Toscana: in arrivo aiuti dall'UE

Concordo pienamente con il sig. Draghi e mi ricollego alla sua frase:Ricordiamoci che il dissesto idrogeologico si combatte con la presenza delle aziende nei territori montani e non con la presenza dei lupi e dei parchi nazionali che hanno fatto si che tutto l'appennino diventasse terra di nessuno nell'abbandono totale. Pres. Prov. e chiedo : cosa hanno fatto i ns rappresentanti di categoria(A.A.V.V.)per limitare tutte le aree(parchi) che hanno invaso illegalmente oltre le percentuali consentite per legge i ns territori? ormai dispiace dirlo le ns associazioni sono relegate ad essere delle semplici assicurazioni neanche tanto economiche! Saluti

da ettore1158 31/10/2017 13.28

Re:Lupo Toscana: in arrivo aiuti dall'UE

Gli animali si proteggono quando la loro presenza rimane con pochi esemplari. Il Lupo o pseudo lupo ha invaso ormai l'europa e non ha piu significato che sia protetto. anzi sarebbe ora di cominciare a contenerlo come specie in sovrabbondanza e pericolosa anche per quel che resta dell'economia montana e di quei pochi superstiti che la praticano con scarso guadagno. Invece continuiamo a spendere e sperperare soldi su questa cosa della protezione. Sarebbe ormai ora si smetterla. Abbiamo centinaia di migliaia di ettari montani da destinare all'alevamento delle specie bovine ovine e altro. queste si che sono in estinzione e quelle poche le mangiano i lupi. Ricordiamoci che il dissesto idrogeologico si combatte con la presenza delle aziende nei territori montani e non con la presenza dei lupi e dei parchi nazionali che hanno fatto si che tutto l'appennino diventasse terra di nessuno nell'abbandono totale. Pres. Prov. ANLC Massa Carrara andrea draghi

da Andrea DRAGHI 31/10/2017 10.43

Re:Lupo Toscana: in arrivo aiuti dall'UE

A pensare poi che come siamo messi noi in Italia con tutte le montagne che abbiamo ai voglia di allevare bestiame di ogni genere. La carne noi cittadini Italiani la dovremmo comprare a quattro soldi.

da jamesin 30/10/2017 18.11

Re:Lupo Toscana: in arrivo aiuti dall'UE

Il fatto è, Jamesin, che quella che produciamo in Italia ce la mangiamo noi, a dispetto della Brambilla, e non è neanche il 40% di quella che consumiamo effettivamente. Semmai il problema va ricercato in quelli che una volta venuivano definiti montanti compensativi (oggi non so bene come funziona), per cui, per un macellaio (leggi anche supermercato) conviene conmprare carne dall'estero piuttosto che farla produrre in Italia.

da Amen 30/10/2017 14.52

Re:Lupo Toscana: in arrivo aiuti dall'UE

Tutto ciò a fronte di un comparto che nel 2015 ha registrato esportazioni di prodotti zootecnici dall'Italia verso i paesi dell'UE, pari a 35,02 milioni di euro mentre le importazioni dell'Italia da tali paesi sono ammontate a 1 250,55 milioni di euro (dati Eurostat).>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Scusate le mia ignoranza in matematica ma non ho capito bene che cifra volete intendere con 1250,55 se è la cifra che ho inteso cioè 1250 milioni andiamo proprio bene !

da jamesin 30/10/2017 12.46